lunedì, febbraio 28, 2011

Corleone – Castelvetrano Due capitali unite dall’onore e da un filo di asfalto

di Maria Elena Latino
Domenica 27 febbraio 2010, presso la "Bottega e laboratorio della legalita" a Corleone, è stato presentato il libro del giornalista Giacomo Di Girolamo, dal titolo 'Matteo Messina Denaro L'invisibile', pubblicato da Editori Riuniti. L'evento, seguibile anche in diretta streaming su www.corleonedialogos.it, è stato organizzato dall'associazione Corleone Dialogos, con il Comune di Corleone, Libera, Avviso Pubblico, in collaborazione con l'associazione teatrale "La Ribalta" e il Laboratorio della Legalità della medesima città ospitante. LEGGI TUTTO

Milleproroghe: aumentano i disoccupati. Via al licenziamento dei precari nelle Pubbliche Amministrazioni

di Rossana Dettori*

Oggi il Parlamento ha approvato il cosiddetto decreto Milleproroghe, provvedimento che contribuirà ad alimentare la crisi in cui versa il nostro Paese, anziché combatterla. Circa 100.000 persone che oggi lavorano con contratti precari nelle Pubbliche Amministrazioni, contribuendo a fornire servizi ai cittadini, da domani andranno ad ingrossare le fila dei disoccupati e altre 110.000 vedranno messo seriamente a rischio il loro posto di lavoro nel 2012. Non sono bastati il blocco del turn-over, il blocco dei contratti, il taglio di risorse a Regioni e Autonomie Locali: ora si passa ai licenziamenti. Questa è la strada che inevitabilmente porterà alla privatizzazione di servizi essenziali e a un ulteriore impoverimento del Paese. Per queste ragioni la risposta a queste scelte politiche inique e sbagliate sarà lo sciopero che abbiamo proclamato per il 25 marzo. Contrastare questa deriva economica e sociale si può e si deve.
Roma 26 Febbraio 2011
* Segretaria Generale Fp-Cgil Nazionale

Per conoscere meglio la Libia

Vista la drammatica attualità della situazione libica, forse può essere utile conoscere qualche elemento della storia antica della Libia. Per questo allego link della relazione dei prof. ATTILIO MASTINO E RAIMONDO ZUCCA (Università di Sassari), eminenti studiosi dell'Africa romana, pubblicata nel ns periodico on line "Informazioni dal Mediterraneo" : www.infomedi.it/libia.htm  La comunicazione è un pò lunga, ma molto interessante per capire l'importanza della Libia antica e gli splendori della sua civiltà. Per altro, ci piace segnalare una curiosità in essa contenuta secondo la quale la città di Tripoli (tre polis) sarebbe stata fondata da coloni siciliani fenici. Così come- si rileva in altre fonti- che Il Cairo, fondata nel 905 dC, sia stata ideata, disegnata da un architetto arabo siciliano. Insomma, un onore e insiemne una tremenda responsabilità per noi siciliani! Buona lettura. Agostino Spataro

Acqua, il Pd sosterrà referendum contro privatizzazione imposta da governo nazionale

Il Partito Democratico siciliano sosterrà la partecipazione alla consultazione referendaria, prevista entro il 15 giugno prossimo, per fermare la privatizzazione forzata dell’acqua imposta dal governo Berlusconi. Si è deciso nel corso dell’esecutivo regionale, che si è tenuto questo pomeriggio nella sede del Pd e ha visto anche la partecipazione dei segretari provinciali, e di Antonella Leto, Teodoro La Monica e Giuseppe Sunseri del Comitato promotore. “Le norme fatte approvare dal governo Berlusconi- ha detto il segretario regionale del Pd Giuseppe Lupo- espropriano gli enti locali della loro autonomia e responsabilità e li espongono al rischio di soccombere alla forza di monopoli privati retti da poche grandi aziende spesso del tutto estranee ai contesti territoriali in cui viene svolto il servizio. La privatizzazione forzata dell’acqua imposta dal Governo- conclude Lupo- è un disegno da contrastare con grande determinazione e il Pd lo farà attraverso lo strumento referendario”.

IL CASO. Il «j'accuse» della Corte dei conti su Coinres ed Amia e per «Villa Santa Teresa»


Villa Santa Teresa a Bagheria

di Antonio Fiasconaro
Nel «mirino» dei magistrati contabili ci sono sanità, rifiuti ed anche il conferimento di incarichi esterni. La Corte dei conti ha riscontrato abusi e gravi illeciti su almeno altri due fronti: quello delle tariffe gonfiate pagate alle cliniche di Michele Aiello, prestanome del boss Bernardo Provenzano. Nel caso delle cliniche di Aiello «Villa Santa Teresa e Atm» di Bagheria - il procuratore regionale Guido Carlino ha ricordato nella relazione di apertura dell'anno giudiziario che sono stati citati in giudizio - prima udienza il 16 giugno - per un danno di oltre 30 milioni gli ex direttori generali dell'Asl 6 di Palermo, Giancarlo Manenti e Guido Catalano, e i dirigenti della stessa azienda Salvatore Scaduto e Lorenzo Iannì. Avrebbero liquidato rimborsi per prestazioni cliniche maggiorati a volte del 400 per cento. Altro capitolo la gestione dei rifiuti. La relazione del procuratore della Corte dei conti, Guido Carlino, traccia un quadro allarmante di un sistema «permeabile» e inefficiente. Il caso più emblematico è quello del Coinres, un consorzio al quale fanno capo 22 comuni della provincia di Palermo. Gli amministratori sono stati già citati in giudizio per l'assunzione di personale (oltre 200 persone) non solo irregolare ma anche «in eccedenza rispetto ai limiti numerici previsti dal piano industriale». La Corte dei conti parla di un danno erariale di 3 milioni e 830 mila euro. Le vicende del Coinres hanno avuto anche un'eco nei lavori della Commissione parlamentare sul ciclo dei rifiuti. Ma non è l'unico caso su cui la Procura regionale ha aperto un'istruttoria. Si indaga anche sul dissesto dell'Amia, società costituita dal Comune di Palermo e sulla discarica di Bellolampo dove un vero e proprio lago di percolato avrebbe inquinato le falde acquifere. E anche sullo smaltimento di percolato sono state ipotizzate truffe e irregolarità gestionali. Altra «perla» è quella che riguarda il ricorso «ingiustificato» a incarichi esterni quando nella pubblica amministrazione sono presenti adeguate figure professionali. Lo ha rilevato ancora il procuratore Guido Carlino. Ed a citato, tra gli altri, il caso dell'ex Fiera del Mediterraneo. Il commissario straordinario - non si tratta dell'attuale - è stato citato in giudizio per avere affidato 20 incarichi di consulenza in una situazione gestionale caratterizzata da «mala amministrazione e incertezza gestionale».
Fonte: La Sicilia

domenica, febbraio 27, 2011

Ci scrivono ancora sulla Cascata delle Due Rocche. "Forse il sindaco ha sbagliato, ma come si può rinunciare ad un finanziamento?"

