martedì, gennaio 21, 2025

Letteratura e Grande emigrazione siciliana in America: un’epopea dimenticata


di Giuseppe Raudino

“Bastimenti d’inchiostro” (Edizioni Kalós, 2024) di Chiara Mazzucchelli rappresenta un esempio pregevole di ricerca interdisciplinare e di sensibilità critica nel contesto della rappresentazione letteraria della Grande Emigrazione siciliana tra il 1876 e il 1924. Come reagirono gli scrittori siciliani che si trovarono confrontati a questo fenomeno di massa?

Con uno stile avvincente e una grande attenzione ai dettagli storici, letterari e sociologici, Mazzucchelli – siciliana di nascita e professoressa associata di Lingua e letteratura italiana alla University of Central Florida di Orlando, USA – illumina un tema che, pur avendo marcato profondamente la storia dell’Italia post-unitaria, ha ricevuto nella letteratura un’attenzione frammentaria e spesso marginale.

Mostra dell’Istituto Nazionale di Geochimica e Vulcanologia della Università degli studi di Palermo sul terremoto del Belìce a Corleone


Inaugurata ieri nell'auditorium dell'Istituto superiore Don Colletto. 

Una mostra dell'Ingv sul terremoto del Belìce intitolata "La terra dei poveri cristi" è stata inaugurata nell'auditorium dell'Istituto Superiore Don Giovanni Colletto di Corleone (Palermo). La mostra parla del Belìce, quel pezzo della Sicilia occidentale compreso tra le province di Agrigento, Trapani e Palermo.

Silvio Benedetto e Silvia Lotti: A CAMPOBELLO DI LICATA ”L’ILIADE” CHIEDE ANCORA AIUTO

Il muralceramico “L’Iliade” di Campobello di Licata

Le opere pubbliche d’arte moderna e contemporanea sono spesso trascurate: sia in quanto a custodia, manutenzione e restauro, sia in quanto a loro diffusione ed inclusione (che invece meriterebbero) in itinerari artistico-culturali.
Trascuratezza che non è certo una novità, ma se anche  una novità lo fosse sappiamo che l’eventuale attenzione provocata dalle novità è destinata a ben poca durata.

Chi ha facoltà sulle opere d’arte pubbliche non sempre ma spesso preferisce commissionare nuove opere piuttosto che curare quelle già esistenti: più popolare, più eclatante fare qualcosa di nuovo; custodire è invece più silenzioso, così come salvaguardare le anime, così come costruire una base didattica seria veramente formativa.

lunedì, gennaio 20, 2025

Il "Faraone" democratico, Craxi e il vuoto che spaventa

Bettino Craxi


MARCO DAMILANO

Nella vita democratica non c'è niente di peggio del vuoto politico…», aveva cominciato il discorso più drammatico della sua vita. «Da un mio vecchio compagno e amico che aveva visto nella sua vita i drammi delle democrazie, ho imparato ad avere orrore del vuoto politico. 

Nel vuoto tutto si logora, si disgrega e si decompone». Era il 3 luglio 1992, intervenendo alla Camera Bettino Craxi stava per chiamare in correo l'intero sistema politico, innalzandosi, o rassegnandosi, al ruolo di capro espiatorio di quel sistema.

Siamo fermi a quell'epilogo, lo si vede anche in questi giorni di agiografie, di alte cariche dello stato contrite, in un pendolo di esaltazione e di demonizzazione che prosegue da venticinque anni, senza politica. In un quarto di secolo Craxi è stato a lungo il «capobanda che sembra un faraone» di De Gregori, poi il primo dei riformisti usato per giustificare le svolte di D'Alema e di Renzi, oggi con La Russa

E LA SICILIA, STANCA, MUORE GIORNO DOPO GIORNO


L'ORA/ Le pagine della memoria. Cinquantasette anni fa il terremoto del Belìce

di LEONARDO SCIASCIA

(L'Ora 16 gennaio 1968)

Le ultime notizie che abbiamo avuto ieri sera dalla televisione e dalla radio, tristissime accorate e accompagnate da immagini e descrizioni del disastro veramente apocalittiche (e c'era a Palermo, negli slarghi delle piazze e nella campagna di periferia, dal primo pomeriggio alla notte, un'aria da anno mille che si tentava di rovesciare in kermesse intorno a fuochi di sterpi e ad essi improvvisati sulle panchine), tra tanta pena insinuavano, e anzi assicuravano, la rapidità e l'efficienza dei soccorsi e dei

Corleone, “La terra dei poveri cristi”, una mostra fotografica sul terremoto del ‘68 al don Colletto


La Valle del Belice è un’area compresa tra le province di Agrigento, Trapani e Palermo. Il 15 gennaio 1968, un terremoto ha distrutto molti dei comuni di questa valle. Quanto avvenuto dopo è diventato l’archetipo del controverso rapporto tra disastri naturali e istituzioni della Repubblica Italiana.

