martedì, febbraio 28, 2023

La tragedia dei migranti a Crotone nelle parole del ministro degli Interni Piantedosi e in quelle dell’Arcivescovo di Palermo, mons. Lorefice


Dalla registrazione della conferenza stampa del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi:

“L’unica vera cosa che va detta e affermata è: “Non devono partire”. [Non si può] immaginare che ci siano alternative da mettere sullo stesso piano – salvare, non salvare… – al fatto che, quando si è in queste condizioni non bisogna partire. Se noi non lanciamo al mondo – al mondo anche dei territori da cui partono queste persone – questo messaggio, che è etico  prima  tutto: non bisogna partire… ”». «Posso chiedere una cosa?», è intervenuto un giornalista. «Se lei fosse disperato, non cercherebbe di raggiungere un’altra parte del mondo anche con queste condizioni del mare?». «No», ha risposto con decisione il ministro. «No. Perché le dico pure questo: perché sono stato educato anche alla responsabilità. Dunque a non chiedermi io che cosa mi devo aspettare dal luogo, dal paese in cui vivo, ma anche quello che possa dare io al paese in cui vivo per il riscatto dello stesso”.

COMUNICATO STAMPA DELL’ARCIDIOCESI DI PALERMO 

“Le mie Afriche” di Sergio Infuso venerdì prossimo al Cidma di Corleone

ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI INFUSO SARÀ PRESENTE ANCHE L’EX SINDACO DI PALERMO LEOLUCA ORLANDO. 
Venerdì 10 febbraio alle ore 17.30 al CIDMA di via G. Valenti 7 a Corleone sarà presentato il libro di Sergio Infuso “Le mie Afriche”. Interverranno il Sindaco Nicolò Nicolosi, l’Assessore alla Legalità Giusy Dragna, Mariella Petranella, Dino Paternostro, Leoluca Orlando. Modera l’incontro Pippo Cipriani. Leggeranno alcuni brani Cristina Deleo e Marisa Infuso.  di una delle missioni umanitarie di "Ali per Volare" Onlus.”

lunedì, febbraio 27, 2023

LA VINCITRICE. Elly, l’underdog di sinistra: “Sarà il partito dei diritti e un problema per Meloni”

Elly Schlein e Stefano Bonaccini


di 
EMANUELE LAURIA

La neosegretaria: “Anche stavolta non ci hanno visto arrivare. Il popolo democratico è vivo, non tradiamo questa fiducia”. E la premier si congratula

ROMA — L’unico vezzo da star se lo concede nella notte più bella, lasciandosi attendere per trenta interminabili minuti malgrado il risultato già acquisito, il concession speech del rivale Stefano Bonaccini, l’applauso e gli abbracci dei collaboratori e dei big della sua mozione - Zingaretti, Boccia, Speranza, Provenzano - giunti a festeggiarla. Quando manca un quarto d’ora alla mezzanotte Elly Schlein sbuca da una porticina e celebra finalmente il successo meno atteso: ecco la prima donna segretaria del Pd, ecco la prima candidata capace di ribaltare ai gazebo il risultato dei circoli. «Ce l’abbiamo fatta », le prime parole seguite da un’ovazione. «Vi sono immensamente grata. Abbiamo fatto una piccola grande rivoluzione. Anche stavolta non ci hanno visto arrivare... Il popolo democratico è vivo - scandisce c’è ed è pronto a rialzarsi. Abbiamo avuto un mandato chiaro a cambiare davvero. Ricostruiremo fiducia e credibilità, laddove si è spezzata. Terremo insieme le culture di questo partito ma senza rinunciare a una direzione chiara, che è quella che abbiamo indicato agli elettori». 

IL COMMENTO. Una donna che vince nel nome di tante altre donne

di CHIARA VALERIO

Schlein è la prima segretaria di un partito di sinistra e sta lì non come rappresentante di sé stessa ma della maggior parte di noi 

Nel discorso di insediamento alla Presidenza della Camera del 20 Giugno 1979, Nilde Iotti (la cui prima occorrenza, ancora oggi, quando se ne digita il nome su Google è “Nilde Iotti marito”) diceva: «Io stessa – non vi nascondo – vivo quasi in modo emblematico questo momento, avvertendo in esso un significato profondo, che supera la mia persona e investe milioni di donne che attraverso lotte faticose, pazienti e tenaci si sono aperte la strada verso la loro emancipazione. Essere stata una di loro e aver speso tanta parte del mio impegno di lavoro per il loro riscatto, per l’affermazione di una loro pari responsabilità sociale e umana, costituisce e costituirà sempre un motivo di orgoglio della mia vita». Il 20 Giugno 1979 Elly Schlein – all’anagrafe Elena Ethel Schlein – non è ancora nata, lo farà il 4 maggio 1985, e da ieri è il primo segretario donna del Partito Democratico. Correggo. È la prima segretaria di un partito di sinistra in Italia. Siamo nel 2023. 

