giovedì, aprile 30, 2020

Raccolta fondi “Treviso Solidale”: il soprano Leonora Gennusa canta l'Ave Maria per i trevigiani

Il soprano Leonora Gennusa

Ecco l'emozionante video (GUARDA IL VIDEO) realizzato dal soprano Leonora Gennusa, trevigiana d’adozione, che ha nel suo repertorio importanti collaborazioni con rinomati teatri italiani ed internazionali oltreché con Rai e Rai Parlamento, che ha voluto omaggiare Treviso con la sua toccante voce sulle note dell’Ave Maria di Schubert. «È stata una grande gioia poter dare il mio contributo alla città di Treviso, aderendo alla raccolta fondi “Treviso Solidale”. Ringrazio il Comune di Treviso per l’invito e la collaborazione, in particolare modo l’assessore alla cultura Lavinia Colonna Preti, e ovviamente il mio Maestro accompagnatore Matteo Sartini che ha anche fatto il montaggio del video. Speriamo che vi piaccia!».“
Consentiteci di esprimere i nostri migliori auguri a Leonora, che è trevigiana di adozione, ma corleonese per le sue radici. E noi corleonesi siamo orgogliosi di questa nostra bravissima artista! Auguri Leonora! 
Potrebbe interessarti: http://www.trevisotoday.it/video/treviso-solidale-leonora-gennusa-ave-maria-2020.html

Il Partito Democratico ha ricordato Pio La Torre e Rosario Di Salvo. Per non dimenticare

Rosario Filoramo, segretario provinciale del Pd di Palermo

Alle 9:20 del 30 aprile 1982, Pio La Torre fu assassinato mentre stava raggiungendo la sede del partito con una Fiat 131 guidata da Rosario Di Salvo. Le limitazioni imposte dalla pandemia hanno impedito al Pd di partecipare alla tradizionale manifestazione in Via Li Muli, a Palermo. Abbiamo deciso quindi di ricordare Pio e Rosario con una commemorazione online (GUARDA IL VIDEO) con il sindaco Leoluca Orlando, Franco Latorre, Tiziana di Salvo e Nicola Zingaretti. Perché non dimentichiamo e coltiviamo memoria. 

38° Anniversario delle uccisioni politico-mafiose di Pio La Torre e Rosario di Salvo

Il presidente del Centro Pio La Torre, Vito Lo Monaco

Il messaggio del presidente Mattarella: “Esemplare testimonianza di impegno civile. L'indagine del centro studi sia opportunità di riflessione e di proficuo confronto”. Sul sito www.piolatorre.it la videoconferenza con tutti i messaggi di istituzioni, sindacati, associazioni
“A trentotto anni dall'uccisione per mano mafiosa di Pio La Torre e Rosario Di Salvo desidero unirmi nel ricordo della loro esemplare testimonianza di impegno civile, ai promotori e ai partecipanti, in collegamento da remoto, alla manifestazione di doveroso ricordo. L'iniziativa odierna, seppure rimodulata a causa dell'emergenza sanitaria, consolida il percorso avviato dal centro Pio La Torre nella diffusione della cultura della legalità, sostenendo, attraverso attività formative rivolte alle nuove generazioni, la maturazione di una coscienza civile, fattore determinante per contrastare il radicamento di ogni forma di condizionamento della criminalità organizzata nel tessuto sociale, economico e politico”. Inizia con queste parole il messaggio di vicinanza inviato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al centro studi Pio La Torre nel 38/mo anniversario dell'uccisione politico - mafiosa di Pio La Torre e Rosario Di Salvo. L'emergenza sanitaria non ha fermato infatti la presentazione del progetto educativo antimafia e antiviolenza che ha coinvolto centinaia di scuole da tutta Italia e, per la prima volta, anche alcuni studenti- detenuti. “Assume particolare interesse l'indagine annuale sulla percezione del fenomeno mafioso – prosegue il messaggio del Capo dello Stato - svolta ogni anno tra gli studenti coinvolti nel progetto educativo antimafia e antiviolenza, i cui risultati, presentati nel corso dell'incontro, costituiranno un'ulteriore opportunità di riflessione e di proficuo confronto, nella consapevolezza del valore del prezioso apporto dei giovani nel comune impegno per l'affermazione della legalità”.

1° maggio, Festa dell’uomo che lavora: tra restaurazione-fine impero-rinascimento!


Padre Giovanni Calcara
GIOVANNI CALCARA
frate domenicano
Mai come oggi, anche a causa della pandemia, la Festa del Lavoro di quest’anno ci impone di puntare sull’essenziale, come più volte e da più parti ci è stato richiesto in questi ultimi mesi. In passato, tutti abbiamo ritenuto opportuno e necessario creare occasioni-eventi-dibattiti sul lavoro, o meglio sull’ “uomo che lavora”, come richiamava il “papa operaio” Giovanni Paolo II. Siamo costretti a trasferire “sui social” le occasioni di confronto e riflessione, ma la realtà tragica e inquietante rimane fra di noi, nelle nostre case e offusca il cuore e il futuro di milioni di persone. Mai come oggi, parole come: lavoro, salario, dignità, diritti, futuro hanno e, devono avere un significato “vero”.

Lavoro, l’allarme di Confesercenti Sicilia: “Dopo il danno provocato dai ritardi nell’erogazione della Cig ai lavoratori, la beffa: a rischio l’avvio dei tirocini formativi”


L’associazione scrive all’assessore Scavone chiedendo una deroga alla norma vigente che vieta di avviare tirocini alle aziende che hanno lavoratori in cassintegrazione
Palermo, 30 aprile 2020. “I ritardi nell’erogazione della cassintegrazione in deroga sono un fatto gravissimo che danneggia non solo i lavoratori, ma le aziende su cui si riversano le tensioni e le difficoltà delle famiglie”. A dirlo, alla vigilia della Festa del Lavoro, è il presidente di Confesercenti Sicilia, Vittorio Messina commentando l’esiguo numero delle pratiche esitate dall’Inps regionale: 1788 rispetto ai 135 mila in attesa”. Ma da Confesercenti Sicilia parte anche un altro grido di allarme.