In questa mostra fotografica intitolata “La terra dei poveri cristi”, vengono mostrate le foto dei reporter della Mondadori Mario De Biasi, Sergio Del Grande, Giorgio Lotti ed Alberto Roveri che sono riusciti a catturare la luce delle emozioni trasferendola sulla carta.

domenica, gennaio 19, 2025

L'ORA/ Le pagine della memoria. QUEL PENNELLO INTINTO NEL SOLE


Trentotto anni fa, il 18 gennaio del 1987, moriva a Roma Renato Guttuso, grande siciliano di Bagheria, genio immortale della pittura e protagonista assoluto dell’arte e della cultura del secolo scorso, tra i più illustri collaboratori de L'Ora. Lo ricordiamo riproponendo il memorabile editoriale di Mario Farinella  

di MARIO FARINELLA 

C’era il rosso, c’era il verde, c’erano il giallo e l’azzurro – e tutti fusi al loro punto più incandescente – nella tavolozza di Guttuso. Solo in questi ultimi anni vi si era aggiunto un filo di nero, ma restava come soverchiato dalla prepotenza degli altri colori; e a volte sbiancava e si faceva pasta grigia, mescolato alla cenere dell’eterna sigaretta che pendeva dalla labbra dell’artista quando dipingeva. Ora, morto, è come se quel turbinio di colori improvvisamente s’acquietasse, rientrando nel buio dei suoi occhi chiusi per sempre.

BETTINO CRAXI, UN LEADER CHE LASCIÒ IL SEGNO NELLA STORIA D’ITALIA

Bettino Craxi


Elio Sanfilippo

Nel ricordare Bettino Craxi come palermitani non possiamo che andare con la memoria a quel 28 luglio del 1985 quando a Porticello fu assassinato dalla mafia il commissario Beppe Montana e il 6 agosto in via Croce Rossa il vice questore Ninnì Cassarà con l’agente Antiochia. 

Una città sconvolta! L’indomani il 7 agosto il sindaco Leoluca Orlando e i capi gruppo consiliari si recarono a Roma per chiedere al presidente del consiglio Bettino Craxi misure straordinarie per fronteggiare il dilagare della criminalità mafiosa e le drammatiche condizioni sociali ed economiche della città.

Ebbi modo in quella circostanza, facendo parte di quella delegazione, di conoscere e ascoltare da vicino Bettino Craxi.

Cara Elly, ti scrivo…

Elly Schlein

Pubblichiamo la lettera aperta ad Elly Schlein, segretaria nazionale del Partito Democratico, del segretario del Circolo Pd di Agrigento, Nino Cuffaro. Un’accorata richiesta di aiuto per rilanciare un partito paralizzato da “posizionamenti” e “guerre intestine”

di Nino Cuffaro

Cara Elly, sono un militante del Partito Democratico siciliano. Uno dei tanti (in Sicilia, però, forse sarebbe meglio dire uno dei pochi) che hanno deciso di tesserarsi e tornare alla politica attiva sull’onda della tua candidatura alla segreteria, nella speranza che la ventata di rinnovamento arrivasse anche nella nostra isola. Purtroppo, almeno finora, così non è stato: a dispetto di un popolo sempre più rinsecchito di militanti speranzosi in pratiche di buona politica, qui da noi la fanno da padrone le logiche di corrente, il carrierismo e le pratiche consociative.

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sabato, gennaio 18, 2025

LA MOBILITAZIONE. Piazze piene: “Ritirare il ddl sicurezza”


Centinaia di persone nelle strade di Roma, per dire no al provvedimento del governo. Cgil in prima fila. Da Amnesty all’Anpi, un messaggio forte a difesa dei diritti

DANIELA ZERO

Centinaia di persone sono scese in piazza a Roma, per dire no al ddl sicurezza del governo Meloni e chiedere con forza il ritiro immediato. Una manifestazione ampia e partecipata, come riferiscono le agenzie di stampa, in piazza Sant’Andrea della Valle a due passi dal Senato. Tante le voci e volti che arrivano dal corteo. A parlare, tra gli altri, è il portavoce di Amnesty International Riccardo Noury “Il provvedimento preoccupa non soltanto Amnesty – afferma -, non soltanto centinaia di movimenti della società civile, ma anche le organizzazioni internazionali, da ultimo sei relatori speciali delle Nazioni Unite che hanno espresso una preoccupazione da noi condivisa: che dietro questa parola sicurezza si celi poi un

LA VIA DEL MARE. ARTISTI LIGURI O CHE HANNO OPERATO IN LIGURIA. La Sicilia incontra la Liguria


Sabato 18 gennaio riprendiamo a Campobello di Licata. Al Minerva! Alle ore 18. Lavori di artisti liguri. 

