sabato, settembre 30, 2023

Arte, inclusione e sperimentazione. “MADONIE CULTURA ACCESSIBILE”: “TELA DI COMUNITÀ” ITINERANTE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO

Igor Scalisi Palminteri 

Joska Arena

L’artista Igor Scalisi Palminteri mette la sua firma nel progetto “Madonie Cultura Accessibile”, un’iniziativa dedicata a valorizzare le ricchezze artistiche e culturali dei 11 borghi delle Madonie che vi partecipano: Campofelice di Roccella, Castelbuono, Castellana Sicula, Collesano, Geraci Siculo, Petralia Soprana, Petralia Sottana, San Mauro Castelverde, Sclafani Bagni, Valledolmo, Vallelunga Pratameno.


Progetto “Madonie Cultura Accessibile”

Il progetto “Madonie Cultura Accessibile”finanziato dal Ministero della Cultura e promosso dai comuni delle Madonie, è stato lanciato quest’estate per valorizzare le bellezze artistiche e culturali della zona, eliminando le barriere architettoniche e sensoriali. Gli undici comuni coinvolti, tra cui Vallelunga nell’area del Vallone, si sono uniti per creare percorsi accessibili e segnaletica inclusiva, offrendo un’esperienza senza ostacoli di qualsiasi tipo.

I LUOGHI E GLI ITINERARI

Matteo Messina Denaro, la psicologia di un boss


Dopo la morte di Matteo Messina Denaro

GIOVANNI BURGIO

Tra le tante riflessioni che si possono fare sulla lunga latitanza di Matteo Messina Denaro, ce n’è una che mi pare interessante e che merita un accurato approfondimento. È un aspetto che forse serve a capire meglio la psicologia di questo personaggio. Qualcosa, che assieme ad altri fattori, potrà in futuro delineare meglio la sua personalità.

Riguarda l’ultimo periodo della clandestinità. Negli ultimi due anni questo singolare esponente della corrente mafiosa corleonese ha adottato un preciso e determinato metodo di vivere: uscire allo scoperto, esporsi, mimetizzarsi nella massa facendo una vita normale. Voleva sembrare uno qualsiasi, con abitudini comuni e modi di vivere tranquilli.

Anniversario apertura Palermo-Sciacca, l'ex Assessore Provinciale Totó Alamia parla a ruota libera, su infrastrutture, territorio e politica

SS624 - Il restringimento all'altezza di Portella 

Il 30 Settembre del 1997 rappresenta una data storica per il territorio che si estende dalla Valle dello Jato fino alla Valle del Belice, poichè proprio in questa data fu inaugurata e definitivamente aperta al transito veicolare,  la SS 624, meglio conosciuta come SV Palermo-Sciacca, la quale, per volere dello stesso  Alamia,  venne chiamata " Strada della Liberazione".

Quest'anno la ricorrenza è concomitante con un altro importante evento che riguarda la vita del territorio Jatino, ossia le elezioni comunali a San Giuseppe Jato, dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose. 

Alla vigilia di questi due importanti eventi, abbiamo intervistato Totò Alamia, appunto ex Assessore provinciale ai lavori pubblici, esponente storico della sinistra provinciale e locale, il quale, durante il suo mandato, riuscì a raggiungere quell'obiettivo che tanti, prima di lui avevano mancato.

IL LIBRO. Palermo ieri e oggi, la versione di Orlando

Leoluca Otlando

Dal piombo mafioso al boom del turismo, l’ex sindaco racconta i suoi 22 anni alla guida della città nel volume-intervista edito da Rizzoli. “ Ho indicato un futuro possibile”. La rivelazione della lettera di dimissioni per l’impossibilità di approvare il bilancio, poi ritirata a causa della pandemia e il ritorno delle ombre 

di Enrico del Mercato 
Se a un qualsiasi palermitano provate a chiedere di immaginare Leoluca Orlando nelle vesti di una delle tante “maschere” cittadine, nessuno negherà di poterlo riconoscere in ognuna di esse: l’intellettuale colto e cosmopolita, l’urlatore descamisado, l’addentatore di un panino con la milza grondante di grasso, l’arruffapopolo e il sapiente mediatore, il figlio della borghesia cittadina (che tanto ha contribuito a stendere sulla città quel velo di ipocrisia sotto il quale si consumavano le nefandezze del potere e della mafia) e il ribelle che ha portato quella stessa borghesia cittadina (o quantomeno

venerdì, settembre 29, 2023

🟥 Consorzi di bonifica: Flai Cgil Sicilia, Lavoro stabile e di qualità per un servizio che funzioni e un’agricoltura di qualità


Palermo,29 set- Nella riforma dei consorzi di bonifica, presentata dal governo regionale e al vaglio delle Commissioni dell’Ars “mancano i lavoratori. Noi riteniamo che il lavoro stabile e qualificato, nell’ambito della riorganizzazione, sia un elemento fondamentale per il buon funzionamento del sistema irriguo, servizio fondamentale per l’agricoltura”. Lo ha detto Tonino Russo, segretario generale della Flai Cgil Sicilia, aprendo a Palermo un dibattito del sindacato che vede anche la partecipazione di esperti e di esponenti dell’ambientalismo. 

