mercoledì, luglio 31, 2024

Autonomia, raggiunte le 500 mila firme per il referendum in dieci giorni. Esultano i promotori: “Adesioni anche da elettori del centrodestra”

Un banchetto della raccolta firme per il referendum contro l'Autonomia a Napoli

di Matteo Pucciarelli 

La raccolta avviata nei banchetti organizzati dai partiti (Pd, M5S, Avs, +Europa, Rifondazione, Italia viva, Psi), da Cgil, Anpi, Arci, Legambiente, Wwf, Acli, Libera e sul portale ministeriale. La mobilitazione non si ferma, obiettivo: un milione di firme per settembre

Non è ancora ufficiale, ma è questione di ore per l’annuncio: sono state raggiunte le 500 mila firme necessarie per indire il referendum sull’autonomia differenziata. Una cifra a cui si è arrivati in soli dieci giorni dall’avvio della campagna, un risultato che è andato al di là delle più rosee aspettative degli organizzatori. La raccolta è mista, sia attraverso i banchetti fisici organizzati dai partiti (Pd, M5S, Avs, +Europa, Rifondazione, Italia viva, Psi) che dai corpi sociali, come Cgil, Uil, Anpi, Arci, Legambiente, Wwf, Acli, Libera; e sia sul portale ministerialedove basta un accesso certificato — ad esempio con la Spid — per aderire.

L’INTERVISTA. Paolo Crepet: “Non cambierà nulla? Se lo pensi sei morto”


di Irene Carmina 

Giovani fragili e spaesati, genitori-pusher che narcotizzano i figli riempiendoli di soldi che non verranno mai spesi in libreria. Che a 5 anni piazzano i bambini davanti a uno schermo condannandoli alla solitudine digitale, a 11 gli mescolano ancora il caffelatte con lo zucchero, a 13 li mandano in giro a fare serata e si meravigliano se fanno sesso per la prima volta. Passa il tempo e diventano a loro volta genitori, insegnanti, politici. Insicuri. 

«Di cosa ci stupiamo? Abbiamo creato una sceneggiatura terrificante e, quando siamo davanti all’evidenza, osserviamo questo spettacolo raccapricciante come se fossimo al cinema». Paolo Crepet, 72 anni, vuole buttare giù le maschere, quelle che tutti noi – chi più, chi meno – abbiamo addosso. Fuori la verità, meglio se scomoda. Forse è per questo che lo psichiatra-sociologo, habitué dei salotti televisivi, piace ai giovani che affollano i teatri durante i suoi spettacoli-conferenze. Quello di domani al teatro di Verdura, alle 21, dal titolo “Mordere il cielo”, come il suo ultimo libro, è già quasi sold-out. 
Seguitissimo sui social, fa il pienone di giovani a teatro come Checco Zalone. Non la sorprende? 

lunedì, luglio 29, 2024

Domani la Cgil Palermo ai funerali dello storico Giuseppe Carlo Marino. “Le sue ricerche hanno consentito la riscoperta di storie dimenticate di molti sindacalisti uccisi e stimolato il nostro impegno per la memoria”

Giuseppe Carlo Marino

Palermo 29 luglio 2024 - La Cgil Palermo parteciperà ai funerali dello storico Giuseppe Carlo Marino, che si terranno domani  30 luglio, alle 11, nella chiesa di Sant’Espedito, in via Nicolò Garzilli.

“Il professore Marino – dichiarano il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo e il responsabile memoria e archivio storico Dino Paternostro, che domani rappresenterà la Cgil alla cerimonia - è stato uno dei più importanti storici della Sicilia, che ha avuto il merito di mettere in evidenza con molta chiarezza il ruolo del movimento contadino e operaio della nostra regione, nella lotta contro lo sfruttamento del lavoro da parte del padronato agrario ed industriale. Ha messo in rilievo anche il ruolo nefasto della mafia, che ha frenato con la violenza e col sangue lo sviluppo economico, sociale e civile della Sicilia”.

La rivolta di colf e badanti. Lo stato non si occupa di loro


FEDERICA PENNELLI

Pochissime tutele per la maternità o la malattia, molti contratti in nero e pensioni a 71 anni. L'Italia è un paese che invecchia sempre di più ma che abbandona coloro che si prendono cura delle persone anziane, come i badanti e le badanti, lasciando sulle loro spalle e su quelle delle famiglie il carico economico dell'invecchiamento del paese. Eppure si stima che in Italia, nel 2025, le famiglie avranno bisogno del supporto di circa due milioni e 288mila unità di personale domestico per soddisfare il proprio fabbisogno di assistenza: un milione e 524mila stranieri e 764mila italiani, soprattutto lavoratrici.