A Prizzi un primo caso di coronavirus: le autorità hanno adottato tutte le procedure di legge

Il sindaco di Prizzi, Luigi Vallone
Il comune di Giuliana esce fuori dall'incubo coronavirus, ma purtroppo un caso si è registrato oggi a Prizzi. Ne ha dato comunicazione ai cittadini il sindaco di Prizzi Luigi Vallone in una diretta facebook (GUARDA IL VIDEO DEL SINDACO DI PRIZZI). Si tratta di un cittadino rientrato da fuori, risultato positivo dopo l'esecuzione del tampone. Vallone ha assicurato che l'interessato gode di ottima salute e già si trovava in isolamento domiciliare, dove resterà fino a quando non si sarà negativizzato. Il sindaco ha assicurato che sono stati mappati tutti i contatti col cittadino in questione e che le autorità hanno messo in atto tutte le procedure previste dalla legge. 
Prizzi si trova a vivere un momento di preoccupazione, ma siamo sicuri che ne uscirà fuori bene. Auguri ai tutti i cittadini di Prizzi e ai suoi amministratori #RESTIAMOACASA. (dp) 

Coronavirus, a Giuliana dopo due mesi finalmente “positivi zero”!

Giuliana
Nella notte tra il 10 e l’11 marzo scorso nel comune di Giuliana (Palermo) si registrava il primo caso di Coronavirus. «Oggi, a distanza di 50 giorni da quel 10 marzo – annuncia con gioia il sindaco Franco Scarpinato - siamo finalmente a POSITIVI ZERO». Questo è il resoconto fatto dal sindaco e dall’Amministrazione comunale su Facebook: «Si è provveduto in una notte a collocare in quarantena obbligatoria i soggetti che nei giorni precedenti avevano avuto contatti diretti con la persona risultata positiva, che è stata condotta in buone condizioni di salute presso le strutture ospedaliere specializzate di Palermo. I circa 60 soggetti collocati in isolamento non presentavano alcun sintomo che li potesse ricondurre al virus e gli stessi contatti diretti sottoposti a tampone erano risultati negativi. Dava, invece, esito positivo l’accertamento nei confronti dell’intero nucleo familiare coinvolto, di cui fa parte un bimbo di appena 5 mesi, il primo neonato risultato positivo al coronavirus in Sicilia.

Primo maggio, il segretario della Cgil di Palermo e Serafino Petta, un sopravvissuto alla strage del 1947, deporrano due corone di fiori al cimitero e al sasso di Barbato


“Chiediamo un  lavoro in sicurezza per costruire il futuro”, la rivendicazione del sindacato.
Palermo 30 aprile 2020 –  Domani, per la Festa del Lavoro, il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo, e un superstite della strage, Serafino Petta, presidente onorario dell'associazione Portella della Ginestra, si recheranno alle 9 al cimitero di Piana degli Albanesi e poi al sasso di Barbato per deporre due corone in ricordo delle vittime dell'eccidio del 1°maggio  1947.

"Sciopero alla Rovescia" dei ristoratori. Duemila pasti per il primo maggio dei Palermitani


"Credo che uno sciopero debba essere sempre, oltre che scienza, un’opera d’arte" lo disse Danilo Dolci nel 1956 quando a Partinico organizzò una forma interessante di protesta spiccatamente non violenta, lo "sciopero alla rovescia" per rivendicare il diritto al lavoro dei tanti operai inoccupati del tempo. Oggi nel 2020, ispirandosi ad una figura che tanto ha dato alla nostra terra, una rappresentanza del comparto dei lavoratori della ristorazione di Palermo, fermo a causa del Covid, sceglie di riproporre tale forma di protesta decidendo di preparare 2.000 pasti per le famiglie più in difficoltà per far sentire la propria e reclamare le necessarie ed urgenti soluzioni che il governo nazionale deve mettere in atto per garantire una giusta ripartenza.

mercoledì, aprile 29, 2020

Antimafia, la Cgil Palermo ricorda Pio La Torre per il trentottesimo anniversario e i sindacalisti uccisi dalla mafia in occasione della Giornata istituita il 30 aprile 2019


Il libro su Pio La Torre sindacalista della
Cgil di P. Basile e D. Paternostro
Palermo 29 aprile 2020 – La Cgil ricorda Pio La Torre  e Rosario Di Salvo, a 38 anni dal loro omicidio avvenuto il 30 aprile del 1982.  E sempre domani, 30 aprile, ricorre la seconda Giornata in memoria  di tutti i sindacalisti uccisi, istituita un anno fa dalla Cgil, che ha visto la Cgil palermitana impegnata nel percorso della memoria attraverso l'intitolazione in un quartiere di Palermo, Bonagia, di 21 “vie dei diritti” dedicate a dirigenti del movimento sindacale.   L'ultima strada è stata intitolata tre mesi fa a Nicolò Azoti. “Domani non saremo in piazza Turba come ogni anno ma teniamo a sottolineare la figura di Pio la Torre per il  suo impegno politico e sindacale che si è svolto  in un momento molto convulso della storia della Sicilia e del Mezzogiorno – dichiara il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo -  La Torre fu sia segretario della Cgil Palermo che della Cgil Sicilia e fu protagonista delle lotte dei braccianti e di quelle della città. Nel 1949-50 è protagonista delle lotte sindacali per l'applicazione dei decreti Gullo sulla divisione dei prodotti agricoli a Corleone e nella zona, che gli agrari, spalleggiati dai mafiosi, non vogliono far rispettare”.  