Attualmente i consorzi di bonifica sono 11 con 1800 lavoratori più della metà dei quali precari. Sono strutture gravate da debiti e complessivamente mal funzionanti. “Non siamo contrari all’ istituzione di 4 grandi enti – ha sottolineato Russo - ma va messo a punto tutto il pezzo che riguarda il personale, va superata la precarietà e i lavoratori vanno riqualificati”. “I consorzi sono uno strumento indispensabile nel territorio dove si sviluppa un’attività agricola di qualità - ha detto il professore Salvatore La Bella, docente alla facoltà di scienze agrarie dell’Università di Palermo, intervenendo al dibattito -  

Operaio edile morto a Belmonte Mezzagno, Piero Ceraulo, Fillea Cgil Palermo: “Un’ecatombe sotto gli occhi di tutti, che nessuno sta provando a fermare”


Palermo 28 settembre 2023 – “Sono passati appena 5 giorni dalla nostra manifestazione #bastamortisullavoro allo stadio Barbera. Non sappiamo più come spiegare alle istituzioni che la sicurezza sui luoghi di lavoro è diventata la priorità del Paese.  

A Patti due giorni fa è morto un operaio edile di 56 anni. Quest’ultima vittima sul lavoro, Filippo Ciancimino, morto questo pomeriggio a Belmonte Mezzagno, durante dei lavori per riparare il solaio di un appartamento, aveva 63 anni.  Queste morti continuano a rappresentare uno spaccato evidente di una situazione drammatica rispetto alla quale le nostre denunce, le continue richieste di intervento e di sensibilizzazione nei confronti delle  istituzioni, non riescono a ottenere l’effetto di arrestare quella che è una ecatombe sotto gli occhi di tutti”.   

Corleone, con la mozione per la rinascita di S. Marco nessuno pensi di essersi messa la coscienza a posto. Dev’essere solo l’inizio!

Uno scorcio degli alloggi popolari di contrada S. Marco

Il “San Marco, Avanti Tutta!” con cui il consigliere comunale Maurizio Pascucci ha annunciato l’approvazione all’unanimità di una mozione per la rinascita del quartiere “S. Marco”, da tanti indicato come lo Zen di Corleone, forse è eccessivo.
Sicuramente è meritorio che il consiglio comunale si voglia occupare di questo quartiere che ha un migliaio di abitanti, senza scegliere l’inutile strada della repressione. Anzi, al contrario, individuando tanti strumenti di recupero ed accoglienza. Probabilmente l’iniziativa di animazione sperimentata qualche settimana fa da alcuni volontari è servita ad indicare una strada in positivo. 
Magari le misure individuate andranno pensate meglio e più in dettaglio, in maniera meno astratta e più realistica, ma la strada è questa. Che nessuno pensi, però, di essersi messa la coscienza a posto con l’approvazione di una mozione. Con la mozione approvata all’unanimità, INVECE, ADESSO TUTTO DEVE COMINCIARE!  (dinopaternostro)

Ma ecco il post di Pascucci:

“Ieri il Consiglio Comunale di Corleone ha approvato all'Unanimità una mozione sul Quartiere San Marco, dove vivono 242 famiglie, presentata dal sottoscritto insieme al collega Gaetano Costa .

Cosa si prevede?

I CRIMINALI ORGANIZZATI SIETE VOI. NON NEL NOSTRO NOME, NON NEL LORO NOME


Venerdì 29 settembre per il ventennale della ratifica della Convenzione ONU contro la criminalità organizzata transnazionale (Convenzione di Palermo), i ministri Piantedosi e Nordio incontreranno nell’aula bunker di Palermo le delegazioni di 34 paesi per un incontro su “La Convenzione di Palermo e i suoi protocolli sulla tratta di persone e sul traffico di migranti: strumenti giuridici e operativi per affrontare le attività criminose nel contesto del Mediterraneo”.

Nell’aula intitolata ai giudici Falcone e Borsellino, strumentalizzando l’immagine di Palermo come simbolo della lotta alla mafia, in quella sede verranno discussi nuovi accordi internazionali che serviranno solo a produrre nuove violazione del diritto e dei diritti, militarizzazione e segregazione.

BUONA MEMORIA. Buon compleanno, Cgil


ILARIA ROMEO

Il 29 settembre 1906 è nata la Confederazione generale del lavoro: 500 delegati, in rappresentanza di 250 mila iscritti, ne proclamarono la costituzione a Milano

Nel settembre del 1904, a Buggerru, comune situato sulla costa occidentale della Sardegna, nella sub-regione dell’Iglesiente, i minatori si ribellano ai soprusi padronali e decidono di incrociare le braccia. Il momento di massima tensione si raggiunge il 2 settembre, quando il direttore della miniera, l’ingegnere Achille Georgiades, decide di ridurre l’orario di riposo ripristinando l’orario invernale all’inizio di settembre.