Un incontro Liguria-Sicilia. Musica! Chitarre e canto in ricordo di Fabrizio de André. Vi aspettiamo! Difendiamo l'arte e la cultura non stantia aspettando aiuti!

Campobello dopo il silenzio deve rinascere,!

IL 2025 ANNO DI SFIDE E CAMBIAMENTI PER LA SANITÀ SICILIANA, MA ATTENZIONE AL RISCHIO DI UNA PRIVATIZZAZIONE SILENZIOSA


Riccardo Vaccaro

Nel 2025, il sistema sanitario siciliano vivrà un cambiamento epocale con l’introduzione di accordi strategici tra il pubblico e il privato, ma anche importanti cambiamenti ai vertici della sanità regionale. 

Nella giornata di giovedì, infatti, Giovanna Volo ha rassegnato le dimissioni da assessore regionale alla Sanità, con Daniela Faraoni pronta a subentrare al suo posto (CLICCA QUI). Una transizione che arriva in un momento delicato per la sanità dell’Isola, dove le sfide legate alla riduzione delle liste d’attesa e alla sostenibilità del sistema convivono con i timori di una possibile “privatizzazione silenziosa del servizio sanitario. La nomina di Faraoni, un profilo tecnico vicino al presidente Renato Schifani, potrebbe rappresentare una nuova fase per il settore, ma resta da vedere come il governo regionale affronterà i rischi e le opportunità legati al rafforzamento del privato nella gestione della sanità pubblica.

Prodi: “Meloni obbediente anche a Musk, non solo a Trump. Non gli affidi il nostro futuro”

Romano Prodi

Giorgia Meloni si è arrabbiata con me, perché ho detto che era obbediente? Ma obbediente era poco... Ora è obbediente due volte, a Trump e a Musk". Romano Prodi in tv ribadisce la definizione (La premier obbedisce al presidente Usa) che avrebbe fatto risentire la presidente del Consiglio.

“Avete mai sentito Meloni dire a Francia e Germania mettiamoci assieme a fare un sistema comune di difesa? L'euro non l'abbiamo mica fatto con l'unanimità, ma Meloni non ha quest'idea...", osserva Prodi, secondo il quale le strade, ad esempio su Starlink, sono due: "O vado con Starlink o l'Europa trova una sua Starlink, io mi aspettavo uno scatto d'orgoglio europeo". Poi, certo "farei l'accordo con Musk se tutta l'Europa fosse cogestore... Musk ci presenta il futuro ma noi affidiamo il nostro futuro agli altri o ce lo costruiamo noi? Abbiamo il dovere politico di costruire il nostro futuro...", conclude Prodi in tv ospite del programma Omnibus su La7.

«L’abbaglio» un cammino impegnativo e bellissimo


Nel film di Roberto Andò sulla spedizione dei Mille interpreta Nino Bixio

Marco Bonardelli

Un pezzo di storia italiana poco conosciuto, ma dalle ripercussioni grandi, capace di cambiare gli equilibri politici del nostro Paese, ne “L’abbaglio” di Roberto Andò, in sala con 01 Distribution , dopo l’anteprima a Cannes 2024 e la prima per la stampa che si è tenuta a Palermo. A tre anni dal grande successo de «La stranezza», il regista palermitano riunisce i protagonisti del lavoro precedente («una squadra vincente», l’ha definita), Toni Servillo e la coppia palermitana Salvo Ficarra-Valentino Picone, per narrare l’incredibile vicenda della Colonna Orsini, durante la Spedizione dei Mille del 1860.

venerdì, gennaio 17, 2025

L’ultimo partigiano messinese, Fortunato Gennaro


Avrebbe compiuto 100 anni a ottobre: ieri ci ha lasciato Fortunato Gennaro, partigiano messinese. Una delegazione dell’Anpi di Messina è andata immediatamente a rendergli l’ultimo saluto e tornerà, stavolta al cimitero di Spadafora, al momento della tumulazione. “È il minimo che possiamo fare – ha detto il presidente dell’Associazione partigiani, Giuseppe Martino – per esprimere la nostra gratitudine a chi ha contribuito a lasciarci libertà e democrazia”.

