giovedì, giugno 19, 2025

A PALERMO IL CLAN DI PORTA NUOVA SI CONFERMA PREDOMINATE


GIOVANNI BURGIO

I clan della città hanno ormai un peso maggiore rispetto a quelli della provincia. La stagione dei corleonesi non esiste più da tempo”.[1] Il mandamento di Porta Nuova si conferma il più forte e radicato sul territorio di tutta la città…Dalla Noce allo Zen, tutti si rivolgevano a boss e luogotenenti di Porta Nuova, che riuscivano a imporre i loro affari anche negli altri mandamenti”.[2]

Questi alcuni commenti che martedì 3 giugno hanno accompagnato la notizia del blitz che ha colpito il mandamento di Porta Nuova a Palermo. Una derivazione dell’operazione “Grande inverno” che l’11 febbraio scorso aveva portato in carcere 181 persone.

Attilio Bolzoni con “Immortali” a Corleone


DINO PATERNOSTRO

Sono andato a prenderlo a Palermo nel primo pomeriggio del 17 giugno, alla stazione ferroviaria, e poi di corsa a Corleone per la presentazione (alle 18.00 nel salone “Dalla Chiesa” del Cidma) del suo ultimo libro: “Immortali”. Conosco Attilio Bolzoni da tanti anni, lo considero uno dei più grandi giornalisti italiani, uno dei maggiori esperti di mafia. 

È un amico, un caro amico. Io ero corrispondente da Corleone del giornale “L’Ora” quando lui ne era un giornalista di punta. Ed ero corrispondente da Corleone di “Repubblica” quando lui ne era una delle firme più prestigiose. Adesso scrive per “Domani”, ha un suo blog ed ha scritto tanti libri, tra cui uno (il capo dei capi) dedicato a Totò Riina. 

Viaggiare con lui non è solo viaggiare in macchina, ma viaggiare tra la storia e la cronaca di Palermo, di Corleone, della Sicilia, con qualche zoommata in Italia e nel mondo. Ricordi suoi, ricordi miei, che s’incrociano. 

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Refaat Alareer: “Se io dovessi morire tu devi vivere per raccontare la mia storia…”

Refaat Alareer

L'autore della poesia è Refaat Alareer (1979 - 2023), era un poeta, scrittore e professore universitario di letteratura comparata presso la Islamic University di Gaza. L’intellettuale gazawi, appassionato di Shakespeare, è stato ucciso nella notte tra il 6 e il 7 dicembre 2023, insieme ad altri 7 membri della sua famiglia, durante un raid israeliano che ha colpito la sua casa.


Se io dovessi morire

tu devi vivere

per raccontare

la mia storia

per vendere tutte le mie cose

comprare un po’ di stoffa

e qualche filo,

per farne un aquilone

Medio Oriente, Cgil: no alla guerra, sì alla diplomazia


Il sindacato prende posizione sull’attacco all’Iran, denuncia le politiche di riarmo, invoca il rispetto del diritto internazionale e chiede corridoi umanitari

DANIELA ZERO

Un grido netto, inequivocabile, urgente: quello che la Cgil ha lanciato attraverso la sua Assemblea Generale contro l’ennesima escalation militare in Medio Oriente. La condanna del sindacato all’attacco di Israele contro l’Iran è senza attenuanti: un “atto gravissimo”, scrive l’assemblea, che allarga e approfondisce una crisi regionale già sanguinosa, proiettando nuove ombre sul diritto internazionale e sull’umanità.

UN ALTRO FRONTE DI GUERRA, UN ALTRO CONTO PAGATO DAI CIVILI

Israele, l’attacco all’Iran e la fine del diritto internazionale


Antonio Minaldi

Il proditorio attacco da parte di Israele nei confronti dell’Iran, ha scatenato tutti i buoni cantori delle virtù occidentali, nella speranza che l’odiato regime degli Ayatollah possa infine cadere aprendo le porte alla meravigliosa democrazia occidentale.