Lo sciopero scoppia il giorno successivo, con gli scioperanti che si avviano verso tutti i cantieri invitando i loro colleghi ad astenersi dal lavoro. I dirigenti della società francese che gestisce la miniera e le terre circostanti chiedono l’aiuto delle autorità piemontesi, che mandano nel piccolo centro dell’isola due compagnie di fanteria. Il tragico bilancio finale sarà di tre (secondo alcune fonti quattro) morti e decine di feriti. L’indignazione generale per l’accaduto porterà alla proclamazione del primo sciopero nazionale della nostra storia.

giovedì, settembre 28, 2023

Elezioni comunali Bolognetta, la difficile corsa solitaria di Smith


Fabio Lo Bono

Bolognetta - A Bolognetta la corsa sarà solitaria: l’unica candidata a sindaco infatti è Elizabeth Smith. I termini per la presentazione delle liste in vista delle amministrative di ottobre, dopo lo scioglimento e il periodo di commissariamento, è scaduto ieri. 

A mezzogiorno l’ufficio elettorale ha chiuso le porte anche per l’accettazione dei nomi dei candidati per il Consiglio comunale. L’unica lista in corsa sarà «Io scelgo Bolognetta - Elizabeth Smith sindaco». In questo caso, l’unico avversario rimane l’astensione. Infatti, è necessario che votino almeno la metà degli aventi diritto per proclamare la vittoria di Elizabeth Smith e della sua lista di candidati al consiglio.

Elezioni amministrative 22-23 ottobre. A San Giuseppe Jato torna Siviglia. Sfida con Costanza e Rappa


Ecco le tre liste civiche in campo per riavere una giunta. Alla fine è sfumata l’intesa tra Pd e FdI per il quarto 
candidato

Leandro Salvia

SAN GIUSEPPE JATO

A competere per la carica di sindaco alle elezioni comunali del 22 e 23 ottobre a San Giuseppe Jato, che torna al voto dopo tre anni di commissariamento per infiltrazioni mafiose, saranno Liborio Maurizio Costanza, Angelo Rappa e Giuseppe Siviglia. Ieri mattina si sono chiusi i termini per depositare liste, programmi e simboli. Fino alla vigilia circolava l’ipotesi di una quarta candidatura. L’ultimo nome, in ordine di tempo, era stato quello di Vincenzo Mandarino, che avrebbe dovuto unire Pd e Fratelli d’Italia. L’alchimia politica non è però riuscita. Il primo candidato a presentare la lista è stato invece, lunedì scorso, Liborio Maurizio Costanza: il cinquantaquattrenne avvocato jatino, con un passato da amministrativo alla Questura di Palermo,

Gran Tour dei beni confiscati, in Toscana gli studenti si recheranno in 22 Comuni sulle tracce di 50 beni sottratti alla criminalità organizzata


Firenze – Si snoderà dal 3 al 9 ottobre prossimo, Le Grand Tour dei Beni confiscati, organizzato e sostenuto dalla Fondazione Caponnetto con la collaborazione dell’associazione Sentinelle di Nonno Nino, che con la partecipazione delle scuole regionali, percorrerà l’itinerario di alcuni dei beni confiscati alle mafie presenti nella nostra Regione.

La Fondazione ha avviato i lavori per la costituzione di un archivio dettagliato dei beni confiscati, raccogliendo ad oggi in schede tecniche i dati di 50 beni. Grazie all’Associazione Sentinelle di Nonno Nino che ha interloquito con le scuole, un gruppo di 16 fra studenti e studentesse si recherà sul luogo di molti di essi, a valle di un lavoro di individuazione della storia, delle caratteristiche, della vicenda giudiziaria dei beni confiscati. Gli studenti aggiorneranno, con domande poste agli amministratori e un proprio lavoro di ricerca, con immagini le schede tecniche che daranno conto dello stato attuale dei beni. Il gruppo percorrerà il territorio di 22 comuni toscani, dove via, via incontrerà gli studenti di una scuola del luogo, promuovendo al tempo stesso il tour e una discussione pubblica sulla gestione dei beni confiscati.

Gli alunni dell’I.C. “G. Vasi”: “Corleone un paese da scoprire e … amare”


ROSANNA PATERNOSTRO

Si apre con la riscoperta del territorio e  delle antiche tradizioni l’anno scolastico di alcune scolaresche dell’Istituto Comprensivo Giuseppe Vasi di Corleone.

“Corleone un paese da scoprire e … amare” è il titolo che le insegnanti delle IV (A-B-C-D-E-F), della primaria, hanno dato alle giornate trascorse in visita presso i siti di interesse storico e culturale della città. Tra i luoghi narrati dai mediatori culturali e da alcuni volontari , ai curiosi e attenti alunni, la piccola chiesa del Malpasso, posizionata ai piedi della Rocca Soprana, l’imponente Monastero Benedettino, incastonato tra le calcareniti corleonesi, il Museo Civico e la straordinaria Chiesa Madre, contenitore di grande bellezza. 