L'Associazione "Città Nuove" e L'Associazione "Corleone Dialogos" attraverso i rispettivi siti internet hanno portato a conoscenza dell'opinione pubblica (secondo il loro punto di vista) una procedura illegittima effettuata dall'Amministrazione Comunale nei confronti dell'Associazione "Omnia Onlus" molto vicina al Sindaco. Hanno predisposto una petizione e rivolto un invito all'Amministrazione ed in particolare al Sindaco per la revoca dell'atto deliberativo in questione. Lo stesso argomento è stato oggetto di interrogazione consiliare da parte del Consigliere Paternostro e quindi è stato predisposto un atto deliberativo verbalizzato da parte del Segretario Comunale dove tutti possono prenderne conoscenza. Il Sindaco ha spiegato le motivazioni che hanno portato all'affidamento al Tg di Telejato. (Motivazioni che possono essere non condivisibili... ed ognuno di noi può trarne senza condizionamenti le proprie considerazioni. Ad altri viene delegato il compito di fare chiarezza sull'accaduto. Secondo il mio pensiero evitando di pronunciare la parola indignazione è discutibile la modalità con la quale è stata concessa all'Associazione Omnia l'affidamento diretto della gestione delle cascate delle due rocche e l'eventuale cofinanziamento da parte del Comune per la somma di € 30.000,00 e un eventuale ticket da quantificare per la visita da porre a carico degli utenti. Nello stesso modo però si deve constatare che il sito era ed è abbandonato a se stesso dove si possono ammirare le immense bellezze naturali solo da lontano e una Amministrazione Comunale in difficoltà sulle procedure da seguire per garantire la fruizione di questo bene che è costato parecchi soldini alla collettività. Senza dimenticarsi che esistono altre cattedrali nel deserto: caseificio, mercato ortofrutticolo (mancanza di gestori)e zona artigianale dove nessuno dei nostri artigiani ha ubicato la propria attività artigianale. Con le considerazioni di cui sopra quindi ben vengano le Associazioni, gli imprenditori e tutti coloro a prescindere del colore e/o delle vicinanze politiche che vogliono gestire i beni di proprietà del Comune infruttuosi a condizione che portino occupazione e ricchezza a favore della collettività. Mi chiedo quale Sindaco si sarebbe rifiutato di affidare la gestione di un bene comunale infruttuoso ad un soggetto detentore di un finanziamento? In conclusione è auspicabile oltre a pretendere che sia fatta piena luce sull'argomento che ha scosso non poco gli animi di tutti noi che ci fosse una presa di posizione da parte di coloro i quali hanno a cuore la nostra amata Corleone presentando progetti e idee all'Amministrazione Comunale al fine di produrre nuove linfe per l'occupazione e l'economia molto disastrata del nostro territorio. I giovani della nostra Corleone possono fare molto anche quello di trovare i lati positivi che hanno alimentato il fattaccio evidenziato dall'Associazione Città Nuove e dall'Associazione Corleone Dialogos. Egregio Direttore premetto che non mi occupo di politica (anche perchè non sono capace di farla), non sono difensore di nessuno, ho solo espresso le mie considerazioni senza pretesa alcuna di essere condivise ed esclusivamente perchè desidero il bene della mia Corleone. (anonimo)

***
Dispiace che una lettera così garbata sia stata inviata in forma anonima dal suo autore. L'abbiamo voluto pubblicare lo stesso perchè non offende nessuno ed esprime un punto di vista che merita rispetto e attenzione. Nel merito, una procedura illegittima resta tale a prescindere dai finanziamenti. Anzi, la presenza di finanziamenti ministeriali rende ancora più stridenti i conflitti di interesse. Ma su questo ci sarà ancora modo di discutere e di capire. Anche perchè l'intervista del sindaco a Telejato più che chiarire accresce i sospetti e le perplessità. Pertinente è l'osservazione che, comunque, il sito delle Due Rocche se non viene affidato a qualcuno che ne garantisca la manutenzione e la custodia rischia di andare in malora. Ma è Omnia Onlus questo "qualcuno"? A prescindere da legami parentali e politici più o meno stretti col sindaco, questa associazione garantirebbe (?) manutenzione e custodia solo per tre anni. E poi? Meglio sarebbe, allora, affidare senza limiti di tempo l'intero parco fluviale all'Azienda Foreste Demaniali, che potrebbe garantire tutto quello che serve senza costi per il comune. Questa procedura è prevista dalla legge, l'affidatario sarebbe un ente pubblico, e il Parco potrebbe essere valorizzato ancora meglio. Come già avviene per Piazza Danimarca. E' la nostra proposta. (d.p.)  

Verso il decennale della coop "Placido Rizzotto"

Nel 2011 compie dieci anni la cooperativa Placido Rizzotto Libera Terra. Dal 21 febbraio al 12 marzo a Palermo, Ipercoop La Torre e dal 14 marzo al 16 aprile a Catania, Ipercoop Katané sarà esposta la mostra ricavata da Terre di Libertà, una selezione di immagini che viaggia per il Paese grazie a IGD. A Palermo presso Palazzo Jung, una sede della Provincia di Palermo, è poi prevista l'esposizione della versione integrale della mostra dal 7 al 23 aprile. Il 16 aprile, sempre a Palazzo Jung, è invece la data della prima palermitana di Mafie in Pentola, che si replica la sera dopo al PALAB. Il 5 marzo presso il centro commerciale La Torre e il 26 marzo al c.c. Katanè è prevista una anteprima dello spettacolo con Tiziana Di Masi. Tutti gli eventi sono prodotti con il contributo dell'Associazione Siciliana Consumo Consapevole.

Momenti magici a Corleone con Fiumara d'arte

Antonio Presti con alcuni alunni delle elementari
Il 23 Febbraio a Corleone si è tenuto il primo passo del progetto culturale "L'offerta della Parola - la Bellezza" della Fondazione Fiumara d'Arte avviato nei comuni siciliani e che coinvolge bambini delle materne e delle elementari e ragazzi delle scuole medie e dei licei.ALa Fondazione Fiumara d'Arte di Antonio Presti da mesi lavora su tre aree territoriali Corleone, il Parco della Ficuzza, il Parco delle Madonie, Castelbuono e i comuni del Parco di Fiumara d'Arte (Mistretta, Castel di Lucio, Pettineo, Motta d'Affermo, Santo Stefano di Camastra, Tusa, Castel di Tusa). La scelta di Corleone, da cui si è partiti mercoledì 23 febbraio con un reading di poesia, al Convento di Sant'Agostino, non è casuale. La Fondazione Fiumara d'Arte ha voluto fortemente partire da Corleone, insieme con i giovani delle scuole, per consegnare loro un futuro di Bellezza. I prossimi eventi saranno il 23 marzo e il 27 aprile. L'evento introdotto magistralmente, seppur nella ristrettezza dei luoghi, dalla dottoressa Doreana Fiduccia, responsabile del progetto per Corleone Dialogos, ha accalappiato l'attenzione del pubblico presente. L'evento è iniziato con i saluti del Sindaco di Corleone Iannazzo e del Presidente di Corleone Dialogos Crapisi. LEGGI TUTTO

sabato, febbraio 26, 2011

Palermo. Il consiglio provinciale boccia Avanti: "L'acqua ritorni pubblica"

Durante la seduta del 23 febbraio, il consiglio provinciale ha approvato un importante ordine del giorno sulla gestione dell'acqua, affermando che si deve puntare verso una gestione pubblica. In questa maniera ha bocciato la posione dell'amministrazione provinciale capeggiata da Giovanni Avanti, che vorrebbe fare una società mista con Acque Potabili Siciliane, che ha saputo solo accumulare debiti, aumentare le tariffe idriche e non fare neanche un euro di investimenti. L'ordine del giorno è stato approvato da 14 consiglieri, mentre gli altri 4 presenti si sono astenuti. Ecco l'ordine del giorno approvato:


IL CONSIGLIO DELLA PROVINCIA REGIONALE DI PALERMO
Trattando il punto “Iniziative intraprese circa le problematiche connesse alla gestione dell’ATO Idrico”,
SENTITA
La relazione con cui il Presidente della Provincia esprime, nelle linee generali, la proposta di Concordato Preventivo presentata, in data 26/01/2011, da APS Spa, attraverso cui si ipotizza la costituzione di una nuova società denominata “Nuova APS Spa”, al cui capitale sociale sarebbero chiamati a partecipare, per la misura dei crediti vantati da APS, i Comuni che hanno ceduto le reti (30%), l’AMAP (29%), Siciliacque (7%), EAS (3%), con una governance pubblico – privato della gestione del servizio idrico integrato;
RITENUTO
Che tale proposta, quantunque fosse validata dal Tribunale fallimentare e dall’Assemblea dei creditori, non configurerebbe un modello di gestione che assicuri i principi di efficienza, efficacia ed economicità, indispensabili in relazione ad una risorsa di primaria importanza com’è l’acqua, rischiando di generare un ennesimo “carrozzone”, con ulteriore incremento dei costi;
RICHIAMATE
• Le norme che prevedono le competenze degli Organi consiliari in tema di adesione a società di capitali o consorzi da parte di Enti pubblici territoriali;
• Le disposizioni che impongono procedure di evidenza pubblica per la scelta del socio privato di società chiamate a gestire risorse idriche;
ESPRIME
Avviso contrario circa l’ipotesi di costituzione della “Nuova APS Spa”, auspicando che gli Enti Pubblici non intervengano nel salvataggio di APS, cui l’ATO Idrico deve chiedere il pieno rispetto della Convenzione, ivi compreso il versamento del Canone di Concessione ed il ripristino della Polizza fideiussoria, pena la decadenza dalla Concessione;
AUSPICA
In tale ultima ipotesi, il ritorno, in attesa della indizione del referendum abrogativo e nelle more della definizione di una nuova regolamentazione del settore, della gestione del servizio (in via transitoria) ai Comuni, facendo sì che, attraverso l’attivazione dei mutui o una maggiore compartecipazione della Regione, si attivino le progettualità previste, da parte dei Comuni medesimi.
Palermo, 23/02/2011
Sottoscritto dai Consiglieri provinciali
Lapunzina, Calamia, Carollo, Piccione,
Moncada, Zuccaro, Di Pisa (PD)
Vallone, Randazzo, Polizzi, Lo Meo (UDC)
Scafidi, La Colla (IDV)
Marotta, Celesia (Misto RC- SEL)
Angelo (Misto)