Preghiera a Santa Caterina da Siena


Il mio caro amico, il frate domenicano padre Giovanni Calcara, mi ha inviato questa preghiera "laica" a Santa Caterina da Siena, che si festeggia oggi, con l'invito a condividerla con i nostri lettori. Lo faccio volentieri (dp).
 ***
O Dio, fonte di ogni bene, datore di ogni dono perfetto, Padre di bontà, fuoco di carità. Tu hai reso S. Caterina da Siena pienamente partecipe della missione del tuo Figlio Gesù: nell’annunciare il tuo Regno, nel curare gli ammalati, nel consolare gli afflitti, portando ovunque il dono della pace e della giustizia, della concordia e dell’unità nella Chiesa e in Europa. Predicando a tutti la tua misericordia e il tuo perdono.
Ti preghiamo, ravviva in noi il dono del tuo Spirito Santo perché possiamo essere testimoni del nostro Battesimo, sempre e comunque.
Donaci, per intercessione di S. Caterina da Siena:
l’amore e il servizio verso la Chiesa “Sposa di Cristo” e i suoi ministri;
la docilità dell’ascolto, verso il Papa “il dolce Cristo in terra”, per vivere la vocazione all’unità e testimoniare la comunione;
l’impegno a costruire l’amore e la pace, nel rispetto dei diritti di ognuno, perché l’Italia e l’Europa siano aperti all’accoglienza dei profughi, dei perseguitati e di tutti coloro che cercano un futuro “degno di tale nome”  per sé e per i loro cari;

I lavoratori protagonisti del Primo Maggio di quest'anno. I segretari di Cgil, Cisl, Uil Campo, La Piana, Borrelli: “Lavoro sicuro e che duri: indietro non si torna. Con l'emergenza sono esplose le contraddizioni e la marginalità della nostra realtà”

Lo spot che annuncia il concertone del Prima Maggio
organizzato a Roma da Cgil-Cisl-Uil

Palermo 29 aprile 2020– Il lavoro, la sicurezza dei lavoratori, la ripartenza del Sud. Sono questi i temi che i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Palermo mettono al centro del Primo Maggio di quest'anno. Un Festa del Lavoro diversa dalle altre, senza manifestazioni e senza il contatto diretto con i lavoratori, col mondo del lavoro che si prepara alla fase 2 dell'emergenza Covid-19 e a fare i conti con la crisi.    
     “Il lavoro per noi è il protagonista assoluto di questo Primo Maggio. Diciamo grazie a tutti i lavoratori che hanno dimostrato, in questo momento di difficoltà, il valore vero del lavoro - dichiarano il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo, il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana e il coordinatore territoriale Uil Palermo Gianni Borrelli

Anniversario dell'assassinio di Pio La Torre e Rosario Di Salvo: il Pd lo ricorderà con una diretta Facebook

L'assassinio mafioso di Pio La Torre e Rosario Di Salvo

Domani 30 Aprile, ricorrerà il trentottesimo anniversario dell'omicidio di Pio La Torre e Rosario Di Salvo. Le limitazioni imposte dalla pandemia ci impediscono di partecipare alla tradizionale manifestazione in Via Li Muli. Il Partito democratico ha deciso di ricordare Pio e Rosario con un evento pubblico che si terrà domani alle 10,30 sulla pagina facebook del PD Nazionale. All'evento parteciperà il segretario nazionale Nicola Zingaretti. Collegati a: https://www.facebook.com/partitodemocratico/


Intervista ad Emanuele Macaluso: «Cari ragazzi vi dico: battersi per i più deboli, è una vita ben spesa». «Il socialismo è un’idea di uguaglianza ancora valida»


UMBERTO DE GIOVANNANGELI
Novantasei primavere di lucidità e coraggio, il grande vecchio della sinistra italiana mantiene intatte energia e passione politica e indica l’Europa come l’unica possibilità per vincere i sovranisti.
«Una sinistra che è ancora tale non deve avere paura, vergogna, della sua storia, delle sue battaglie, dei principi di giustizia sociale e di progresso che ne hanno ispirato l’azione. Battersi per l’uguaglianza, per il lavoro, per difendere e ampliare i diritti sociali e di cittadinanza, ecco tutto questo lo racchiudo in una parola, nobile, alta: socialismo». Novantasei primavere di lucidità e coraggio. Emanuele Macaluso, grande vecchio della sinistra, mantiene intatte energia, lucidità, passione politica che l’hanno guidato in tutta la sua lunghissima esperienza politica. Una esperienza che ha attraversato il secolo scorso e si proietta, con articoli e rifl essioni che lasciano ancora oggi il segno, ai giorni nostri: la Sicilia dei braccianti, (fu lui a parlare a Portella della Ginestra il Primo Maggio del 1948, l’anno dopo la strage mafi osa, e l’anno scorso, a 95 anni è voluto tornare a parlare nel luogo dove la banda di Salvatore Giuliano sparò contro la folla uccidendo 11 persone), Togliatti che lo chiamò a Roma, la Guerra Fredda, la direzione dell’Unità ai tempi di Enrico Berlinguer, una vita assieme a Giorgio Napolitano nella corrente migliorista. Il Riformista, di cui è stato anche direttore lo ha intervistato e, per chi scrive, è stata una esperienza emozionante.

martedì, aprile 28, 2020

Il Papa: "Obbediamo alle regole per non far tornare la pandemia"

Papa Francesco
di PAOLO RODARI 
Le parole di Bergoglio a Santa Marta arrivano dopo le polemiche sulle celebrazioni ancora vietate e la retromarcia del governo. Francesco abbassa i toni della Cei e apre le porte alla trattativa"
In questo tempo nel quale si incomincia ad avere disposizioni per uscire dalla quarantena, preghiamo il Signore perché dia al suo popolo, a tutti noi, la grazia della prudenza e dell'obbedienza alle disposizioni perché la pandemia non torni". Così 
Papa Francesco introducendo la messa a Casa Santa Marta, apre a una tregua con il governo dopo le polemiche sulle messe ancora bloccate. A far scatenare le proteste, dopo il discorso del premier, Giuseppe Conte, il 26 aprile, il fatto che nel nuovo Dpcm non fosse prevista la possibilità di partecipare alle celebrazioni religiose. Ma poi il governo ha fatto retromarcia.