Chiariamo subito che non abbiamo alcuna simpatia per un paese fondato su una terribile dittatura che trova le sue ragioni in un integralismo religioso capace di fare a pezzi libertà e diritti, specialmente nei confronti delle donne. Ma restiamo convinti che qualunque ipotesi di liberazione debba nascere dall’interno stesso delle comunità oppresse e non da pretesi interventi esterni, che sono sempre interessati e strumentali. 

A Israele in particolare non importa nulla delle condizioni interne dell’Iran. Anzi, per la verità, su questo punto non si prende neppure la briga di mistificare in cerca di scusanti. Lo scopo dello Stato sionista, dietro il paravento della difesa nazionale, è intanto quello di sviare l’attenzione internazionale dal genocidio in atto contro il popolo palestinese, ma poi, in un senso più strategico, quello di accreditarsi agli occhi del mondo, ed in particolare dell’alleato statunitense, come grande potenza nello scacchiere mediorientale.

lunedì, giugno 16, 2025

Corleone, incontro al Comune sulle carenze del trasporto pubblico locale. Accolte le proposte Cgil di inserire le fermate S. Marco e Punzonotto

Uno scorcio degli alloggi popolari di S. Marco

Palermo 16 giugno 2025 - Si è svolto nei locali del municipio di Corleone l’incontro tra l’amministrazione comunale, la Camera del Lavoro e lo Spi Cgil sulle fermate del servizio per il trasporto pubblico locale, recentemente riattivato dal Comune e dalla Regione e affidato alla cooperativa LG Tour. 

La Camera del Lavoro e il sindacato pensionati della Cgil avevano protestato con una nota dello scorso 4 giugno perché nella tabella pubblicata dalla ditta non erano previste due fermate fondamentali: quella di San Marco, dove insistono oltre 200 alloggi popolari abitati da circa mille cittadini, e quella di Punzonotto, con 52 alloggi popolari, oltre a decine di altri insediamenti abitativi. 

Il comunicato del circolo Pd di Corleone: la “telenovela” di Poste in camper e di un sindaco debole…

Il camper stamane ancora in via Mozart

Un sindaco molto debole con Posteitaliane , che “comunica” come un “successo” una soluzione che non migliora affatto la fruizione dei servizi postali per i cittadini, i quali saranno sempre costretti a fare lunghe file davanti all’unico sportello situato dentro un mini-camper, dove lavorano due dipendenti in uno spazio molto ristretto. 

Permane la decisione di Poste Italiane di trasferire a Campofiorito i servizi di reso pacchi e di ritiro raccomandate. Davvero un bel risultato!

Il mostro in prima pagina


di Giuseppe Savagnone

La riflessione mancata

La prima reazione, alla notizia del tentato suicidio del professore campano che aveva augurato una morte violenta alla figlia di Giorgia Meloni, non poteva che essere la presa di distanza espressa da Massimo Gramellini, sul «Corriere della Sera»: non si ha il diritto di atteggiarsi a vittima quando non si è avuto ritegno ad essere carnefice. 

Il professore ha detto di non aver retto all’«accanimento mediatico» nei suoi confronti e si è lamentato di essere stato «crocifisso» e «linciato». Ma – gli è stato ribattuto – quello che ha subìto altro non è se non ciò che lui stesso ha fatto.  Dunque, in sostanza, ben gli sta.

domenica, giugno 15, 2025

Monreale, gli avvicendamenti e le nomine nella Diocesi disposte dall’arcivescovo mons. Gualtiero Isacchi

Mons. Gualtiero Isacchi

Sabato 14 giugno 2025, a conclusione del Convegno Pastorale Diocesano, S.E.R. Mons. Gualtiero Isacchi rende note alcuni nomine e avvicendamenti per la cura pastorale dell’Arcidiocesi di Monreale.