L’elezione di Elly Schlein è un fatto unico, ma da ieri il nostro pensiero corre su quella spiaggia di Crotone…


GIANNI CUPERLO

Da ieri il Pd ha una nuova segretaria. Il risultato di Elly Schlein è un fatto in sé unico per la novità e le speranze che ha innescato. Ci torno tra un istante, ma da ieri il pensiero corre lì, su quella spiaggia di Crotone e non si può che partire da questo. Kr14f9. Ho letto questa sigla riportata da Repubblica e non sai come dartene ragione. Credo di aver capito che si debba leggere così. “Crotone, quattordicesimo corpo recuperato e classificato, femmina, nove anni”. Qualunque commento non può che arenarsi qui. Di corpi avvolti in un sacco bianco adagiati uno accanto all’altro ce ne sono decine, sessantuno a oggi ma le ultime notizie parlano di un numero assai più alto e tragico. 

domenica, febbraio 26, 2023

Elly Schlein Nuova segretaria del Pd. Ha vinto anche a Corleone

Elly Schlein

Tanti hanno detto che “Non era mai successo che il risultato delle primarie tra gli iscritti fosse ribaltato dal risultato dei gazebo aperti ai cittadini”. Se adesso è accaduto probabilmente è perché gli iscritti al Pd degli ultimi anni non sono stati più abbastanza rappresentativi dell’animo popolare. 

Bonaccini riconosce vittoria. Elly Schlein è la nuova segretaria del Pd

"Congratulazioni e in bocca al lupo a Elly Schlein". Bonaccini riconosce la vittoria. Elly Schlein è la nuova segretaria del Pd.

Pd: in Sicilia prevale Schlein col 57,3%

In Sicilia, a spoglio praticamente ultimato

sabato, febbraio 25, 2023

Corleone, ufficializzata la costituzione del “Gruppo Community Rotary” del Rotary International denominato “Animosa Civitas - Corleone”

Angela Leone e Mimmo Ferrara


Giovedì  16 Febbraio nei locali della Sede del  Rotary Club-Corleone di via Papa Giovanni XXIII, presso l’Istituto Suore di Santa Chiara, durante una seduta congiunta  tra
 la Pro-Loco, associazione di volontaripresieduta da Angela Leone, ed il Rotary Club,  presieduto da Mimmo Ferrara, è stata ufficializzata la costituzione del “Gruppo Community  Rotary” (RCC)  del Rotary International denominato  “Animosa Civitas - Corleone”, al fine di incoraggiare la collaborazione fra Rotariani e non Rotariani per iniziative volte a valorizzare il patrimonio storico, archeologico e culturale della zona del Corleonese. 

I laboratori di analisi sospendono la protesta in Sicilia: parola alla Regione

La protesta dei laboratori di analisi cliniche in Sicilia

«Sospendiamo lo stato di agitazione per attendere le risposte che ci sono state annunciate dall’assessore Giovanna Volo». 

Lo dice, in una nota, Pietro Miraglia, presidente dell’Ordine dei biologi della Sicilia e leader regionale di Federbiologi SnaBilp, l’organizzazione sindacale dei biologi titolari di laboratori di analisi. L’annuncio è arrivato al termine della manifestazione indetta dal comitato intersindacale della sanità privata accreditata isolana (in rappresentanza di 1.800 strutture diffuse su tutto il territorio regionale), che ieri mattina ha visto migliaia di professionisti, provenienti da ogni parte della Sicilia, darsi appuntamento a Palermo, per depositare, simbolicamente, in segno di protesta, le chiavi delle proprie strutture davanti alla sede dell’assessorato regionale alla Salute.

venerdì, febbraio 24, 2023

In marcia quarant'anni dopo contro la mafia da Bagheria a Casteldaccia. In migliaia all'iniziativa organizzata dal centro Pio La Torre


“Quarant'anni dopo la prima marcia antimafia il clima è cambiato, oggi torniamo in corteo dopo l'arresto di Matteo Messina Denaro che con la sua latitanza trentennale resa possibile da connivenze politiche,
amministrative e culturali impone, oggi più che mai, la necessità di sciogliere il nodo mafia-corruzione. Torniamo in corteo dopo il covid insieme a studenti, Chiesa, sindacati, politici, cittadini a ribadire l'attualità della legge Rognoni- La Torre”. Così Vito Lo Monaco, presidente emerito del centro studi Pio La Torre, ha spiegato il senso della partecipazione alla marcia antimafia, 40 anni dopo la prima storica edizione del 1983. Un'adesione massiccia e trasversale che ha visto migliaia di persone in cammino lungo quasi sei km di quella che prima era nota come strada del Vallone e via di fuga dei killer, e dal 2014 ribattezzata strada della marcia antimafia. Un lavoro nelle scuole lungo e capillare, come ha sottolineato la presidente del centro, Loredana Introini:

Palermo, il grido degli studenti: “Basta guerra, basta armi, pace sulla terra”


Stamattina Palermo è stata inondata da una marea colorata di bambini, bambine, ragazzi, ragazze, giovani, donne e uomini, più di 10 mila. Il loro grido è stato basta guerra, basta armi, pace sulla terra.  
Chiedono  ai potenti della terra, tutti, di negoziare, negoziare, negoziare. Prima dell'inizio del corteo c'e stato un concerto degli/lle studenti del conservatorio di musica.  Il corteo è stato accompagnato dalla banda degli/lle studenti  del liceo Regina Margherita. A conclusione del corteo tutte le scuole, più di 35, hanno presentato delle  performance sempre sul tema della pace. Un vero inno alla vita, alla pace, al futuro, controcorrente rispetto ad una narrazione a senso unico e bellicista. Grazie alla scuola di Palermo per l'impegno convinto e appassionato!

Daniela Dioguardi

Campobello di Licata. Silvia Lotti e Silvio Benedetto continuano la loro attività artistico-culturale, con la serie "incontri"


Molti di questi "incontri" sono certamente conviviali ma accolgono anche conversazioni dialettiche senza escludere dimostrazioni teoriche e pratiche sulle arti figurative e sul teatro.

Questi incontri si configurano ormai come un importante appuntamento in una realtà agrigentina non sempre vivace e propositiva, che pare impegnata più che altro in qualche appuntamento gastronomico, piacevole senz'altro e benvenuto anch'esso per i tanti lavoratori del settore.

Questo sabato 25 febbraio, nella Saletta Minerva di Campobello di Licata, sarà presente da Casteldaccia il pittore Pippo Di Giacinto, che con Silvia Lotti parlerà delle diverse tecniche possibili per realizzare una cartella di opere grafiche sul tema "l'agave".

24 febbraio, il giorno in cui l'Ucraina si è salvata


Davide Maria De Luca

Il primo giorno dell'invasione dell'Ucraina è stato anche il più importante. Quella mattina, il presidente russo Vladimir Putin aveva annunciato la sua "operazione militare speciale" e la "denazificazione" dell'Ucraina. Pochi minuti dopo, le forze armate russe hanno lanciato un'invasione che ha sorpreso tutti per le sue dimensioni e la sua ambizione.

Nessuno poteva saperlo in quelle ore di panico e terrore, ma in quel primo giorno il piano russo aveva già mostrato tutte le crepe che nel giro di poche settimane lo avrebbero mandato in frantumi. Putin si aspettava di decapitare la leadership ucraina con un rapido colpo di mano sulla capitale Kiev e poi liquidare il resto della resistenza in poche settimane. Un anno dopo è chiaro che se l'Ucraina può ancora uscire sconfitta da questo conflitto, quel giorno la Russia ha perso ogni possibilità di vincerla. Questa è la cronaca, ora per ora, di quella giornata.

MEMORIA E VITA BUONA: “CITTÀ FATE VIVERE IL PICCOLO GIUSEPPE DI MATTEO!”

Il piccolo Giuseppe Di Matteo col suo cavallo

L’appello di due preti e, a Casal di Principe, una risposta forte

La cattura di Matteo Messina Denaro, latitante per 30 anni, ci ha fatto tirare un respiro di sollievo e porre tantissime domande. In queste settimane si è parlato tanto di lui. La curiosità, però, rischia di prendere, inutilmente, il sopravvento. Qui, invece, non ci si soffermerà sulla vita privata del capo mafioso. E si tenterà di spostare l’attenzione su specialmente una, una sola, delle sue tante vittime innocenti: il piccolo Giuseppe Di Matteo. La storia di questo ragazzino, infatti, sta a dimostrare la disumanità in cui precipitarono Matteo Messina Denaro e i suoi complici, Giovanni Brusca, i fratelli Graviano, Leoluca Bagarella. Oltre, ovviamente, a Enzo Brusca, Vincenzo Chiodo e Giuseppe Monticciolo che eseguivano i loro ordini, senza battere ciglio.

mercoledì, febbraio 22, 2023

La festa di S. Leoluca a Corleone: il 25 febbraio degustazione della classica “pasta con finocchi e sarde”


Come da tradizione, il primo marzo a Corleone sarà celebrata la festa di San Leoluca, patrono della città. La data del primo marzo ə stata scelta perché rappresenta il giorno in cui San Leoluca è salito al cielo. 

Dopo la pandemia, riprende la tradizionale processione, che è preceduta dalla novena come preparazione spirituale.  Il 25 febbraio alle ore 20,00 sarà riproposta, grazie alla collaborazione dell'IISS don Calogero Di Vincenti di Bisacquino, la III edizione della degustazione della pasta con i finocchi e le sarde. Un piatto tipico, che rappresenta un classico della cucina corleonese. 