Sicilia-Libia, un'illusione mediterranea

di Agostino Spataro
C’era un tempo, non molto remoto, nel quale Sicilia e Libia si guardavano con grande simpatia reciproca. L’Isola, la più grande del Mediterraneo, definita da Occhetto “l’unico Stato arabo che non aveva dichiarato guerra a Israele”, ha sempre attratto i leader nordafricani e arabi in genere per il suo splendido passato islamico e per il suo inquieto presente autonomistico. Figurarsi Gheddafi che, avendocela di fronte, desiderava estendere la sua rivoluzionaria influenza. Dall’altro lato, la Sicilia, le sue inconcludenti classi dirigenti che speravano di salvare l’Autonomia capovolgendo le coordinate dello sviluppo: dal nord che aveva deluso al sud dei paesi rivieraschi e soprattutto alla Libia ossia a quell’ex colonia italiana che galleggia sopra un mare di gas e di petrolio. Dalla Jamahirja si aspettavano capitali e commesse miliardarie e lavoro per gli operai e i tecnici isolani. LEGGI TUTTO

venerdì, febbraio 25, 2011

L'incredibile Iannazzo. Su facebook il Sindaco di Corleone smentisce l’associazione Omnia Onlus

La pagina con la "cancellatura"
Il sindaco Iannazzo sul profilo facebook “Città di Corleone” afferma di aver smentito i giornali on-line Città Nuove e Corleone Dialogos, in quanto i dati riportati dai due periodici on-line di Corleone non sono veri, perchè la «dottoressa Mara Di Leo non è il segretario generale dell’Associazione Omnia onlus». Ma, a dire il vero, il sindaco smentisce l’associazione Omnia Onlus, affidataria dell’area naturalistica della Cascata delle due Rocche, che fino al 17/02/2011 sul proprio sito (http://www.omniaonlus.org/), cliccando su chi siamo, affermava che «il rappresentante legale dell'ente è la dottoressa Giuseppina IARIA, il segretario generale è la dottoressa Mara DI LEO». La prima è sorella di un consigliere comunale molto vicino al sindaco Nino Iannazzo, la seconda è la moglie del primo cittadino di Corleone. Dopo il lancio della nostra petizione per revocare la delibera dell’affidamento, è stato cancellato dal sito della stessa associazione il nominativo del segretario generale. I dati a cui abbiamo fatto riferimento sono la delibera n. 9 del 20.01.2011 della giunta municipale di Corleone e la documentazione pubblicata nel sito ufficiale dell’associazione Omnia Onlus.
L’Associazione “Città Nuove”
L’Associazione “Corleone Dialogos”
P.S. Piuttosto che arrampicarsi sugli specchi, difendendo l'indifendibile, meglio farebbe il sindaco di Corleone "città della legalità" a revocare la delibera di affidamento della Cascata delle Due Rocche all'Associazione Omnia Onlus. Infatti, a nessuno sfugge la sua "vicinanza" (troppo vicina) con l'associazione e il conflitto grande come una casa che ne deriva. "Sulla testa della moglie di Cesare non deve aleggiare neanche l'ombra del sospetto...", dicevano gli antichi romani. E non erano paladini della legalità e dell'antimafia. (d.p.) 

mercoledì, febbraio 23, 2011

CASCATA DELLE DUE ROCCHE. Una cittadina: "Sono indignata per come si gestiscono le risorse pubbliche!"

Cascata delle Due Rocche
Salve a tutti! Dopo aver letto il vostro articolo e profondamente indignata per le modalità vergognose con le quali continuano ad essere gestite le RISORSE naturali del nostro territorio, vi scrivo perchè desidero firmare on-line la petizione riguardo alla Cascata delle due Rocche, nella speranza che l'amministrazione comunale dimostri, finalmente, di adoperarsi per una seria e reale tutela della stessa. "Per dissipare ogni possibile ombra sull'imparzialità dell'azione amministrativa del Comune di Corleone e per evitare pericolosi scivoloni morali, che potrebbero compromettere la credibilità del difficile percorso di legalità portato avanti, si chiede all'amministrazione comunale di revocare in autotutela la propria delibera n. 9 del 20.1.2011, avente per oggetto: "Progetto FLORA presa d'atto dell'approvazione del progetto e cofinanziamento dello stesso in beni e servizi. Concessione area del Parco fluviale delle Due rocche". Si chiede, infine, che alla gestione del Parco fluviale si provveda attraverso il personale comunale, appositamente formato, oppure mediante un affidamento con gara pubblica."
Cordiali saluti
Cristina Grizzaffi
GUARDA IL VIDEO DEL SERVIZIO DI TELEJATO

Gioacchino Genchi destituito dalla polizia. Lui replica sul blog: "Ha vinto Berlusconi"

di SALVO PALAZZOLO
Il poliziotto-consulente informatico più famoso d'Italia era stato già sospeso. Adesso, arriva il provvedimento definitivo. E' stato lui stesso a comunicare la notizia, sul suo blog. E il popolo del Web già si mobilita
Il vicequestore Gioacchino Genchi è stato destituito dalla polizia. Così ha deciso, dopo una lunga istruttoria, il dipartimento della pubblica sicurezza. Il provvedimento, che porta la firma del capo della polizia Antonio Manganelli, è datato 15 febbraio. A Genchi non sono state perdonate alcune sue esternazioni. "Ha continuato pervicacemente, con ostentata pertinacia (...) a porre in essere un comportamento fortemente scorretto in assoluto contrasto con i doveri che ogni appartenente all'amministrazione della polizia di Stato solennemente assume con il giuramento all'atto della nomina". Così recita il provvedimento di destituzione: "Ha fatto delle dichiarazioni dal contenuto gravemente lesivo del prestigio di organi e istituzioni dello Stato, arrecando in tal modo disdoro all'immagine e all'onore dell'amministrazione di appartenenza". Nelle tre pagine della decisione si citano due episodi: un convegno svoltosi a Cervignano del Friuli, il 6 dicembre 2009, e un congresso a Roma, il 6 febbraio 2010. Genchi commenta sul suo blog, intitolato "Legittima difesa" (www.gioacchinogenchi.it): "Berlusconi ha vinto". Intervistato al programma "La zanzara", in onda su Radio 24, ha detto: "Davvero adesso si è avverato il sogno di Berlusconi. Il provvedimento mi è stato notificato poche ore fa, ma io farò certamente ricorso al Tar per una decisione che a mio avviso è illegittima". Genchi chiama in causa il capo della polizia: "Il provvedimento è suo, ma bisogna vedere chi gliel'ha fatto fare. Dal capo della polizia, infatti, avevo da poco ricevuto il giudizio per l'ultimo anno di servizio, con il voto di ottimo". Gioacchino Genchi ha lavorato per anni al fianco dei magistrati di Palermo e Caltanissetta che hanno indagato sui misteri di Cosa nostra. E' stato anche consulente informatico di decine di Procure in tutta Italia. Dopo un'indagine condotta con il pm di Catanzaro Luigi De Magistris è stato al centro di pesanti polemiche, giudiziarie e politiche: lo stesso Genchi è finito sotto inchiesta, alla Procura di Roma, per presunte violazioni della privacy. La sua autodifesa l'ha affidata a un libro, scritto con il giornalista Edoardo Montolli: "Il caso Genchi, storia di un uomo in balia dello Stato". Al vice questore appena destituito arriva la solidarietà di Antonio Di Pietro: "La colpa, come al solito, è di chi serve lo Stato e non di chi si serve dello Stato", dice il presidente dell'Italia dei Valori, che prosegue: "Esprimiamo solidarietà a Gioacchino Genchi e siamo certi che nella sua nuova vita saprà dimostrare, ancora una volta, che i servitori dello Stato non si lasciano intimorire e vanno avanti difendendo la legalità e quei principi incisi nella nostra Carta".