Gli anni giovanili Fortunato Gennaro li ha spesi nella lotta di Liberazione dal nazi-fascismo; una Resistenza “semplice”, la sua, quella di un ragazzo nato al “Ponte Americano” di Messina e cresciuto a Bisconte, poi passato in Umbria con tutta la sua famiglia. E proprio in Umbria è stato componente della “Brigata Gramsci” fra il 1943 e il 1944, portandosi dietro la sua idea di giustizia sociale maturata in riva allo Stretto.

CARABINIERI: SEQUESTRO BENI PER CIRCA 1,5 MILIONI DI EURO


I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Palermo hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro emesso dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, con il quale sono stati sequestrati beni riconducibili a URSO Giuseppe, 65enne, uomo d’onore della famiglia mafiosa di Palermo Santa Maria di Gesù.

URSO Giuseppe ha riportato due condanne irrevocabili per il reato di associazione di stampo mafioso, rispettivamente nel luglio del 2003 e nel novembre del 2022, ed in virtù del riconoscimento del vincolo della continuazione tra le due condanne, gli veniva inflitta la pena complessiva di anni 19 e mesi 6 di reclusione.

L’invito di don Ciotti ai vescovi: «Più incisivi contro la mafia»


Il presidente della Cesi Raspanti: «L’impegno è costante»

Giovanni Azzara

Palermo - Ecumenismo, antimafia, dialogo interreligioso, vocazioni. Sono questi i principali temi trattati dai vescovi siciliani in occasione della recente seduta invernale della Cesi, guidata dal presidente monsignor Antonino Raspanti, vescovo di Acireale. Tra i momenti più significativi, è stato accolto don Luigi Ciotti, presidente di Libera, che ha sottolineato l’importanza della «Giornata della Memoria e dell’Impegno» che quest’anno sarà celebrata a Trapani il 21 marzo. Sarà dunque un’occasione per ricordare le vittime delle mafie e per sostenere le loro famiglie. La celebrazione sarà anticipata da una Veglia di preghiera, prevista per il 20 marzo, come momento di riflessione e spiritualità in preparazione all’importante giornata.

Una proposta di riforma da cestinare?


di Giuseppe Savagnone 

Il significato e i limiti di una proposta

L’intervista in cui il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha presentato il suo progetto di riforma della scuola, nella fascia dai 3 a 14 anni, ha suscitato vivaci reazioni di segno opposto.

Prima di entrare nel merito è il caso, però di chiarire quello che in molti interventi giornalistici non è stato rilevato, dando luogo, come spesso purtroppo accade, a un’informazione confusa e distorta.

Molti titoli parlano di «nuovi programmi», che dovrebbero entrare in vigore a partire dall’anno scolastico 2026-2027. In realtà, in base al principio dell’autonomia, i programmi dovranno farli le scuole.

🟥 Sanità: Mannino ( Cgil Sicilia), “Faraoni nomina con qualche ombra, la sua azione ora e quella dell’intero governo alla prova dei fatti. Urge un cambio di rotta e di passo nella gestione della sanità”

Alfio Mannino

Palermo, 17 gennaio - “Speriamo adesso in  una svolta, anche se è d’obbligo la cautela. Dirigendo l’Asp di Palermo, Daniela Faraoni ha  
infatti mostrato parecchie inadeguatezze e una incomprensibile e fuori da ogni logica gestione dei precari. Ci saremmo aspettati dunque una nomina di più alto profilo. 

Attendiamo comunque il nuovo vertice dell’assessorato alla prova dei fatti, che riveleranno se c’è un cambio di direzione e di passo del governo regionale e del  suo Presidente sulla politica per la sanità”.  Lo dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, a proposito dell’avvicendamento alla guida dell’assessorato regionale alla Salute, dopo le dimissioni di Giovanna Volo.

mercoledì, gennaio 15, 2025

A Lercara si presenta il libro di Serafina Ignoto “L’isola ribelle”


Serafina Ignoto presenta “L'isola ribelle”. Lercara Friddi, venerdì 17 gennaio 2025, ore 17,30 - Palazzo Sartorio

Pippo Furnari


Circa centotrenta anni fa, tra il 1892 e il 1894, nelle campagne e nelle città della Sicilia si è sviluppato il movimento dei Fasci dei lavoratori, al quale aderirono contadini, minatori, operai, artigiani e intellettuali, con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle classi subalterne, di opporsi a viso aperto all’aristocrazia agraria, alla mafia dei gabelloti e dei campieri. Il loro era un sogno di giustizia sociale e di libertà, che aveva l’obiettivo di costruire una nuova società. Fra gli aderenti al movimento dei Fasci, un ruolo di primo piano ebbero le donne, che tentarono per la prima volta nella storia dell’Isola di organizzarsi per emanciparsi e rivendicare lavoro e diritti.