L'effige di San Leoluca dalla sua chiesa sarà trasferita in Chiesa Madre martedì 28 febbraio. Nell'occasione la celebrazione eucaristica sarà presieduta dall'arcivescovo di Monreale mons. Gualtiero Isacchi. 


Corleone, addio a Gina Scalisi, una grande educatrice attiva anche nella difficile trincea della sua città

La foto straordinaria (ph. Oliveri) della manifestazione antimafia di Corleone del 2 giugno 1992: al centro Gina Scalisi circondata dai suoi bambini 

di Dino Paternostro

Un pensiero affettuoso in memoria della d.ssa Gina Scalisi. La ricordo direttrice del circolo didattico di Corleone, quando il 2 giugno 1992, pochi giorni dopo la strage di Capaci, organizzò con le maestre e con gli alunni un corteo per le vie del paese per ricordare GIOVANNI FALCONE, FRANCESCA MORVILLO, ANTONIO MONTINARO ROCCO DICILLO E VITO SCHIFANI e protestare contro i mafiosi “corleonesi” che avevano organizzato quella terribile strage. Erano più di 800 bambini che sfilavano nelle strade della nostra città, additata ovunque come “capitale della mafia, “patria dei famigerati boss stragisti”.

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I sorprendenti risultati del più grosso studio sulla settimana lavorativa di quattro giorni


La cosiddetta “settimana corta” non diminuisce la produttività, non danneggia le aziende e chi lavora sta meglio

Martedì sono stati pubblicati i risultati di uno studio, il più ampio al mondo finora sull’argomento, sulla settimana lavorativa di quattro giorni anziché cinque: come altre ricerche svolte finora, lo studio suggerisce che la riduzione dell’orario di lavoro diminuisca lo stress di chi lavora e non intacchi la produttività delle aziende, in alcuni casi aumentandola. La maggior parte delle aziende coinvolte, 61 in tutto, ha deciso di non tornare alla settimana lavorativa di cinque giorni.

ll 24 corteo per la #Pace a Palermo, ore 9,30, da piazza Politeama ai Cantieri alla Zisa, organizzata dal comitato di Palermo di #EuropeForPeace. Hanno aderito decine di associazioni e 35 scuole


Palermo 22 febbraio 2023 – Palermo è pronta alla grande mobilitazione del giorno 24 per la Pace. In linea con le iniziative in programma nelle altre città italiane ed europee coordinate da Europe for Peace, venerdì 24 febbraio a Palermo, a un anno dalla guerra in Ucraina, si terrà un corteo per la pace che partirà alle 9,30 da piazza Politeama per raggiungere, percorrendo la via Dante, i Cantieri Culturali della Zisa. In piazza Pina Bausch si terranno gli interventi.
   

     Un corteo per chiedere il cessate il fuoco, il dialogo e i negoziati di pace per costruire un’Europa sicura e pacifica per tutti.

      I protagonisti a Palermo saranno le ragazze e i ragazzi delle scuole di Palermo, e gli studenti universitari, che in prima fila, con forza, chiarezza e determinazione chiederanno lo stop alla guerra. Sono finora 35 gli istituti di ogni ordine e grado, elementari, medie e licei, anche dell’hinterland, che hanno aderito alla giornata di mobilitazione. Prevista la partecipazione di oltre un migliaio di studenti.

martedì, febbraio 21, 2023

Piano di riequilibrio, partito il confronto con il Comune di Palermo. Cgil, Cisl, Uil: “Prendiamo atto che il dissesto è scongiurato e che si evita l’aumento delle tasse”

Leonardo La Piana, Mario Ridulfo e Ignazio Baudo

Attendiamo i dati completi”. Prevista l’assunzione di 20 unità per la lotta all’evasione”
Palermo 22 febbraio 2023 – Incontro al Comune tra Cgil, Cisl, Uil e l’assessore al Bilancio Dario Falzone e il segretario generale raimondo  Liotta sull’accordo Stato-Comune e sul piano di riequilibrio. Un confronto ritenuto dai sindacati “interlocutorio, su dati ancora parziali”.    
     “L’amministrazione deve completare il piano di riequilibrio, ci rivedremo presto con ulteriori dati da esaminare. Intanto prendiamo atto che lo spettro del dissesto si è allontanato, così ci ha detto l’amministrazione -  dichiarano il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo, il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana e il segretario Uil Sicilia e Area Vasta Ignazio Baudo - Abituati a manovre lacrime e sangue, è un risultato importante sapere che da parte della nuova amministrazione  non ci saranno ulteriori tasse per i cittadini, se non l’aumento della tassa di soggiorno, e nessun impatto sulle partecipate, per le quali sollecitiamo le nomine.  

lunedì, febbraio 20, 2023

Corleone, sabato prossimo un altro appuntamento culturale: il Cidma, la Biblioteca diffusa, col patrocinio del comune presentato il libro di poesie di Margherita Ingoglia “La malagrazia - ballate (delle) disturbanti”


Sabato 25 febbraio, alle ore 17.30, un altro appuntamento letterario proposto dal Cidma e dalla Biblioteca diffusa di Palazzo Triolo, col patrocinio del comune di Corleone. Sarà presentato il libro di poesie di Margherita Ingoglia “La malagrazia - ballate (delle) disturbanti” (A&B editrice; 14 euro), un coro di voci effimere. 

