di Giuseppe Raudino
“Bastimenti d’inchiostro” (Edizioni Kalós, 2024) di Chiara Mazzucchelli rappresenta un esempio pregevole di ricerca interdisciplinare e di sensibilità critica nel contesto della rappresentazione letteraria della Grande Emigrazione siciliana tra il 1876 e il 1924. Come reagirono gli scrittori siciliani che si trovarono confrontati a questo fenomeno di massa?
Con uno stile avvincente e una grande attenzione ai dettagli storici, letterari e sociologici, Mazzucchelli – siciliana di nascita e professoressa associata di Lingua e letteratura italiana alla University of Central Florida di Orlando, USA – illumina un tema che, pur avendo marcato profondamente la storia dell’Italia post-unitaria, ha ricevuto nella letteratura un’attenzione frammentaria e spesso marginale.