ASSISI - Tanti, tantissimi «In più di 200 mila», dicono gli organizzatori, hanno marciato da Perugia ad Assisi. A mettersi in cammino sotto lo slogan «Imagine alla the people» è stato un fiume colorato, con le bandiere con l’iride simbolo della pace, della Palestina ma anche con un grande tricolore dell’Italia, di associazioni come le Acli, Greenpeace e sindacati, per la Cgil il segretario generale Maurizio Landini, con i gonfaloni degli enti locali e le fasce dei sindaci.
Un popolo della pace unito non contro qualcuno ma per. «Non chiamatela marcia per la pace perché questa è una marcia per la giustizia, per la legalità e per il diritto» ha detto Flavio Lotti dal palco della Rocca dove si è conclusa la giornata. Alla fine il simbolo sono state forse le bandiere di Israele e Palestina, di Russia e Ucraina, annodate e sventolate sulla piazza Inferiore di San Francesco, più volte evocato. Ai partecipanti e agli organizzatori sono giunti anche il messaggio e la benedizione del Papa. Il quale ha auspicato che la manifestazione «sostenga l’impegno degli Organismi internazionali in favore di soluzioni rispettose dei diritti di ciascuno e capaci di creare condizioni necessarie perché finalmente all’odio subentri l’amore, all’offesa il perdono».
La marcia ha visto dopo diverso tempo il ritorno dei leader politici nazionali insieme alle istituzioni umbre. A partire dalla presidente della Regione Stefania Proietti che ha marciato accanto ai sindaci di Perugia, Assisi e Betlemme, Vittoria Ferdinandi, Walter Stoppini e Maher Nicola Canawati, che più volte ha espresso la sua felicità nell’essere presente. Poi la segretaria del Pd Elly Schlein, il presidente del M5S Giuseppe Conte e le guide di Avs Nicola Fratoianni ed Angelo Bonelli. Nel corteo anche i parlamentari che erano a bordo della Flottilla.
Protagonista è stata però soprattutto la gente. Le scuole, i bambini e i nonni, i lavoratori e le bandiere. «Il 14 ottobre del 2001 - ha ricordato Lotti - marciammo subito dopo l’invasione americana dell’Afghanistan e l’attacco alle Torri gemelle. Eravamo 200 mila. Non mi piace dare numeri a caso ma oggi siamo stati di più, più di 200 mila. Comunque la si pensi eravamo tantissimi». I partecipanti sono arrivati alle prime luci dell’alba da ogni parte d’Italia. Tutti insieme riuniti con uno slogan comune: la pace.
Non un coro contro e non un gesto fuori luogo. Quella di oggi - hanno detto in molti - ha voluto essere una marcia ricordata solo per il messaggio pacifista.
Espresso nei modi più diversi nel corteo. Con i cartelli «Siamo umanità» e «Fa silenzio quando i bambini dormono non quando muoiono», o «Non c’è via per la pace, la pace è la via» del Liceo Marconi di Foligno. Ed è spuntato anche un cartello della Global Sumud Flotilla. Perché «non esiste una guerra giusta» e «se vuoi la pace prepara la pace».
GdS, 13/10/2025

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