Morto a Palermo Mimì La Cavera, fu il primo presidente di Sicindustria

Mimì La Cavera
Palermo - "La sua scomparsa è motivo di profondo dolore per il rapporto di stima che a lui mi legava - ha dichiarato il presidente della Regione, Raffaele Lombardo - E' stato un protagonista assoluto dell'economia, dell'industria, della politica e della storia siciliana e dell'intero paese"
Palermo, 22 feb. - (Adnkronos) - E' morto a Palermo all'eta' di 95 anni Domenico 'Mimi'' La Cavera, il primo presidente di Sicindustria, la federazione regionale degli industriali di Confindustria siciliana. La Cavera, che e' stato fondatore e direttore del Sofis, l'Ente pubblico siciliano nato nel 1957, era stato sposato con la celebre attrice Eleonora Rossi Drago. Nel 2005 gli venne conferito il titolo di presidente onorario di Confindustria Sicilia. "E' davvero grande la tristezza per la morte di Domenico La Cavera. La sua scomparsa e' motivo di profondo dolore per il rapporto di stima che a lui mi legava. 'Nuvola Rossa' e' stato un protagonista assoluto dell'economia, dell'industria, della politica e della storia siciliana e dell'intero paese". Lo dichiara il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, esprimendo il cordoglio suo e dell'intera Giunta di Governo per la scomparsa dell'imprenditore palermitano. "Lo ricordo - aggiunge il presidente Lombardo - come uno dei protagonisti dell'Italia del dopoguerra, in prima linea con Silvio Milazzo nel tentare di costruire una via nuova per l'Autonomia. La Cavera, primo presidente di Sicindustria, e' stato un grande uomo di impresa che ha saputo interpretare con equilibrio e saggezza il suo ruolo, tanto sul piano professionale, quanto su quello politico e civile. E' stato per decenni un interlocutore prezioso anche per quelle forze del mondo del lavoro e del riformismo che hanno vissuto i passaggi piu' delicati della vicende siciliane e nazionali". "Per anni Mimi' La Cavera - continua il presidente Lombardo - ha incarnato l'immagine di una imprenditorialita' illuminata e credibile, coniugando forza di volonta' e carisma. E' stato un simbolo della Sicilia e ha rappresentato anche nei momenti piu' difficili, un costante punto di riferimento per tutti. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile ".

Antonio Gramsci. Cittadini e Partigiani

Antonio Gramsci, fondatore del Pci
"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. L’indifferenza è il peso morto della storia (...); opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare (...); è la materia bruta che strozza l’intelligenza (...). Avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva (...) della quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?"

(Antonio Gramsci, 11 febbraio 1917)

Fermiamo i massacri in Libia: firma la petizione!

Le forze armate della Libia stanno usando mitragliatrici e caccia da combattimento contro i manifestanti pro-democrazia: migliaia di loro sono stati ammazzati e senza un'azione internazionale immediata la repressione potrebbe tramutarsi in un bagno di sangue nazionale. L'Unione europea e il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si sono riuniti d'emergenza sulla Libia. Hanno condannato la violenza, ma se riusciremo a farli passare dalle parole ai fatti, affinché si accordino per istituire una zona di non sorvolo sulla Libia, il congelamento dei beni di Gheddafi e dei suoi generali, sanzioni mirate contro il regime e l'avvio di un procedimento presso i tribunali internazionali per tutti gli ufficiali militari coinvolti nella repressione, ciò potrebbe fermare i bombardamenti aerei e dividere la struttura di comando di Gheddafi. Non abbiamo tempo da perdere: le persone in Libia sono massacrate dal loro stesso governo. Clicca per mandare un messaggio direttamente a tutti i delegati del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, ai Ministri degli esteri dell'UE e all'Alto Rappresentante dell'UE per fermare la violenza, e fai il passaparola con tutti. Sproniamo l'ONU e l'UE ad agire ora inondandoli di messaggi per spronarli ad agire! CLICCA QUI

Mafia, Mercadante assolto in appello. In primo grado condannato a 10 anni

di SALVO PALAZZOLO
ll primario radiologo, impegnato a lungo in politica, è stato deputato regionale di Forza Italia: era accusato da tre collaboratori di giustizia. Antonino Giuffrè aveva detto: "E' una creatura di Bernardo Provenzano". Contro di lui anche alcune intercettazioni che avevano svelato rapporti e frequentazioni con altri mafiosi, di Palermo e Corleone. Il politico era agli arresti domiciliari dal 2007, dopo essere rimasto un anno in carcere, con l'accusa di associazione mafiosa
Tre mesi dopo la cattura di Bernardo Provenzano, nel luglio 2006, era finito in manette con l’accusa infamante di essere "una creatura del capo di Cosa nostra". Questo diceva di lui il pentito Antonino Giuffrè, un tempo braccio destro del padrino di Corleone. Giovanni Mercadante, notissimo primario radiologo del Maurizio Ascoli ed ex deputato regionale di Forza Italia, era stato condannato a 10 anni e 8 mesi in primo grado, per associazione mafiosa. Era il 28 luglio 2009. Ieri sera, dopo 9 ore di camera di consiglio, la sesta sezione della corte d’appello presieduta da Biagio Insacco (a latere Roberto Murgia e Gaetano La Barbera) ha assolto Mercadante, "perché il fatto non sussiste". E ha ordinato la sua immediata scarcerazione. L’ex esponente politico era ai domiciliari dal 2007, dopo aver scontato un anno in carcere. LEGGI TUTTO

Emergenza immigrati: mozione della maggioranza all’Ars: “Il governo nazionale non usi la Sicilia come un mega-centro d’accoglienza”

“Siamo alla vigilia di un esodo drammatico e dalle proporzioni gigantesche, che il governo nazionale non può ridurre ad una ‘vicenda siciliana’: la nostra Isola non può essere trasformata in un mega-centro d’accoglienza”. E’ questa la posizione delle forze di maggioranza all’Assemblea regionale siciliana, emersa nel corso del vertice di oggi al quale hanno preso parte Giulia Adamo (Udc), Mario Bonomo (Api), Antonello Cracolici (PD), Livio Marrocco (Fli), Francesco Musotto (Mpa) e Riccardo Savona (Gruppo Misto). “Il governo – aggiungono – non può pensare di distribuire gli immigrati in giro per la Sicilia, un po’ a Lampedusa, un po’ a Mineo e un po’ a Comiso: non si possono scaricare sul territorio e sui comuni tutti i problemi, anche di ordine pubblico, che potrebbero derivare da una situazione di tali proporzioni che riguarda l’area del Mediterraneo. Serve un intervento immediato da parte del governo nazionale, che deve predisporre misure urgenti con il coinvolgimento della Comunità europea”. Le forze di maggioranza hanno presentato una mozione all’Ars nella quale si impegna il governo regionale a chiedere “al governo nazionale e alla Commissione Europea la definizione in tempi rapidissimi di una unità di crisi che provveda alla predisposizione di un piano d'azione atto a fronteggiare con strumenti adeguati il massiccio e crescente esodo di migranti dall’area mediterranea” e di “sostenere, nelle more della definizione del piano, con misure adeguate l’isola di Lampedusa e il suo tessuto produttivo pesantemente danneggiato dal fenomeno migratorio”.

Corte dei Conti: "La corruzione affligge l'Italia"

ROMA - La corruzione e la frode, soprattutto nel settore dei contributi nazionali e dell'Ue, sono "patologie" che "continuano ad affliggere la Pubblica amministrazione" e i cui dati "non consentono ottimismi". A sottolinearlo è il procuratore generale della Corte dei Conti, Mario Ristuccia. Nel 2010 dalle forze dell'ordine sono stati segnalati 237 casi di corruzione (+30,22% rispetto al 2009), 137 di concussione (-14,91%), 1090 di abuso di ufficio (-4,89%). In calo, però, persone denunciate nel 2010: 709 per corruzione (-1,39% rispetto al 2009), 183 per concussione (-18,67%) e 2.290 per abuso di ufficio (-19,99%). Non appare "indirizzato a una vera e propria lotta alla corruzione il disegno di legge governativo sulle intercettazioni". A rilevarlo è la Corte dei Conti che, nella relazione del Pg Mario Ristuccia, indica nelle intercettazioni "uno dei più importanti strumenti investigativi utilizzabili" nel contrasto alla corruzione. Il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, ribadisce, durante il suo discorso all'apertura dell'anno giudiziario il rischio che l'impianto del federalismo "possa produrre squilibri interni e dislocazione territoriale del gettito fiscale (principio cardine del nuovo assetto) e di incertezza sulla sua effettiva invarianza".

