lunedì, agosto 31, 2009

Diario dai campi di lavoro. A Palermo in via D'Amelio, alla Cattedrale e all'Antica Focacceria S. Francesco, simbolo di riscatto dalla mafia

Dopo la settimana di fatiche finalmente la sveglia stamattina suona gradita (e un po’ più tardi, per la gioia delle nostre stanche membra!). La colazione è più abbondante del solito… pregustando la giornata di degustazioni siciliane, iniziamo a testare la capacità del nostro stomaco fin da subito. Così, dopo il puntuale ritardo siciliano di ogni mattina, partiamo alla volta della scoperta di Palermo! Durante l’oretta di viaggio c’è chi dormicchia, chi ci delizia con le sue doti canore e chi si perde in lunghe disquisizioni filosofiche…”ma si dice arancino o arancina?”. LEGGI TUTTO

La Sicilia finanzia "Baaria" di Peppuccio Tornatore con 4,5 milioni di euro

La Regione attraverso CineSicilia, partecipa al film di Giuseppe Tornatore "Baaria", che mercoledì alle 19 aprirà la 66/ma Mostra Internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Il finanziamento è di circa il 20% sul costo del film, il più alto finora raggiunto da una produzione italiana: 25 milioni di euro, cui la Regione partecipa con 4,5 milioni. La metà delle riprese ha avuto come soggetto location siciliane, anche se Giuseppe Tornatore ha ricostruito in Tunisia l'antico corso di Bagheria, la piazza principale con la Chiesa madre e la stazione ferroviaria: il tutto attraverso varie epoche, il film racconta Bagheria, città natale del regista, dagli anni '30 agli '80. Molti elementi e dettagli scenografici originali sono stati trasportati dalla Sicilia: dalla luminaria completa della processione, alle cabine dello stabilimento balneare, alle porte delle case. Le riprese siciliane del film si sono svolte da ottobre a dicembre 2007 e da luglio ad agosto 2008. Per quanto riguarda gli interpreti Tornatore ha voluto che fossero siciliani quasi tutti gli attori principali (12 su 17), tutti i secondari (ad eccezione di alcune partecipazioni, da Raoul Bova a Laura Chiatti, Giorgio Faletti, Lina Sastri), e i generici. Tra personale tecnico e artistico sono state impiegate 944 persone residenti in Sicilia, molte delle quali hanno lavorato anche sul set tunisino.
Siciliainformazioni, 31 agosto 2009

Lo scrittore siciliano Andrea Camilleri annuncia: "Tranquilli, farò altri 5 Montalbano"

Camilleri rassicura i lettori: "Sono alle prese con il mio commissario estivo e ne ho ancora 4 da pubblicare. A 84 anni rimango ottimista, ma ho il rimpianto di essere stato abbandonato dalla poesia e il dispiacere di vedere questa Italia che non reagisce"
ROMA - I fan del commissario Montalbano possono stare tranquilli, il padre del poliziotto amante delle nuotate e degli arancini, Andrea Camilleri, sta scrivendo al fresco di Santa Fiora (Grosseto) quello che lui stesso definisce "il mio Montalbano estivo". LEGGI TUTTO

domenica, agosto 30, 2009

Diario dai campi di lavoro. La visita a Portella delle Ginestre, teatro della strage del '47

Stamani è stato Claudino a dare la sveglia in Via Crispi: erano le 7, con qualche minuto di ritardo rispetto agli altri giorni dopo la faticosa vendemmia di ieri. Quando siamo arrivati sui campi il sole già batteva forte, ma il lavoro da fare era un po’ meno del solito e il tempo è passato velocemente. Dopo aver riempito le 100 casse un gruppo di noi é andato a trovare Totò nella sua fattoria. Là ci è stato offerto un po’ di latte appena munto e abbiamo parlato un po’ con la sua famiglia. LEGGI TUTTO

Diario dai campi di lavoro antimafia. Una giornata a Canicattì, ricordando Tom

Mi trovo in nave. Ritorno in Toscana dopo 40 giorni. Ieri è stata una bella giornata. Abbiamo vendemmiato il vigneto di chardonnay presente a Canicattì. Una vigna particolare che mi ricorda un atto d'intimidazione avvenuto 5 anni fa. Lì fu "strangolato" un cane e sbarbate 100 barbatelle del nuovo vigneto. Allora fu la Camera del Lavoro di Firenze che dono' 200 barbatelle di chardonnay! Ieri quell'uva era il simbolo di una società civile promossa da tanti, tra cui l'Arci e la Cgil, che promuovono un reale cambiamento. LEGGI TUTTO
LEGGI IL DIARIO DEI VOLONTARI

Niscemi. Cosa Nostra aveva progettato di uccidere i figli dei pentiti!

NISCEMI (Caltanissetta) - Per indurre due uomini di Cosa Nostra di Niscemi a rinunciare al loro proposito di diventare collaboratori di giustizia, stavano pianificando sequestri e, se necessario, anche l'uccisione di due bambini di 7 e 11 anni e di un ragazzo appena maggiorenne, figli e parenti dei pentiti in pectore. Ma la squadra mobile della questura di Caltanissetta e gli uomini del commissariato di Niscemi e di Vittoria li hanno intercettati, pedinati e fermati, nel corso della notte, su ordine del pubblico ministero Fabio Scavone, della Dda di Catania. LEGGI TUTTO

Le convulse giornate della "perdonanza"

di EUGENIO SCALFARI
Venerdì scorso il Tg1 diretto dall'ineffabile Minzolini, incurante del fatto che le notizie del giorno fossero l'attacco del "Giornale" contro il direttore dell'"Avvenire", lo scontro tra la Cei e la Santa Sede da un lato e il presidente del Consiglio dall'altro e infine la querela di Berlusconi a Repubblica per le 10 domande a lui dirette e rimaste da giugno senza risposta; incurante di queste addirittura ovvie priorità, ha aperto la trasmissione delle ore 20 con l'intervento del ministro Giulio Tremonti al meeting di Comunione e Liberazione. Farò altrettanto anch'io. Quell'intervento infatti è rivelatore d'un metodo che caratterizza tutta l'azione di questo governo, mirata a sostituire un'onesta analisi dei fatti con una raffigurazione completamente artefatta e calata come una cappa sulla pubblica opinione curando col maggiore scrupolo che essa non percepisca alcun'altra voce alternativa. LEGGI TUTTO

venerdì, agosto 28, 2009

Corleone. Il diario dai campi di lavoro antimafia. Tutti a Cinisi per Roberto Saviano

Oggi ci siamo svegliati pensando: è un giorno come un altro…e invece… A noi volontari, con gli occhi ancora un po’ cisposi, danno il buongiorno i filari infiniti e i secchi da riempire. Anche stamani ci siamo divisi in due gruppi: il sole, il caldo e l’attesa del camion del rivenditore! Trafelati ritorniamo alla cooperativa, dove ci aspetta il solito pranzo ristoratore preparato a regola d’arte. LEGGI TUTTO
Saviano, la memoria per battere le mafie
di Francesco La Licata
IL VIDEO DELL'INTERVENTO DI SAVIANO

martedì, agosto 25, 2009

Corleone. Diario dai campi di lavoro. Al covo di Provenzano, poi l'incontro con Maniaci

Questo lunedì è stato molto intenso e ricco di emozioni. Dopo la rilassante giornata al mare di ieri, la sveglia ha interrotto il sonno dei simpatici volontari di Via Crispi alle 6.30 circa, ricordandoci l’appuntamento con la raccolta di pomodori. Sotto il tipico sole siculo, nel giro di 4 ore circa siamo riusciti a riempire 148 casse di quel coloratissimo ortaggio la cui visione ha rallegrato i nostri cervellini assolati.Al nostro ritorno abbiamo fatto la piacevole conoscenza del nuovo gruppo Scout appena giunto in terra sicula dalla splendida Firenze.Dopo aver mangiato il buon pasto preparato dai cuochi volontari di Fornacette, abbiamo ripercorso il tragitto dei “pizzini” attraverso il quale il boss Provenzano, nonostante fosse l’uomo più ricercato al mondo, sia riuscito a gestire il potere mafioso nella natia Corleone.L’arrivo al “rifugio” ha confermato solo in parte le circostanze apprese dalle inchieste giornalistiche e dalle immagini pubblicate, riguardo al totale isolamento del covo, che al contrario si trova a pochi minuti dal paese, con davanti una decina case. Al nostro ritorno ci siamo preparati ad accogliere Pino Maniaci, direttore dal 1999 di Telejato, che conduce quotidianamente un’attiva opera di controinformazione e di antimafia. Proprio per il suo impegno è stato recentemente vittima di numerose intimidazioni che l’hanno costretto a vivere sotto la protezione di una scorta.L’ironia con la quale porta avanti le sue inchieste e affronta la propria condizione personale ci ha ricordato la satira pungente di Peppino Impastato.“I mafiosi si definiscono uomini d’onore, e per noi è una questione d’onore DISONORARLI.” ci ha insegnato Pino.Ancora entusiasti per la toccante testimonianza, abbiamo assistito alla proiezione del film documentario “Scacco al re” relativo la cattura del boss mafioso Provenzano.
Piero, Laura e Elisabetta