IL LIBRO. Da Capaci a Lampedusa così parlò Consolo sulla cronaca siciliana

Vincenzo Consolo

di Salvatore Ferlita

Esce una raccolta di interviste che ricostruiscono la sua lettura sui grandi fatti nell’Isola con le foto di Leone. “Migranti approdati fortunosamente contro i quali si scontra il nostro feroce egoismo di italiani, di europei ben pasciuti”

Per Vincenzo Consolo si poteva essere scrittori in un solo modo, ossia scegliendo la direzione opposta rispetto al potere. Mettendosi di traverso, facendo il bastian contrario, in barba all’opinione pubblica, al senso comune. Odiava i chierici, gli accoliti della letteratura (a Metastasio aveva sempre preferito Parini e Alfieri), avendo deciso di vestire i panni del guastafeste, di chi mette audacemente il dito nella piaga purulenta dell’Isola e della nazione. Questo suo sembiante inquieto e, spesso, divinatorio ci viene restituito in pieno dalle pagine che sostanziano un volume prezioso in uscita per i tipi di Mimesis: si intitola “Kalasìa. Parole contro il potere” (136 pagine, 14 euro), a cura di Concetto Prestifilippo, arricchito dall’abbagliante racconto fotografico di Giuseppe Leone.

INTERVISTA ALL’ARCIVESCOVO DI CATANIA. Luigi Renna: “Diamo voce alle nostre comunità quando sono indignate”

di Alessandro Puglia 

“La politica non veda i nostri interventi come questioni personali. Parliamo per scuotere la società civile”

«La politica non veda il nostro intervenire come una questione personale, ma come una sollecitazione alla coscienza della società civile». Monsignor Luigi Renna, arcivescovo di Catania e presidente della commissione episcopale per i problemi sociali, lavoro, giustizia e pace della Conferenza episcopale italiana, interviene sulle questioni sociali rimarcate con forza dai presuli “interventisti”, ultimo il vescovo di Cefalù Giuseppe Marciante che ha alzato la voce sui ritardi dei governi regionali nella prevenzione degli incendi. Ma tende una mano al presidente dei vescovi siciliani, Antonino Raspanti, che ha smussato l’attrito con il governatore Schifani: «Il comunicato della Cesi — dice — è stato approvato da tutti i vescovi siciliani, altrimenti non sarebbe stato pubblicato». 
Ma voi vescovi continuerete ad alzare la voce? 

Quattro domeniche di sport, giochi per bambini, concerti, laboratori, attività culturali e sociali all’aria aperta, che per la prima volta porteranno “La Domenica Favorita” anche a Piano Battaglia e al Bosco della Ficuzza


Con una rassegna autunnale, torna la “Domenica Favorita”, manifestazione sportiva e culturale promossa dal Comune e dalla Città Metropolitana di Palermo e sostenuta dal gruppo Mangia’s e Coldiretti, che nelle ultime edizioni ha visto la partecipazione di oltre 200mila persone.

Il primo appuntamento sarà domenica 1 ottobre al Parco della Favorita; il secondo domenica 15 ottobre a Piano Battaglia; il terzo, il 22 ottobre alla Real Casina di Caccia nella località della Ficuzza (Corleone); l’ultimo, il 5 novembre, nuovamente al Parco della Favorita. Il polmone verde della città che anche quest’anno ospiterà i “mercoledì didattici” per fare conoscere il Parco alle scuole medie e superiori.

Antonio Di Lorenzo (pilota) e Franco Cardella (navigatore) hanno realizzato il miglior tempo nel 6° Rally Storico Tirreno Messina

Cardella e Di Lorenzo sul podio

Complimenti ai corleonesi Antonio Di Lorenzo (pilota) e Franco Cardella (navigatore), che hanno realizzato il miglior tempo nel 
 Rally Storico Tirreno Messina! Ancora un altro traguardo prestigioso per i colori della nostra città, Corleone! (dp)

Nel 6° Rally Storico Tirreno Messina del 23-24 settembre il miglior tempo in generale è stato per i corleonesi Antonio Di Lorenzo e Franco Cardella al volante della muscolosa Porsche Carrera di 3° Raggruppamento, con cui hanno atteso durante le prime ed impegnative fasi di gara, per sferrare l’attacco nelle successive fasi più asciutte. 

mercoledì, settembre 27, 2023

Il “Premio Honos 2023” al gruppo Giovani Confraternite Parrocchiali San Leoluca

Il gruppo giovani Confraternite Parrocchiali San Leoluca

Sabato 7 Ottobre 2023 il gruppo giovani confraternite parrocchiali San Leoluca sarà premiato nel palazzo Nicolaci lnella cittadina di Noto dalla Galleria Etnoantropologica e riceverà il premio Honos 2023 per le attività che in questi anni i ragazzi hanno svolto nella cittadina e nei paesi limitrofi. 