Palermo. IvD protesta contro l'aumento delle tariffe dell'acqua

PALERMO - I consiglieri provinciali e comunali dell'Idv hanno protestato questa mattina a Palermo, davanti alla sede della Provincia in via San Lorenzo, contro l'aumento delle tariffe dell'acqua. Al sit in hanno partecipato il segretario provinciale Pippo Russo, le consigliere provinciali Idv Giusi Scafidi e Luisa La Colla, i consiglieri comunali Idv di Palermo Fabrizio Ferrandelli, Cesare Mattaliano, Salvatore Orlando, Angelo Ribaudo e Aurelio Scavone. "Con la nostra iniziativa, che ha trovato il consenso di molti cittadini che si fermavano compiaciuti e di sindaci che entravano per la Conferenza - ha detto Pippo Russo - vogliamo anche affermare che l'acqua è un bene pubblico che non può essere privatizzato ed essere oggetto di scontro politico o strumento clientelare per le convenienze di una parte o di qualche esponente politico".

Palermo. L'assessore alla salute Russo semplifica il pagamento del ticket

Massimo Russo
PALERMO - L'assessore regionale alla Salute Massimo Russo ha firmato un decreto per semplificare e regolamentare il pagamento del ticket. Oltre a ribadire l'ampliamento della fascia di esenzione (che riguarderà i soggetti con valore Isee non superiore a 11 mila euro), Russo specifica che "i pazienti che, con un 'codice biancò, vengono 'smistatì agli ambulatori ospedalieri, non devono pagare il ticket perchè non gravano sulla struttura di emergenza". Non si dovrà pagare il ticket nemmeno per gli accessi al pronto soccorso "richiesti dal medico di famiglia - precisa - dal medico di continuità assistenziale o da un medico di altro pronto soccorso, e per le prestazioni erogate durante l' osservazione breve intensiva (Obi) o per un trauma". Saranno esenti dal pagamento del ticket, infine, anche tutte le prestazioni erogate a favore degli stranieri temporaneamente presenti (Stp).

lunedì, febbraio 21, 2011

Il dirigente sanitario Filippo Grippi ancora nel mirino. Distrutto il videocitofono di casa

“Se serve a qualcosa, comunico che questa notte del 21/02/2011 a due mesi esatti da quella del 21 Dicembre è stato commesso un atto violento contro il mio videocitofono di casa, completamente divelto con i fili e gli specchi della telecamera strappati”. Lo scrive a Livesicilia Filippo Grippi, dirigente dell’Asp di Petralia, che continua ad essere nel mirino. Il 23 dicembre scorso, infatti, qualcuno ha versato dell’acido sul citofono di Grippi. Il giorno dopo un sacchetto della spazzatura è stato posto davanti al portone di casa. Ma questi sono solo gli ultimi episodi di una escalation che il manager aveva definito di “cultura mafiosa”. Un segno di forza, di potenza, secondo Grippi, che ‘arricchiva’ le tecniche di minacce e intimidazioni. Ora un nuovo “messaggio”. “Sei episodi sono proprio assai – conclude Grippi – spero che questa volta qualcuno mi risparmi: ‘in due mesi cosa ha fatto Petralia!’”.
21 febbraio 2011

domenica, febbraio 20, 2011

Corleone. L'Amministrazione comunale ha concesso la Cascata delle Due Rocche all'Associazione Omnia Onlus, diretta dalla moglie del sindaco e dalla sorella di un consigliere comunale

La Cascata delle Rocche di Corleone
Noi non ci avremmo mai pensato. Noi pensavamo che Totò in trattativa per vendere la Fontana di Trevi ad un turista americano fosse solo una fiction cinematografica.
L’Amministrazione comunale di Corleone, con delibera n. 9 del 20 gennaio 2011, ha concesso la Cascata delle Due Rocche e il Parco sul fiume all’Associazione Omnia Onlus, diretta dalla moglie del sindaco e dalla sorella di un consigliere comunale di maggioranza, molto vicino al primo cittadino. Gratis? Assolutamente no. Con l’aggiunta di 30 mila euro in beni e servizi, per rendere la “torta” più appetitosa. E dando anche la possibilità all’Associazione di far pagare un ticket d’ingresso ai visitatori della Cascata e del Parco fluviale. Anche a Corleone, ormai, c’è una commistione tra interessi pubblici e interessi privati che lascia davvero sconcertati. E meno male che da qualche anno Corleone è «la città della legalità»! E il sindaco Iannazzo vice-presidente dell’associazione antimafia “Avviso Pubblico”! Noi non possiamo non indignarci. E, insieme, ai ragazzi di Corleone Dialogos, abbiamo scritto una lettera aperta, con cui chiediamo all’Amministrazione comunale di Corleone di revocare la delibera e di gestire la Cascata delle Due Rocche e il Parco sul fiume con personale comunale o mediante una gara pubblica, aperta a tutti. Faremo circolare questa lettera per fare in modo che, accanto alle nostre, ci siano altre firme di cittadini indignati. Chi vuole, può anche firmarla on-line, inviando una mail all’indirizzo di Città Nuove (cittanuove@libero.it) e/o di Corleone Dialogos (redazione@corleonedialogos.it). (d.p.)
LEGGI LA LETTERA APERTA E FIRMALA ON-LINE

Torna il killer delle palme: è di nuovo caccia al punteruolo rosso

Palme devastate dal punteruolo rosso
Torna il killer delle palme, il punteruolo rosso. Un coleottero le cui larve si insediano negli alberi provocandone la distruzione. In realtà non se ne è mai andato via dal nostro Paese dove colpisce soprattutto le zone costiere, tanto che a Sanremo è nato anche un Centro studi ad hoc. Ora un decreto d'emergenza, dopo quello del 2007, del ministero delle Politiche agricole (pubblicato in Gazzetta ufficiale n. 36 del 14 febbraio) prova a bloccarlo d'urgenza. Il decreto ha lo scopo di "impedire l'introduzione e la diffusione all'interno del territorio" italiano del punteruolo rosso della palma (Rhynchophorus ferrugineus) dichiarando "lotta obbligatoria" per contrastare l'insediamento. Nel provvedimento vengono definiti anche i compiti per i servizi fitosanitari regionali, in base ai singoli Piani di azione. Il punteruolo rosso è originario dell'Asia sud orientale, ed è rintracciato per la prima volta in Italia nel 2004. Attacca le piante scavando delle gallerie al loro interno, con una spiccata preferenza per le palme di sesso maschile che riesce a uccidere, se ha 'fame', anche in 20-30 giorni (la media è di 4-8 mesi). Le regioni più colpite sono le riviere della Sicilia, della Campania, della Puglia, del Lazio, della Liguria. I danni economici possono anche arrivare a 20.000 euro per una palma di 20 metri, mentre un abbattimento costa in media intorno ai 1.000 euro. Negli ultimi sono fiorenti gli studi nel campo.
SiciliaInformazioni, 20.2.2011

Niccolò Turrisi Colonna, un cianciminiano ante litteram?

