![]() |
| Adriano Rizza |
"La decisione di punire collettivamente gli studenti, obbligandoli a presentarsi a scuola accompagnati dai genitori, rappresenta un grave errore e un'occasione mancata", dichiara Rizza. "Invece di cogliere l'occasione per un dibattito costruttivo su un tema di drammatica attualità, si è scelto di reprimere e sanzionare un legittimo atto di sensibilità civile e di partecipazione. Questo non è il ruolo della scuola della Repubblica. Sanzionare la libera espressione di una coscienza critica significa tradire la missione educativa dell'istituzione scolastica, che deve formare cittadini consapevoli, non sudditi passivi".
Il Segretario definisce la misura "sproporzionata e umiliante", tesa a creare un clima di intimidazione e a scoraggiare future forme di impegno civile da parte dei giovani.
"Esprimiamo la nostra piena solidarietà a tutti gli studenti e alle loro famiglie, ingiustamente colpiti da questo provvedimento autoritario. La FLC CGIL Sicilia – conclude Rizza – si riserva di valutare ogni iniziativa sindacale e legale necessaria per la tutela dei diritti degli studenti e delle studentesse. Chiediamo alla dirigente Pilato il ritiro immediato di queste sanzioni e l'avvio di un confronto serio con le rappresentanze della comunità scolastica. La scuola deve essere un presidio di democrazia e di pace, non una caserma".

Nessun commento:
Posta un commento