Il gruppo è nato nel novembre 2020 per iniziativa del Sig. Vincenzo Di Carlo; le prime attività si sono svolte nella Chiesa di Sant'Agostino: le dirette per la festività in onore di Maria SS Immacolata compatrona della città. In questi anni il gruppo si è incrementato ed è cresciuto sempre di più. Durante questi anni i ragazzi hanno svolto attività riguardanti le dirette al livello religioso, culturale, antropologico e ambientalistico. Oltre alle dirette hanno collaborato con diverse associazioni culturali del paese, e di loro iniziativa hanno realizzato: 

martedì, settembre 26, 2023

L’ANNIVERSARIO. Mauro Rostagno l’uomo in bianco che capovolse il cielo di Trapani

Mauro Rostagno

di Giacomo Pilati

Trentacinque anni senza la speranza di un mutamento possibile, doppiati dalla malinconia del vuoto. Fu una folata di vento fresco che colse tutti di sorpresa. Il tempo scandito dai notiziari di Rtc 

Un silenzioso smarrimento. La pigra ostentazione di una memoria sepolta dalla dimenticanza. Trafitta da un fulmine scagliato da un cielo remoto, irraggiungibile. Una scia di luce sbiadita dal tempo. 
Trentacinque anni così, doppiati dalla struggente malinconia di un vuoto. Che col tempo è diventato invisibile. Inconsistente, affidato solo a sporadici segnali. Comete di inaudito dolore che non bastano però a raccontare quello che è accaduto veramente in questo cielo capovolto. 

lunedì, settembre 25, 2023

“Le 5 Generazioni”: Collettiva d’arte contemporanea all’Albergo delle Povere di Palermo


Dal 30 settembre al 29 ottobre 2023, presso l’Albergo delle Povere di Palermo, si terrà la mostra d’arte collettiva “Le 5 Generazioni”, un viaggio emozionante e innovativo dentro l’arte contemporanea siciliana degli ultimi 40 anni, attraverso le opere di 36 artisti.

Nelle sale della mostra sarà possibile ammirare tele, installazioni, fotografie, video e sculture di: Vito Adamo, Margherita Amabile, Pietro Asaro, Giacomo Baragli, Guido Baragli, Calogero Barba, Mariano Brusca, Aurelio Buono, Claudio Josè Califano, Nicola Console, Eugenio Cottone, Toti Garraffa, Arianna Gambini, Calogera Gattuso, Gabriele Gulotta, Carmelo Guzzetta, Renato La Duca,

Dal Pci al Quirinale. Addio a Giorgio Napolitano

Giorgio Napolitano

DANIELA PREZIOSI

L'ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è morto ieri a 98 anni. Le sue condizioni di salute si erano aggravate negli ultimi giorni.

La tentazione di dire che con lui se ne va l'ultimo prestigioso comunista italiano vivente è forte, dopo la morte del suo carissimo Emanuele Macaluso, compagno di una vita di battaglie. È durata un secolo a cavallo di due secoli, la vita di Napolitano, che era nato a Napoli nel 1925 da un padre, Giovanni, avvocato liberale di finissima cultura e Carolina Bobbio, figlia di nobili napoletani di origine piemontese. È stato deputato, senatore, presidente della Camera, ministro, eurodeputato e due volte capo dello stato. Un destino incrociato, quello dei due amici di origine sociale così diversa. Macaluso è siciliano, per aiutare la famiglia non può studiare – è perito industriale – ma diventa un dirigente, un giornalista, un intellettuale nella militanza di partito e nel sindacato. Napolitano è aristocratico, colto di famiglia, anglofilo.

Giorgio Napolitano, un esempio di onestà politica e lealtà istituzionale

Giorgio Frasca Polara ex portavoce di Nilde Iotti

Vorrei rendere una testimo-nianza della straordinaria lealtà istituzionale e della gravosa onestà politica di Giorgio Napolitano. Torno indietro alla primavera del 1984, allo scontro sul costo del lavoro, la contestazione del meccanismo della scala mobile: le famose 20mila lire tolte ai lavoratori con il congelamento dei tre punti della contingenza.

Ecco, quello fu per Nilde Iotti il passaggio più difficile dei suoi tredici anni di presidenza della Camera, e che in qualche misura vissi anch'io come suo portavoce. Ma, con lei, anche per altri due autorevolissimi personaggi fu un momento assai difficile per la concomitanza di due fattori: da un lato la frattura tra il presidente del Consiglio Bettino Craxi

Sempre dalla parte della Costituzione. Le lezioni dei due mandati di Napolitano

Giorgio Napolitano

di Gianfranco Pasquino 

Il primo presidente della Repubblica italiana a essere rieletto è un dato statistico che a Napolitano, pur consapevole del fatto, non piacerebbe che venisse ricordato come suo grande merito. Non lo desiderò, non lo chiese, non lo gradì.

Quel grande discorso di insediamento del suo secondo mandato, nel quale criticò, applauditissimo dai dirigenti di partito e dai loro parlamentari, incapaci di preparare e procedere ad una scelta da tempo nota, fu dettato dalla sua incontenibile irritazione, ma anche da notevole preoccupazione. Lui, coerente parlamentarista da sempre, si rendeva conto delle profonde, forse incorreggibili, degenerazioni del parlamento italiano e della classe parlamentare. Lui, da sempre, con la quasi totalità dei "miglioristi", conservatore istituzionale, si rese disponibile ad auspicare riforme anche costituzionali e a sostenere i loro tanto disinvolti quanto incompetenti portatori, a cominciare da Matteo Renzi.