di Rosa Faragi
Niccolò Turrisi Colonna

Chi ha letto il libro “ Don Vito” ha avuto descritto uno spaccato politico-economico-sociale della Palermo dal dopoguerra fino ai primi anni 90 e l’intreccio di questa società con il potere mafioso. Tale descrizione è tanto più inquietante e perciò ancora più significativa, perché fatta da un testimone diretto, Massimo, figlio del protagonista del libro “Don Vito”, Ciancimino, ex sindaco di Palermo. Ma come spesso accade, la storia si ripete: un altro ex sindaco di Palermo fu sospettato di essere “colluso”con la mafia. Niccolò Turrisi Colonna, barone di Gorgo e Bonvicino, nacque a Palermo il 10.08.1817. Il padre Mauro, era un nobile dell’ultima ora, ma la madre, Rosalia Colonna, apparteneva ad una delle famiglie più nobili e prestigiose della Sicilia, quella dei duchi di Cesarò. Una delle due sorelle, Giuseppina, fu una valente poetessa, mentre l’altra, Annetta, fu una discreta pittrice. Grande proprietario terriero, esperto in agronomia, riuscì ad ammodernare le tecniche di produzione nelle sue aziende e non solo. Politicamente, fin da giovane, non nascose le sue simpatie unitarie. Nel 1860 partecipò attivamente alla “Spedizione dei mille”, reclutando “ i picciotti ” alla causa italiana. Fu a capo della Guardia Nazionale a Palermo, ed è in questa occasione che si consolida il suo rapporto con Antonino Giammona, già conosciuto durante le rivolte del 1848, tanto che lo nomina ufficiale della Guardia. Fin da allora, Giammona veniva considerato uno dei capi della mafia. Tale legame si consolidò col passare del tempo e Giammona potè godere dell’immunità di tale amicizia. Turrisi Colonna, dopo l’Unità di d’Italia, divenne un esponente di punta della sinistra moderata. Nel 1861 fu eletto deputato, nel 1865 senatore e nel 1881 sindaco di Palermo. Ricoprì, inoltre, la carica di presidente della Camera di Commercio e fondatore della società di Igiene di Palermo oltre che socio della Società Siciliana per la Storia Patria e dell’Accademia dei Georgofili di Firenze.
Nonostante questa prestigiosa carriera, non solo politica, sul suo nome si addensarono diversi sospetti. Il 30 giugno 1863 fu vittima di uno strano attentato, mentre rientrava in città, in località Olivuzza. Nel 1864 scrisse un phanflet sullo “Stato dell’ordine pubblico in Sicilia” dimostrando una conoscenza dell’organizzazione mafiosa che solo chi aveva fonti di prima mano poteva descrivere. Nel 1874 le Forze dell’Ordine fanno irruzione in una sua proprietà alla ricerca di latitanti ; tre suoi campieri vengono segnalati come mafiosi dalla sottoprefettura di Cefalù. La reazione del senatore non si fa attendere. Non soltanto affida ai suoi avvocati la difesa dei suoi campieri, ma sollecita il trasferimento del prefetto Rastrelli. Nel 1875 Giammona, accusato di reati mafiosi, riceve attestati di benemerenza dal senatore Turrisi Colonna e non solo…
Qualche anno dopo il presidente del Senato, Domenico Farini, rivelerà che due deputati, Morana e La Porta, gli confidarono che il Turrisi Colonna fosse in realtà il politico che, approfittando del suo ruolo, forniva una protezione ai vari esponenti mafiosi; inoltre, era l’uomo di raccordo tra una certa politica collusa e l’imprenditoria locale. Ancora oggi, alla domanda che Dino Paternostro pone ai suoi lettori nel giornale “La Sicilia “… se il Turrisi Colonna fosse nemico o protettore della mafia…”, non si è in grado di rispondere.

Il giornale tedesco Welt am Sonntag intervista il presidente Giorgio Napolitano: "La Fortuna dell'Italia"

Berlusconi con Napolitano
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, alla vigilia della sua visita ufficiale in Germania ha rilasciato al giornalista Thomas Schmid una intervista pubblicata oggi da "Welt am Sonntag" con il titolo "La Fortuna dell'Italia". Ecco l'intervista integrale: Welt am Sonntag: Signor Presidente della Repubblica, tra poche settimane l'Italia celebra il 150° anniversario della fondazione del proprio Stato. Ora il Paese, invece di gioirne, deve prepararsi ad assistere ad un processo nei confronti del Presidente del Consiglio. Ed il Presidente della Provincia autonoma dell'Alto Adige si rifiuta persino di aderire ai festeggiamenti per l'Unità , dicendo che per lui non c'è nulla da festeggiare. Continua a piacere fare il Presidente della Repubblica viste tali circostanze?
Napolitano. «Tra i miei doveri rientra anche quello di gestire situazioni difficili. Tra l'altro io sono molto impaziente di veder svilupparsi le celebrazioni dell'Unità d'Italia. Per me e per tanti altri saranno una buona occasione per renderci conto di quello che abbiamo realizzato per questa nazione con questo Stato. L'Italia è uno Stato tardivo che però, - come la Germania - è riuscito ad assumere un buon ruolo nel concerto delle nazioni». LEGGI TUTTO

Mafia, il pentito Naimo al processo: "Così venne ucciso De Mauro su ordine di Riina"

Mauro De Mauro
Palermo - (Adnkronos) - "Lo prelevarono sotto casa e forse lo buttarono in un pozzo. Fu ucciso perché scriveva di Cosa Nostra: dava fastidio con i suoi articoli". Il neo collaboratore, arrestato nell'ottobre 2010 e subito pentito, ha detto alla Corte d'Assise di avere appreso i particolari sul delitto nel 1972 da Emanuele D'Agostino, un piccolo mafioso palermitano. LEGGI TUTTO

Sanremo 2011. Il vincitore Roberto Vecchioni: "Dedico la vittoria al Festival di Sanremo alle donne"

Roberto Vecchioni
«Non me l'aspettavo», ha detto emozionato Roberto Vecchioni dopo l'annuncio della vittoria al festival di Sanremo. Un successo ha il cantautore ha dedicato al popolo italiano, «che amo da morire» e in particolare «alle donne, che sono importantissime e sono molto meglio degli uomini in tantissime cose». Poi, più rilassato, si è tolto la giacca e ha cantato la sua canzone, 'Chiamami ancora amorè, da vincitore. 20 febbraio 2011
Leggi il testo della canzone "Chiamami ancora amore" di Roberto Vecchioni, che ha vinto Sanremo 2011

sabato, febbraio 19, 2011

Palermo, è morto il giovane marocchino, che si era dato fuoco per una multa


Noureddine Adnane
Noureddine Adnane, ambulante con licenza e permesso di soggiorno in regola, si era dato fuoco per protestare contro l'ennesima multa dei vigili. I caschi bianchi gli hanno contestato il fatto che era fermo nella stessa strada da troppo tempo. Noureddine Adnane non ce l'ha fatta. L'ambulante marocchino che si è dato fuoco venerdì della settimana scorsa in via Ernesto Basilie, per protestare contro l'ennesimo controllo da parte della polizia municipale, è morto questa mattina alle 11 al centro grandi ustionati dell'ospedale Civico. Parenti e amici che non si sono mai allontanati dall'ospedale, sono precipitati nella disperazione più profonda. Proprio ieri Noureddine aveva sospirato alcune parole riconoscendo per la prima volta i suoi congiunti che lo salutavano dall'altra parte del vetro della camera asettica. Nel pomeriggio è partito da piazza Politeama un corteo di solidarietà e di protesta che ha coinvolto anche numerosi palermitani. Sono piovute lacrime e accuse nei confronti di coloro che, secondo i migranti, hanno spinto Noureddine a darsi fuoco con una bottiglia piena di benzina e un accendino. La procura della Repubblica ha aperto un fascicolo d'inchiesta affidato al pm Gianluca De Leo. L'ipotesi di reato non è ancora nota anche se dopo la morte del marocchino potrebbe essere modificata. "La dinamica dei fatti risulta poco chiara. Abbiamo una serie di elementi che ci fanno pensare che l'intervento dei vigili urbani non sia un episodio occasionale e isolato", dicono gli avvocati Giorgio Bisaglia e Daniele Papa che difendono la famiglia della vittima. "Condurremo le nostre indagini difensive - hanno aggiunto gli avvocati - per accertare tutta la verità".

Nel nome di Libero Grassi, "Mai più soli contro la mafia"

A venti anni dall'uccisione di Libero Grassi, l'imprenditore che denunciò pubblicamente i suoi estorsori, la Camera di Commercio di Palermo ha esposto sulla facciata principale della sua sede uno striscione con la foto dell'imprenditore e la scritta, a caratteri cubitali "Mai più soli contro la mafia, la Camera di Commercio nel ventennale dell'assassinio di Libero Grassi dedica il 2011 alla lotta al Racket". Il cartellone sarà esposto tutto l'anno. Alla cerimonia hanno preso parte, tra gli altri, la moglie dell'imprenditore ammazzato il 29 agosto 1991, Pina Maisano Grassi e il figlio Davide, il comandante provinciale della guardia di finanza, Carlo Ricozzi, e il presidente della Camera di Commercio, Roberto Helg. All'iniziativa seguiranno una serie di incontri nelle scuole e tra i giovani disoccupati della provincia, per promuovere la diffusione di una coscienza critica e della cultura della legalità sul territorio.