giovedì, agosto 20, 2009

Ficuzza (Corleone). L'Arma dei Carabinieri ha ricordato il tenente colonnello Giuseppe Russo, assassinato dalla mafia il 20 agosto 1977

di Cosmo Di Carlo
Ficuzza - Tre corone d’alloro, una dell’Arma dei Carabinieri, una del Comune di Corleone e la terza della Provincia Regionale di Palermo, sono state deposte davanti al cippo che ricorda il colonnello Giuseppe Russo, nella piazza che, dal 20 agosto del 2001, l’allora sindaco di Corleone Pippo Cipriani volle fosse intitolata all’ufficiale dei carabinieri, assassinato con l’insegnante Filippo Costa, 32 anni fa. Alla cerimonia era presente Francesca Russo, figlia del tenente colonnello, e la vedova dell’appuntato Domenico Intravaia, morto nella strage di Nassiriya. Era presente anche una folta delegazione di giovani, provenienti da tutta Italia, che stanno partecipando a Corleone ai campi di lavoro “Liberarci dalle spine”, organizzati dall’Arci e dalla cooperativa sociale “Lavoro e non solo”, che gestisce circa 150 ettari di terra confiscata alla mafia. LEGGI TUTTO

Importante iniziativa di solidarietà tra Misilmeri e Baucina: arrivano venticinque bambini dall´Abruzzo

Arrivano questa mattina e saranno ricevuti in forma ufficiale presso il comune di Baucina 25 bambini provenienti dai comuni di Tornimparte (Aq) e S. Pio delle Camere (Aq). Sono due comunità abruzzesi colpite dal terremoto dell´aprile scorso che vivono il dramma del dopo terremoto e delle baraccopoli. L´iniziativa di ospitalità è dell´Unione dei Comuni ´Terre degli Ulivi´ costituita dai comuni di Misilmeri e Baucina. I bambini di età compresa tra i 10 e i 14 anni trascorreranno tra Misilmeri e Baucina un periodo di 15 giorni. Il programma di ospitalità è stato predisposto dai rispettivi sindaci Badami e Coniglio, ma reca anche il generoso contributo di privati cittadini, esercizi commerciali e pubblici esercizi baucinesi e misilmeresi. La visita si concluderà giorno 3 settembre 2009 con la cerimonia ufficiale e il saluto a Misilmeri.

Sanità: interrogazione Cracolici sul rinvio della conversione di 500 posti letto nelle cliniche private

“Per quale motivo il termine per la conversione di oltre 500 posti letto nelle strutture sanitarie private, che dovevano passare da ‘acuti’ a ‘riabilitazione e lungodegenza’, è slittato al 2010?”. Lo dice Antonello Cracolici, presidente del gruppo PD all’Ars, che sulla vicenda annuncia la presentazione di una interrogazione all’assessore alla Sanità. “La riconversione di 553 posti per ‘acuti’ – aggiunge - era stata a lungo esaminata e motivata con ragioni ben precise: non si capisce, adesso, quali nuovi elementi abbiano fatto cambiare idea e abbiano portato allo slittamento di un anno dei termini, considerato oltretutto che il budget a disposizione resta quello previsto”.

mercoledì, agosto 19, 2009

Sanità, la Regione ha nominato i 17 manager

di Massimo Lorello
La sopresa dello spoils system è Salvatore Cirignotta che va a dirigere l’Azienda sanitaria provinciale di Palermo

La giunta regionale di Raffaele Lombardo nomina i 17 manager che andranno a guidare le nuove aziende sanitarie siciliane. Passa la linea di Massimo Russo: l’assessore aveva chiesto espressamente che non venissero confermati i direttori generali delle vecchie aziende. E’ stato accontentato con l’unica eccezione del policlinico di Messina dov’è rimasto in sella Giuseppe Pecoraro il quale però era già lì solo nelle vesti di commissario. Alla fine il governatore Raffaele Lombardo, com’era nelle previsioni, l’ha fatta da padrone, lasciando alle diverse anime del Pdl solo qualche poltrona ottenuta peraltro dopo estenuanti trattative. LEGGI TUTTO

Ecco tutti i manager della Sanità siciliana

PALERMO - La fumata bianca sulle nomine dei manager della Sanità siciliana, che dal primo settembre dovranno attuare la riforma del sistema, è giunta poco dopo la mezzanotte, al termine di una riunione fiume della Giunta. Questi i nomi decisi dal governo di Raffaele Lombardo:

Salvatore Olivieri: Asp (ex Asl 1) Agrigento
Paolo Cantaro: Asp Caltanissetta
Giuseppe Calaciura: Asp Catania
Nicola Renato Baldari: Asp Enna
Salvatore Giuffrida: Asp Messina
Salvatore Cirignotta: Asp Palermo
Ettore Gilotta: Asp Ragusa
Franco Maniscalco: Asp Siracusa
Fabrizio De Nicola: Asp Trapani
Francesco Poli: Azienda Cannizzaro Catania
Armando Caruso: Azienda Papardo Messina
Salvatore Di Rosa: Azienda Cervello – Villa Sofia Palermo
Angelo Pellicanò: Azienda Garibaldi Catania
Dario Allegra: Azienda Civico Palermo
Ignazio Tozzo: Azienda Policlinico V.E. Catania
Giuseppe Pecoraro: Azienda Policlinico Messina
Mario La Rocca: Azienda Policlinico Palermo.

L'assessore regionale alla sanità Massimo Russo ha dichiarato:"Non solo abbiamo rispettato gli impegni col governo nazionale scongiurando il commissariamento, ma superando contrasti e difficoltà, abbiamo permesso all'Assemblea regionale di approvare una riforma che adesso, con i nuovi manager, renderà più efficiente e vicino ai cittadini l'intero sistema sanitario".Aderendo alla proposta dell'assessore alla Sanità, la giunta non ha riconfermato nessuno dei vecchi manager, mentre i nuovi sono stati nominati dopo una valutazione estremamente rigorosa dei curriculum. "E -aggiunge il presidente Lombardo - saranno valutati sulla base di rigidissimi obiettivi di gestione".
19/08/2009

Sanità, Pdl boccia nomine. Pesanti accuse del coordinatore regionale Castiglione a Lombardo

Castiglione: "Sacrificati nuovi e bravi manager per la logica di appartenenza". E aggiunge: "I partiti di maggioranza non sono stati coinvolti nelle scelte, tranne ovviamente, quello del presidente".
CATANIA - "Si parli di tutto e di più, ma si lascino da parte i presunti meriti professionali e i curriculum che non c'entrano nulla". Il coordinatore regionale del Pdl in Sicilia, Giuseppe Castiglione, boccia le nomine dei nuovi manager della sanità fatte stanotte dalla giunta regionale guidata da Raffaele Lombardo."Ancora una volta - continua Castiglione - Lombardo ha fatto prevalere la logica di appartenenza politica e partitica a quella della professionalità. Ha preferito azzerare, tout court, tutta la classe dirigente, sacrificando anche giovani e bravi manager, che hanno fatto bene in questi anni, come Gigi Marano, Francesco Iudica e Fulvio Manno, per esempio, sostituendola con personaggi che, tranne qualcuno, di nuovo hanno poco. Alcuni sono già stati, con alterne fortune, ai vertici delle aziende sanitarie, e quindi non è vero che sono tutti volti nuovi, altri, invece, sono dirigenti di partito, comunque fedelissimi del presidente"."Basta cercare su internet - conclude Castiglione - per comprendere chi sono e perchè sono stati scelti la maggior parte dei nuovi manager. Lo stesso Lombardo e l'assessore Russo hanno ammesso che a fare le scelte è stata la politica, ma abbiano anche il coraggio di dire, chiaramente, che i partiti di maggioranza non sono stati coinvolti, tranne ovviamente, quello del presidente".