Morto Messina Denaro: una nuova mafia è pronta a ripartire, invisibile


di Lirio Abbate

La scomparsa di u Sicco, ultimo boss stragista, fa tirare il sospiro a molti. Lui che pur non avendo mai guidato tutta Cosa nostra è stata una figura ingombrante e carismatica. Ora da Trapani, con collegamenti in America e Paesi arabi, Cosa nostra si riorganizza

La scomparsa di Matteo Messina Denaro dalla scena mafiosa provocata solo dalla malattia, toglie un macigno che ingombra la strada di Cosa nostra. La sua morte è accompagnata da sospiri di sollievo soprattutto dagli stessi mafiosi, anche dai trapanesi, ma pure da politici e imprenditori collusi che in questi anni sono stati assediati dalle forze dell’ordine, controllati in ogni loro mossa con azioni giudiziarie che hanno portato in carcere – per colpa sua - centinaia di persone a cui hanno confiscato beni per un valore complessivo di centinaia di milioni di euro. Tutto perché si dava la caccia a lui, u Siccu, e le indagini a setaccio non hanno tralasciato nulla sul territorio. Adesso che u Siccu non c’è più l’organizzazione si sente più libera di riorganizzarsi.

Matteo Messina Denaro è morto: il boss delle stragi stroncato dal tumore. Dopo la cattura disse: “Non mi pentirò mai”


di Salvo Palazzolo

Era stato arrestato il 16 gennaio scorso dai carabinieri del Ros a Palermo, mentre stava andando a fare chemioterapia in una clinica privata. Un pizzino con il suo diario clinico, trovato nella casa della sorella, aveva segnato la svolta per la cattura. E’ sempre rimasto un irriducibile, conosceva i segreti delle stragi e delle complicità eccellenti

La malattia l’ha sopraffatto. Matteo Messina Denaro, l’ultimo boss delle stragi arrestato dai carabinieri del Ros il 16 gennaio scorso a Palermo, è stato stroncato dal tumore che nel 2020 gli aveva fatto cambiare radicalmente la sua latitanza ormai trentennale. Il 61enne capomafia trapanese è morto nell’ospedale San Salvatore dell’Aquila, dove era stato ricoverato l’8 agosto per un intervento;

Sciara (PA). Centesimo anniversario della nascita di Salvatore Carnevale: il comune gli intitola la sala consiliare

Un momento del convegno 

In occasione dell'anniversario del compagno Salvatore Carnevale l’amministrazione comunale ha intitolato l’aula consiliare a Salvatore Carnevale, sindacalista della Cgil assassinato dalla mafia il 16 maggio 1955. 

Subito dopo si è svolto un dibattito nella Chiesa Madre, a cui hanno partecipato il sindaco Concetta Diliberto, l’assessore Irene Marcellino, il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo, e Fiammetta Borsellino, figlia del giudice Paolo. 

Il Forum Sanità Pubblica Palermo dà il via alla mobilitazione in vista della manifestazione “Difendiamo il nostro diritto alla salute” del 27 ottobre


Tre giornate di volantinaggio nei cup degli ospedali a partire da mercoledì. 
Palermo 25 settembre 2023 – Tre giornate di volantinaggio negli ospedali, davanti ai Cup, a partire da dopodomani.  L’iniziativa, che proseguirà a ottobre nei mercatini, è indetta dal Forum Sanità Pubblica Palermo, che racchiude più di 50 sigle, e servirà a sensibilizzare i cittadini in vista della manifestazione del 27 ottobre “Difendiamo il nostro diritto alla salute”, con concentramento ore 16 a piazza Bologni e corteo fino alla presidenza della Regione. In queste giornate di diffusione dei volantini informativi, sarà distribuito agli utenti in coda nei centri di prenotazione anche il modulo per richiedere di usufruire nei tempi indicati delle visite mediche.

domenica, settembre 24, 2023

Corleone, i Presidenti del Rotary Area Panormus hanno inaugurato il progetto "Orto therapy e Pet therapy" a sostegno di ragazzi disabili


Sabato 23 settembre i Presidenti  del Rotary Area Panormus hanno inaugurato il progetto "Orto therapy e Pet therapy" a sostegno di ragazzi disabili. Il progetto, promosso d
all'Associazione EFFATÀ,  è  stato inserito nel Protocollo Rotary Area Panormus 2023-2024 che comprende altri 8 progetti nell'ambito di 6 aree tematiche. 

Il presidente del Rotary Club Corleone, ing.Angelo Labruzzo ha illustrato il progetto che prevede  l'attività  di un psicologo e di una educatrice che per 4 mesi aiuteranno i ragazzi assistiti nella splendida sede dell'associazione EFFATA'  in contrada Madonna delle vigne donata in comodato dalla Curia di Monreale.Le attività  previste in progetto consentiranno ai ragazzi assistiti di mettere piantine a dimora per poi seguirle nella crescita e di stare a contatto con diversi animali domestici.

Non indignarsi soltanto per l’Ucraina


di Giuseppe Savagnone

Responsabile del sito della Pastorale della Cultura dell'Arcidiocesi di Palermo, www.tuttavia.eu. Scrittore ed Editorialista.


A chi interessa il Nagorno Karabakh?