Corleone, grandi eventi con Fiumara d'Arte

L'Associazione Corleone Dialogos e il Comune di Corleone annunciano una serie·di grandi eventi di cultura firmati Fiumara d'Arte. A partire dal 23 febbraio, Corleone ospiterà tre incontri tra la cittadinanza e le voci più significative·della poesia italiana contemporanea. Si continuerà il 23 marzo e il 27aprile. Il reading di questo mese si terrà nel salone del Complesso Monumentale di S.·Agostino, dalle ore 17:30, e gli altri spazi interni dell'edificio·accoglieranno le esposizioni delle creazioni degli artisti locali Gino Di Leo,·Calogero Di Puma, Lorena Pecorella e le foto dell'associazione GIA di Marineo,·in un pregevole connubio di arti. Assisteremo anche a un saggio di danza a cura·dell'associazione NAG. Potremo, quindi, godere della presenza e della lettura·delle liriche di quattro dei nostri più acclamati poeti: Milo De Angelis, Elio·Pecora, Maria Attanasio e Rosaria Lo Russo.·Oltre ai grandi nomi menzionati, il 23 pomeriggio anche alcuni studenti,·coinvolti nel progetto parallelo di Fiumara rivolto alle scuole, leggeranno le·loro poesie, mentre gli attori delle compagnie teatrali corleonesi Cepros e La, Ribalta presteranno la voce agli eterni versi di Giacomo Leopardi.

venerdì, febbraio 18, 2011

Grave atteggiamento discriminatorio della Società Alto Belice Ambiente: paga gli stipendi solo ai dipendenti di Monreale

Caputo, il contestato presidente dell'Ato rifiuti
Assistiamo in data odierna ad un atto discriminatorio molto grave che mette a serio rischio la stabilità di tutti i lavoratori dell’”Alto Belice Ambiente s.p.a.”, in quanto la Società ha erogato la retribuzione del mese di Gennaio esclusivamente agli operai in servizio presso il comune di Monreale. Tale atto è da considerarsi illegittimo e palesemente lesivo della dignità di ogni singolo lavoratore, che ha garantito comunque il regolare espletamento del servizio nonostante i continui ritardi dei pagamenti nei mesi precedenti e si diffida, quindi, la Società in questione a perpetrare tale comportamento. Chiediamo, inoltre, un immediato intervento degli organi istituzionali competenti, affinché cessino questi atteggiamenti gravemente discriminatori, che tra le altre cose, creano conflittualità tra i dipendenti e rischiano di innescare atti di protesta non controllabili considerato anche, che alla data odierna, i lavoratori sono ancora in attesa della retribuzione del mese di Gennaio, scaduta il 31 Gennaio u.s. Pertanto, si proclama un assemblea sindacale retribuita nelle prime quattro ore di lavoro, per ogni turno, nella giornata di domani 18/02/2011.
FP CGIL (V. Lombardo)
UIL PALERMO (A. Celano)

Acqua: S. Orlando (IDV), bene PD Palermo su APS, serve impegno comune in difesa dei cittadini

“La posizione del segretario provinciale del PD sulla vicenda 'Acque potabili siciliane' è un segnale molto positivo: adesso l’impegno deve essere rivolto al territorio, affinché i sindaci del Palermitano non firmino un accordo capestro con Asp, che farebbe aumentare costi e tariffe per i cittadini senza migliorare i servizi”. Lo dice Salvatore Orlando, consigliere comunale di IDV, a proposito delle dichiarazioni di Enzo Di Girolamo, segretario provinciale del PD a Palermo sulla vicenda relativa alla gestione delle ricorse idriche in provincia. “Da tempo ci battiamo su questo terreno – aggiunge Orlando – e trovare il sostegno del PD è un importante passo avanti. Lunedì, su richiesta di IDV, il consiglio comunale di Palermo discuterà la vicenda. Ci aspettiamo, alla luce delle parole di Di Girolamo, che il gruppo del Partito Democratico sia compatto in una battaglia in difesa dei cittadini e delle loro tasche!”. Palermo, giovedì 17 febbraio 2011

Sabato 26 febbraio si terrà a Palermo il congresso provinciale dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia

Ottavio Terranova
Si svolgerà sabato 26 febbraio il congresso dell’ANPI di Palermo. I lavori inizieranno alle ore 9,30 a Palazzo Steri, in Piazza Marina 61, Palermo. Essi saranno presieduti da MAURO SOCINI, segretario dell’ANPI Provinciale di Firenze. Il congresso è aperto alla città ed a quanti si richiamano ai valori dell’antifascismo. Saranno presenti, oltre a dirigenti nazionali dell'Associazione ed i nostri iscritti e simpatizzanti, diverse scolaresche ed autorità. Per consentire un’ampia partecipazione al dibattito ed agli adempimenti statutari, i lavori proseguiranno anche nel pomeriggio. Il momento politico che il nostro paese sta attraversando, necessita di una partecipazione convinta di quanti si richiamano ai valori di libertà conquistati con la Resistenza Italiana. Per la diffusione e la difesa di questi valori, l’ANPI intende aprire un ampio dibattito in tutto il paese. Piu’ forza all’antifascismo, Piu’ futuro per la democrazia
Ottavio Terranova
Presidente dell’ANPI Palermo

giovedì, febbraio 17, 2011

Raccolta differenziata dei rifiuti: Col "porta a porta" Marineo è al 50%, Corleone al 9%...

Il Comune di Marineo, in provincia di Palermo, sta aderendo alla strategia internazionale Rifiuti Zero con una delibera di giunta. Marineo grazie al porta a porta ha raggiunto oggi il 50% di RD. Presto saranno due i Comuni in Sicilia che adotteranno la Strategia Rifiuti Zero. Collesano, grazie all'ottimo lavoro di Luca Boccalatte e Giusy Cicero, sta anch'esso aderendo. Cominciando dalle piccole comunità daremo un grande scossone ed impediremo che nei nostri territori si costruiscano le cattedrali cancerogene.
Purtroppo, per colpa del peggiore Ato rifiuti della Sicilia (quello di Monreale guidato (?) dall'on. Salvino Caputo), la raccolta differenziata a Corleone è arrivata appena al 9%. "Un grande risultato - ha detto però il sindaco Iannazzo, rispondendo ieri sera ad una mia interrogazione consiliare - perchè eravamo allo 0,00...%". Consigliamo ai nostri amministratori uno stage formativo presso il comune di Marineo. Per imparare come si fa... (d.p.) 

Di Girolamo (PD): “A rischio 30 milioni di opere di reti idriche e fognarie. La Regione si faccia carico per intero del finanziamento”

“Acque potabili siciliane non è in grado di garantire il cofinanziamento per la realizzazione di trenta milioni di euro di opere di reti idriche e fognarie della provincia di Palermo. Queste opere sono seriemente a rischio e non possono andare perdute, è necessario quindi che la Regione si faccia carico urgentemente di finanziare per intero le opere, i cui decreti di finanziamenti sono stati notificati ai comuni”. A lanciare l’allarme è il segretario provinciale del Partito Democratico Enzo Di Girolamo, che aggiunge: “La gestione dell’acqua deve rimanere pubblica, il concordato preventivo proposto da Acque Potabili Siciliane fa gravare pesantemente le perdite sui comuni, attraverso la cessione delle quote azionarie, e sui cittadini con l’aumento delle tariffe”.

mercoledì, febbraio 16, 2011

Corleone. Il sindaco faccia presto a rendere raggiungibile il terreno confiscato di contrada "S. Ippolito"

Il terreno confiscato di contrada S. Ippolito
Corleone Dialogos ha ragione: ogni bene confiscato non utilizzato è un regalo alla mafia. Ed effettiva-
mente è incomprensibile che, a distanza di anni, l'amministrazione comunale non abbia fatto niente per sistemare il breve tratto di strada che renderebbe agevolmente raggiungibile l’appezzamento di terreno e il casolare di contrada S. Ippolito, confiscato alla mafia e assegnato già nel 2001 alla Scuola Agraria, che dovrebbe utilizzarlo come campo sperimentale. Proprio stasera, nell’aula consiliare, ho avuto modo di sollecitare direttamente il sindaco ad adoperarsi per rendere utilizzabile il bene confiscato alla mafia di contrada S. Ippolito. Ho suggerito anche (ma il sindaco lo sa benissimo) come fare per sistemare almeno provvisoriamente la stradella. Basterebbe un cottimo fiduciario di poche migliaia di euro affidato ad un’impresa edile iscritta nell’albo dei fornitori di fiducia che in 15-20 giorno i lavori potrebbero essere eseguiti. Il sindaco è rimasto zitto. Mi auguro che – siccome chi tace acconsente – da domani si persegua con decisione la procedura che ho indicato.

Dino Paternostro

Ribera Social Forum: educare alla legalità!