Il Vescovo accoglie, del Rev.mo Mons. Rosario Bacile, la rinuncia per raggiunti limiti di età all’ufficio di Parroco della Parrocchia “San Giovanni Battista” in Bisacquino, sollevandolo dal predetto incarico.

Il Vescovo nomina il Rev.do Don Domenico Mancuso, Parroco della Parrocchia “San Giovanni Battista” in Bisacquino, ad novennium, sollevandolo al contempo dall’Ufficio di Parroco della Parrocchia “Santa Maria di Gesù” in Corleone.

Il Vescovo accoglie, del Rev.mo Mons. Salvatore Salvia, la rinuncia per raggiunti limiti di età all’ufficio di Parroco della Parrocchia “Maria Santissima Annunziata” in Partinico, sollevandolo dal predetto incarico.

Ci scrive l’ex sindaco Nicolosi: “Sciacchitano? Espressione della vecchia realtà corleonese. Nelle ultime elezioni ha sostenuto posizioni di retroguardia. 2800 elettori hanno affidato la città a soggetti incompetenti e voltagabbana seriali”

Nicolò Nicolosi

Ninni Sciacchitano
di NICOLÒ NICOLOSI*

A proposito dell'inchiesta su tangenti in sanità nella quale risulta coinvolto il corleonese Ninni Sciacchitano, mi è stato girato un filmato dello stesso, in cui egli viene intervistato nella trasmissione "4 chiacchere con". 

Ninni Sciacchitano fa parte di una vecchia realtà corleonese legata alla gestione del potere finalizzata alla tutela di interessi che nulla hanno a che vedere con il bene comune e lo sviluppo del territorio. Da sempre coltiva rapporti ed esercita ruoli nell'ottica di garantire i potentati da cui ha ricevuto gli incarichi e i suoi profitti personali. 

A Corleone, per quello che è stato nei suoi (pochi) poteri ha sostenuto posizioni di retroguardia così come avvenuto nelle ultime elezioni. Trovandosi in ottima compagnia perché questa è la sua storia.

Consiglierei di riascoltare l’intervista, in particolare per i riferimenti che egli fa alla qualità della classe dirigente locale e alla mancanza di una strategia di sviluppo della città.

SEMPLICI RIFLESSIONI SUI RISVOLTI POLITICI DEI RISULTATI REFERENDARI


GIUSEPPE LUMIA

Sui risultati elettorali dei referendum si sono avanzate molte analisi spesso venate di strumentalità, anche se a ben guardare in ognuna di essa si riscontrano frammenti di condivisione.

Il quorum, come era facilmente prevedibile, non è stato raggiunto. Le ragioni sono senz’altro molteplici, ma sicuramente si conferma il dato che non è un bel momento per la partecipazione democratica. Il venir meno del referendum sull’autonomia differenziata, inoltre, ha depotenziato di molto questa tornata referendaria.

Naturalmente una riflessione sull’opportunità di un ricorso più parsimonioso e semplificatoai referendum va fatta, con un atteggiamento che tuttavia non deve disprezzare la partecipazione popolare e con un’attenzione intelligente alle mutate e critiche condizioni del rapporto tra cittadini e istituzioni.

Omelia del sacerdote Rosario Giuè, in occasione dei funerali di Gino Campanella, Santa Maria di Portosalvo in Palermo, 14 giugno 2025


di ROSARIO GIUÈ

Care amiche, cari amici, fratelli e sorelle, siamo qui tutte e tutte per dare il saluto a Gino. La nostra gratitudine è immensa. Vorrei sottolineare che il brano del Vangelo ora proclamato, tratto da Giovanni, è stato scelto perché richiama le parole di Gesù sul comandamento dell’amore. Questa scelta è  stata fatta per dare oggi voce alla vita di Gino: una vissuta nell’amore, nella dimensione personale, ma anche nell’amore per la vita per la Città. Un amore personale  e un amore politico: per la polis, nella polis.