BUFERA SULLA MANIFESTAZIONE. Agrigento Capitale delle polemiche. Gli organizzatori: “No ai commissari”


di Concetto Vecchio

ROMA. Il sindaco Francesco Micciché confessa la sua emozione, ma non ha l’aria di festa, anzi il suo sguardo tradisce malinconia. Non appena aveva messo piede nella prestigiosa sede della Stampa estera a palazzo Grazioli, l’antica dimora di Berlusconi, perché Agrigento vuol parlare al mondo, tutti gli avevano chiesto di una sola cosa: della pioggia che penetra nel teatro che dovrà accogliere Sergio Mattarella. 

«C’è stato un nubifragio, ma io non c’ero, ero a Pesaro, comunque da due settimane c’è un cantiere aperto sul tetto, sarà stato quello, ma da qui a sabato sarà tutto sistemato… » . E i cartelloni sgrammaticati, che hanno fatto dire al più ascoltato intellettuale della destra, Pietrangelo Buttafuoco, che Agrigento andava commissariata? Qui Micciché si fa piccolo piccolo. « Per me Buttafuoco è la migliore penna italiana » . Ed è della vostra area culturale, gli ribattiamo. «Eh, lo so. L’ho chiamato, è stato gentile, persona splendida, cordiale, abbiamo chiarito, forse non sapeva quello che stavamo facendo…». 

martedì, gennaio 14, 2025

INSALACO, IL RIBELLE NELLA CITTA’ MARCIA


Bianca Stancanelli
L'ORA/ Le pagine della memoria. Trentasei anni fa a Palermo l’omicidio del politico democristiano che fu sindaco per 101 giorni. Riproponiamo il nostro ricordo e le pagine del giornale su un delitto inquietante

di BIANCA STANCANELLI 

Il 12 gennaio 1988, in un agguato tra i più sgangherati che storia di mafia ricordi, venne ucciso a Palermo il democristiano Giuseppe Insalaco, sindaco per 101 giorni nei tumultuosi anni Ottanta. Unico sindaco di Palermo assassinato nel Novecento, ancora oggi, 35 anni dopo, resta una vittima cui è stata resa parziale e reticente giustizia. Una vittima, si direbbe, che Palermo non ama ricordare, benché la sua sia la storia di un uomo che ha provato a riscattarsi da un passato pieno d’ombra, ribellandosi ai padroni della città. Una storia che dimostra come fosse estesa e profonda la rete delle relazioni tra mafia, politica, economia e istituzioni nel tempo in cui la fazione corleonese comandava su Cosa nostra. 

IL PERSONAGGIO. “Caro Oliviero, se vedi Dio fagli una foto”



di FRANCESCO MERLO

“Chissà i begli articoli che scriveranno gli ipocriti. Mi piacerebbe leggere il rimpianto di quelli che da vivo mi volevano morto. Ma tu definisci la mia vita una risata durata 82 anni”. “Alla fine manca solo, gli dissi, che tu detti il tuo epitaffio”. E lui: “Eccolo: è stato bello” 

La malattia e il fisico disobbediente l’ironia e le parole da ricordare. Il diario privato del saluto al fotografo

E se poi scopri che Dio esiste? «Lo fotografo e te lo mando per WhatsApp». Rideva di tutte quelle interviste «da moribondo» che si era messo a rilasciare:«Quando davvero morirò, di me diranno: ma Toscani non era già morto?». Il faccione smagrito e non rasato, la luce giallo-arancione smorzata, la maglietta stazzonata, l’espressione da “poverocristo”: era ancora e sempre l’Oliviero il regista di sé stesso, di quelle immagini di sé malatissimo che, come tutte le sue fotografie, avevano stupito l’Italia perché contenevano il suo stupore, lo stesso dei condannati alla sedia elettrica che aveva fotografato nelle carceri americane. 