Queste sono le stime contenute nel Rapporto 2024 "Family (Net) Work -- Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico" di Assindatcolf e dal Centro studi e ricerche Idos. Il fabbisogno complessivo di collaboratrici domestiche, inoltre, include non solo le famiglie con lavoratrici e lavoratori già in regola, ma anche i datori di colf e badanti senza contratto e persone che vorrebbero assumere ma che per una serie di motivi, anche economici, non hanno ancora provveduto a farlo.

Sanità, addio al nuovo ospedale Civico di Palermo. Spi Cgil: «Così i palermitani pagano i tagli voluti dal governo Meloni»


Palermo, 29 luglio 2024 - «Addio al progetto del nuovo ospedale Civico di Palermo. Il governo Meloni taglia i 140 milioni dal fondo complementare alla Sicilia e la giunta Schifani dà il il via libera allo stop dell’ammodernamento di una delle maggiori strutture sanitarie del Mezzogiorno per coprire i progetti finanziati col Pnrr e il fondo complementare». 

La denuncia arriva dallo Spi Cgil Sicilia, che riporta quanto messo nero su bianco in una delibera di giunta dello scorso 26 luglio. Su proposta dell’assessora regionale alla Salute, Giovanna Volo, l’esecutivo guidato da Renato Schifani dà il via libera «all’utilizzo della somma di 364 milioni di euro, originariamente programmata per la realizzazione del nuovo Ospedale Civico di Palermo, […] al fine di garantire la totale copertura finanziaria dell'importo di euro 213.136.302,52, necessaria all'integrazione

Un pontefice affascinato dall'arte. Paolo VI portò la modernità ai Musei

Paolo VI davanti a un crocifisso di Henri  Matisse





Durante il suo pontificato ha inaugurato la Collezione di arte religiosa moderna ai Musei vaticani

Giovanni Maria Vian

Da mezzo secolo il Vaticano vive di una splendida rendita, quella dell'arte contemporanea. Grazie a un uomo: Giovanni Battista Montini, dal 1963 al 1978 papa con il nome di Paolo VI , sin da giovane affascinato, ma non succube, della modernità. Così, in un tempo dove il declino culturale del cattolicesimo, anche nella committenza artistica, era – ed è – sempre più palese, il pontefice bresciano innovò radicalmente. Anche in questo ambito, benché la sua seminagione stenti a dare frutti.

DIALOGO SUI TRAVAGLI DELLA FEDE: NON BASTAVA LO SLOGAN “DIO È CON NOI”, ADESSO SI PROCLAMA ADDIRITTURA “DIO È CON ME”. FA PARTE DEL DECLINO DELLA POLITICA? E IL PENSIERO RELIGIOSO COME REAGISCE?


di GIUSEPPE LUMIA

Mi capita spesso di dialogare con Silvia. Silvia è una donna intelligente, piena di curiosità, non credente ma aperta alle domande più radicali che la vita ti pone e, recentemente, molto interessata a comprendere la dimensione religiosa sul pensare e dire Dio dentro i duri travagli del nostro tempo.

Cara Silvia, da mesi mi stimoli a focalizzare il rapporto attuale tra Dio e la politica. Sì, è vero, il dibattito politico, dispiace dirlo, è scaduto e di molto e sta ormai raggiungendo livelli insopportabili di cattiveria, violenza e miseria culturale.

Abbiamo condiviso anche l’evidente rigurgito del continuo richiamo strumentale a Dio nella politica, non solo nei Paesi a forte impronta islamica ma pure da noi, in Occidente. La sintesi è presto fatta: più si è populisti, più si è di destra, più si è sovranisti, più si utilizza il buon Dio per legittimare la propria scalata elettorale e la propria leadership.

sabato, luglio 27, 2024

LA STORIA. Li Sacchi, vittima invisibile. Ucciso insieme a Chinnici, ma gli negano la medaglia


Il 29 luglio 1983 il portiere di via Pipitone Federico morì nella strage che costò la vita al giudice e alla scorta
 

di Tullio Filippone

Se non avesse percorso al fianco del giudice, come ogni mattina, quei pochi metri tra il palazzo e l’auto parcheggiata, non sarebbe stato strappato alla famiglia dalla prima bomba mafiosa della “Palermo come Beirut”. Ma Stefano Li Sacchi, il portiere dello stabile di via Pipitone Federico, che con Rocco Chinnici aveva un rapporto cordiale e di grande stima, non chiudeva mai la portineria se il magistrato, inventore e capo del pool antimafia, non era tornato a casa.

Dal 2 al 4 agosto a Palazzo Adriano torna il Paradiso Film Fest. Oltre 40 i film in proiezione


Un'edizione che porta ospiti internazionali, dal Libano al Giappone, e propone all’interno del piccolo “cinema di comunità” una selezione di opere filmiche tra cortometraggi, documentari e film d’animazione da tutto il mondo. In programma anche concerti, danze, masterclass, talk e momenti di discussione.