Gino: una persona seria, semplice, determinata, come serio, semplice, determinato è l’Amore. L’amore non è tanto un sentimento, è, più ancora, una scelta, una scelta di libertà, di fiducia nel futuro: la fiducia che cambierà si può e si deve.

«Dare la vita per i propri amici»: vuol dire essere e farsi segno per il cambiamento della Città, delle sue prassi, delle sue relazioni. 

L’addio a Gino Campanella. Il sacerdote Giuè: “Segno di speranza per un mondo nuovo possibile”

L'uscita del feretro dalla chiesa (foto di Mike Palazzotto) 

di Claudia Brunetto

La chiesa era piena di amici commossi per la perdita di un punto di riferimento. Insieme con Massimo Milani è stato capace di tessere una rete motore di cambiamento a Palermo. In chiesa anche l’ex sindaco Leoluca Orlando

Si sono ritrovati in quattro sull’altare della chiesa di Santa Maria di Porto Salvo a Palermo per celebrare Gino Campanella, il pioniere della lotta per i diritti scomparso giovedì a 78 anni. I sacerdoti Cosimo Scordato, Enzo Volpe, Rosario Giuè e Walter Bottaccio hanno dato il benvenuto a tutti in nome di “una persona piena di speranza che ha vissuto la sua vita per la città, una vita semplice sera e determinata, come serio semplice e determinato è l’amore”.

sabato, giugno 14, 2025

Enduro: oggi a Corleone la sesta prova del campionato regionale Enduro Sprint ACSI

Oggi, domenica 15 giugno, il territorio corleonese sarà protagonista della VI prova del campionato regionale Enduro Sprint ACSI. Il Motoclub Enduro Valle del Sosio, diretto da Alberto La Sala, coadiuvato dal Motoclub Lionheart Enduro di Corleone, di Giovanni Governali, sono gli organizzatori della gara che si svolgerà in contrada Nicolosi (all’altezza del bivio Tagliavia sulla SS118, km 22,900).

Un evento fortemente voluto dai due Motoclub e da molti ragazzi che, nei giorni scorsi, si sono impegnati per la realizzazione e l'organizzazione dell’evento, dimostrando la grande passione per questo sport. Dell'organizzazione si è occupato anche il consigliere del Comune di Corleone Serena Vintaloro, lei stessa pilota, con la collaborazione dell'amministrazione comunale che si è subito mostrata disponibile concedendo il patrocinio a titolo gratuito. 

Ninni asso pigliatutto: «Mica siamo tangentisti»

A sx: Ninni Schiacchitano

Carla Fernandez

«Di numeri non ne vuole parlare, capito?», diceva Giovanni «Nuccio» all’amico e «sodale» (li chiamano così, i magistrati) Antonino Sciacchitano. Che rispondeva ridendo di una terza persona, l’imprenditore Alessandro Zanzi, già scottato dalla prima inchiesta, Sorella Sanità: «Si scanta?». E Cino: «Sì», pure lui ridendo. La controrisposta è la fotografia del principale indagato della nuova inchiesta della Guardia di Finanza: «Eh - diceva Ninni Sciacchitano - ma noi il nostro mestiere facciamo, non è che facciamo i tangentisti, è giusto?».

Almeno fino a ieri Ninni era stato il ponte fra una galassia imprenditoriale da sempre in affari con le amministrazioni pubbliche, ospedali in primis, e la politica. Un mago del «dialogo» capace di interfacciarsi senza timori reverenziali con presidenti della Regione, assessori e manager della sanità ma anche di districarsi fra le pieghe di codici e procedure al punto da orientare - almeno secondo l’accusa - i burocrati nei posti chiave a prendere la direzione da lui voluta. Sciacchitano nei palazzi della politica, è stato tutto questo.