Il Pd: "Tutti scelti in base agli sponsor politici"

PALERMO - "La mancata conferma di tutti i manager dimostra che avevamo ragione quando denunciavamo la disastrosa gestione della sanità siciliana. Ma bisogna dire le cose come stanno: se da un lato va apprezzata la linea dell'assessore Russo, con la sostituzione in blocco dei vecchi manager, dall'altro va senz'altro bocciata l'impronta data da Lombardo perchè, a parte alcune eccezioni, si passa da una lottizzazione all'altra, con manager che continuano ad essere scelti in base alle indicazioni degli sponsor politici" commenta Roberto De Benedictis, vicepresidente del gruppo del Partito Democratico all'Ars. "Ci riserviamo - conclude - di entrare nel merito delle scelte e di valutare con attenzione ogni nome in commissione Affari istituzionali dell'Ars, che la prossima settimana sarà chiamata ad esaminare le nomine dei nuovi manager".Va avanti invece il deputato regionale del Partito Democratico Giuseppe Lupo. "Finita la farsa della spartizione delle poltrone il Governo regionale adesso abolisca i ticket sanitari pagati dai cittadini e riduca l'imposta regionale sulle attività produttive che finanzia gli sprechi della sanità. Se cosi non fosse le famiglie e le imprese non avrebbero benefici da questa riforma sanitaria. I siciliani continuano a pagare i ticket e attendono mesi per una visita specialistica esattamente come prima".

Corleone. Diario dal campo di lavoro antimafia. L'incontro con i superstiti della strage di Portella delle Ginestre

Anche stamattina, 18 agosto, ci siamo svegliati presto per essere a Drago di buon ora per raccogliere i pomodori. Il camion ha portato via 121 casse di pomodori, comprese quelle del raccolto di ieri. Nel pomeriggio, mentre Mario e Salvatore costruivano due bagni vicino alla cucina, ci siamo recati con i pulmini, accompagnati da Franco, a Portella della Ginestra luogo della strage del 1 Maggio 1947. Lì, tre testimoni dell’accaduto ci hanno raccontato il loro punto di vista, sottolineando il rammarico per la condizione di una comunità come la loro che ha dovuto combattere per la libertà e per le generazioni successive. E’ stato un bel momento di confronto soprattutto perché ci ha permesso di conoscere una triste realtà del nostro Paese della quale non eravamo a conoscenza e che neanche a scuola viene insegnata pur essendo una pagina importante della storia contemporanea della nostra Nazione.
Step & Bibi

martedì, agosto 18, 2009

Corleone. Diario dal campo di lavoro antimafia. A fare televisione con Pino Maniaci e Telejato...

Dopo la raccolta dei pomodori di corsa verso Partinico dove ci aspetta Telejato.Qui incontriamo Pino Maniaci che invecie di illustrarci la tv ci invita, propone , sollecita a collaborare con lui nella lettura del telegiornale. L'incontro con lui e la responsabilità di parlare a 180.000 cittadini siciliani provoca emozione ma anche profonda serietà. Un telegiornale particolare fatto di notizie , ironia, ma con la verità al centro della comunicazione televisiva! Pino e Telejato da tempo vive la sua attività con la tutela/scorta delle forze dell'ordine; auto bruciata, 40 gomme tagliate un tentato omicidio! La strada dove si trova la TV ieri pomeriggio è stata chiusa con delle strisce di nylon a causa della nostra presenza. Dopo l'impresa giornalistica e una testimonianza veramente toccante siamo usciti con lui per gustarci un gelato offerto dalla TV. In strada con Pino abbiamo vissuto e compreso cosa significa dire la verità dei fatti, con nomi e cognomi, e poi uscire e incontrare la gente! Per noi un esperienza meravigliosa! Sicuramente siamo usciti diversi da come siamo entrati! Una vera lezione di azione partecipativa e di gusto dell'informazione libera! A Pino, a sua figlia e a tutti i suoi collaboratori un sincero ringraziamento e un invito: andate avanti!
Maurizio Pascucci
Esecutivo Arci Toscana
Coordinatore Progetto Liberarci dalle Spine

La denuncia di Sgarbi sui paradossi del turismo in Sicilia:«Invisibili i capolavori dell’arte. A Siracusa i capolavori di Antonello chiusi"

SALEMI – «Il paradosso dell’estate siciliana trionfa a Siracusa dove, nel pieno del flusso turistico - si presume e si conosce anche colto - nella distrazione delle autorità locali e regionali, i due più importanti capolavori della città sono invisibili. Latitante è “L’Annunciazione” di Antonello, presente, in riproduzione, nell’ex Convento del Ritiro, mentre l’opera originale è nascosta nella sede dove dovrebbe stare invece permanentemente che è Palazzo Bellomo. L’altro capolavoro, “Il seppellimento di Santa Lucia”, trasferito dalla sede originale, la Chiesa di Santa Lucia al Sepolcro, nella Chiesa di Santa Lucia alla Badia in Piazza Duomo, dopo la fine del G8 sull’Ambiente per lavori di manutenzione. In compenso, a pochi metri, a gambe larghe, occupa oscenamente la piazza la scultura di un gigante, offensiva dello spazio più bello e aulico e della città. Dunque i Sicilia i capolavori chiusi e gli orrori esibiti, in contemporanea turpitudine. Per sanare questo paradosso, mi appello alla sensibilità dell’assessore regionale alla Cultura Lino Leanza e al dinamismo dell’assessore regionale al Turismo Nino Strano»

Marineo. Un libro su San Ciro scritto da Nuccio Benanti e Ciro Guastella sarà presentato giovedì

"Il Cammino di San Ciro. Dalle piramidi dell´Egitto ai grattacieli degli Stati Uniti" è il titolo del libro che Nuccio Benanti e Ciro Guastella presenteranno giovedì 20 agosto, alle ore 21, presso il Centro Carpe di Corso dei Mille n.110 a Marineo nell’ambito dei festeggiamenti in onore del santo patrono marinese. Il libro racconta, nella sua prima parte, della terrena esistenza del medico Ciro e delle vicende che condussero, dopo il martirio, il suo teschio da Alessandria d´Egitto fino a Marineo. Nella seconda parte si narra come, nelle maleodoranti stive dei bastimenti, San Ciro condusse per mare migliaia di marinesi fino al nuovo mondo, inseguendo sogni di benessere e riscatto sociale. Infine è raccontata l´ultima diaspora che ha visto il Santo seguire le comunità paesane da New York al New Jersey. La stampa del libro è stata finanziata da sponsor privati sia americani che marinesi. Il volume sarà distribuito, dagli autori, gratuitamente, durante la presentazione.

Bankitalia: gli immigrati non tolgono lavoro agli italiani

La crescita della presenza straniera in Italia negli ultimi anni «non si è riflessa in minori opportunità occupazionali per gli italiani» ma ha evidenziato una «complementarietà tra gli stranieri e gli italiani più istruiti e le donne». È quanto afferma uno studio della Banca d'Italia contenuto nel rapporto sulle economie regionali .Secondo Banca d'Italia, l'afflusso di lavoratori stranieri impiegati con mansioni tecniche e operaie ha accresciuto le opportunità «per gli italiani più istruiti» impiegati in «funzioni gestionali e amministrative» mentre le donne avrebbero beneficiato della presenza straniera, nel settore dei servizi sociali e alle famiglie, attenuando «i vincoli legati alla presenza di figli e l'assistenza dei familiari più anziani e permettendo di aumentare l'offerta di lavoro» femminile.
18 agosto 2009

domenica, agosto 16, 2009

Corleone. Diario dal campo di lavoro antimafia. L'incontro con Dino Paternostro

Questa mattina si replica il lavoro di espianto della vigna, ma stavolta ci rechiamo a Pietralunga. In poco tempo, sotto il sole cocente, abbiamo tolto tutti i pali del vigneto, e dopo aver formato un’efficiente “catena di passaggio”, li abbiamo accatastati in attesa di un futuro utilizzo. Dopo il pranzo, ricco e abbondante come ormai siamo felicemente abituati, il sonno si fa sentire e ci ritiriamo nelle nostre meravigliose stanze. In attesa dell’arrivo dell’ospite del giorno, il segretario della Camera del Lavoro Dino Paternostro, alcuni di noi si sono dedicati alla realizzazione dello striscione per la Cantina KAGGIO (vicino a Corleone), che sarà assegnata dal Consorzio Sviluppo e Legalità alle Cooperative del territorio impegnate nella gestione dei terreni confiscati alle mafie. LEGGI TUTTO

Berlusconi e i suoi ministri si ostinano a non sciogliere per mafia il comune dsi Fondi