PALAZZO ADRIANO (PA) - Il Paradiso Film Fest, il festival cinematografico nato come un'esperienza immersiva e multisensoriale da vivere nella piazza e per le strade del borgo di Palazzo Adriano, torna con la quinta edizione del Festival, in programma dal 2 al 4 agosto 2024 a Palazzo Adriano.

 

“Sogni e Follia”, è questo il tema che accompagnerà il calendario di appuntamenti, invitando il pubblico in un viaggio tra i chiaroscuri e le sfumature più nascoste dell’anima e della mente, per spingersi oltre i limiti e valicare finestre di mondi adiacenti.  Oltre alle proiezioni di opere arrivate da tutto il mondo grazie al bando di concorso per

Sciogliere subito CasaPound. E sgomberare la sede romana

Gianfranco Pagliarulo, presidente nazionale Anpi

di Gianfranco Pagliarulo

Sarebbe intollerabile se, passato il turbamento per l'aggressione da parte di energumeni di CasaPound nei confronti del giornalista Andrea Joly, si continuasse a non fare assolutamente nulla. 

E sarebbe a maggior ragione indecente dopo le esternazioni del presidente del Senato La Russa che, in palese contrasto con l'art.16 della Costituzione («Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale»), ha definito «incursione» la presenza del giornalista presso la sede dei fascisti torinesi. Va data una risposta che va ben oltre l'intervento della magistratura e riguarda la politica.

venerdì, luglio 26, 2024

I DIRITTI. Stop lavoro al caldo, ma non per tutti. Categorie escluse e tutele trascurate


Saltato il protocollo sullo stress termico, ordinanza della Regione solo per edili e agricoltori. Un numero telefonico della Cgil per segnalare le inadempienze

di Alessia Candito

Qualcuno ha iniziato a fermarsi, molti provano a dribblare le prescrizioni, in tutta l’Isola non c’è nessuno, se non il sindacato, che controlli. A una settimana dall’emanazione dell’ordinanza del governatore Renato Schifani sullo stress termico, lo stop al lavoro dalle 12 alle 16.30 in caso di temperature superiori ai 35 gradi percepiti sembra essere più una possibilità che una prescrizione. 

giovedì, luglio 25, 2024

IL PROGRAMMA DI GOVERNO DEI LABURISTI INGLESI PRESENTATO AL PARLAMENTO. MOLTE SORPRESE ANCHE PER LA SINISTRA ITALIANA

Il nuovo premier inglese Keir Starmer 

di Giuseppe Lumia

Si è molto discusso sul largo successo elettorale dei Laburisti Inglesi. Letture positive o entusiastiche e altre caute o addirittura critiche si sono susseguite, a seconda delle inclinazioni politiche. Anche nel contesto progressista e di sinistra si è dibattuto sul carattere più o meno radicale o moderato del programma laburista.

Il King's Speech post-elettorale britannico, la cerimonia di tradizione secolare che coincide con la solenne inaugurazione di una nuova sessione parlamentare, è un evento attesissimo, scandito da liturgie simboliche pressoché immutate nei secoli ma che quest'anno è stato segnato da un grande elemento di novità: il ritorno al potere del Labour con la formalizzazione del primo manifesto di un governo non conservatore dopo 14 anni di dominio Tory.  

Ragusa, braccianti agricoli schiavizzati per raccogliere pomodoro. Cari ristoratori, perché non ci dite dove comprate la merce?


Salvatore Terranova, Flai Cgil: “Alcune aziende mettono insieme fino a mille lavoratori e li utilizzano metà mese con contratti regolari e l’altra metà in nero. I controlli sono rari se non inesistenti”

“Trentacinque euro costa la pasta al sugo di pomodoro più famosa d’Italia. A proporla è un noto ristorante stellato, la ricetta è ormai diventata un successo planetario – scrive Massimo Lorello su Repubblica Palermo – Trentacinque euro al giorno, per dieci ore di fatica, guadagna in nero un bracciante agricolo che si spezza la schiena a raccoglierlo, il pomodoro. Accade nelle campagne ragusane. Se finora avete pensato che la sperequazione fra costo del lavoro e prezzo finale del prodotto fosse un problema legato soltanto alla

martedì, luglio 23, 2024

Cosa c’è dietro l’attacco politico alle “specialità" della legge La Torre

Emilio Miceli

di EMILIO MICELI presidente Centro Pio La Torre

A mio avviso al movimento antimafia di Palermo serve costruire una piattaforma condivisa sul “qui ed ora”, poiché le preoccupazioni di un assalto generalizzato da parte del Governo all’insieme degli strumenti di legge che hanno permesso a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, insieme a tanti altri magistrati, di istruire i grandi processi a Cosa nostra, incarcerare migliaia di mafiosi colpendo i loro patrimoni e mettere le basi per la sconfitta dell’ala corleonese della mafia, sono legittime.