venerdì, giugno 13, 2025

Sanità e mazzette: a capo della cricca il super esperto nominato dalla Regione, 10 misure cautelari


di Salvo Palazzolo

Ai domiciliari il commercialista Ninni Sciacchitano, incaricato di valutare le performance della pubblica amministrazione. Altri 21 indagati. L’inchiesta della procura di Palermo e della Guardia di finanza coinvolge anche faccendieri e imprenditori. Le intercettazioni svelano irregolarità su cinque appalti: “Qui ballano milioni di euro”

Il super esperto di conti pubblici che valuta le performance della Regione siciliana è stato arrestato dal nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Palermo con un’accusa pesante, essere stato il regista di un comitato d’affari che avrebbe pilotato gli appalti della sanità siciliana in favore di alcuni imprenditori, in cambio di mazzette. Lui si chiama Antonio Maria Sciacchitano, tutti lo chiamano Ninni, commercialista notissimo a Palermo, da questa mattina è agli arresti domiciliari per una sfilza di reati che vanno dall’associazione a delinquere, alla corruzione, alla turbativa d’asta: l’inchiesta coordinata dalla procura di Palermo diretta da Maurizio de Luciacoinvolge anche due faccendieri, accusati di essere il braccio operativo di Sciacchitano, si tratta di Catello Cacace e Giovanni Cino. Coinvolti anche imprenditori e manager sanitari.

Ninni Sciacchitano, originario di Corleone, commercialista, incarichi e amicizie: blitz nella sanità, chi è l’uomo chiave

Ninni Sciacchitano agli arresti domiciliari 

di Riccardo Loverso

PALERMO – Un commercialista con incarichi pubblici capace di condizionare non solo le gare nella sanità ma anche le nomine. Così viene descritta la figura di Antonio Maria Sciacchitano, 65 anni. Negli atti giudiziari fanno capolino molti nomi di politici, dirigenti e burocrati regionali. Non risultano indagati, ma i finanzieri li citano perché fanno parte della rete di relazioni di Sciacchitano e non solo.

“Intermediario fra imprenditori e pubblici ufficiali”

Ninni Sciacchitano avrebbe fatto da intermediario fra gli imprenditori e i pubblici ufficialiche si occupavano delle gare, sfruttando – secondo l’accusa – la fitta rete di rapporti istituzionali che ha coltivato nel tempo. Il commercialista nelle scorse settimane è stato interrogato dal giudice per le indagini preliminari e ha respinto ogni accusa, fornendo una spiegazione alternativa a quella della Procura.

UN APPELLO PER IL SALVATAGGIO DELLA CIMINIERA ENEL DI LA SPEZIA

Vogliamo unirci con questo appello a quanti stanno ancora lottando affinché la ciminiera Enel non venga demolita.

Questa ciminiera rappresenta un magnifico esempio d'ingegneria industriale, costruita in soli 55 giorni (era il 1967) senza impiegare alcuna incastellatura interna o esterna: per l’epoca la più alta d’Europa con i suoi 222 metri (solo 90 in meno della torre Eiffel) e col suo peso di 10.000 tonnellate.

Questa ciminiera, che ha ormai non i giorni ma i minuti contati, durante i suoi 68 anni, nel bene o nel male, è stata non solo sinonimo di lavoro per tanti ma anche, in qualche modo, segno già da lontano della città stessa, svettante faro urbano. 

Silvia Lotti e Silvio Benedetto

Nel 2020 si era sposato a Giarre con Massimo Milani. Addio a Gino Campanella, fondatore dell’Arcigay a Palermo

Massimo Milani e Gino Campanella

di MICHELE SARDO

Si è spento oggi, all’età di 79 anni, Gino Campanella, uno dei volti storici del movimento LGBT+ siciliano che si è battuto per l’amore, la libertà e i diritti civili. Un sogno di uguaglianza color arcobaleno che lui ha contribuito a rendere reale, a Palermo e non solo.