In un momento in cui l’attenzione dell’opinione pubblica è unilateralmente concentrata sulle vicende diplomatiche e militari della guerra in Ucraina, ha ricevuto ben poca attenzione l’esplodere, in questi giorni, di un’altra guerra, anch’essa combattuta sul territorio del nostro continente, anche se di proporzioni quantitative molto più ridotte.

E così, pochissimi, in Italia e in Occidente, si sono resi conto che la fulminea aggressione scatenata in questi giorni dall’Azerbaigian, con forze soverchianti, ha posto fine in 24 ore all’esistenza di una piccolo Stato, la repubblica dell’Artsakh, nato il 6 gennaio 1992 sul territorio del Nagorno Karabakh.

Molto più deboli militarmente, abbandonati da tutti e mal sostenuti dalla stessa Armenia – il cui primo ministro Nikol Pashinyan è stato oggetto di aspre accuse di debolezza e di incapacità da parte della opinione

La popolarità di Pablo Neruda in Italia

Pablo Neruda

di PIETRO SCAGLIONE

Gli italiani sono uno dei popoli al mondo che più apprezza il poeta e scrittore cileno Pablo Neruda, Premio Nobel per la Letteratura. A 50 anni di distanza dalla sua morte (che in realtà potrebbe essere stato un complotto ordito dai golpisti cileni), Neruda spopola anche tra i giovani e nell'immaginario collettivo popolare. 

Ad esempio, Pablo Neruda è protagonista di alcune canzoni e trasmissioni cult: dalla citazione di Renzo Arbore nella trasmissione "Quelli della notte" e nella sigla "Ma la notte no",  fino al tormentone musicale dell'estate 2023 "Disco Paradise" (di Annalisa, Articolo 31 e Fedez). 

Dal Pci al Quirinale. Addio a Giorgio Napolitano


DANIELA PREZIOSI

L'ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è morto ieri a 98 anni. Le sue condizioni di salute si erano aggravate negli ultimi giorni.

La tentazione di dire che con lui se ne va l'ultimo prestigioso comunista italiano vivente è forte, dopo la morte del suo carissimo Emanuele Macaluso, compagno di una vita di battaglie. È durata un secolo a cavallo di due secoli, la vita di Napolitano, che era nato a Napoli nel 1925 da un padre, Giovanni, avvocato liberale di finissima cultura e Carolina Bobbio, figlia di nobili napoletani di origine piemontese. È stato deputato, senatore, presidente della Camera, ministro, eurodeputato e due volte capo dello stato. Un destino incrociato, quello dei due amici di origine sociale così diversa. Macaluso è siciliano, per aiutare la famiglia non può studiare – è perito industriale – ma diventa un dirigente, un giornalista, un intellettuale nella militanza di partito e nel sindacato. Napolitano è aristocratico, colto di famiglia, anglofilo.

sabato, settembre 23, 2023

Incendi, il vescovo di Cefalù attacca la Regione. E Schifani replica: “Fomenta la sommossa popolare”


di Miriam Di Peri

Monsignor Giuseppe Marciante punta il dito contro l’amministrazione dell’Isola: “Occorre organizzare una protesta generale”

Mentre la Sicilia brucia, dalle Madonie alla bomba ecologica di Bellolampo, a insorgere contro il governo regionale è la Chiesa. Giuseppe Marciante, vescovo di Cefalù, manda un messaggio di vicinanza al sindaco di Gratteri Giuseppe Muffoletto e al parroco don Nicola Crapa per i roghi che hanno flagellato il paese madonita, ma il suo messaggio è anche un chiaro attacco all’amministrazione regionale del governatore Renato Schifani:

OSSERVATORIO PERMANENTE sui DISASTRI AMBIENTALI: "IL FUOCO CORRE….LE ISTITUZIONI LATITANO"


Ancora una volta assistiamo impotenti alla devastazione del nostro territorio, devastazione che è la prova lampante dell’incapacità dei nostri responsabili politici ed amministrativi di assolvere ai loro compiti ed ai loro doveri.

Dopo gli incendi di luglio nessuna iniziativa è stata intrapresa per la difesa del territorio: nessuna prevenzione, nessuna vigilanza, nessuna iniziativa concreta a salvaguardia del nostro patrimonio naturale e a salvaguardia della salute e dei beni materiali dei cittadini. Anche questa volta gli incendi hanno provocato la morte di innocenti. Altre due vittime si aggiungono alla triste liste dei quattro morti a causa degli incendi.

venerdì, settembre 22, 2023

A 30 anni dall'omicidio, l'operato di don Puglisi è rimasto senza eredi nelle parrocchie?


di 
FRANCESCO PALAZZO

Parole e retorica a parte, dell'antimafia di Puglisi, a 30 anni dall'omicidio, cosa è rimasto nelle parrocchie? Poco o nulla

Il trentesimo anniversario dell’omicidio per mano mafiosa di Don Pino Puglisi ci consegna la possibilità di avanzare alcune riflessioni. Sullo sfondo una domanda che non possiamo eludere e alla quale non si può non rispondere. Cosa è cambiato nelle parrocchie della chiesa palermitana e siciliana dopo quel colpo alla nuca che il 15 settembre 2023 raggiunse il parroco di San Gaetano a Brancaccio mentre si apprestava a inserire la chiave nel portone per risalire a casa nel giorno del suo cinquantaseiesimo compleanno? Per rispondere al quesito che, converrete, non è di poco momento, partiamo da altri contesti.

giovedì, settembre 21, 2023

La settimana alfonsiana di Palermo verterà sulla dignità di Gesù ribelle contro il potere e contro la repressione

Padre Nino Fasullo 

di PIETRO SCAGLIONE
 

Dal 24 al 30 settembre, Palermo ospiterà la XXVII Settimana Alfonsiana, la prestigiosa rassegna culturale nata a metà degli Anni Novanta e promossa dai Padri Redentoristi e dalla rivista Segno, fondata nel 1975 dall’infaticabile padre Nino Fasullo.