La raccolta composta da ballate e poesie, della scrittrice siciliana, racconta la donna nel tempo e nei suoi percorsi storici e personali:  La donna in  rapporto con il proprio corpo, con la maternità, la sterilità, la fecondazione assistita, La donna in relazione al maschile - che è in sé e fuori da sé - con il quale deve condividere se stessa e le relazioni sociali. 

domenica, febbraio 19, 2023

I cittadini in campo. L’intervista a Maurizio Landini, segretario generale Cgil: «L’Europa ritrovi il suo ruolo»

Maurizio Landini

«Sono sinceramente preoccupato – e contrariato – da un summit europeo che oggi, anziché esplorare tutte le possibilità per arrivare a un negoziato di pace in Ucraina, si occupa solo di quali e quante armi fornire a Kiev». 

Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, non nasconde i timori per un cessate il fuoco che appare ancora lontano, mentre un allargamento e un’escalation del conflitto si fanno più incombenti e minacciosi. Tanto da rendere ancora più urgente una nuova mobilitazione del sindacato assieme al movimento pacifista.

Segretario, avete aderito alla marcia straordinaria per la pace PerugiAssisi e avete deciso due giorni di mobilitazione di tutte le strutture Cgil. Ma come si realizzerà questo impegno e con quali obiettivi?

Schlein scommette su un Pd a vocazione minoritaria

Elly Schlein

STEFANO FELTRI direttore 

Elly Schlein è un enigma: rappresenta il futuro del Partito democratico, della sinistra almeno in Italia, o il suo limite?

La candidata alle primarie del Pd è l'alternativa necessaria alla leadership femminile di Giorgia Meloni o la sua migliore garanzia di sopravvivenza?

Sono domande che si fanno in molti in questi giorni che precedono le primarie aperte del 26 febbraio, quando simpatizzanti, elettori, e passanti potranno votare per il segretario del Partito democratico.

Stefano Bonaccini, il favorito, è un oggetto politico ben riconoscibile, amministratore locale di una regione con la fama (talvolta esagerata) di essere ben amministrata, l'Emilia-Romagna, che rappresenta sia la continuità con il potere rosso post comunista sia l'eredità di quella stagione riformista breve, intensa e traumatica che ha ancora l'etichetta poco lusinghiera di "renzismo". Ma Elly Schlein cos'è esattamente?

Vibo Valentia, la città si prepara a festeggiare il santo patrono San Leoluca


In programma un ricco calendario di eventi per un cammino tra fede e cultura. Il vescovo mons. Attilio Nostro presiederà la messa solenne nel Duomo alla presenza delle massime autorità civili, militari e religiose del territorio

Di Michele Petullà

La comunità vibonese si appresta a vivere, come ogni anno con trepidazione, la celebrazione della Festa di San Leoluca, patrono della città. Ricco il programma degli eventi, minuziosamente predisposto e organizzato dai parroci don Pasquale Rosano e don Matteo Rizzo, entrambi al loro “esordio” in questa festività, dato che sono solo da pochi mesi alla guida della parrocchia. 

Lunedi 20 febbraio prenderà avvio 

Dal 20 febbraio al 1 marzo i festeggiamenti in onore di S. Leoluca, patrono di Corleone. Chi era San Leone Luca?

 SAN LEONE LUCA DA CORLEONE

di MARIUCCIA STELLADORO

Santo monaco italo-greco vissuto tra il IX-X secolo, Leone Luca nacque a Corleone di Sicilia (Non Corleone di Calabria, come vuole il Di Meo, Annali, pp. 128-129) da Leone e Teotiste, contadini e pastori. Ancora in giovane età rimase orfano di entrambi i genitori, abbandonò i lavori agresti ed entrò novizio nel monastero di S. Filippo di Agira, dove ricevette la prima tonsura da un anziano monaco e il consiglio di emigrare in Calabria a causa della violente incursioni dei Saraceni in Sicilia. Raggiunta la Calabria, incontrò una pia donna, alla quale manifestò le tribolazioni dell’animo suo e le domandò un consiglio sul da farsi. E fu proprio tale donna che lo indusse ad abbracciare la vita monastica cenobitica.