Accanto a Massimo Milani – compagno di vita e di lotte per oltre 45 anni – è stato un pilastro del movimento omosessuale nel capoluogo siciliano. Negli anni Settanta, quando dichiararsi gay era ancora un atto rivoluzionario e purtroppo anche pericoloso (vedi omicidio di Giarre), Gino fu tra i fondatori di Arcigay Palermo. Allora le parole “unione civile” sembravano fantascienza. 

giovedì, giugno 12, 2025

Non è una nazione

Ranieri La Valle

di Raniero La Valle

Cari amici,

Il referendum è stato sconfitto. Ma è ben altro che una sconfitta della sinistra. È una sconfitta degli stranieri che non possono diventare cittadini, devono rimanere “non persone” in un ordinamento dove anche le Banche sono persone. Sono migranti senza diritti quando sono venuti in uno Stato di 

diritto. Sono profughi venuti in nome del primo dei diritti che è quello alla vita, e hanno trovato il disprezzo dei diritti e le morti sul lavoro. 

Vivono in città che si gloriano dei “valori della destra”, e sono città senza valori così che quanti le guardano da fuori, magari dal mare, si stupiscono ed esclamano, come dice la Bibbia: “Questa è la città gaudente, che se ne stava sicura e pensava: "Io e nessun altro". Chiunque le passa vicino fischia di scherno e agita la mano”.

SANITÀ, SCHIFANI E FARAONI FIRMANO PROTOCOLLO DI LEGALITÀ CON IL PREFETTO DI PALERMO PER LA REALIZZAZIONE DI QUATTRO OSPEDALI


Garantire condizioni di massima trasparenza e prevenire ogni rischio di corruzione e di infiltrazione di interessi illeciti e mafiosi nella progettazione e nella realizzazione dell’ospedale pediatrico di eccellenza e del nuovo policlinico a Palermo, nella ristrutturazione del presidio ospedaliero “Ingrassia” nel capoluogo siciliano e di quello di Corleone.

Questo l’obiettivo dei protocolli di legalità firmati oggi, a Palazzo d’Orléans, tra il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, l’assessore regionale alla Salute Daniela Faraoni e il prefetto di Palermo Massimo Mariani, assieme ai rappresentanti dei sindacati di categoria, Piero Ceraulo (Fillea Cgil), Paolo D’Anca (Filca Cisl) e Salvatore Puleo (Feneal Uil).

“Estendiamo anche a queste importanti opere –ha detto il presidente Schifani – il modello già applicato per la progettazione e la realizzazione del nuovo polo onco-ematologico di Palermo e per i termovalorizzatori.

Impronta nell’auto dei killer: riaperte le indagini sull’omicidio di Michele Reina

di SALVO PALAZZOLO

Michele Reina e Piersanti Mattarella

Nell’Archivio del giornale “L’Ora”, conservato alla biblioteca regionale di Palermo, c’è una foto emozionante, che risale a metà degli anni Settanta: ritrae Piersanti Mattarella, all’epoca assessore regionale al Bilancio, e Michele Reina, segretario provinciale del partito in cui erano impegnati entrambi, la Democrazia Cristiana. 

Lo scatto li riprende, uno accanto all’altro, mentre stanno cercando di far funzionare il microfono. Per parlare a un’intera città, per declamare le parole di una nuova politica. Ma qualche tempo dopo furono zittiti. Michele Reina fu ucciso il 9 marzo 1979, in via Principe di Paternò; Piersanti Mattarella, intanto diventato presidente della Regione, fu assassinato il 6 gennaio 1980, in via Libertà. Due omicidi eccellenti legati da uno strano destino: non conosciamo ancora i nomi dei sicari che spararono con delle calibro 38, le condanne sono arrivate solo per la cupola mafiosa, giudicata nello stesso processo istruito dal giudice Giovanni Falcone.

mercoledì, giugno 11, 2025

Lotta al crack, operativa la legge Strutture per accoglienza e cure


Giacinto Pipitone

Palermo - Firmato il decreto attuativo, la legge sul sistema di contrasto al crack entra nella fase operativa. I manager delle Asp potranno realizzare le strutture di prima accoglienza per i tossicodipendenti in situazione di emergenza e quelle nelle quali intraprendere percorsi di recupero.