Mafia e informazione, cresce la sfiducia degli studenti


Indagine del Centro Pio La Torre: solo uno su dieci si fida dei giornalisti
PALERMO, 28 APR - Due ragazzi su tre sono certi che lo Stato non fa abbastanza per sconfiggere le mafie, tre su quattro sono convinti che i boss fanno parte dello Stato e, a tratti, lo guidano. Per oltre l'87% dei giovani il rapporto tra mafia e politica è “molto forte” o “abbastanza forte”, al punto da vedere nella corruzione della classe politica le ragioni della sua diffusione al Nord (56,89%) e nella corruzione della classe dirigente le ragioni della sua sopravvivenza (50,74%). Infine, il rapporto con l'informazione: solo un ragazzo su 10 si fida dei giornalisti, appena il 4,63% legge i quotidiani cartacei, il 22,67% si affida a quelli on line, mentre un folto 57,49% preferisce la tv, e ben il 76% per informarsi attinge ai social network - Instagram su tutti (91,93%) -, ponendo un'ombra lunga sul pluralismo delle fonti e la verifica delle fake news.

domenica, aprile 26, 2020

Il personaggio. Ignazio Marino: "Il Covid riscatta i cliché sulla Sicilia"


di EMANUELE LAURIA 
«I luoghi comuni sulla Sicilia sono stati sbaragliati dall’evidenza dei numeri». Con pragmatismo americano, l’americano Ignazio Marino racconta la lezione che l’Isola ha impartito in uno dei momenti più drammatici della storia recente. Da Filadelfia, il cardiochirurgo che oggi è vicepresidente della Thomas Jefferson University dopo l’esperienza in Parlamento e alla guida del Comune di Roma, torna a parlare della Sicilia non lesinando apprezzamenti per le «scelte illuminate» fatte da chi governa il sistema sanitario, e per le best practices di amministratori e cittadini che hanno limitato il diffondersi dell’epidemia ma anche ribaltato, da Sud verso Nord, il concetto di solidarietà nazionale. Ma la leva della memoria solleva ricordi commossi, dalle estati da ragazzo profumate dai gelsomini di Stazzo, frazione di Acireale, all’esperienza da pioniere all’Ismett, dal grande rapporto con il cardinale Pappalardo segnato da lunghe telefonate alle quattro del mattino a quello con il sindaco Orlando «che mi inserì di diritto nel suo personale repertorio dei pazzi». È un veloce viaggio all’incontrario fatto sfiorando appena le delusioni del Campidoglio. Una dedica accorata alla Sicilia, sua terra adottiva, con il puntiglio dello scienziato che manda le risposte nella notte statunitense e precisa: «Mi raccomando, non cambi una virgola».

Coronavirus: Massafra (Cgil), preoccupazione per la scarcerazione dei boss condannati per mafia


Roma, 26 aprile - “Il diritto alla salute è un diritto fondamentale riconosciuto dalla Carta Costituzionale e va garantito a chiunque. Vorremmo però sapere che cosa abbia spinto il giudice delle misure cautelari del tribunale di Milano a concedere i domiciliari ad un boss condannato per mafia”. Così il segretario confederale della Cgil, Giuseppe Massafra. “In questa fase di pandemia - prosegue il dirigente sindacale - abbiamo richiamato più volte la necessità di organizzare regole e condizioni logistiche tali da garantire la salute e la sicurezza degli operatori, evocando provvedimenti che considerassero una alternativa alle misure detentive per coloro che abbiano commesso reati minori, con pochi anni di pena da scontare. Mai tuttavia avremmo pensato di mettere in discussione i capisaldi del nostro ordinamento”

Riders di Socialfood. Da oggi lo stato di mobilitazione per chiedere il rispetto delle norme anticontagio e le consegne contactless


Palermo 26 aprile 2020 - I riders di SocialFood, la piattaforma di consegne a domicilio palermitana che conta oltre 150 riders e centinaia di consegne giornaliere, sono da oggi pomeriggio in stato di agitazione e  sono pronti a incrociare le braccia stasera alle 18,30 per il primo sciopero della categoria a Palermo.
Fin dall'inizio dello stato emergenziale dovuto all'epidemia da COVID-19, i riders di SocialFood hanno manifestato la preoccupazione per le diverse criticità che lo svolgimento della professione nelle consuete forme avrebbe comportato, specie con riferimento alla salute.

Il "partigiano" Verdelli, a proposito del cambio al vertice di Repubblica. Memorie di un cronista

Carlo Verdelli
ALBERTO STABILE
Fra tutte le sciocchezze che ho letto da parte dei non estimatori di Carlo Verdelli, con il quale, purtroppo, non ho avuto il piacere di lavorare, la più pretestuosa mi sembra quella di chi gli contesta la frase finale del suo addio ai lettori di Repubblica: "Partigiani si nasce e non si smette di esserlo". Una frase che secondo alcuni, cito il tuttologo Giampiero Mughini, prenderebbe quasi a pretesto le commemorazioni del 25 aprile, "dalle quali la retorica - dice Mughini -  colerà a fiotti, al punto da oscurare le roventi verità storiche di quella data simbolo", per manifestare, in realtà, la propria faziosità. Altri critici, più o meno sulla stessa linea di Mughini contestano a Verdelli i diritto di sentirsi partigiano dentro.