IL RACCONTO. Il borgo che rinasce con le case a 3 euro. “Parliamo tutte le lingue del mondo”


DI GAETANO SAVATTERI

Viaggio a Sambuca di Sicilia. “Qui si può avere una grande qualità della vita, senza bisogno di essere milionari”. 

SAMBUCA DI SICILIA — Per i vicoli saraceni di Sambuca di Sicilia, antico paese in provincia di Agrigento, fondato dagli arabi 1200 anni fa nella valle del Belice, a una ventina di chilometri dal mare di Sciacca, emerge una nuova topografia. «Perché voi giornalisti vi impressionate tanto? », chiede il sindaco Giuseppe Cacioppo, indicando ponteggi e cantieri: «Questa casa è stata acquistata dai giapponesi, questi invece sono americani, quella gialla è di una famiglia belga, in fondo alla strada c’è una coppia tedesca».

L’ALLARME. La protesta dei sindaci di provincia: “Basta tagli negli ospedali”


MIRIAM DI PERI

Via ai tavoli tecnici in assessorato per ridisegnare la mappa di reparti e posti letto. Il nodo delle strutture di periferia. L’appello degli amministratori di Corleone, Partinico e delle Madonie. La Cgil: “Assistenza territoriale latitante” 

Mentre non si placa la bufera che ha travolto la sanità siciliana, i sindaci guardano con apprensione ai lavori in vista della nuova rete ospedaliera. La commissione Sanità all’Ars ha concluso il ciclo delle audizioni delle Asp e l’assessorato alla Salute ha istituito una serie di tavoli tecnici sui singoli temi, dalla chirurgia alle aree di emergenza, ma la quadra sulla nuova rete è ancora lontana. 

Addio Oliviero Toscani, il fotografo che non aveva paura di guardare


Giovanna Calvenzi

Oliviero Toscani è stato un grandissimo fotografo, ma magari, a volte, le sue intemperanze verbali ce l'hanno fatto dimenticare 

Oliviero Toscani era arrogante, aggressivo, irruente, antipatico. È morto a 82 anni a Cecina, dopo che si erano aggravate le sue condizioni di salute per l'amiloidosi di cui soffriva. Toscani era generoso, sincero, simpatico, irruente, accogliente. È stato un amico. Di tanti. Per festeggiare i suoi ottant'anni gli amici hanno organizzato una gita in pullman per le strade di Milano e a ogni tappa, a ogni fermata, gigantografie delle sue immagini. Non ne sapeva niente, non se lo aspettava, non sapeva cosa dire. Se non sei un vero amico, difficile che tanti si muovano, da tante città italiane ma anche europee, per venirti a festeggiare.

🟥 Sanità: Mannino ( Cgil), “Lo sfascio della sanità certifica il fallimento della gestione Schifani- Volo-Iacolino. Dal governo nessuna scelta di pianificazione strategica, solo l’occupazione militare del settore”

Alfio Mannino

”Urge adesso un’assunzione immediata di responsabilità. Il governo apra un tavolo con i sindacati e i sindaci”

Palermo, 14 gen- “Sei mesi fa, dopo una manifestazione regionale della Cgil proprio sul tema della sanità, ci fu detto che la situazione era sotto controllo. In questi mesi abbiamo poi assistito solo all’occupazione militare e clientelare del settore non accompagnata da alcuna scelta di pianificazione strategica. Il risultato è la situazione attuale, lo sfascio del sistema che certifica il fallimento della gestione Schifani- Volo- Iacolino”. Lo dice Alfio Mannino, segretario generale della Cgil Sicilia. “Non è stato varato  un piano sanitario adeguato, nonostante le nostre ripetute sollecitazioni- aggiunge Mannino- non c’è stato un investimento sulla medicina territoriale  né un piano per colmare le carenze di organico, superando il precariato e  attraverso nuove  assunzioni. Ora, di fronte all’evidenza di un sistema allo sbando- sottolinea-  il governo cerca capri espiatori, operazione che avrebbe un senso solo se la prima mossa fosse la rimozione dell’assessora alla Salute e del dirigente generale della pianificazione strategica.  Noi riteniamo che un’assunzione di responsabilità sarebbe ora  il presupposto per cercare di avviare un cambiamento”.  

Sicilia. Barbagallo: “Ospedali in crisi sistemica per assenza di organizzazione e pianificazione. Schifani rimuova assessore alla Salute Volo e dirigente generale Iacolino”


Palermo, 14 gennaio 2025 – “Negli ultimi anni abbiamo assistito, e denunciato, un continuo spostamento di risorse dalla sanità pubblica a quella privata con trasferimenti di denaro che non hanno sortito gli effetti sperati soprattutto per eliminare le liste d’attesa  né sui servizi all’utenza. 