La domanda di buon senso è: ma se gli strumenti hanno funzionato e prodotto effetti, perché cambiarli? Ecco, appunto, qui sta la particolarità della mafia in terra di Sicilia: è un aspetto del potere; interferisce con il potere; scambia con il potere; fa affari con il potere. “Fenomeno delle classi dirigenti”, per dirla con Terranova e La Torre del 1976…

Il cuore dell’assalto è la “specialità” della legge La Torre. È un attacco politico a tutto tondo e con questo attacco dovremo misurarci nei prossimi mesi.

La privatizzazione dei beni confiscati. Una lettera delle associazioni antimafia ai ministeri dell’Agricoltura e dell’Interno: no alla cessione delle terre “liberate” ai privati


ROBERTA LISI

Il primo a sostenere che bisognasse colpire la criminalità organizzata dove fa più male, i soldi e i beni, fu Pio La Torre. Giovanni Falcone su incarico di Rocco Chinnici, l’ideatore del pool antimafia, insieme a Paolo Borsellino seguì il flusso di denaro tra Palermo e gli Usa e così riuscì a istruire il maxi processo. A inizio anni ‘90 del Novecento Libera insieme a molte altre associazioni raccolse oltre un milione di firme, ne sarebbero state sufficienti 50.000, in calce a una legge di iniziativa popolare per il riuso a fini sociali dei beni confiscati per dimostrare la convenienza della legalità.

Quel testo divenne legge, uno dei pilastri del Codice antimafia e dal ‘96 a oggi moltissimi beni sono tornati alla collettività incarnando il senso della legalità. Qualche esempio? Dalle terre sottratte ai casalesi, oggi terre di Don Diana, affidate a cooperative sociali che hanno dato vita al primo esperimento di economia circolare e funziona. A quelle in provincia di Palermo che tolte a Totò Riina e ai suoi compari corleonesi oggi, grazie al lavoro di giovani cooperanti producono vino olio e altri prodotti con il marchio Placido Rizzotto, e a lungo potremmo continuare.

L’ACCORDO

lunedì, luglio 22, 2024

Alla scoperta della Corleone medievale: stamattina al via una Summer School di archeologia con la presenza di studenti e docenti delle università europee

La cerimonia di avvio nel salone del Cidma

Qualcosa comincia a muoversi per l’avvio di una sistematica campagna di ricerca archeologica nel territorio di Corleone, con la presenza di università europee, autorizzate dalla Soprintendenza ai beni culturali di Palermo.
 

Da questa mattina otto studenti, laureandi in archeologia medievale, accompagnati da alcuni docenti, di varie università europee, faranno una Summer School di archeologia a Corleone. Rimarranno un paio di settimane e faranno alcuni rilievi alla ricerca di reperti nuovi, per provare a comprendere meglio le tracce di frequentazione umana nell’età medievale. 

Quando DIA fa rima con UIF


di
PAOLO BONACINI

DIA e UIF hanno pubblicano i rapporti semestrali e il rapporto annuale 2023 molto dettagliati, attraverso i quali è possibile comprendere l’evoluzione nel tempo e nello spazio dei due fenomeni collegati: attività mafiose e riciclaggio del denaro sporco. 

La DIA (Direzione Investigativa Antimafia) è la struttura interforze della Pubblica Sicurezza, operante da più di trent’anni, che studia e contrasta il fenomeno mafioso in Italia e, attraverso relazioni internazionali, negli altri Paesi in cui le nostre cosche sono attive.

L’UIF (Unità di Informazione Finanziaria) è l’autorità antiriciclaggio istituita nel 2008 all’interno della Banca d’Italia, specializzata nell’analisi del sistema economico-finanziario, che raccoglie ed elabora dati e segnalazioni su possibili operazioni di riciclaggio del denaro e di finanziamento al terrorismo.

Due facce, la prima investigativa e la seconda amministrativa, della stessa medaglia: il contrasto all’economia illegale e al preponderante ruolo che le organizzazioni criminali di stampo mafioso rivestono in questo mercato nero.

domenica, luglio 21, 2024

Taormina, il giorno di Tornatore: «Un privilegio conoscere Guttuso»


Premiato con il Nastro d’Argento Speciale. È pronto a tornare a Venezia da giurato: «Vado con curiosità e divertimento»

Antonella Filippi

Taormina - È un Tornatore in vena di raccontarsi e di proporre aneddoti che hanno costellato la sua carriera quello che ha chiuso la settantesima edizione del Taormina Film Festival dialogando con la regista Costanza Quatriglio, dopo aver ricevuto il Nastro d’Argento Speciale e dopo la proiezione del suo documentario del 1982 «Diario di Guttuso». Scorrono le immagini di Villa Palagonia, luogo molto caro a Guttuso, spezzoni di vecchi programmi della Rai, s’inseguono i colori dei suoi quadri; si ripercorrono i luoghi dell’infanzia e dell’adolescenza del maestro dall’eterna sigaretta accesa, fino alla Vucciria, a quei tempi ancora popolata e colorata.