L’Associazione “SOS Democrazia” di Ribera, impegnata nella promozione della Legalità e della Cultura Antimafia, presenta la 1^ Edizione del “Ribera Social Forum: Educare alla Legalità”. La manifestazione, che vuole essere un importante momento di crescita, un’occasione di scambio, confronto e condivisione di esperienze e testimonianze sulla criminalità organizzata siciliana, si svolgerà nelle giornate di venerdì 18 e sabato 19 febbraio a Ribera (Ag), alla presenza di illustri ospiti del mondo delle istituzioni, della cultura, del giornalismo d’inchiesta, dell’antiracket e della società civile. L’evento, grazie all’impegno dei dirigenti scolastici, vedrà la partecipazione degli studenti delle scuole superiori riberesi al fine di educare le giovani generazioni alla legalità e al ripudio della logica mafiosa che ancora oggi rappresenta un forte limite al rilancio economico e sociale della nostra terra.
La prima giornata, dedicata al tema “Mafia e Comunicazione”, si svolgerà alle ore 10,00 presso il Cine Teatro Lupo di Ribera e vedrà la partecipazione della Prof.ssa Ida Abate, insegnante del Giudice Rosario Livatino e oggi Presiede Onorario dell’Associazione che porta il suo nome, di Pino Maniàci direttore di Telejato e vittima di aggressioni mafiose a causa delle sue denunce giornalistiche, la fotografa e scrittrice Gabriella Ebano, autrice del libro “Felicia e le sue sorelle” che raccoglie i racconti di venti donne contro la mafia, e del giornalista Gero Tedesco direttore “Fuoririga”, rivista che si occupa d inchieste di mafia.
La giornata di sabato 19 febbraio tratterà invece il tema “Racket e Antiracket”. Nel corso dell’incontro, che si svolgerà alle ore 10,30 presso la Sala Consiliare “L. Frenna” del Comune di Ribera, si discuterà del delicato tema del rapporto tra imprenditori e prepotenza mafiosa, sarà tracciato un bilancio dell’attività svolta nella lotta alla mafia, nell’ultimo decennio, nel territorio agrigentino, e si discuterà dell’importante ruolo delle istituzioni. Ne parleranno il Dott. Salvatore Vella, Sostituto Procuratore della Repubblica di Sciacca, il Sen. Giuseppe Lumia membro della Commissione Parlamentare Antimafia, il Cap. Carmelo Mirinnino della Direzione Investigativa Antimafia di Catania, e l’imprenditore Ignazio Cutrò sotto scorta per aver denunciato i propri estorsori e presidente dell’Associazione Antiracket “Libere Terre”.
L’Associazione “SOS Democrazia”

L’Italia unita e la scoperta della mafia


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di Carlo Ruta
Già prima dell’unificazione del paese sotto la dinastia sabauda, alcuni miti resistenti che i viaggiatori europei dell’ultimo Settecento avevano irradiato della Sicilia, a partire da quello di Palermo «città felicissima», prendevano a venir meno: non senza
fondamento. Di massima, gli osservatori stranieri in quei decenni usavano toni cupi nell’annotare la città, sottolineando più che in passato il disarmante spettacolo dei poveri, il commercio decaduto, il terrore borbonico, lo spionaggio, le brutalità, la corruzione degli uffici. La capitale siciliana si mostrava in effetti come il centro di una suppurazione sociale e politica. E benché non tutto apparisse in disordine, pure in virtù dei commerci e delle relazioni che intessevano i protagonisti dell’industria, i più importanti dei quali stranieri, come gli Ingham e i Whitaker, i deficit civili riuscivano ad adombrare le curiosità architettoniche, il paesaggio, la storia millenaria. LEGGI TUTTO

Lettera aperta di Corleone Dialogos: "Il bene confiscato di contrada S. Ippolito deve essere utilizzato"

Alcuni mesi fa nel nostro foglio informativo abbiamo denunciato il fatto che il bene confiscato in contrada Sant'Ippolito, assegnato all'IPSA Don C. Di Vincenti, non può esser riutilizzato. Infatti, la strada interpoderale che collega la SS 118 al bene confiscato è impraticabile. Questo fa sì che gli studenti non possono utilizzare questo campo sperimentale. Si tratta di un appezzamento di terreno con annesso fabbricato rurale che potrebbero far acquisire le necessarie competenze ai nostri studenti. Ci saremmo aspettati dal Comune di Corleone e dal Sindaco Iannazzo almeno una risposta formale in merito alla nostra denuncia, invece abbiamo udito un silenzio omertoso. Riteniamo sia gravissimo quest’atteggiamento specie da chi afferma pubblicamente di essere attento a queste tematiche. Per tale motivo facciamo un appello formale affinché sia risolto questo problema. Ribadiamo che non solo i beni vanno assegnati ma questi devono essere nelle condizioni per essere riutilizzati. Ogni bene non riutilizzato è un regalo alla mafia. Certi di una vostra risposta v’inviamo cordiali saluti.
Corleone Martedi 15 febbraio
Dott. Giuseppe Crapisi
Presidente di Corleone Dialogos
Presidio di Libera

martedì, febbraio 15, 2011

Corleone, Mercatante: "Signor sindaco ci anticipi lei lo stipendio che l'Ato non ci paga!"

Giovanni Mercatante
Egregio signor sindaco,
l'azione che lei ha fatto questa mattina, quella cioè di prendere un autista del comune per andare a scaricare il camion in discarica, perche noi autisti dell'Ato ci rifiutavamo per il semplice fatto che è stata proclamata l'agitazione sindacale, è stata meschina verso i suoi concittadini dell'Ato che lavorano qua. Lei poteva prendere atto che noi operai siamo stufi di elemosinare lo stipendio dopo che tutte le mattine ci rechiamo a lavorare per tenere il paese pulito. L’agitazione sindacale contro il mancato pagamento dello stipendio di gennaio prevede di non effettuare lavoro straordinario di nessun genere e nemmeno lavoro domenicale. Per andare a scaricare nella discarica in provincia di Messina ci vogliono da Corleone minimo tre ore e mezza, oltre il mio orario di lavoro che è di sei ore giornaliere. Lei, signor sindaco, e gli altri bravi sindaci, non pagate le fatture all'Ato. Signor sindaco, lei è già da tempo che anticipa i soldi del carburante e la manutenzione dei mezzi perchè l'Ato non ha più i soldi della nafta. Per giusta regola queste cose non le potrebbe fare, ma se lo fa lo fa per il bene del paese, per non creare disagi tipo “Napoli”. E allora perché non ci anticipa lei lo stipendio?
Giovanni Mercatante

Esprimiamo solidarietà a Nourredine Adnane, il marocchino che si è dato fuoco a Palermo


Nourredine Adnane

Nourredine Adnane, 27 anni, venditore ambulante, si è dato fuoco venerdì 11 febbraio 2011 a Palermo dopo l'ennesimo controllo dei Vigili Urbani con relativo sequestro della merce.
"Li ha implorati in ginocchio di lasciarlo lavorare in pace, di non sequestrargli la merce che stava vendendo ai bordi della strada: cappellini, occhiali da sole, sciarpe e cinture. Ma la pattuglia della polizia municipale non ha voluto sentire ragioni. Così di fronte a quegli uomini in divisa che ancora una volta si mostravano inflessibili, Nourredine Adnane, 27 anni, ha perso la testa: si è cosparso il corpo di benzina, ha preso un accendino e si è dato fuoco. In un attimo il suo corpo è stato avvolto dalle fiamme. Quel ragazzo marocchino adesso è in fin di vita. Faceva l'ambulante in via Ernesto Basile, a due passi dalla cittadella universitaria di Palermo dove tutti gli studenti lo conoscono con il soprannome di Franco. "Le sue condizioni sono disperate: attualmente è ricoverato al reparto grandi ustionati dell'ospedale civico di Palermo, con bruciature di terzo grado sull'80% del corpo. A Palermo vivono il padre e due fratelli di Adnane: in Marocco contavano su di lui la moglie - 21 anni - e la figlia di tre anni, oltre alla madre rimasta in patria con i suoi cinque fratelli più piccoli. Vogliamo dare un segno concreto della nostra solidarietà a Nourredine Adnane e alla sua famiglia e abbiamo deciso di dare inizio a una sottoscrizione, una raccolta fondi che consenta di far fronte alle necessità immediate sue e della sua famiglia e contribuisca alle spese sanitarie per le cure. Invitiamo tutte e tutti le/i palermitane/i che non si sono riconosciuti nella insensibile applicazione delle regole in una città senza regole a dare il loro contributo, con un versamento sul conto intestato a Cooperazione Internazionale Sud Sud: IBAN: IT42 H030 3204 6050 1000 0001 629 - CREDEM - Agenzia 6 Via Damiani Almeyda 42. Utilizziamo questo conto, sul quale abbiamo versato già il nostro contributo, esclusivamente per Nourredine Adnane, in modo che tutta la raccolta sia tracciabile e trasparente: vi invitiamo quindi a non fare donazioni in contanti, ma soltanto bonifici. Grazie!
Per informazioni:
Cooperazione Internazionale Sud Sud
Via Marconi 2/a Palermo
tel. 091 6262694
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