Al contrario, nei pronto soccorso e nelle strutture sanitarie si va avanti soltanto per diligenza e la grande abnegazione dei medici e del personale sanitario. Ma è di tutta evidenza  che il sistema sanitario pubblico è stato abbandonato a se stesso da parte di chi ha il compito e il dovere di pianificare, programmare  e gestire la macchina sanità nel suo complesso. A questo proposito: ma cosa ha fatto fino ad ora il dirigente generale del dipartimento per la pianificazione strategica dell’assessorato regionale alla Salute, Salvatore Iacolino?

lunedì, gennaio 13, 2025

Da Corleone, un grazie ad Oliviero Toscani!

La copertina di Città Nuove del giugno-luglio 1996 dedicata ad Oliviero Toscani

DINO PATERNOSTRO 

A Corleone Oliviero Toscani ha lasciato il segno. Oggi, nel giorno della sua scomparsa, in tanti ricordiamo quel 2 luglio 1996, quando il famoso fotografo venne per la prima volta in paese per presentare la “folle idea” di realizzare il catalogo Benetton Primavera-Estate 1997 con i volti delle ragazze e dei ragazzi di Corleone. 

Oliviero accettò una scommessa (e la fece accettare alla Benetton) con l’intento di dare una mano ai corleonesi onesti per uscire dall’angolo in cui li avevano cacciati la mafia e la cattiva politica. E lo disse con grande chiarezza quel pomeriggio d’estate al cinema Martorana, suscitando l’entusiasmo dei tanti cittadini presenti. Voleva dimostrare che i volti “puliti” dei nostri giovani non avevano nulla da invidiare alle modelle e ai modelli di professione.

(A seguire, le due pagine che allora Città Nuove dedicò all’evento Toscani)

Corleone ricorda ancora i “click-Toscani”

Oliviero Toscani e alcuni suoi “click” del catalogo Benetton primavera-estate 1997

I giovani e l’Europa: Migrazioni, diritti umani, mafie. Un incontro al don Colletto col presidente di Libera don Luigi Ciotti

Mercoledì 15 gennaio alle ore 11.00 nell’Auditorium dell’IISS Don Colletto di Corleone si svolgerà l’incontro dedicato al tema “Migrazioni, diritti umani mafie”. L’incontro, che costituisce  una tappa importante  del progetto “I Giovani Incontrano l’Europa. Cittadinanza, sovranità, diritti. Dallo stato moderno all’Unione Europea”, programmato dal gruppo di lavoro costituito dai docenti di filosofia,  si propone di approfondire le complesse interconnessioni tra le politiche migratorie dell'Unione Europea (in sinergia con gli stati nazionali) la tutela dei diritti umani e l'influenza delle organizzazioni mafiose in contesti di vulnerabilità.

Corleone, il “Don Colletto” indice la nuova edizione del premio nazionale di poesia



L’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Don Giovanni Colletto di Corleone ha indetto per l’anno scolastico 2024-2025 la XVII edizione del Premio Nazionale di Poesia “Don Giovanni Colletto”.

Il concorso si propone di valorizzare la poesia in tutte le sue forme come espressione della sensibilità dell'animo umano, facendo emergere capacità letterarie, musicali, artistiche che spesso trovano difficoltà a manifestarsi. Obiettivo fondamentale è, quindi, conoscere e promuovere le risorse di creatività dei giovani studenti che frequentano in Italia le Scuole secondarie di primo e secondo grado, i Conservatori e le Università.

Il premio prevede tre sezioni:

domenica, gennaio 12, 2025

Calabria. Uccisi dai clan e dimenticati. L'archivio dei 200 casi irrisolti


ATTILIO BOLZONI

Le indagini sulle vittime della 'ndrangheta si sono fermate spesso nella fase preliminare, senza mai individuare esecutori o mandanti. La giornalista Luciana De Luca dal 2016 raccoglie storie di vittime senza giustizia

In un'Italia lontana c'è un gigantesco archivio vuoto, pieno di schedari vuoti e di fascicoli vuoti. Solo qualche vecchia carta ricoperta dalla polvere, tanti nomi, tanti numeri, una data antica, una perizia balistica, il resoconto di un medico legale È l'archivio dei morti che non ci sono, un archivio che è a Gioia Tauro, a Locri, a Siderno, a Crotone, un archivio che è a San Luca, a Lamezia, a Limbadi, a Vibo, a Varapodio, a Villa San Giovanni. È un archivio che è dappertutto nella Calabria degli omicidi impuniti. 