sabato, luglio 20, 2024

La sfida dei populismi



di Giuseppe Savagnone

Il tentativo di Giorgia Meloni di sdoganare il populismo di destra

Negli stessi giorni, sulle due sponde dell’Atlantico, si sono svolte due vicende che hanno comportato la sfida del populismo alle tradizionali istituzioni democratiche. La prima è stata quella, successiva alle elezioni europee, che ha visto il fallito tentativo del gruppo dei Conservatori, guidati da Giorgia Meloni, di entrare a far parte – almeno indirettamente – della maggioranza della Commissione UE.

Totò Riina, ritrovata nel carcere di Turi la pagella di terza elementare: «Nove in educazione morale e civica, 7 in italiano»

La pagella di Riina. Nel riquadro, le foto del boss
al momento del suo ingresso nel carcere di Tur
i

di  Rosarianna Romano

Negli archivi del penitenziario (lo stesso di Gramsci) i risultati scolastici del futuro boss di Cosa Nostra, all'epoca 22enne. La scoperta dello studioso Stefano De Carolis: «Il maestro si rivolgeva a lui con tono reverenziale»

Sette in lingua italiana e in storia e geografia. Otto in aritmetica e in disegno. Nove in “educazione morale e civica”. Questi alcuni dei voti del 22enne Totò Riina, futuro capo di Cosa Nostra nato nel 1930 a Corleone (e morto nel 2017 a Parma), sulla pagella della terza elementare guadagnata sui banchi del carcere di Turi, nel 1952. Matricola: 0671. A riportarla alla luce è stato Stefano De Carolis, giornalista, specializzato nella tutela e salvaguardia del patrimonio culturale nazionale presso il Ministero dei beni e delle attività culturali. 

Macron e la strategia del Gattopardo. Così il presidente "narcotizza" il voto

Emmanuel Macron


GIGI RIVA scrittore

Emmanuel Macron da presidente Giove a Gattopardo: tutto cambia perché nulla cambi. La rivoluzione delle elezioni europee e delle legislative seguenti narcotizzata e mutata in restaurazione (almeno per ora), grazie a sofisticate tattiche e artifizi procedurali.

La montagna ha partorito il topolino. Il governo di Gabriel Attal, dimissionario, resta in carica per gli affari correnti, il che significa almeno sino a fine Olimpiadi se non successive Paraolimpiadi. Se ne riparla verso settembre. 

venerdì, luglio 19, 2024

Silvio Benedetto e Silvia Lotti: “Lezioni teorico-pratiche sulle tecniche artistiche”


Silvio Benedetto e Silvia Lotti portano avanti, contemporaneamente alle mostre, ai dibattiti e a tanto altro d'interesse, anche 'lezioni' pratiche e teoriche 
sulle tecniche artistiche.

Questo prossimo sabato 20 luglio alle ore 19 sarà il tema sarà ”L' aerografo e la body art.”

Saletta Minerva, Campobello di Licata.

Morto in Toscana lo storico palermitano Giuseppe Carlo Marino

Lo storico Giuseppe Carlo Marino


Lo studioso si è sempre battuto per riportare la memoria di quanti si sono ribellati al potere della criminalità organizzata

di Pietro Scaglione

Il professore Giuseppe Carlo Marino (scomparso all’età di 84 anni in Toscana) era uno dei più noti storici italiani nel mondo, citato, anche da storici e storiografi di altre nazioni, per le sue documentate opere sulla storia della mafia e dell’antimafia. Con i suoi studi, tra l’altro, consentì la conoscenza delle storie dimenticate di molti sindacalisti uccisi da boss e latifondisti. Nato a Palermo nel 1939, da adolescente Carlo Marino si era trasferito a Firenze, dove nel 1962 conseguì la laurea nella Facoltà di Scienze Politiche, discutendo una tesi sulla Sinistra siciliana dopo il Risorgimento, premiata con la menzione dell’Istituto Cesare Alfieri.

Quelle piste improbabili e la fine dell'antimafia


ATTILIO BOLZONI

A Milano s'intitola un aeroporto a Silvio Berlusconi, fino all'ultimo giorno della sua vita indagato come mandante per le misteriose stragi del 1993. 