Io, a 21 anni, antifascista a Caltanissetta

Emanuele Macaluso
EMANUELE MACALUSO
Ricordo bene il 25 aprile del 1945. Avevo 21 anni. Avevo fatto, dal 1941, la lotta clandestina contro il fascismo insieme al mio capocellula Calogero Boccadutri il quale manteneva uno stretto rapporto con Pompeo Colajanni, giovane avvocato di una famiglia che aveva un grande rilievo nella mia città, il quale con il cattolico Giuseppe Alessi, rappresentava al meglio l’antifascismo di Caltanissetta. Colajanni era stato, poi, richiamato alle armi come tenente di cavalleria e trasferito in Piemonte, a Pinerolo. E, nelle Langhe, fu uno dei comandanti partigiani più prestigiosi e partecipò alla liberazione di Torino. Nel primo governo, presieduto da Ferruccio Parri (con Luigi Longo e il generale Cadorna aveva guidato la guerra di Liberazione), fu nominato sottosegretario alla Difesa.

venerdì, aprile 24, 2020

Le lunghe mani di Elkann

Emanuele Macaluso
EMANUELE MACALUSO
Oggi i giornalisti de La Repubblica hanno scioperato. E hanno ragione. Infatti, quel che sta avvenendo nell’editoria è allarmante. Il Gruppo torinese, erede degli Agnelli e padrone di un enorme patrimonio, collocato in Olanda per ragioni fiscali, con a capo John Elkann, opera per controllare una buona parte della stampa italiana, omogeneizzando le testate acquisite.

Un'altra bella poesia di Angela Riina: "Corleone chistu è"...


Angela Riina
Cori RI Liuni è u me paiseddu
E un sapiti quantu è beddu
Gia u nommu ciata a taliari
Picchi ri un Liuni vi staiu a parrari
Paisi riccu  ri cultura
 E cu ti canusci si n'annamura
Cu chiesi casteddi e torri priziusi
Ca Sicilia fa parti ri la storia
E nu culuri ri bannera ni vinni fora
Paisi ri suli sacrifici e stanchizzi
Ma anchi ri tanti ingiustizi
Incantati ata a ristari
Si passati e vi firmati a guardari
RI ricchizzi chi Ava a genti
Chi vi fannu facci senza canuscivi pi nenti

giovedì, aprile 23, 2020

Corleone, il presidente Siragusa: “Il consiglio comunale ha approvato il regolamento per l’istituzione del garante dei disabili e il PEBA”

Pio Siragusa 
Nella serata di ieri, si è concluso, alla terza seduta, un lungo Consiglio Comunale, con 15 punti all’o.d.g.. “Fra gli argomenti affrontati – dichiara il presidente Pio Siragusa – il nuovo regolamento sulla istituzione dell’Autorità ‘Garante della persona con disabilità’, la mozione ‘apertura ai soggetti diversamente abili di uno spazio ricreativo, in tempo di ristrettezze da Covid-19’ e il tanto atteso PEBA. La mia passata esperienza come assessore alle Politiche sociali ha segnato profondamente il mio percorso politico e oggi non posso che esprimere soddisfazione per l’approvazione del nuovo regolamento sull’Autorità Garante della persona con disabilità, un ufficio che a Corleone è stato istituito per la prima volta durante il mio assessorato alle politiche sociali e che oggi, dopo otto anni di interruzione, siamo riusciti a rimettere in funzione.

mercoledì, aprile 22, 2020

Rinasce un libro a Corleone nei giorni del coronavirus: il "poemettu sacru" di Biagio Palazzo


GIOVANNI PERRINO
Penso che l’attesa dell’uscita di un libro sia qualcosa di simile all’attesa di un bimbo per un genitore e il
momento dell’uscita nelle librerie sia, come il parto, un momento atteso con un misto di ansia e piacere. E’ passato parecchio tempo da quando il mio amico Calogero Ridulfo, storico e appassionato studioso di cose corleonesi, trasse dalla biblioteca del suocero un libretto consunto dagli anni, pubblicato nel 1916, dal titolo intrigante e dal contenuto ancora più curioso. L’autore, Biagio Palazzo, aveva aggiunto a penna, probabilmente di suo pugno “da Corleone”. Qualcuno, lo stesso autore?, aveva poi fatto un tratto di penna sulla prima parte del titolo “dalli tenebri alla luci” e aveva sottolineato “Tipografia Vittorio Giliberti, Via Celso 101 Palermo, 1916". Il libretto, stampato in tempi di guerra su carta molto modesta, si presentava molto deteriorato.

L’asp di Palermo istituisce 10 Covid Infopoint attivi 12 ore al giorno, che forniscono informazioni sull’emergenza coronavirus


PALERMO 22 APRILE 2020 – L’Asp di Palermo ha istituito 10 Covid Infopoint, uno per ciascun Distretto sanitario di città e provincia. Le strutture, a disposizione degli utenti dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle 20, forniscono tutte le informazioni utili sull’emergenza Coronavirus. E’ possibile contattare il Covid Infopoint del proprio Distretto sia per telefono che, attraverso, posta elettronica. Tutti i contatti – numeri telefonici ed email - sono inseriti nella pagina dedicata del sito internet aziendale all’indirizzohttp://www.asppalermo.org/pagina.asp?ID=520. (nr)

Corleone, la strada del Calvario riaperta al traffico a senso unico alternato. Ma Pascucci denuncia i ritardi

La strada del Calvario riaperta al traffico a senso unico alternato

È stata riaperta oggi la SP80, la strada del Calvario, interdetta al traffico delle auto a causa dei danni provocati dall'alluvione del 3 novembre 2018. L'ordinanza che imponeva il divieto di transito è stata quindi revocata. Nel tratto interessato dai lavori, la strada è percorribile a senso unico alternato. Le opere per il consolidamento sono state completate. Resta solo da asfaltare. "Non sappiamo quando sarà possibile farlo - dice Salvatore Schillaci, assessore ai Lavori pubblici - a causa della chiusura degli impianti di betonaggio, provocata dall'emergenza coronavirus. Considerato il protrarsi della situazione, abbiamo chiesto alla Città metropolitana di Palermo di poter riaprire la SP80. Ringraziamo quindi gli ingegneri Pampalone, Tascone e Fasulo e il geometra Restivo, oltre ai cantonieri che si sono occupati della pulitura e collocazione della segnaletica verticale e orizzontale. Appena ci saranno le condizioni, asfalteremo e riapriremo anche il tratto Calvario-San Giacomo”. Ma il capogruppo della minoranza Maurizio Pascucci, in un post pubblicato oggi su Facebook, denuncia i notevoli ritardi nell’esecuzione dei lavori. 