Il consiglio comunale di Fondi non è stato sciolto perchè «diversi ministri hanno fatto notare come nessun componente della giunta o del consiglio comunale di Fondi sia stato toccato da un avviso di garanzia: quindi sarebbe stato agire grave con un intervento come quello dello scioglimento del consiglio comunale». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, rispondendo alla domanda di un giornalista durante la conferenza stampa al termine del vertice sulla sicurezza al Viminale con i ministri Roberto Maroni e Angelino Alfano nel giorno di Ferragosto. Il prefetto Bruno Frattasi lasciato solo. Nel novembre del 2008 ha chiesto lo scioglimento del comune perché «sono emersi elementi su collegamenti diretti degli amministratori con la criminalità organizzata tali da compromettere la libera determinazione degli organi elettivi e il regolare funzionamento dei servizi». La sua richiesta di scioglimento, che significa decadenza di tutte le cariche dal sindaco in giù, è stata ribadita nel febbraio 2009 ministro dell’Interno. In genere, quando il ministro dell’Interno chiede lo scioglimento il Consiglio dei ministri accoglie e dispone nel giro di quindici giorni. E invece nel giorno di Ferragosto, l'ennesima melina: "Non si scioglie".
16 agosto 2009

sabato, agosto 15, 2009

Don Sturzo «vince», ieri come oggi

E' stato presentato con vivo interesse alla prima Fiera del libro di Piazza Armerina il saggio di Pierfrancesco Scollo «Il segno che vince - Vita e pensiero di Luigi Sturzo», editore Morrone Siracusa. Nel Chiostro dei Gesuiti tante le novità editoriali che si sono imposte all'attenzione dei visitatori; fra queste l'opera del giovane ricercatore e docente di diritto, nonché specializzato in politica economica e sociale, Pierfrancesco Scollo, nato a Catania e residente a Melilli. «Anche se oggi viviamo una stagione storica diversa da quella del grande pensatore di Caltagirone - dice l'autore - le linee fondamentali del suo pensiero sono tuttora valide e costituiscono un modello ideale per la nostra società. Vita, opere e discorsi di Luigi Sturzo sono oggi di viva attualità, perché l'uomo secondo la sua visione antropologica è un essere relazionale». La «lezione sturziana», questa la sintesi di Scollo, è valida sul piano economico perché il vuoto etico porta l'economia verso il baratro.
Giuseppe Aloisio
La Sicilia

Corleone. Il campo di lavoro antimafia. L'incontro con Teresa Gentile e Gemma Contin

Oggi 13 agosto giornata diversa dal solito: si va all’agriturismo in località San Cipirello, ultimo bene assegnato alla cooperativa. Ad aspettarci troviamo un vigneto di un ettaro da espiantare per lasciare spazio ad una nuova coltivazione di pomodori. Fatica e graffi sono il segno evidente del nostro impegno, premiato dalla soddisfazione di aver lavorato su un bene confiscato alla mafia. Tra pali di cemento e fili di ferro si respira un’aria di cooperazione e affiatamento, dimostrato dalle canzoni intonate tutti insieme. Oggi anche la cucina era in trasferta, mentre noi lavoravamo sui campi gli amici dello SPI-CGIL si davano da fare egregiamente tra i fornelli preparando i loro favolosi manicaretti. Una volta sistemato e pulito tutto, si torna a Corleone dove ci aspetta un bell’incontro. Teresa Gentile e Gemma Mannino Contin sono venute a raccontarci la loro esperienza di donne impegnate per lo sviluppo culturale, politico e sociale della Sicilia. A presentare le ospiti Anna Bucca, presidente dell’Arci Sicilia e l’editore di una casa editrice palermitana: l’Istituto Poligrafico Europeo. Teresa ci ha raccontato la sua storia vissuta tra due realtà: scuola e politica, soffermandosi, riguardo l’istruzione, sull’importanza della comunicazione più che sulla mera trasmissione di nozioni. Ci portiamo a casa la consapevolezza che la legalità parte dalle piccole cose e che è fondamentale lavorare sull’individuo così da fare emergere le sue peculiarità e il contributo che può fornire alla società. L’unico strumento per perseguire questi obiettivi, secondo l’esperienza di Teresa, è la buona comunicazione intesa come dialogo con l’altro a partire dal proprio vissuto e dalla realtà circostante. E’ seguito il contributo di Gemma: giornalista di origine friulana, ma siciliana di adozione, da anni è impegnata nel racconto della Sicilia e delle sue tante vicissitudini che, citando Sciascia, sono “metafora del mondo”. Nel suo intervento Gemma ci ha parlato del suo ultimo libro “Una scelta di parte”; in particolare si è soffermata sull’intervista al magistrato Morosini, il quale ha saputo dipingere un quadro degli intricati collegamenti interni a Cosa Nostra. Anche lei è un altro esempio di donna che si spende per la sua terra d’adozione, con coraggio e voglia di rompere il muro di omertà che in questi anni rappresenta una piaga per il giornalismo, non solo siciliano ma nazionale.Dopo aver cenato abbiamo vinto la stanchezza di questa intensa giornata passeggiando per il centro di Corleone.

venerdì, agosto 14, 2009

Dalla Calabria l'esplosivo per la strage di via d'Amelio

Secondo un rapporto dei servizi di sicurezza tedeschi, il giudice Borsellino fu ucciso perchè aveva scoperto intrecci criminali tra 'Ndrangheta e Cosa Nostra. Il magistrato era sulle tracce degli assassini di Livatino e aveva intercettato grossi carichi di materiale incendiario
CATANZARO - La 'ndrangheta fornì alla mafia palermitana l'esplosivo utilizzato per la strage di Via D'Amelio, nella quale vennero uccisi Paolo Borsellino e gli uomini della scorta, e quello usato per le stragi del '93. Il particolare emerge da un vecchio rapporto dei servizi di sicurezza tedeschi ripreso dal dossier con il quale il Bka evidenzia la presenza ed il potere della mafia italiana nella Repubblica Federale. In particolare, il capitolo dedicato all'esplosivo delle stragi reperito dai calabresi della 'ndrangheta operanti in Germania è inserito nel rapporto con lo scopo di evidenziare da una lato la supremazia della 'ndrangheta rispetto alle altre organizzazioni criminali di origini italiane e, dall'altro, il ruolo leader che la 'ndrangheta ha sempre avuto nel settore del traffico internazionale di armi ed esplosivi. E proprio su questo intreccio di interessi criminali e sulle sinergie tra 'ndrangheta e Cosa nostra aveva iniziato ad indagare Paolo Borsellino prima di essere ucciso. Borsellino sarebbe dovuto tornare in Germania qualche giorno dopo il 19 luglio. La sua missione era nota a pochissime persone, così come erano in pochi a sapere che, nelle settimane precedenti alla morte, il magistrato era stato più volte in Germania ed in particolare a Francoforte e Mannheim. Era sulle tracce degli assassini del giudice Rosario Livatino, ucciso il 21 settembre del 1990, ma proprio interrogando alcuni collaboratori che erano in contatto con il Bka tedesco avrebbe saputo che da Palermo era arrivato l'ordine di acquisire grosse quantità di esplosivo militare. Erano già stati avviati gli opportuni accordi con i calabresi e l'esplosivo, in più spedizioni, in parte era stato già mandato in Italia.
14/08/2009

Quanti amici ha Totò Riina. E scoppia la polemica con l'Arma

di Giorgio Bocca
I carabinieri, specie quelli che arrivano da altre provincie, sanno che in Sicilia un colpo di lupara può raggiungerli in ogni vicolo, in ogni tratturo. È naturale, allora, che si creino delle tacite regole di coesistenza
L'opinione di Giorgio Bocca di questa settimana ha scatenato una reazione compatta a difesa dell'Arma sia da parte della maggioranza che dall'opposizione. L'articolo è risultato particolarmente indigesto al comandante dei carabinieri, il generale Leonardo Gallitelli, che ha ricevuto la solidarietà del ministro dell'Interno Roberto Maroni. Indignato anche il ministro della Difesa, Ignazio La Russa...
Ecco l'opinione della discordia: leggete e commentate

martedì, agosto 11, 2009

Corleone. Il campo di lavoro antimafia. Dall'incontro con Pino Maniaci al brindisi degli sposi corleonesi a "casa Caponnetto"

Oltre al lavoro nei terreni confiscati effettuato nella mattinata, ieri vi sono stati due momenti molto importanti. L'incontro con Pino Maniaci di Telejato. In questi anni spesso è venuto a trovarci, a fare riprese e interviste sul nostro impegno. Ogni volta che andavo a visionare i suoi servizi televisivi notavo una forte condivisione: insomma era evidente che era uno di noi. Così, in occasione della presenza del Giudice Pristipino, io e Salvatore gli abbiamo chiesto una sua disponibilità a far parte del nostro programma in ogni campo di lavoro, venendo a raccontare la sua storia e il suo impegno. LEGGI TUTTO

Salta l'accordo tra Ato Idrico Palermo 1, Amap ed Aps, che minaccia: "Sospendiamo la presa in carico dei Comuni"