A Palermo gli avanzi dell'antimafia marciscono fra i velenosi risentimenti dei familiari delle vittime, che sempre più di frequente offrono spettacolo assai indecoroso. Nelle procure si rilancia l'improbabile pista di "mafia e appalti" come causale dell'accelerazione dell'uccisione di Paolo Borsellino, la sfrenata voglia di allontanarci dalla verità – nonostante i depistaggi e gli svarioni degli anni scorsi – sembra che non passi mai. In Sicilia continuano le inutili e sempre più moleste sfilate per ricordare eroi già abbondantemente dimenticati, i soliti convegni e i soliti pennacchi.

giovedì, luglio 18, 2024

Il giorno della vergogna. L’anniversario del più scandaloso depistaggio nella storia recente dell’Italia


Giacomo Di Girolamo

Il 19 luglio non ci ricorda solo la fine di Borsellino e della sua scorta. Nella strage di via d’Amelio c’è di tutto, dalla mafia alle mancanze delle istituzioni fino all’ignavia di tutto il Paese

Cosa andiamo a ricordare il 19 luglio di ogni anno? Forse sarebbe il caso, in questa ridda di giornate che compongono il nostro calendario di cittadini perbene, in questo scadenzario da perenne chiamata alle armi, che prevede la giornata della memoria e quella del ricordo, quella della poesia e quella dell’impegno, quella per la terra e quella per pace (ma l’elenco è interminabile: prossimamente abbiamo la giornata mondiale delle mangrovie, quella della tigre…) di fare del 19 luglio la giornata nazionale del depistaggio, o dell’anti-stato – se vogliamo creare un titolo a effetto – o della grande vergogna.

Costituito a Palermo il comitato referendario per l’abrogazione della legge Calderoli sull’autonomia differenziata. Raccolta delle firme al via il 20 a Mondello e il 21 a piazza Marina


Palermo 18 luglio 2024 - Si è costituito ieri anche a Palermo il comitato promotore del referendum abrogativo sull’autonomia differenziata. Dopo il deposito in Cassazione del quesito referendario e la costituzione del comitato nazionale, anche il comitato referendario palermitano è già operativo per il lancio della raccolta di firme per cancellare la legge Calderoli.

La prima riunione si è svolta ieri nella sede delle Acli, nella sala dedicata al beato don Pino Puglisi. Del comitato palermitano fanno parte, sulla falsariga nazionale, i partiti Pd, Movimento 5 Stelle, Avs, Rifondazione, Italia Viva, Più Europa. E le associazioni Arci, Cgil, Uil, Anpi, Acli, Laboratorio per la difesa e l’attuazione della Costituzione (LabDac), Memoria e Futuro, Laboratorio Zen Insieme, Udi, Udu, Istituto Gramsci siciliano, Centro Pio La Torre, Comitato Dossetti, Erripa Achille Grandi, Moto Perpetuo onlus, Utopia civica. Sono in arrivo tante altre adesioni.  

CI SCRIVONO. Sanità Pubblica, Cooperativa privata, Angeli assunti e il resto mancia…

L’ospedale di Corleone 

LETTERA APERTA

Spettabile direttore generale dell’OMS

Spettabile dirigente Sanitario dell’Unione Europea...

Spettabile ministro della Salute...

Spettabile assessore regionale alla Sanità…

Spettabile direttore sanitario generale Asp…

Spettabile direttore sanitario P.O. di Corleone…

Spettabile politica di riferimento…

Spettabile cittadino che legge ed elegge…

Spettabile… spettabile… spettabile...

 

Il termine spettabile, etimologicamente parlando, significa: ragguardevole, cospicuo; ma anche rispettabile, degno di stima; e ancora dal mero punto di vista letterale: abile all’attenzione e all’incarico proposto. E a noi quando spetta? Cosa spetta?

Sono la voce dei lavoratori ausiliari specializzati in ambito ospedaliero della Dussmann che operano nel Presidio Ospedaliero di Corleone, presso lRsa di Palazzo AdrianoPte Lercara Friddi, e nei vari ambulatori e guardie mediche del corleonese, ma in questa lettera ci si rivedono pure tutti i lavoratori pari condizioni alle nostre, dagli amici madoniti di Petralia, ai colleghi del capoluogo siciliano.

In questi giorni il malumore tra i colleghi Dussmann si percepisce più del solito.

martedì, luglio 16, 2024

Dall’Ex-Arena di Ravanusa parte un messaggio di pace forte e chiaro


Attraverso l’arte, le sue diverse forme e colori, gli artisti esprimeranno un concetto ampio di pace, del rifiuto della guerra, della non violenza, del rispetto della nostra Casa Comune e di tutto ciò che ci circonda. 

La bellezza dell’arte e la fantasia degli artisti ci guideranno e ci proietteranno in una serata da vivere insieme. 

AZIONE PITTORICA a cura de “L'isola che c’è”: Silvio Benedetto dipingerà su una grande lastra di pietra, in dialogo col pubblico, insieme a Silvia Lotti e con Calogero Alaimo e Giuseppe Costanza.