martedì, aprile 21, 2020

Daniela Faraoni scrive ad un paziente dimesso dall’Hotel San Paolo: “Auguri di un sereno ritorno alla normalità della vita”

Il San Paolo Palace Hotel

PALERMO 21 APRILE 2020 - “Auguri di un sereno ritorno alla normalità della vita ed auguri per il suo futuro”. Lo scrive il Direttore generale  dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni, in una lettera inviata ad uno dei dimessi dall’Hotel San Paolo Palace, albergo dove i pazienti restano in isolamento dopo la guarigione clinica. Francesco (è un nome di fantasia, ndr), 55 anni, era stato ricoverato a metà marzo al Covid Hospital di Partinico, poi, dopo la guarigione, era stato trasferito nella struttura di via Messina Marine dove è rimasto per due settimane.

Coronavirus: Cafiero De Raho, “Regolarizzare i lavoratori immigrati per colpire le mafie”

Il procurat ore antimafiaFederico Cafiero De Raho
Roma, 21 apr. (Adnkronos) - "Regolarizzare gli immigrati che lavorano nel nostro Paese sarebbe veramente il raggiungimento di una duplice finalità. Da un lato si darebbe corpo al senso di umanità che deve sostenere qualunque iniziativa politica e sociale e dall'altro impedirebbe alle mafie di continuare a gestire le difficoltà e le sofferenze di queste persone con la mannaia dell'intimidazione e del condizionamento. E consentirebbe finalmente un lavoro regolare a tutti". Lo dice, intervistato dall'Avvenire, Federico Cafiero de Raho, procuratore nazionale antimafia. "In una situazione come l'attuale - spiega de Raho - in cui nei campi non c'è chi vi lavora, avere l'opportunità di utilizzare una forza lavoro regolare sarebbe un duro colpo al mercato del lavoro sostenuto dalle mafie. Le persone che lavorano, anche se appartengono a un'etnia o a una comunità diversa dalla nostra, sono uguali a tutte le altre. Fortunatamente la nostra Costituzione prevede l'uguaglianza di tutti di fronte alla legge. Per questo, lo ripeto, è necessaria la loro regolarizzazione". (Cro/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 21-APR-20

Contro i miserabili, viva il 25 aprile!


Emanuele Macaluso
EMANUELE MACALUSO
C’è un miserabile tentativo di un gruppo di ex fascisti, che in questi anni hanno persino ricoperto ruoli di governo, che vorrebbero adesso cancellare il significato della celebrazione del 25 aprile. Ieri Il Fatto Quotidiano ha pubblicato la notizia di una iniziativa di un gruppetto di “meloniani” – La Russa, Rauti, Santanchè – che propone di utilizzare la ricorrenza non  per ricordare la Resistenza e la liberazione dal fascismo,  bensì “per onorare i morti di tutte le guerre, del coronavirus, cantando non Bella Ciao ma la canzone del Piave”. 

lunedì, aprile 20, 2020

Verità. Al Nord come al Sud non si deve tacere. La Lombardia paga il falso garantismo


di ROBERTO SAVIANO
Avevo appena finito di scrivere l’articolo che leggerete di seguito quando mi arriva, tramite questo giornale, la lettera toccante e sincera di una giovanissima infermiera che ogni giorno assiste malati di Covid. Ecco, ho pensato che, senza saperlo, le parole che seguono le avevo scritte proprio per lei. Qualche giorno fa, il 17 aprile, è stato un anno dalla morte di Massimo Bordin e sul manifesto Peppe Provenzano, un intellettuale politico alla guida del Ministero del Sud, lo ha ricordato parlando di Sciascia. Un passaggio tra gli altri mi ha colpito: «Garantisti si dev’essere, come vuole la Costituzione, ma il radicale Bordin voleva squarciarne il velo di ambiguità. E prendeva a prestito una citazione sciasciana ritrovata da Guido Vitiello: “Io non sono un garantista: sono uno che crede nel diritto, che crede nella giustizia”. Per poi chiosare: “Sciascia credeva nella giustizia secondo diritto, che è fatta anche di sostanza”. Quella sostanza, io credo, per Sciascia e per Bordin, era la giustizia sociale».

Corleone, si sono effettuati controlli e tamponi nelle nostre case di riposo? L'abbiamo chiesto ai responsabili

Il SS. Salvatore di Corleone, dove sono ricoverati anziani
DINO PATERNOSTRO
Da quando è scoppiato lo scandalo del Pio Albergo Trivulzio di Milano e delle altre Rsa della Lombardia, abbiamo pensato ai nostri anziani ricoverati nelle case di riposo di Corleone, Bisacquino e degli altri comuni della zona. Sono protetti dal coronavirus? I lavoratori che vo prestano servizio fruiscono dei dispositivi di sicurezza necessari? È stata attivata in ciascuna struttura una nuova organizzazione delle attività, che tenga conto dell’emergenza coronavirus? Abbiamo chiesto al vice-sindaco di Corleone, Maria Clara Crapisi, che ha la delega ai servizi sociali, e al direttore f.f. del Distretto sanitario 40 di Corleone, dott. Liborio Moscato, se stanno provvedendo ad effettuare ispezioni-controllo in queste strutture, per verificare se gli anziani ricoverati e i lavoratori che vi operano sono “protetti” dai rischi di contagio del coronavirus.