Maria Modica
L'accordo fra Ato idrico Palermo 1, Amap e Aps salta e quest'ultima decide di passare al contrattacco. «Il Consiglio di amministrazione di Acque Potabili Siciliane – si legge in una nota – gestore del servizio idrico integrato in provincia di Palermo,
recependo le indicazioni del socio di maggioranza Società Acque Potabili di Torino e considerato l'inaccettabile ritardo nella stipula del contratto di servizio tra l'Ato1 Palermo, l'Amap ed Aps, ritiene necessari, per contenere gli effetti negativi di tale situazione, la sospensione della presa in carico dei Comuni, il contenimento dei costi, inclusi quelli relativi al personale, e l'adozione di adeguate azioni legali a tutela dei propri interessi». Secondo l'Aps, nei due anni trascorsi dall'aggiudicazione della gara, nel 2007, la società avrebbe maturato una perdita di 5 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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Non sappiamo se "la sospensione della presa in carico dei comuni" da parte di Acque Potabili Siciliane sia una promessa oppure una minaccia. Di sicuro sappiamo che queste diatribe rafforzano la posizione di quei comuni (Prizzi, Bisacquino, Caltavuturo ed altri) che ancora non hanno voluto consegnare i loro impianti idrici ad Aps. Tra questi, purtroppo, non c'è il comune di Corleone, perchè già lo scorso 1° ottobre il sindaco Nino Iannazzo (sostenuto dalla sua giunta e dai consiglieri della sua maggioranza Pdl-Udc) ha avuto una fretta del diavolo a consegnare la rete idrica e le sorgenti ad Aps. Si dice, in cambio di qualche "piatto di lenticchie". Speriamo che il legislatore dia di nuovo la possibilità di una gestione pubblica dell'acqua anche a comuni come Corleone, che ha amministratori inadeguati e pronti a fare mercimonio anche dei beni primari come l'acqua. (d.p.)

Il regista premio Oscar Peppuccio Tornatore sarà cittadino onorario di Cefalù

CEFALÙ (PALERMO)- Giuseppe Tornatore sarà cittadino onorario di Cefalù. Il regista, che ha avuto il premio Oscar per "Nuovo Cinema Paradiso", ha accolto la proposta del sindaco Giuseppe Guercio e parteciperà alla cerimonia di conferimento prevista per il 22 settembre. Alcuni giorni prima se ne parlerà in consiglio comunale.A Cefalù sono state girate alcune scene di "Nuovo Cinema Paradiso": quelle sul molo della Marina e quelle all'interno del teatro Cicero che per l'occasione fu trasformato in sala cinematografica. Il conferimento della cittadinanza coinciderà con un altro evento legato alla storia del cinema: la ricorrenza del centenario del cinema Di Francesca, una delle più antiche sale ancora in attività in Sicilia. Il proprietario, Giuseppe Di Francesca, morto due anni fa, era un grande estimatore dell'arte cinematografica e aveva rapporti con artisti e registi. Con lo stesso Tornatore aveva mantenuto i contatti. Il regista era stato ospite l'anno scorso del ciclo di incontri con personaggi della cultura curati da Giovanni Cristina.

lunedì, agosto 10, 2009

Corleone. E' iniziato il nuovo campo di lavoro antimafia "Liberarci dalle spine"

Il campo dall’8 al 17 agosto in realtà si è avviato il 7, con una riunione dei primi arrivati, giunti a Corleone con un giorno di anticipo. In casa Caponnetto c’è anche un gruppo di ragazzi francesidel Servizio civile internazionale, che resterà qui fino al mese di ottobre condividendo con noi le attività del campo. Dopo un veloce giro di presentazioni, abbiamo scoperto di essere stati tuttitrascinati qui da qualcun altro: ognuno conosceva altre persone che avevano già fatto il campo, oppure che faranno questo insieme a noi. LEGGI I DIARI DELL'8-9 AGOSTO

Com'è "trash" questa Estate Corleonese 2009!

Non è un granché questa “Estate Corleonese 2009”. Non ha un progetto, un’idea portante. Solo un assemblaggio (un buffo collage) di interventi clientelari a favore di questa o di quell’altra associazione (amici del cavallo, del cane, del gatto, dei sorci…), costituita da questo o da quell’altro consigliere comunale (o da un suo parente o da un suo amico). Ma il “clou” di questa Estate è stata l’esibizione di Mario Renzi e della sua band “Passionika” dello scorso 8 agosto. Dopo aver accennato le note di “Bella ciao”, nel goffo tentativo di essere bipartisan, l’artista ci è andato giù “pesante” con “Faccetta nera”, “Giovinezza, Giovinezza” e, in un inarrestabile crescendo, con la colonna sonora de “Il Padrino”. Il trionfo del “trash”. Proprio mentre esplode la polemica contro la catena di alberghi “NH-Hotels” di Madrid (ha usato lo slogan di pessimo gusto “Sicilia. Il triangolo del Mediterraneo, culla di Cosa Nostra” per pubblicizzare i suoi prodotti), il comune di Corleone, per pubblicizzare la sua “Estate”, non ha trovato di meglio che far esibire un artista che ha proposto brani musicali inneggianti al colonialismo, al regime fascista e alla “mafia buona” di don Vito Corleone. Per la “felicità” dei volontari toscani del campo di lavoro antimafia, che sono rimasti stupiti da tanta inopportuna volgarità. (d.p.)

Leoluca Criscione: Primo annuncio del progetto "Dimagrire mangiando"

L’obesità è il rischio più grave per la nostra salute: il ‘killer’ del terzo millennio! Notoriamente, L’obesità è spesso portatrice di malattie come ad esempio il diabete, l’ ipertensione (alta pressione del sangue), il cancro, l’infarto, l’ictus. Se vuoi saperne di più, collegati col sito del dott. Leoluca Criscione, studioso del fenomeno, che avanza delle proposte concrete per combattere l'obesità e vivere felici. CLICCA QUI

Il presidente dell'Avis Giuseppe Coppola: "Specie d'estate, donate il vostro sangue!"

Appello alla donazione del sangue del presidente provinciale dell’Avis Peppino Coppola (nella foto co.di.), in concomitanza con il grande esodo per le vacanze d’estate. In un comunicato stampa dell’associazione di donatori il presidente sottolinea come in estate «la necessita di avere a disposizione flaconi di sangue, destinati agli ospedali, alle case di cura private, si accresce in ragione dell’aumento della popolazione vacanziera nei comuni della nostra provincia, ma anche per gli incidenti». «Va in questo senso il nostro appello alla solidarietà perchè - spiega Peppino Copppola – le malattie non vanno in vacanza. Oltre che ai nostri associati, l’appello è rivolto alle migliaia di cittadini volontari che offrono in dono saltuariamente il loro plasma. Una donazione migliora lo stato di forma e ci fa sentire cittadini attivi nel portare sollievo alle sofferenze degli altri». «Oltre all’opera di sensibilizzazione, l’Avis provinciale - conclude Coppola - in questo periodo, non diminuisce le proprie attività di raccolta, grazie alla preziosa opera dei presidenti delle sezioni di base, del personale sanitario, delle maestranze tecnico-amministrative, ma, fondamentalmente, all’incondizionata disponibilità dei soci donatori». Come si ricorderà, in luglio a Marineo, ha avuto luogo una tre giorni dal titolo “La festa del donatore”, che, accanto a momenti ricreativi (spettacoli, mostre e giochi), ha consentito di raccogliere centinaia di donazioni.
Cosmo Di Carlo
Infoline: 091-340866 / 349-3038571
Mail box:
palermo.provinciale@avis.it

coppola1965@gmail.com

domenica, agosto 09, 2009

Corleone. La Polizia sventa un'estorsione contro un bracciante agricolo di 53 anni

Cosmo Di Carlo
CORLEONE - Dopo la brillante operazione della settimana scorsa, culminata con la scoperta della piantagione di Marijuana nelle serre di Contrada Malvello, che ha portato alla distruzione di seimila piante di cannabis
per oltre 30 tonnellate di droga essiccata, ed all’arresto del custode tunisino della piantagione, la squadra investigativa del commissariato di Polizia di Stato di Corleone ha denunciato per tentata estorsione una venticinquenne prostituta rumena. La Polizia, ha sventato l’estorsione e recuperato un’autovettura rubata. LEGGI TUTTO

I DUE MORI

di Agostino Spataro
Nella lista dei servitori dello Stato che, in epoche diverse, sono stati impegnati nella lotta alla mafia, spiccano due personalità le quali, ciascuna a suo modo, hanno esercitato il mandato ricevuto fra polemiche e grandi clamori: il prefetto Cesare Mori e il colonnello Mario Mori, già vice-comandante dei Ros.
A ben vedere, si tratta solo di una casualità, di un’illustre omonimia. I due funzionari, per altro, hanno operato in contesti politici e storici molto diversi, a distanza di 70 anni l’uno dall’altro. Solo il caso, dunque, ha fatto “incontrare” i due Mori in Sicilia sul terreno impervio del contrasto alla criminalità organizzata. Oggi, le cronache si occupano spesso del secondo Mori per vicende complesse, e poco chiare, a proposito di “papello”, “trattativa”, nelle quali non desideriamo addentrarci. Saranno le inchieste e i processi a illuminare le verità connesse. Vorrei, soltanto, cogliere quest'omonimia che, certo, è casuale ma molto suggestiva. Soprattutto, per quanti, in forza dell’età o dei ricordi, possono valutare la differenza di ruolo dei due alti funzionari in rapporto al tipo di Stato che li ha comandati. Poiché, più che la personalità dei singoli funzionari conta, in questo caso, il mandato conferito dai governi committenti. LEGGI TUTTO

sabato, agosto 08, 2009

I campi di lavoro antimafia a Corleone. Incontro col procuratore Michele Prestipino