ESTEMPORANEA D’ARTE: dipingeranno Tania Di Pasquali, Rocco Carlisi, Giovanni Romano, Carmelo Ferrera, Luigi Rizzo, Peppe Avarello.

domenica, luglio 14, 2024

ROTARY CORLEONE: PASSAGGIO DELLA CAMPANA TRA ANGELO LABRUZZO E FULVIO PULIZZOTTO

Rotary club Corleone. Il passaggio della campana da Angelo Labruzzo a Fulvio Pulizzotto

Un passaggio della campana nella continuità quello del Rotary 
Club Corleone che si è svolto domenica 30 giugno
Si è concluso un anno guidato da Angelo Labruzzo che ha passato il testimone a Fulvio Pulizzotto che dirigerà il club per l’anno rotariano 2024/2025.

OUn anno all’insegna del motto “Creiamo speranza nel mondo” al quale Angelo Labruzzo si è ispirato mostrando la sintesi delle attività svolte nel corso dell’anno rotariano che hanno avuto il loro clou in diversi progetti tra cui quello di ottenere il riconoscimento dell’UNESCO per il Parco delle Calcariniti di Corleone.

Il 400mo festino di Palermo. I missionari comboniani: “Questo Festino è indigesto”


“Lo sfarzo e il chiasso rendono insopportabile la celebrazione

I missionari comboniani contro «lo scandalo» del 400° Festino di Santa Rosalia. «È giunta la programmazione del festino giubilare di Santa Rosalia — si legge in una nota inoltrata dai missionari comboniani della parrocchia di Santa Lucia al Borgo Vecchio — Vuole essere il festino della speranza, perché la speranza siamo noi. Non ci ispirano speranza quanti hanno partecipato alla presentazione dell’evento. Ci accorgiamo che manca proprio lei, la Santuzza, la grande assente. Si parlerà di lei, forse lei stessa si chiederà: “Ma quale Rosalia stanno celebrando?” L’evento sarà una grande apoteosi, un successo fenomenale. Fuochi pirotecnici, due carri, corteo-spettacolo itinerante, momenti di intrattenimento, manifestazioni di folclore, balletti e esibizioni di corale».

Addio a Giuseppe Carlo Marino: ritratto dello storico in prima fila nel movimento antimafia

Giuseppe Carlo Marino

di Augusto Cavadi

Chi era il professore palermitano di Storia contemporanea morto a 84 anni. Iscritto sin da giovane al Partito comunista, si formò a Firenze frequentando personaggi come Spadolini, La Pira, Luzi

Poiché la mafia - una concreta organizzazione criminale - è anche portatrice di una visione del mondo e della storia, va contrastata sia sul piano della repressione giudiziaria che della de-costruzione culturale. Tra gli intellettuali che si sono impegnati di conseguenza rientra certamente il palermitano Giuseppe Carlo Marino, che si è spento il 10 luglio a 84 anni, dopo una lunga, logorante malattia.

Secondo la classificazione convenzionale è stato un “laico” (iscritto al Partito comunista italiano sin dagli anni Settanta),

sabato, luglio 13, 2024

IL REPORTAGE. Il lago della diga sversa nel mare e gli agricoltori tagliano le viti

dal nostro inviato Salvo Palazzolo 

Castelvetrano — «L’ordine del ministero delle Infrastrutture è stato perentorio — allarga le braccia l’architetto Girolamo Trombetta mentre cammina sulla diga — le paratie devono restare aperte per motivi di sicurezza, e l’acqua finisce in mare». 

Nel cuore della provincia di Trapani, c’è un lago che diventa sempre più vuoto non per la siccità. È il lago Trinità. «Qui siamo di fronte a una disastrosa gestione della cosa pubblica», accusa il deputato di Alleanza Verdi Sinistra Angelo Bonelli, che ha deciso di iniziare proprio da questo lago il suo viaggio nella Sicilia alle prese con il dramma della siccità. 

venerdì, luglio 12, 2024

Bersani: “La sinistra c’è e i giovani sono tornati. Lanciamo i comitati per l’alternativa”


Pierluigi Bersani, la sinistra si sta risvegliando?
«Sì, se si mettono in fila le ultime elezioni, in Europa e in Italia. Ma come disse Churchill dopo El Alamein: “Non è l’inizio della fine, è la fine dell’inizio”». 
Lei ha girato l’Italia. Cosa ha notato? 
«Sono tornati i giovani. E se i giovani si muovono anche i vecchi danno più volentieri una mano. E poi comincia a farsi notare un effetto Schlein». 
In cosa consiste l’effetto Schlein? 
«Elly è il frutto di un salto generazionale, un po’ come avvenne negli anni Sessanta quando io ero ragazzo. Ha capito che bisogna coniugare diritti civili e sociali, ma tenendo insieme le generazioni. Ed è testardamente unitaria». 
Altrimenti non si vince contro questa destra? 