25 aprile, Festa della Liberazione dal nazi-fascismo... la storia siamo noi...


Scuola: Flc Cgil Palermo, la scuola sospesa e il tuo lavoro ai tempi del coronavirus


Palermo, 20 aprile 2020 – Fare un'operazione verità sul lavoro svolto in questo momento dal personale scolastico per far funzionare la scuola, con i mezzi che si hanno a disposizione, e far conoscere le diverse opinioni su tematiche generali quali concorsi, rinnovi graduatorie etc. È questo l’obiettivo dell’iniziativa “La scuola sospesa e il tuo lavoro ai tempi del coronavirus” lanciata dalla Flc Cgil di Palermo, che invita dirigenti, docenti e personale Ata ad inviare un video per raccontare la propria esperienza. Tutti i filmati verranno poi montati in un unico video racconto. “L'iniziativa – spiega il segretario Fabio Cirino – nasce dall'idea di voler dar voce ai lavoratori del mondo della scuola, affinché possano socializzare le reali condizioni di lavoro ai tempi del coronavirus, rompendo il muro mediatico costruito dal ministero dell'istruzione attraverso messaggi e video postati sui social. Anche perché, se vero che il Miur ha reso obbligatoria la didattica a distanza con l'ultimo decreto legge, bisogna precisare che non basta rendere obbligatoria una cosa affinché essa funzioni, altrimenti avremmo già risolto tantissimi problemi nel mondo”. 

sabato, aprile 18, 2020

Incendio e taglio di alberi a Mezzojuso. I Carabinieri denunciano tre persone e sequestrano ottomila mq di area boschiva

L'area boschiva incendiata
I Carabinieri della stazione di Mezzojuso, giornalmente impegnati nel controllo del tessuto urbano e del grande comprensorio rurale, sono intervenuti insieme ai vigili del fuoco per un vasto incendio boschivo in contrada Lacca.
Le conseguenti verifiche hanno consentito di individuare due uomini del posto impegnati in un taglio radicale degli alberi; pertanto i militari della stazione, in pieno coordinamento tra reparti dell’Arma, hanno coinvolto negli accertamenti i Carabinieri del centro anticrimine natura di Palermo – NIPAAF.
I riscontri presso l’area boschiva, costituita da una fustaia di roverella, con presenza di querce da sughero e castagni, hanno acclarato che a fronte di un’autorizzazione per l’esecuzione di un taglio di diradamento di 150 alberi rilasciata dall’ispettorato dipartimentale delle foreste di Palermo in favore della proprietaria dell’area, era stato effettuato un taglio a raso di tutte le piante di roverella con rilascio di pochi e sporadici arbusti in difformità sostanziale con quanto autorizzato.

Terrasini, omicidio di Mercurio Nepa. I carabinieri arrestano quattro persone gravemente indiziati del delitto

I quattro giovani arrestati per l'omicidio di Terrasini: da sx a dx
e dall'alto in basso: Dario La Perna, Donald Cucchiara Di Leo,
Francesco Lo Piccolo
Nella giornata di ieri i Carabinieri della Compagnia di Carini hanno dato esecuzione, su disposizione della Procura di Palermo, ad una ordinanza di applicazione di misura cautelare della custodia in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo nei confronti di 4 soggetti, di età compresa tra i 27 ed i 35 anni, tutti pregiudicati, domiciliati tra Terrasini e Carini. Il G.I.P., sulla base delle risultanze investigative raccolte, ha ritenuto sussistere a carico dei quattro gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati di omicidio e rapina, aggravati e in concorso. Gli arrestati sono Donald Cucciara Di Leo del 1985, Dario La Perna del 1986, Francesco Lo Piccolo del 1986 e Gaspare Polizzi del 1993.

Intervista ad Alessio Di Modica, autore dello spettacolo "OSSA", il "cunto" sulla vicenda Rizzotto. "Che emozione metterlo in scena!"


Alessio Di Modica in scena
Alessio Di Modica è attore, scrittore e autore teatrale. Ma è soprattutto un narratore di “cunti”. Originario di Augusta, con le sue storie spesso raccolte in strada sta contribuendo a salvare tante memorie che rischiavano di andare perdute. Quando ha conosciuto la storia di Placido Rizzotto se n’è innamorato talmente tanto, che ha realizzato lo spettacolo OSSA. Con la sua affascinante tecnica oratoria Di Modica riesce a catturare l’attenzione del pubblico per un tempo molto lungo. “Ossa – dal racconto popolare dell’osso che canta, alla storia di Placido Rizzotto” è andato in scena già due volte a Corleone, nel 2014 e nel 2018. Ma crediamo che gli studenti delle scuole corleonesi dovrebbero vederlo ogni anno, inserirlo nelle loro attività culturali. Con Alessio siamo diventati amici. Ogni tanto ci sentiamo. Gli abbiamo chiesto un’intervista e lui ce l’ha concessa con grande disponibilità. Leggiamo cosa ci ha detto.   
DINO PATERNOSTRO INTERVISTA ALESSIO DI MODICA

Hai rappresentato due volte a Corleone la storia di Placido RIZZOTTO con la tecnica antica ed efficace “dell’osso che canta”. Un successo enorme perché sei riuscito ad emozionare il pubblico. Sei stato fantastico. Te l’aspettavi?

Tamponi a persone rientrate in Sicilia: a Palermo sono 3.000 su 4.500 gli esami già effettuati


PALERMO  18 APRILE 2020 – Il 67% delle persone rientrate a Palermo dal 14 marzo scorso e registratesi nel portale Costruire Salute sono, già, state sottoposte a tampone dal personale dell’Azienda sanitaria provinciale del capoluogo. Con un considerevole sforzo organizzativo sono stati effettuati 3.000 tamponi sui 4.500 complessivi. In città i tamponi vengono effettuati con regolarità nelle aree parcheggio del PTA Guadagna e Casa del Sole: gli utenti arrivano a bordo delle proprie autovetture e, senza scendere dal mezzo, vengono sottoposte all’esame. Analoga attività viene svolta in tutti i distretti dell’Azienda. Coloro i quali sono impossibilitati ad usare l’autovettura, vengono raggiunti al proprio domicilio da una equipe dedicata.