Giovedì abbiamo avuto una visita particolare: è venuto a trovarci il Giudice Michele Prestipino, uno dei protagonisti della cattura di Bernardo Provenzano. Per ben 7 anni ha fatto parte del pool che condusse le indagini per l'arresto del capo dei capi dopo 43 anni di latitanza. Così nel primo pomeriggio con i nostri pulmini abbiamo ripercorso il tragitto dei pizzini e della biancheria per giungere al covo di Provenzano a “Montagna dei cavalli”, una zona residenziale a 4 km da Corleone. Il giudice è arrivato con la sua scorta puntualissimo. Dino Paternostro e Francesca Balestri lo hanno presento brevemente ai volontari del campo di lavoro. È arrivato il Sindaco di Corleone e, con la sua scorta, anche Pino Maniaci di Telejato. I volontari sono molto emozionati nel poter far domande su particolari precisi e sulle dinamiche dell'indagini. Prestipino con freddezza e qualche pizzico di severità risponde a tutti, rivendicando l'impegno, la professionalità e anche la passione del pool. Le domande sono andate avanti fino alle ore 20.30, ma avremmo potuto continuare ancora a lungo. Poi il dono: Salvatore a nome della Cooperativa “Lavoro e Non Solo” e Marta, presidente del Circolo Arci “Liberarci dalle Spine”, hanno offerto al magistrato una bottiglia di vino “Genus”, proveniente dai terreni confiscati alle mafie. Nel salutarci il giudice mi ha detto: "Ci rivedremo a settembre, adesso lavoro a Reggio Calabria, ma torno veramente volentieri". Quindi è arrivata la cena con gli ultimi saluti: da questa mattina tutte le partenze saranno ultimate! Oggi pomeriggio arriveranno i volontari dello Spi-Cgil di Pistoia, che daranno il cambio allo Spi-Cgil di Arezzo, i coordinatori del nuovo campo di lavoro. Tra domani e Domenica l'arrivo di 43 volontari, si riparte!!
Maurizio Pascucci
Coordinatore Progetto Liberarci dalle Spine

Guarda il Video promosso dall'Ufficio Stampa dell'Arci Toscana

Initiative against the Mafia. Cooperative Revives Land Formerly Belonging to Mafia

Pubblichiamo un articolo in inglese scritto da Natalie Trusso Cafarello
sull'esperienza del Progetto "Liberarci dalle spine"
CORLEONE, Sicily — Anti-mafia organizations are transforming former land of those who were convicted of having mafia ties into business opportunities and an educational tool for Italy’s youth. The cooperative Lavoro e Non Solo has been reviving since 1999 confiscated land and enterprises in the terrain surrounding the town of Corleone, formerly belonging to Mafiosi such as Cosa Nostra top boss Salvatore Riina who was arrested in 1993. Headquartered in a home that belonged to the Riina family, jointly with the social organization ARCI Toscana, the cooperative coordinates a camp of fulltime workers and volunteers from Tuscany and universities, to develop sustainable farms and agriturismi. The products — olives, tomatoes, grapes etc. — distinguished by the label “Libera,” are sold at supermarkets Coop and Botteghe del Mondo. The effort is not just economic, but also social and an eye-opening educational experience for youth. LEGGI TUTTO

Appello di Rita Borsellino a favore dei giornalisti de "I Siciliani", che rischiano il pignoramento delle loro case

Ha il sapore della beffa la vicenda che riguarda i giornalisti de "I Siciliani", il giornale fondato da Pippo Fava, voce libera e autorevole in cui trovava spazio tutta quella informazione, fastidiosa per qualcuno, pericolosa per qualcun altro, che altrove non era pubblicabile. Oggi, a distanza di 25 anni, quei giornalisti che continuarono il lavoro intrapreso da Pippo Fava (Graziella Proto, Elena Brancati, Claudio Fava, Rosario Lanza e Lillo Venezia, tutti membri del consiglio d´amministrazione della cooperativa che gestiva il giornale), rischiano il pignoramento delle loro case "per il puntiglio di una sentenza di fallimento del tribunale fallimentare".Già, perché dopo che la mafia uccise il loro direttore, quei giornalisti decisero coraggiosamente di non chiudere il giornale, di non accettare compromessi professionali e di continuare a lavorare per un´informazione libera e autonoma in un periodo in cui la mafia trovava poco spazio sulle colonne dei quotidiani. Tutto questo nell´assoluta indifferenza da parte delle istituzioni e del mondo imprenditoriale: la redazione de "I Siciliani" andò avanti, senza ottenere per cinque anni una lira di pubblicità, senza poter pagare stipendi e accumulando inevitabilmente debiti. Non troppi, in realtà, circa 38 mila, lievitati negli anni a 72 mila euro. LEGGI TUTTO

Dal 30 agosto al 5 settembre la "Libera Università della Politica" torna a Filaga (Prizzi)

Il crollo dei falsi idoli: la rinascita della comunità politica dopo l’era delle demagogie e degli egoismi
La Libera Università della Politica torna a Filaga per offrire una piattaforma permanente di formazione e dibattito per il potenziamento della comunità politica e come nodo autorevole dell’armatura culturale e civile del territorio. Il crollo delle illusioni di una crescita economica esponenziale e senza controlli e l’attuale crisi come grande catarsi di una società fondata sull’idolatria della demagogia e dell’egoismo ci rivela la luminosità di una via allo sviluppo fondata sull’etica, sulla responsabilità e sulla cooperazione. Crollata la grande illusione, sepolti i miti del consumismo sotto il terremoto del global change finanziario, possiamo riscoprire il valore di abitare una società della conoscenza e perseguire nuovi obiettivi mutati con grande celerità.
Nel riannodare i fili intessuti nelle precedenti edizioni del Laboratorio di Filaga abbiamo il compito e la responsabilità di re-immaginare il ruolo della Libera Università della Politica e le sue relazioni con tutte le realtà dell’alta formazione del pensiero e con il territorio. Una nuova Filaga interattiva e cooperativa è quella che vogliamo proporre per il 2009. Una “Filaga 2.0” che costituisce un’occasione per attivare un indispensabile political network che alimenti, rafforzi ed attivi la comunità politica, capace di giocare le sfide che ci si presentano di fronte.
Nel nuovo scenario caratterizzato dalla qualità e dall’innovazione, la missione della Libera Università della Politica è quella di essere un motore culturale capace di alimentare costantemente la domanda di formazione, di dibattito e di crescita culturale della comunità in cui agiamo. LEGGI IL PROGRAMMA

Palermo: Amia. Orlando (PD): "Cammarata chiarisca sua missione a Dubai"

“Con sorprendente tempismo Cammarata ha intuito che nelle missioni d’oro dei dirigenti dell’Amia a Dubai potrebbero esserci state spese fuori controllo, e per questo si è rivolto alla magistratura. La decisione è encomiabile, ma se Cammarata avesse sporto querela di parte quando era il momento, avrebbe permesso già da tempo ai magistrati di far luce sull’intera gestione dell’Amia”. Lo dice Salvatore Orlando, consigliere comunale del Partito Democratico a Palermo, commentando la notizia della decisione, da parte del sindaco di Palermo Diego Cammarata, di sporgere denuncia in merito alle missioni dei dirigenti dell’Amia a Dubai. “Ma per rimanere in argomento – prosegue Salvatore Orlando - proprio a Dubai risulta una missione del sindaco per conto del Comune, che sarebbe avvenuta nel novembre 2007. Se questa notizia fosse confermata, Cammarata potrebbe rispolverare i suoi appunti di viaggio e, magari, riferire ai magistrati particolari importanti sul tipo di affari che l’Amia ha portato avanti a Dubai, e sui faccendieri che per conto dell’azienda e a spese dei palermitani si sono recati lì. A meno che il fatto che il sindaco fosse a Dubai per il Comune proprio mentre negli Emirati Arabi c’erano i vertici dell’Amia, non sia stata una semplice coincidenza”.
6 agosto 2009

giovedì, agosto 06, 2009

PD: Messina, Il mio partito valorizzerà la partecipazione come strumento di democrazia