ALLARME IN SICILIA. Addio al superbonus, imprese alle corde, 10mila posti in bilico

Il presidente regionale di LegaCoop Parrino: “ Settemila aziende rischiano di chiudere”. Anche Schifani chiede modifiche al decreto del governo Meloni

di CLAUDIO REALE

La stima, di fronte agli iscritti di LegaCoop, la fornisce il direttore dello Svimez, Luca Bianchi: «In ballo ci sono 3 miliardi di euro » . Perché a tanto ammonta in Sicilia il credito ammesso in detrazione per il superbonus che adesso con un tratto di penna il governo Meloni vuole impedire di cedere alle banche: «Sarebbe una catastrofe per il sistema imprenditoriale siciliano», dice senza giri di parole il riconfermato presidente di LegaCoop Sicilia Filippo Parrino: uno tsunami che secondo Parrino travolgerebbe 7mila delle 14mila imprese che hanno avuto accesso al superbonus e che lascerebbe sul terreno migliaia di lavoratori. Anche qui una stima precisa non c’è, ma si viaggia a spanne: «Fra 7 e 10mila posti di lavoro», calcola in platea il vicesegretario nazionale del Partito democratico Giuseppe Provenzano.

sabato, febbraio 18, 2023

Yekatit 12 è la data del massacro in Etiopia che l'Italia ha rimosso


Diego Guzzi storico

Il generale Graziani fu ferito nell'attentato a cui i soldati italiani risposero con il massacro indiscriminato di civili

Il 19 febbraio 1937 venne organizzata ad Addis Abeba, la capitale dell'Etiopia, una cerimonia pubblica per festeggiare la nascita del primogenito del principe Umberto di Savoia. L'iniziativa fu promossa dal viceré Rodolfo Graziani, che da alcuni mesi governava il paese: l'Etiopia era stata infatti conquistata dall'Italia l'anno precedente al termine di un'aggressione coloniale che aveva esteso i possedimenti nell'Africa orientale Italiana e condotto Mussolini a proclamare l'"Impero".

Il massacro

La tana di latitanti e pentiti tra lago Maggiore e lago d'Orta


Attilio Bolzoni

Dopo l'arresto di Messina Denaro sono emersi nuovi dettagli sulle figure che si sono incrociate in Piemonte nel periodo successivo alle stragi. Il gelataio Baiardo abita ancora in questa zona, tra lago d'Orta e lago Maggiore

Stavano tutti là, fra due laghi. Latitanti, pentiti, sicari, generali. E tutti allo stesso tempo, nei mesi successivi alle stragi di Palermo. Valli, montagne e misteri riaffiorano trent'anni dopo in un luogo lontano dal sangue che si spargeva sulle strade siciliane, un angolo d'Italia apparentemente tranquillo, forse anche troppo per ciò che stiamo apprendendo dopo la cattura di Matteo Messina Denaro . Dettagli trascurati o ignorati. Perché fra il lago d'Orta e la sponda piemontese del lago Maggiore, si nascondono più segreti di quanti ne possiamo immaginare.

Esche e truffe

giovedì, febbraio 16, 2023

La mafia va sempre oltre la distinzione tra destra e sinistra

Attilio Bolzoni

Lo storico Enzo Ciconte ha aperto una discussione su Domani sulla legittimità, per questa destra, di intestarsi le battaglie antimafia dopo la cattura di Messina Denaro

Quale partito o movimento politico, oggi in Italia, non si dichiara apertamente antimafia? A parole tutti. E chi si sognerebbe mai di manifestare pubblicamente apprezzamento a un Matteo Messina Denaro o ai rappresentanti di una famiglia di Cosa nostra o di 'ndrangheta?

“IL FILO ROSSO DELLA MEMORIA” E’ IL PRIMO EVENTO DELLA CASA DEL POPOLO “PEPPINO IMPASTATO” DI PALERMO, DEDICATA AL FONDATORE DI RADIO AUT


Pietro Scaglione

Palermo ospita una nuova Casa del Popolo, intitolata a Peppino Impastato, fondatore di Radio Aut, poeta, scrittore, esponente di Democrazia Proletaria e uno dei martiri dell’antimafia sociale, ucciso a Cinisi il 9 maggio del 1978. La sede è in Via Isidoro La Lumia 56, tra il quartiere Borgo Vecchio e la centralissima Via Libertà.

La Casa del Popolo Peppino Impastato condivide la sede con un’altra importante realtà del territorio: A.Si.D.A –Associazione Sindacale per il Diritto all’Abitare “12 Luglio”, in continuità con l’azione del Comitato di Lotta per la Casa, nato nel 2002.

Il primo evento della Casa del Popolo Peppino Impastato si intitola “ll filo rosso della memoria” ed è in programma venerdì 17 febbraio, dalle ore 17.30 alle ore 20.@30.

L’iniziativa è finalizzata a ricordare Peppino Impastato “nei racconti, e non solo, di chi lo ha vissuto, per cercare di avere una visione quanto più possibile vera e reale e non iconica e romanzata della sua storia.