I DIARI DEL BOSS


Tredici anni di memorie, appunti e riflessioni: sono i quaderni segreti di Matteo Messina Denaro. Un lungo monologo, destinato alla figlia Lorenza, che svela il lato più intimo, ma anche subdolo, di uno dei capiclan più spietati. Il racconto esclusivo e le foto mai viste della latitanza a Verona. La famiglia, la giustizia, l’onore e le amanti: così "U Siccu" descrive la sua storia e la sua verità alla primogenita, che non aveva mai incontrato per 27 anni

di Lirio Abbate

I diari segreti di Matteo Messina Denaro, scoperti durante una perquisizione dopo il suo arresto, portano alla luce un documento unico nel suo genere, di straordinaria importanza, in cui sono raccolti appunti e pensieri annotati dal boss fra il 2003 e il 2016, che adesso si possono sfogliare e leggere. Parliamo di tredici anni di memorie e riflessioni affidate a due quaderni, entrambi con la copertina rigida e illustrati da stampe di opere di Vincent van Gogh, che svelano non solo il lato intimo e personale di uno dei padrini corleonesi più importanti nella storia di Cosa nostra, ma ne documentano anche le formidabili capacità manipolatorie.

La calligrafia di Messina Denaro è estremamente ordinata, in uno stampatello

sabato, gennaio 11, 2025

L’app che mette a posto... gli estorsori. A 34 anni dalla lettera-denuncia di Libero Grassi pubblicata sul Giornale di Sicilia, Addiopizzo ha presentato l'applicazione “Pago chi non paga”


Mariani: «I cittadini collaborino attivamente nella lotta al pizzo». Mazzocco: «In tanti oggi dicono no al racket». Il figlio dell’imprenditore ucciso: «Mio padre ha detto la verità, senza ipocrisia». 
L'app di Addiopizzo nasce per essere il più vicino possibile ai cittadini che con il telefonino possono scegliere le attività commerciali che non si piegano al racket

Fabio Geraci

Palermo, 10 gennaio 1991: una data che ha segnato la storia della lotta al racket. Con la sua lettera al «caro estortore», pubblicata sul Giornale di Sicilia, Libero Grassi ha rotto il muro di omertà sfidando Cosa nostra. A distanza di 34 anni la sua denuncia continua a essere un simbolo di coraggio, ma oggi la battaglia contro il pizzo è sostenuta anche da strumenti digitali che consentono di rafforzarne l'efficacia. La città che non cede è infatti arrivata sugli smartphone: Addiopizzo ha presentato ieri l'applicazione Pago chi non paga che, dopo averla scaricata, permette di individuare tramite geolocalizzazione ristoranti, bar e negozi di abbigliamento e altre attività commerciali che hanno scelto di non pagare la cosiddetta «messa a posto». Realizzato grazie al

A Riace Mimmo Lucano applica la sua rivoluzione: accogliere migranti, integrarli nella comunità e creare nuovi posti di lavoro. Ci spiega come…


Intervista di Mattia Madonia con Domenico (Mimmo) Lucano

"Quando nel 2004 Mimmo Lucano diventa per la prima volta sindaco di Riace, il piccolo paesino calabrese è a un passo dalla sparizione: i giovani che se ne vanno, il lavoro che manca, lo spopolamento a mangiarsi inesorabilmente il territorio. In pochi anni però Lucano applica la sua rivoluzione: accogliere migranti, integrarli nella comunità e creare nuovi posti di lavoro. Il modello Riace fa il giro del mondo: Lucano vince riconoscimenti internazionali come miglior sindaco, finisce addirittura nel documentario Il volo del regista tedesco Wim Wenders. La destra, in piena propaganda anti-immigrati, si infuria. La magistratura inizia a mettergli gli occhi addosso. La prima richiesta di tredici anni e due mesi di carcere per presunti reati legati alla gestione dell’immigrazione sembra fuori dal mondo. Lo stesso Wenders commenta dicendo che non sarebbe meno ridicolo, a questo punto, vedere Papa Francesco in manette per reato di umanità. Le accuse vengono smontate pezzo dopo pezzo, e da qualche mese Lucano non soltanto è stato rieletto per la quarta volta sindaco di Riace, ma anche europarlamentare. E non sono ruoli di facciata. Vive sulla tratta calabro- belga a costo di consumarsi, ma spiega che non può fare altrimenti per portare avanti tutte le sue battaglie.