Il provvedimento firmato dall’assessore alla Sanità, Daniela Faraoni, sarà pubblicato venerdì. E chiude una lunga fase che dall’approvazione della legge all’Ars, settembre 2024, arriverà fino alle assunzioni del personale da impiegare in questi centri. Il budget - circa sette milioni e mezzo all’anno per i prossimi tre anni - è già a disposizione dei manager. E il decreto firmato dalla Faraoni detta le prescrizioni per l’apertura dei Centri di pronta accoglienza e delle strutture per il percorso terapeutico. I primi, quelli destinati a gestire la fase di

“Immortali”: il nuovo libro di Attilio Bolzoni sarà presentato martedì prossimo 17 giugno, alle ore 18, a Corleone


Palermo 11 giugno 2025 - Sarà presentato martedì prossimo,  17 giugno,  alle ore 18,  il nuovo libro di Attilio Bolzoni “Immortali” . Sarà presentato a Corleone nel salone “Carlo Alberto dalla Chiesa” del Cidma.  Il perché lo spiega l’autore: “Perché qui, meglio che altrove, si può capire cosa è accaduto. O forse qui, meno che altrove, si può capire.  Corleone in un gioco di specchi, Corleone che è diventata un alibi per molto altro”. 

Ecco spiegato perché proprio qui, a Corleone, alla presenza dell’autore, con cui dialogheranno Dino Paternostro, direttore di “Città Nuove” e dirigente Cgil Palermo, Markus Salemi e Francesca Soltani, componenti di “4 Chiacchiere con…”, e Pietro Di Miceli, del consiglio direttivo Cidma. Porteranno i saluti istituzionali il sindaco di Corleone, Walter Rà, e il vice presidente del Cidma, Domenico Mancuso. Ci sarà anche lo spazio per le domande e gli interventi del pubblico presente. 

Il circolo Pd di Corleone torna a criticare Posteitaliane: “La Situazione Postale: Una Scelta Ingiusta e Impositiva”


La recente decisione di Poste Italiane di trasferire i servizi di reso pacchi e ritiro raccomandate a Campofiorito è stata una doccia fredda per i cittadini e gli utenti. Nonostante le nostre ripetute richieste e le dichiarazioni del Sindaco che sembravano andare nella direzione di un confronto e di una soluzione condivisa, ancora una volta ci troviamo di fronte ad una decisione presa senza alcun riguardo per le esigenze e le preoccupazioni dei diretti interessati.

Questa decisione è l'ennesimo esempio di come le istituzioni possano ignorare le voci dei cittadini e delle organizzazioni politiche e sindacali che dovrebbero rappresentare. I disagi già significativi per gli utenti saranno ulteriormente aggravati da questa scelta, che non tiene conto delle difficoltà che molti incontrano nel raggiungere il nuovo punto di servizio.

Noi ribadiamo la nostra ferma opposizione a questo tipo di decisioni imposte dall'alto e senza alcun confronto con le parti interessate. È inaccettabile che le esigenze dei cittadini siano sistematicamente ignorate in favore di scelte che sembrano essere guidate solo da logiche di efficienza e risparmio, senza alcuna considerazione per l'impatto sociale e umano che queste possono avere.

Invitiamo pertanto Poste Italiane e l'amministrazione comunale a riconsiderare questa decisione e a intraprendere un percorso di confronto serio e costruttivo con le organizzazioni politiche e sindacali, nonché con i cittadini direttamente interessati. Solo attraverso un dialogo autentico e inclusivo possiamo trovare soluzioni che rispondano veramente alle esigenze di tutti.