Lercara Friddi: i Carabinieri arrestano una banda di malviventi specializzati in furti in abitazione


Alle prime ore di oggi, i Carabinieri della Compagnia di Lercara Friddi hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Termini Imerese, nei confronti di cinque trentenni palermitani, accusati dei reati di furto in abitazione, ricettazione e porto abusivo di arma corta. 

L’articolata attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Termini Imerese e svolta dai militari dell’Arma, ha permesso di contestare agli odierni indagati oltre venticinque furti in abitazioni messi a segno, in concorso tra loro, nei mesi di agosto e settembre dello scorso anno, nei Comuni di Castronovo di Sicilia, Roccapalumba, Vicari e Lercara Friddi, dai quali avrebbero ricavato un bottino di circa 50.000 euro. Gli indagati sarebbero inoltre ritenuti responsabili del reato di ricettazione di due autovetture, già provento di furto, nonché di detenzione illegale e porto abusivo in luogo pubblico di una pistola.

L'assoluzione di Berlusconi non cancella gli scandali


di NELLO TROCCHIA

Molti dei partecipanti al sistema delle cene di Arcore e agli strascichi di favori e pagamenti sono già stati condannati in via definitiva. Nel 2009 l'ex moglie Veronica Lario aveva già capito tutto sul Cavaliere

Il centrodestra, a partire dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, festeggia l'assoluzione di Silvio Berlusconi nel processo Ruby ter, ma una sentenza di primo grado, fondata su un cavillo che altri giudici avevano interpretato diversamente, non lava le condotte dell'ex presidente del Consiglio.

Il pregiudicato per frode fiscale Berlusconi ha mentito al paese, ha beneficiato di un circolo prostitutivo presso le sue dimore, ha pagato escort e si è così sottoposto a possibili ricatti e ritorsioni portando il paese a un passo dalla bancarotta, nel 2011. Un paese che, nei consessi internazionali, perdeva ruolo e prestigio per gli scandali di un presidente travolto da questioni di letto e bagordi.

martedì, febbraio 14, 2023

Pablo Neruda fu assassinato? Le analisi confermano la morte per avvelenamento


Le ulteriori analisi effettuate da un pool internazionale di esperti sui resti del poeta cileno Pablo Neruda hanno confermato la presenza di una tossina che ne avrebbe causato la morte il 23 settembre 1973. 

Ad affermarlo, in un’intervista rilanciata oggi dalla stampa locale, è la stessa famiglia del premio Nobel per la Letteratura, anticipando in questo modo la diffusione pubblica dei risultati ufficiali delle analisi annunciata inizialmente per mercoledì. 
«Adesso sappiamo che il clostridium botulinum non avrebbe dovuto essere presente nelle ossa di Neruda e che è stato assassinato nel 1973 da agenti dello Stato cileno», ha detto il nipote, Rodolfo Reyes. 

Il batterio era stato individuato per la prima volta nel 2017 da un gruppo di esperti che avevano avanzato l’ipotesi di un avvelenamento ed avevano messo in dubbio la versione ufficiale che parlava di un decesso derivato da un inesorabile cancro alla prostata. Una morte, quella di Ricardo Eliécer Neftalí Reyes Basoalto (il vero nome di Neruda), avvenuta dopo appena 12 giorni dal golpe del generale Augusto Pinochet che mise fine in Cile all’esperienza democratica del presidente Salvador Allende.

Corriere.it, 14/2/2023

Cosa ci insegnano queste elezioni

Enrico Rossi, ex presidente regione Toscana

di ENRICO ROSSI

Non potrà rinascere la sinistra senza un partito del lavoro, un moderno partito ecologista e socialista che si batte per la giustizia sociale, per la tutela dell’ambiente, per le libertà individuali, per la scuola e la sanità pubbliche, in un quadro di impegno per l’Europa unita e per la pace

Queste elezioni, a ben guardare, anche per chi le ha vinte, sono una vittoria mutilata: la destra trionfa in un campo di battaglia abbandonato da ben il 60 per cento dei cittadini aventi diritto al voto. Anche se ottengono più del 50% dei votanti, i due presidenti sono eletti con poco più del 20 per cento del corpo elettorale. Possono ritenersi pienamente rappresentati della loro regione brindare per i loro successi?

lunedì, febbraio 13, 2023

Le elezioni regionali in Lombardia e nel Lazio. Questa volta ci sono buone notizie anche nella sconfitta