GIUSTIZIA: BUSIA (ANAC): “CON L’ABOLIZIONE DELL’ABUSO D’UFFICIO CRESCONO I RISCHI DI IMPUNITÀ E AMBIGUITÀ”


Roma, 12 lug. (Adnkronos) - Sull'abolizione dell'abuso d'ufficio "non voglio entrare nel dibattito politico. Ricordo solo che in generale dai presidi anticorruzione dipende anche la crescita economica e lo stesso conseguimento degli obiettivi Pnrr: occorre garantire trasparenza e imparzialità dell'amministrazione per evitare che venga meno la fiducia dei cittadini nelle istituzioni". 

Lo afferma Giuseppe Busia, presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione (Anac), in un'intervista a 'La Stampa'. La nuova legge, dice, "lascia un vuoto, anzi una serie di vuoti. Viene meno la tutela penale in numerosi casi in cui un amministratore o un pubblico ufficiale invece di astenersi, agisce in conflitto di interessi. Oppure, pur non ricevendo in cambio una tangente, abusa del suo potere per favorire qualcuno o svantaggiare qualcun altro. Si tratta anche di comportamenti odiosi, come quelli del funzionario che nega il permesso a costruire al suo vicino di casa, solo perché ha litigato con lui o perché gli è antipatico.

CONTROCANTO. Ilaria Salis e gli improbabili difensori della legalità


di LIVIO PEPINO

C’è da non crederci. Vecchi arnesi del fascismo nostrano, giovani virgulti neonazisti, consiglieri regionali della Lombardia già compagni di merende di Roberto Formigoni (condannato in via definitiva a 5 anni e 10 mesi di reclusione per corruzione), orfani di Silvio Berlusconi (pluricondannato campione di una guerra continua contro i magistrati e la giurisdizione), nipotini di Umberto Bossi (condannato, tra l’altro, per violazione della legge sul finanziamento dei partiti), colleghi di governo della ministra Daniela Santanché (allegramente in carica benché inquisita per truffa e falso in bilancio), compagni di partito di sindaci e presidenti di regione arrestati per i reati più diversi, sodali di uno sbadato ex ministro che vende una casa “a sua insaputa”, direttori di giornali che giustificano (a dir poco) chi non paga le tasse e si arricchisce con lo sfruttamento del lavoro nero, tutti insieme appassionatamente, inneggiano alla legalità e chiedono che l’Aler di Milano si affretti ad esigere dalla neo europarlamentare Ilaria Salis il pagamento di risalenti canoni d’affitto per un alloggio occupato diversi anni fa nell’ambito di una iniziativa di lotta per la casa. 

L’impudenza e la strumentalità sono stridenti, tanto quanto la volgarità degli attacchi. Una destra – questa destra – paladina della legalità è una contraddizione in termini, un insulto alla storia del Paese. Ma l’armata Brancaleone insiste e – con il contributo complice di grande stampa, talk show e social – cerca di trasformare la propria falsa narrazione in “senso comune”.

Giuseppe Carlo Marino, lo storico che studiava l'intreccio mafia-potere

Giuseppe Carlo Marino

di Vito Lo Monaco 

Con la scomparsa di Giuseppe Carlo Marino il Paese perde uno degli storici siciliani che hanno esplorato e innovato la conoscenza del fenomeno mafioso dall’Unità d’Italia all’era contemporanea.

Il Centro Studi Pio La Torre gli è particolarmente grato per il contributo che ha dato alle attività del Centro partecipando come relatore a vari seminari e alle videoconferenze del suo Progetto educativo antimafia e antiviolenza rivolto agli studenti italiani delle scuole secondarie di secondo grado, delle case circondariali e delle università. Nel 2006 il seminario del Centro su “Storia della mafia nella Repubblica: dalle origini alla seconda guerra mondiale”avviò la sua collaborazione pluridecennale col Centro. Seguì l’anno successivo la sua relazione sul tema “L’intreccio storico mafia-potere dall’Unità d’Italia al fascismo” nella videoconferenza del Progetto educativo, interagendo con migliaia di studenti.

L’intitolazione di Malpensa a Berlusconi: dittatura della maggioranza?


di Giuseppe SAVAGNONE

L’intitolazione e le polemiche

L’aeroporto di Milano Malpensa – il secondo aeroporto italiano per traffico passeggeri dopo quello di Roma Fiumicino –  , dall’11 luglio 2024 è ufficialmente intitolato a Silvio Berlusconi. Lo ha stabilito l’ordinanza dell’ENAC – l’Ente nazionale incaricato della regolamentazione tecnica, certificazione e vigilanza nel settore dell’aviazione civile – , che ha effetto immediato. È quanto si legge in una nota ufficiale del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Le polemiche non sono mancate ed erano già nate all’annunzio, dato da Salvini, della decisione imminente. «Non ci fermeremo di fronte a insulti, attacchi e offese», aveva detto.