Non siamo numeri, siamo cittadini con diritti e bisogni che devono essere ascoltati e rispettati.

Il circolo Pd Corleone 

martedì, giugno 10, 2025

🟥 Referendum: Mannino (Cgil Sicilia), “E’ una sconfitta ma i temi del lavoro e dei diritti sono stati in queste settimane al centro del dibattito pubblico ed è questo il patrimonio da cui ripartire nella battaglia per un diverso modello economico e della regione, perché le cose cambino”

Alfio Mannino, segretario generale Cgil Sicilia

Palermo, 9 giu- Il referendum ha avuto esito negativo per il mancato raggiungimento del quorum, ma
  ci consegna un patrimonio  da cui ripartire e su cui costruire il riscatto della Sicilia: l’attenzione che centinaia di migliaia di persone hanno rivolto ai temi  della qualità del lavoro e dei diritti. 

In Sicilia i votanti sono stati quasi 900 mila, un dato significativo, e i flussi ci dicono che soprattutto i giovani hanno partecipato al voto in maniera significativa. I soggetti che hanno sostenuto il referendum, devono ora impegnarsi ad andare avanti sulla strada tracciata, per recuperare ancora di più partecipazione e fiducia nella possibilità di cambiare le cose”. Lo dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, a proposito dell’esito del referendum appena concluso.

Mattarella, l’impronta dei killer: “Oggi può rivelarci un Dna”


di SALVO PALAZZOLO

La traccia sulla 127 degli assassini del presidente della Regione fu giudicata non utilizzabile. La pista mafia-eversione nera

PALERMO - Dopo 45 anni di misteri, depistaggi e prove scomparse, la speranza di trovare la verità attorno all’omicidio del presidente della Regione siciliana Piersanti Mattarella si aggrappa adesso a un’impronta. Anzi, a un frammento di impronta: è un reperto che la polizia scientifica ritrovò sullo sportello della Fiat 127 abbandonata dai killer, quel 6 gennaio 1980, poco distante dal luogo del delitto. 

«È una traccia inutilizzabile», scrissero all’epoca gli investigatori. E, oggi, gli esperti confermano. Ma le nuove tecnologie consentono di andare oltre, da quell’impronta si potrebbe estrarre il Dna.

Ritorna la sanità delle attese Le liste si allungano ancora


Giacinto Pipitone

Palermo - All’assessorato alla Sanità è scattato di nuovo l’allarme sulle liste d’attesa. L’ultimo monitoraggio sui ricoveri e sugli esami diagnostici prenotati e mai eseguiti indica che «dopo una fase di netto miglioramento ci si è riavvicinati ai livelli di un paio di anni fa». 

Restano «pendenti» circa 200 mila prestazioni. E per questo motivo l’assessore Daniela Faraoni ha convocato per domani mattina i manager di Asp e ospedali.

Il monitoraggio, sollecitato dal presidente Schifani, indica un lieve miglioramento rispetto ai dati due anni fa, quando i ricoveri da eseguire erano 90 mila circa e gli esami diagnostici e le visite 140 mila. All’epoca scattò un piano di emergenza che, grazie all’investimento di 48 milioni nel 2023 e 41 nel 2024 portò a una fortissima riduzione dei tempi di attesa. Ma ora, esauriti i budget che lo Stato aveva messo a disposizione l’emergenza è tornata puntuale. E il problema - spiegano in assessorato - è che quest’anno non c’è alcun tesoretto da poter impiegare per dirottare sui privati i pazienti che il sistema pubblico non riesce a gestire. 

Palazzo d’Orleans ieri ha ricordato che nei contratti firmati dai manager il fallimento dell’obiettivo di ridurre le liste d’attesa è causa di decadenza o mancato rinnovo dell’incarico. Schifani ha chiesto alla Faraoni verifiche in questo senso.