“Ho scelto di candidarmi per la mozione Marino perché questa rappresenta un’area culturale dove possono esprimersi diversi modi di essere partito che deve avere al centro la moralità e legalità e perché voglio riportare all’interno del Pd quel dibattito che è proprio dell’associazionismo e della gente comune”. Lo ha detto Giuseppe Messina, candidato alla guida della segreteria regionale del Pd, che oggi ha presentato nella sede del Pd, il suo documento politico-programmatico. “Vogliamo costruire un partito – aggiunge Marino- che sia strumento di crescita sociale e che mira a diventare un partito non solo di opposizione ma che guarda all’ipotesi di governare processi di rinnovamento sociale e le associazioni sono i ricettori di questo rinnovamento. Ma soprattutto vogliamo valorizzare la partecipazione per creare la condizione di una democrazia, che coinvolge e decide e che deve essere il filo conduttore delle scelte politiche e programmatiche del PD, interpretando e rappresentando le esigenze e i bisogni della gente, superando i limiti delle differenze e delle esclusioni. Il Pd viene da grandi tradizioni, bisogna ritornare a valorizzare il territorio attraverso un sistema che veda protagonisti i circoli del Pd, superando steccati e correnti che hanno rappresentato un limite nel processo di rinnovamento del Pd”.

mercoledì, agosto 05, 2009

Mafia, Alfano (IdV), Su omicidio Agostino l’ombra dell’omicidio di Stato

Palermo, 5 agosto 2009 – «Un omicidio sul quale inquietante si stende da sempre l’ombra dello Stato e sul quale non si è mai voluta fare davvero verità. Riguardo all’uccisione di Antonino Agostino, di sua moglie Ida Castellucci e del bambino che portava in grembo attendiamo ancora oggi di sapere i nomi dei mandanti, quelli degli esecutori e le ragioni che la determinarono. Chiediamo che venga ricostruita la trama dei silenzi, dei depistaggi e delle coperture istituzionali perché venga accertata ogni responsabilità e perché chi deve pagare lo faccia fino in fondo». Lo ha dichiarato l’eurodeputato dell’IdV e presidente dell’Associazione nazionale familiari vittime di mafia, Sonia Alfano, ricordando l’agente di Ps Antonino Agostino e la moglie Ida Castellucci uccisi il 5 agosto del 1989 a Villagrazia di Carini, in provincia di Palermo.
FOTO. Antonino Agostino

Palermo. E' morto Girolamo Scaturro, fondatore della Confederazione Italiana Coltivatori

PALERMO - È morto a 87 anni, Mommo Scaturro, primo presidente della Cic (confederazione italiana coltivatori) della Sicilia, che poi ha preso il nome di Cia. Scaturro, deputato regionale del Pci per alcune legislature compresa quella del periodo del cosiddetto milazzismo, guidò nel '77 la Costituente contadina che traghettò l'Alleanza coltivatori della Sicilia, la Federterra e una parte dell'Uci (Unione Coltivatori Italiani) verso la costituzione della Cic-Confcoltivatori. Scaturro venne eletto al vertice dell'organizzazione siciliana e ne restò presidente fino all'83. "Con Scaturro - dice Carmelo Gurrieri, presidente di Cia Sicilia - scompare un pezzo importante della storia del movimento contadino isolano. Un protagonista assoluto di quelle battaglie che portarono alla riforma agraria e al varo delle leggi regionali in favore dei coltivatori".

Palermo: Orlando (PD): "La città di Palermo chiede scusa alle donne scandinave vittime di un'aggressione"

“Siamo di fronte all’ennesimo episodio che mortifica Palermo e i palermitani agli occhi del mondo. Da cittadino, prima che da consigliere comunale, sento il dovere di chiedere scusa alle vittime di un’aggressione brutale e intollerabile”. Lo dice Salvatore Orlando, consigliere comunale del Partito Democratico a Palermo, a proposito dell’aggressione avvenuta martedì sera a Palermo ai danni di due turiste scandinave, madre e figlia, ricoverate per le lesioni subite nel corso della rapina. Domani, giovedì 6 agosto, su proposta del consigliere Orlando una rappresentanza istituzionale del Comune farà visita alla piccola vittima dell’aggressione ricoverata all’Ospedale dei Bambini. “Episodi di questo tipo – aggiunge il consigliere del PD - purtroppo avvengono tutti i giorni, e spesso a farne le spese sono proprio i palermitani. Stavolta, però, emerge un livello di violenza davvero raccapricciante che danneggia Palermo e i tanti cittadini che ogni giorni si impegnano per renderla migliore”.

martedì, agosto 04, 2009

Palermo. Trovata la sim di Massimo Ciancimino con il numero dell'agente dei servizi segreti

I magistrati della Dda di Palermo hanno ritrovato la sim del telefono cellulare che era stata sequestrata a Massimo Ciancimino il giorno del suo arresto, nella cui rubrica è memorizzato il numero dell'agente dei servizi segreti che sarebbe stato in contatto con il dichiarante e con suo padre, anche per mediare la trattativa fra mafia e Stato. Si tratta di "Carlo-Franco", che farebbe parte di un apparato di sicurezza dello Stato, che da oltre 16 anni è in contatto con i Ciancimino. La sim con il numero di "Carlo-Franco" non si trovava fra gli atti del processo d'appello a Massimo Ciancimino, accusato di riciclaggio. I pm hanno così effettuato una ricerca che si è conclusa con il ritrovamento della scheda, che adesso è al vaglio degli inquirenti. Quasi in concomitanza con il ritrovamento della sim, è stato sentito stamani Massimo Ciancimino dai pm di Palermo, Nino Di Matteo e Roberto Scarpinato. Per oltre tre ore il dichiarante ha risposto alle domande, il cui verbale è stato secretato
(La Repubblica, 04 agosto 2009)

I comuni siciliani premiati. Camporeale fanalino di coda. A Corleone appena 17 mila euro

Nei giorni scorsi è stata assegnata la premialità ai Comuni siciliani per l’attività svolta nel 2008. Una torta da venti milioni di euro, della quale, il Comune di Camporeale, ha soltanto sentito il profumo. Anche in questo caso il verdetto insindacabile è stato emesso dall’assessorato regionale alla Famiglia, che, sulla base di sette parametri, che vanno dalla capacità dell’ente di riscuotere i tributi all’aumento dei flussi turistici, ha redatto una vera e propria classifica dei vizi e delle virtù. Si scopre così che, relativamente alla provincia di Palermo, è il Comune di Termini Imerese a fare la parte del leone con una premialità accordata di oltre 177 mila euro. Numerosi, inoltre, i Comuni attestatisi oltre i 100 mila euro: Alia, Altavilla Milicia, Bolognetta, Caltavuturo, Capaci, Carini, Castelbuono, Cefalù, Contessa Entellina, Ficarazzi, Montemaggiore Belsito, Petralia Sottana, Pollina, Terrasini, Trabia e Villabate. Appena 17 mila euro per il comune di Corleone. Per Camporeale, invece, una netta bocciatura, se si pensa che è l’unico paese a far registrare il record (negativo) di zero contributi. Questa volta, la logica del mal “comune mezzo gaudio” non può trovare applicazione, visto che siamo dinanzi a un primato assolutamente solitario. Altri otto Comuni hanno “provato” a sfilare la maglia nera a Camporeale: Alimena, Baucina, Caccamo, Giuliana, Isnello, Marineo, Mezzojuso e Palazzo Adriano, senza tuttavia riuscire ad arrivare alla fatidica quota zero. “Non abbiamo ricevuto ancora nessuna comunicazione ufficiale – ha lamentato nei giorni scorsi il sindaco di Camporeale, Vincenzo Cacioppo, di area Udc, primo cittadino dal maggio 2007 – comunque verificheremo i parametri e valuteremo se presentare ricorso”. Se non altro, quindi, con l’aiuto della carta bollata, si cercherà di porre rimedio alla voce “zeru tituli”.
Da Siciliainformazioni.it

PD: Mattarella, “Il mio PD sarà un partito riformatore, farà opposizione e non accetterà nessun ambiguità con il Governo Regionale”