Nella sede palermitana dei Redentoristi, in Via Badia 52, si confronteranno rappresentanti della Chiesa (dall’Arcivescovo di Palermo monsignor Lorefice a padre Serafino Fiore, Superiore Provinciale dei Redentoristi), magistrati (dal Procuratore Nazionale Antimafia Giovanni Melillo all’ex giudice del Pool Antimafia Giuseppe Di Lello), giornalisti (come lo scrittore Piero Melati e lo stesso Padre Fasullo, direttore di Segno),

Un governo che – in cerca di nemici a tutti i costi – arriva a stabilire chi sia davvero Dio e quali siano i suoi avversari. Anche a Sua insaputa

Augusto Cavadi 

di AUGUSTO CAVADI

“Difendere le famiglie, le nazioni, le identità, Dio”: questo – secondo le dichiarazioni a Budapest della nostra presidentessa del Consiglio dei ministri - il centro dell’azione del suo governo. L’intento è lodevole, ma, per non suonare genericamente retorico,  andrebbe meglio articolato. 

Che significa “difendere le famiglie”? Chi le sta attaccando? Vanno difese dall’inflazione, dai livelli salariali più bassi dell’Occidente, dal quasi totale azzeramento del sistema sanitario pubblico? E allora è compito di tanti pezzi del ceto dirigente, in primis dei partiti che si avvicendano sia come maggioranze parlamentari (potere legislativo) che alla guida del governo (potere esecutivo). Ma da troppe voci provenienti dall’area culturale e politica oggi in cabina di comando si intende difendere la “famiglia” dalla diffusione sociologica – e tendenzialmente giuridica – di altre forme di legami sessuali e/o affettivi alternative alla famiglia monogamica eterosessuale tradizionale.

mercoledì, settembre 20, 2023

Al via le mobilitazioni del Forum Sanità Pubblica Palermo. Il 27 ottobre manifestazione sotto la presidenza della Regione

La sala dell’assemblea del Forum Sanità pubblica 

Saranno distribuiti 
agli utenti nei Cup i moduli per chiedere il rispetto dei tempi d’attesa delle visite mediche. Iniziative nei mercatini, nei posti di lavoro e nei quartieri popolari 

Palermo 20 ottobre 2023 – La situazione della sanità pubblica continua a precipitare, i costi salgono, per un’ecografia ci vogliono almeno 7 mesi malgrado il piano di abbattimento delle liste d’attesa, nel territorio i servizi ospedalieri continuano ad arretrare. 

L’INIZIATIVA. Dal Comune di Palermo solo annunci, ma grazie alla Cgil i rider hanno la loro “casa”


Il locale è in via Pignatelli Aragona: qui i fattorini potranno riposarsi. Non c’è la rastrelliera. L’assessore Forzinetti: “Nei prossimi mesi l’avrete”

di Tullio Filippone

All’Epyc, il nuovo hub giovanile di via Pignatelli Aragona, è affisso il simbolo di un fattorino in bicicletta che porta uno zaino rosso. E, appena sotto, si legge “casa del rider”. All’interno dell’ex orfanotrofio Ardizzone, trasformato nella casa dei giovani e delle associazioni, centinaia di fattorini potranno avere uno spazio per ristorarsi, ricaricare le batterie delle bici e riparare i mezzi. Ieri la Cgil, ospite d’eccezione il segretario nazionale Maurizio Landini, ha inaugurato lo spazio che tutti i rider di Palermo chiedevano da tempo, a partire dall’appello lanciato pubblicamente l’anno scorso, al museo Salinas, in occasione dell’incontro per i 25 anni di Repubblica Palermo. 

FRANCA DE MAURO: "ME LO DISSE. HO UNO SCOOP MOLTO GROSSO"


di BIANCA STANCANELLI

In una Palermo che giudica a volte “irredimibile” e a volte le fa aprire il cuore alla speranza, Franca De Mauro vive con amaro disincanto l’ennesimo anniversario della scomparsa di suo padre.

Cinquant’anni dopo – un tempo più lungo della vita stessa di Mauro De Mauro - nessuna verità ufficiale: né il nome di un mandante né di un esecutore. «È come se mi fossi abituata a convivere con questa mancanza di certezze. Eppure al processo sono emerse delle verità, ma non il nome di un colpevole». È una certezza, piuttosto, il depistaggio, il lavorio sistematico, fin dal primo momento, per intossicare le indagini, sviarle. «C’è stato un muro di gomma, come per Ustica».