Coronavirus e caso Svezia. Perché gli insulti?

Stoccolma

di CARLO RUTA
(storico e saggista)
Sembra che il caso Svezia stia diventando davvero imbarazzante. Si insiste ad accusare il governo del socialdemocratico Stefan Löfven di condotte irresponsabili e perfino vergognose. Ma in realtà quello svedese rimane un punto di vista che se valutato senza facili compiacimenti e senza demonizzazioni, può fornire elementi utili alla comprensione di quel che accade realmente.
Occorre precisare per prima cosa che l’atteggiamento svedese non ha nulla d’inspiegabile, anzitutto sotto il profilo storico. Appare in linea infatti con le tradizioni lunghe di popolazioni nordeuropee che in diversi contesti epocali hanno affrontato situazioni estreme, non di rado catastrofiche, dando prova di una temerarietà inusuale, senza perdere tuttavia quell’ethos solidale che ha permesso loro di resistere, mantenere i propri caratteri identitarî e raggiungere perfino traguardi importanti.

venerdì, aprile 17, 2020

L'affetto di Sepùlveda per la Sicilia e per Camilleri

Luis Sepùlveda
di PIETRO SCAGLIONE
Lo scrittore cileno Luis Sepulveda (scomparso all'età di 70 anni, a causa del Covid 19) nutriva amore per la Sicilia e ammirazione per Andrea Camilleri. "Con la Sicilia non si può che avere un rapporto d’amore", dichiarò, nella cornice del Teatro Antico di Taormina, nel settembre del 2014, quando ricevette il "Taobuk Award for Literary Excellence". Due anni dopo, nel 2016, nel Foyer del Teatro Bellini di Catania, in occasione della consegna del "Premio Sicilia" (sempre nell'ambito del TAOBUK taormina book festival), Sepulveda aggiunse altre parole al miele: "La sicilianità è qualcosa di straordinario, l’aspetto che amo di più della Sicilia. È un’attitudine umana, una forma dell’essere che si traduce in qualità come per esempio l’ospitalità, un pregio tipico dei siciliani”.

LA SCOMPARSA DELLO SCRITTORE. Ciao, Sepúlveda. La gabbianella è volata via


di GIANCARLO DE CATALDO
«Nella tua vita avrai molti motivi per essere felice, uno di questi si chiama acqua, un altro ancora si chiama vento, un altro ancora si chiama sole e arriva sempre come una ricompensa dopo la pioggia». Quando scrive la Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare , Luis Sepúlveda è già un autore conosciuto. Il vecchio che leggeva romanzi d’amore e il successivo Un nome da torero hanno edificato intorno alle sue opere l’immagine di un audace e spericolato narratore che serpeggia fra avventura, sentimento, ecologia. La biografia, che sconfina nella leggenda, aiuta: a ventidue anni questo ragazzo che sogna di fare il regista di teatro è fra i giovani sostenitori di Salvador Allende, il presidente socialista del Cile assassinato dai generali golpisti capeggiati da Augusto Pinochet, il tetro figuro dalle lenti a specchio e dalla voce chioccia. Seguono cattura, galera, tortura, esilio, un’esperienza di lotta con i sandinisti, infine il ritiro ad Amburgo e la decisione di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura.

IL PERSONAGGIO. Salvini alla crociata della ripartenza, dopo cinquanta giorni di giravolte


di CARMELO LOPAPA
Dal "chiudere tutto" al "riaprire subito" Cercando la centralità politica perduta
ROMA – È la sua ultima, decisiva crociata. Liberare gli italiani dalle gabbie del lockdown imposte dal governo della "paura". Costringere Palazzo Chigi a forzare i tempi, costi quel che costi, e passare così all’incasso del dividendo politico. Su questa partita, Matteo Salvini sceso con la Lega nel limbo del 26 per cento dalle vette del 36 – ha deciso di giocarsi tutto il suo futuro politico, in coda a un’emergenza sanitaria che lo ha relegato ai margini della scena oltre ogni più fosca previsione. «Non vorrei fossimo gli ultimi a riaprire in Europa, sarebbe un disastro senza precedenti», ha tuonato ieri dal Senato, ribadendo il pieno appoggio al governatore della Lombardia Attilio Fontana per la piena riapertura del 4 maggio nonostante i picchi di morti e contagi. Una sorta di roulette russa, pur di riconquistare la pancia del Paese. Strategia sulla quale ieri si è posizionato anche il presidente veneto Luca Zaia che pure, a differenza del collega, salviniano ortodosso certo non è.

Gli errori del Trivulzio. Gli ispettori: la Regione ha portato il contagio tra gli anziani lombardi


di GIANLUCA DI FEO e GIULIANO FOSCHINI
In Lombardia le direttive nazionali per tutelare gli anziani, individuati subito come i soggetti più fragili davanti all’aggressione del Covid 19, sono state applicate in gravissimo ritardo e senza controlli. Davanti all’assalto del morbo, la Regione ha scelto di liberare gli ospedali dai casi meno gravi spostandoli nelle case di cura della terza età. Senza preoccuparsi neppure di verificare se i padiglioni dove venivano trasferiti i contagiati fossero veramente isolati dalle camere dei residenti. Senza nemmeno fornire protezioni adeguate a medici e infermieri o effettuare tamponi. Una negligenza nefasta, che ha ignorato ogni principio di precauzione proprio mentre il coronavirus dimostrava tutta la sua forza. I primi risultati dell’ispezione voluta dal ministero della Salute con il sostegno del Nas dei carabinieri puntano proprio su questa decisione strategica.