“Ho accettato di candidarmi alla guida della segreteria regionale del Partito Democratico per la mozione Bersani perché credo che questa rappresenti una garanzia per riportare al centro dell’interesse nazionale la Sicilia. L’idea è quella di costruire un partito strutturato, che lavora per includere, che punta sulla formazione della classe dirigente, che dia spazio alle donne e ai giovani e che non limiti il loro impegno alla distruzione di volantini e all’organizzazione di iniziative ma che invece li considera parte integrante nella costruzione di un progetto politico, che parta dai circoli, che non sia cinghia di trasmissione con realtà esterne e che sappia dialogare con il tessuto produttivo della nostra isola”. Lo ha detto Bernardo Mattarella, candidato alla segreteria regionale del PD per la mozione Bersani, che oggi ha presentato, nell’Hotel Jolly a Palermo, il suo documento politico programmatico.
“ Il congresso del PD- ha aggiunto Mattarella- rappresenta l’occasione per rafforzare il ruolo d’opposizione e riformatore del nostro partito, che non deve essere subalterno al governo della Regione, che deve lasciare fuori ogni ambiguità e deve fondarsi sulla massima chiarezza per la creazione di una linea politica alternativa a quella fallimentare del centrodestra. Da segretario regionale non accetterei mai una situazione come quella di Termini Imerese che vede la contemporanea compresenza in Giunta del Pd e di un’esponente di spicco della Pdl, l’on. Gianfranco Miccichè. Il partito – conclude Mattarella- deve mantenere la mission di incalzare il Governo Regionale con proposte concrete, senza preoccuparsi della sopravvivenza di Lombardo quanto piuttosto impegnarsi alla costruzione di un progetto che si avvalga delle forze sane, senza rinunciare alla pregiudiziale antimafia nel rispetto di martiri come Piersanti Mattarella e Pio La Torre”. “Abbiamo scelto la candidatura di Mattarella- spiega Filippo Penati, coordinatore nazionale della mozione Bersani- perché rappresenta il simbolo di quel processo di rinnovamento di cui tutto il Partito ha bisogno. Abbiamo deciso di non candidare deputati nazionali proprio riteniamo che il doppio incarico tolga spazio ad una classe dirigente che deve avere la Sicilia e la questione siciliana come obiettivo prioritario. Se il partito è federale il segretario deve essere autonomo, deve avere la possibilità di svolgere il suo ruolo tutta la settimana e non solo nei weekend”.
Palermo, 4 agosto 2009

lunedì, agosto 03, 2009

Ci scrivono. "Direttore, la smetta di criticare sempre il sindaco Iannazzo e parli bene di Corleone e del torneo di calcio e di volley!"

Egregio Direttore, dico io, perchè si danna solamente a far critica all'amministazione comunale? Perchè, invece, non pubblica un sondaggio sul suo sito, ma anche di tipo cartaceo per tutti coloro i quali non posseggono internet, su ciò che pensano i cittadini corleonesi sul Suo conto? Sarebbe una bella idea!! Poi, cosa Le interessa se sono stati e/o saranno assunti cittadini di Corleone all'Aps? E' meglio mantenere alto il tasso di disoccupazione nella cittadina? Mah! E non mi venga a dire le solite baggianate perchè il passaggio privatizzato dell'acqua fu "un'idea" dell'allora sindaco Pippo Cipriani.. "Idea" portata avanti e messa in pratica dall'attuale sindaco Iannazzo!! La smetta di crtiticare, e criticare, e criticare, e criticare!! Piuttosto parli bene di Corleone perchè le notizie che Lei mette a fuoco sul Suo sito danneggiano ancora di più l'immagine del paese!! E poi, al posto di diffamare sempre di tutti coloro che Le stanno sugli zebedei, perchè non pubblica un bellissimo articolo sulla terza edizione del torneo di calcio e volley in piazza? Non Le ho mai visto citare, da tre anni a questa parte, una parola di elogio sulla manifestazione!! Ecco, siamo sempre là, Lei contribuisce solamente a distruggere l'immagine di Corleone, non a migliorarla!!
paolomaldiniilcapitano@virgilio.it
***
Egregio signor “paolomaldiniilcapitano”,
complimenti per il grande coraggio che dimostra, trincerandosi dietro un banale pseudonimo! Pretende di dare lezioni etiche e di vita agli altri e non ha il coraggio di presentarsi a testa alta e col proprio nome e cognome!
Di che ha paura? Di cosa si vergogna? Sicuramente chi scrive sbaglierà il 99% delle cose che fa, almeno però ha il coraggio di metterci la faccia e il proprio nome e cognome. LEGGI TUTTA LA RISPOSTA

Mafia/ Rita Borsellino: "Mancino ha perso la memoria sull'incontro con Paolo"

di Floriana Rullo
Mafia e Stato, una trattativa che da sempre interroga i magistrati. Un rapporto che sembra aver portato alla morte il giudice Paolo Borsellino, personaggio scomodo per i vertici di Cosa Nostra. Una trattativa cercata da Cosa Nostra per avere dei vantaggi di cui non godeva: tra cui l'abolizione dell'art. 41 bis (che prevede il carcere duro per i boss). E poi tanti misteri.
Mai risolti. Celati dietro la morte dei due magistrati, nascosti dietro incontri da sempre negati (come quello di Mancino e Borsellino) e dietro documenti cancellati e mai trovati. Dopo la riapertura delle indagini e dell'interessamento del Copasir sulla strage di via d'Amelio, Rita Borsellino, sorella di Paolo Borsellino in un'intervista dice a cosa dovranno portare le nuove inchieste di Caltanissetta. LEGGI TUTTO
03.08.2009

domenica, agosto 02, 2009

Corleone. Estirpata la maxi-piantagione di cannabis: ha riempito un magazzino di 400 mq

CORLEONE - Mentre continuano le indagini per risalire ai proprietari della maxi-piantagione di cannabis, scoperta nei giorni scorsi dalla polizia di Stato di Corleone in contrada “Malvello”, siamo in grado di mostrarvi in esclusiva il magazzino di 400 metri quadrati, dove le autorità inquirenti hanno provvisoriamente effettuato lo stoccaggio delle piante di marijuana estirpate lo scorso 31 luglio. Un grande “tappeto verde” che copre l’intero pavimento. Il prodotto essiccato avrebbe dato circa 24 quintali di “roba”, che nella vendita al dettaglio avrebbe fruttato circa 2 milioni e mezzo di euro. Nei prossimi giorni, dopo che le autorità ne avranno verificato la disponibilità, tutte le piante saranno bruciate in un forno inceneritore della provincia di Palermo.

sabato, agosto 01, 2009

L'operazione anti-droga della Polizia di Corleone. Le foto della piantagione in contrada Malvello

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Corleone. La Polizia scopre una grande piantagione di cannabis. Arrestato un extracomunitario

CORLEONE – I poliziotti della squadra investigativa del Commissariato P.S. di Corleone erano certi che in quei capannoni di contrada “Malvello”, avrebbero trovato una piantagione di cannabis. Ma è stato grande il loro stupore, quando si sono trovati davanti ad una delle più grandi coltivazioni di marijuana mai scoperta negli ultimi anni. All’interno di 8 capannoni, dotati di un moderno impianto di irrigazione, alimentato dalla rete di distribuzione del Consorzio “Alto e Medio Belice”, cresceva rigogliosamente una vera e propria “foresta” di piante di cannabis, alcune alte fino a 6 metri. I poliziotti avevano circondato la zona, sorprendendo il tunisino Thabet Ahmid, di 49 anni, residente a Partinico, intento ad innaffiare le piante di cannabis. Da un primo approssimativo conteggio, pare che le piante di cannabis fossero circa 6.000. Da ciascuna di esse è ricavabile circa 4 chilogrammi di prodotto finito (marijuana), per un peso complessivo di circa 24 quintali, che avrebbero fruttato nella vendita al dettaglio circa 2 milioni e mezzo di euro. Anni fa, su questo terreno, la cooperativa “La Corleonese” aveva realizzato delle serre per la coltivazione del “babaco”. Ma l’esperimento fallì e adesso questi beni sono amministrati da un curatore giudiziario, in attesa della vendita all’asta. L’extracomunitario, sorpreso nella piantagione, è stato arrestato con l’accusa di produzione non autorizzata di sostanza stupefacente e tradotto nel carcere dell’Ucciardone di Palermo. In una stanzetta della costruzione attigua alle “serre”, la polizia ha trovato un cucinino, un piatto ancora pieno di pasta e della salsa; in un’altra stanza, delle sigarette con filtro vuote, pronte per essere riempite di marijuana; ad una parete l’immaginetta di S. Leoluca, protettore di Corleone. Contrada “Malvello”, in territorio di Monreale, si trova a pochissimi chilometri da Corleone. È sempre stata una terra molto fertile, gran parte della quale nelle mani delle più potenti “famiglie” mafiose del quadrilatero Corleone-Roccamena-Camporeale-S.Giuseppe Jato. Adesso la polizia sta indagando per risalire ai proprietari delle “serre di marijuana” e per individuare i canali commerciali che consentivano lo smaltimento di un così grande quantitativo di “erba”. Nessuno ha dubbi che debba trattarsi di personaggi affiliati alle cosche della zona o che godono della loro “protezione”. Nella giornata di ieri le piante sono state estirpate, caricate su 8 camion e trasportate presso un forno inceneritore della per distruggerle.
Dino Paternostro