PIERO IGNAZI 
politologo

Il calo nella partecipazione elettorale era prevedibile ma non di questa portata. In entrambe le regioni al voto la differenza rispetto al 2018 è di circa il 30 per cento in meno. Stanchezza dopo le politiche di cinque mesi fa? Sfiducia e disinteresse per l'istituto regionale? Scarso appeal dei candidati? Tutte ragioni plausibili. Ma quando nelle due regioni più importanti d'Italia si scende sotto il 50 per cento dei votanti il problema della legittimità delle istituzioni si pone. Soprattutto perché coloro che non votano si concentrano tra i ceti sottoprivilegiati, tra chi ha un livello modesto sia di istruzione che di reddito, e si sente ai margini dei processi decisionali. Anche perché sono deperite le grandi organizzazioni, la chiesa e il partito cattolico da un lato, i sindacati e i partiti di sinistra dall'altro, che facevano educazione politica, smuovendo dall'apatia chi non aveva risorse cognitive, e li inseriva in un contesto collettivo di partecipazione e condivisione di obiettivi. La rete non riesce - per ora - ad arrestare questa deriva. Da questa valle di lacrime emergono i due vincitori annunciati. Come alle politiche, l'unione del centro-destra fa la forza e la dispersione del centro-sinistra lo porta alla disfatta.

Marcia antimafia: domani a Bagheria la riunione con rappresentanti terzo settore e istituzioni

Palermo, 13 febbraio - Continuano i preparativi per la marcia antimafia organizzata dal centro Pio La Torre come quella storica di 40 anni fa, avvenuta nel 1983: domani, martedì 14 febbraio, alle 17, si terrà al Teatro di Palazzo Butera di Bagheria (in corso Butera) la riunione dei rappresentanti delle scuole, delle università, dei comuni, degli enti e delle organizzazioni sindacali, sociali, culturali e antimafia che hanno aderito alla marcia antimafia Bagheria-Casteldaccia prevista per venerdì 24 febbraio.
Una riunione per fare il punto sulla partecipazione e che arriva a conclusione degli incontri preliminari con le scuole e i consigli comunali, per verificare lo stato di informazione e sensibilizzazione delle cittadinanze, degli studenti e del mondo dell'associazionismo per la riuscita della marcia.
 

Cettina Busacca, i cantastorie custodiscono l’identità siciliana

Cettina Busacca figlia d'arte

di PIPPO LA BARBA

Bella serata di musica venerdì 10 febbraio 2023 in una pizzeria Ciury di Portella di mare organizzata dal Club Culturale Andromeda. Al centro dell'evento la cantastorie Cettina Busacca e il gruppo musicale "I Lumia" di Alfonso Gagliardo, Alberto Russo e Giovanni Sozzi. Cettina Busacca è figlia d'arte. 

Suo zio è il famoso cantastorie Ciccio Busacca, il padre Nino anch'egli cantastorie. Nino subentrò al fratello quando Ciccio andò via da Paternò per diffondere la sua arte oltre lo stretto e all'estero.

MISILMERI, SEQUESTRATI BENI PER CIRCA 500.000 EURO


Lattività dindagine finalizzate all’individuazione delle disponibilità economico-imprenditoriali riconducibili ad appartenenti all’organizzazione mafiosa “Cosa nostra” svolte dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Palermo, hanno portato all’emissione da parte della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo, che aveva accolto le richieste della locale Procura della Repubblica, di un provvedimento di sequestro di beni per un valore complessivo di circa 500.000 euro a carico degli eredi di Vincenzo SUCATO.

Vincenzo SUCATO, deceduto nell’aprile del 2020 mentre era detenuto in attesa di primo giudizio, era stato arrestato nell’ambito dell’operazione di servizio denominata “CUPOLA 2.0” con l’accusa di essere stato il reggente della famiglia mafiosa di Misilmeri (PA)in particolare per aver curato e programmato la gestione delle estorsioni sul territorio.

Venerdì prossimo a Corleone “i mandarini di Ciaculli” di Roberto Tagliavia. Un libro così lontano ma anche così vicino a Corleone…


Venerdì prossimo, alle ore 17.00, nei locali del Cidma di Corleone, sarà presentato il libro di Roberto Tagliavia “I mandarini di Ciaculli”. Insieme all’autore, interverranno il sindaco Nicoló Nicolosi, Dino Paternostro, Pippo Pinzolo, Pietro Ragusa, Maria Maniscalco, Michele La Torre e Giovanni Giannobile. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare.

In questo libro, per la prima volta, viene raccontata un’epopea civile dimenticata del secondo dopoguerra italiano, intrecciando ricordi privati d’infanzia e giovinezza, amori e disincanti dei componenti della famiglia Tagliavia con vicende politiche locali e nazionali. Con una puntata anche a Corleone…

Una storia vera, vissuta in una frontiera del mondo. Protagonista una famiglia siciliana che nel pieno delle guerre di mafia lotta per liberare la propria terra. Una grande saga, tratteggiata con l’arancione intenso dei mandarini tardivi di Ciaculli, sotto il sole di Sicilia. Agrumi profumatissimi coltivati nella Tenuta Favarella, residuo della mitica Conca d’Oro.