di SALVO PALAZZOLO
Fra i dodici finiti ai domiciliari ci sono sette funzionari dell’Ispettorato Sotto inchiesta altri cinque. Pilotate pratiche per due milioni e mezzo
«Voi qualche volta mi fate arrestare a me — sbottava il funzionario dell’ispettorato provinciale dell’agricoltura Filippo Cangialosi — perché una di quelle ditte che avete preso, che avete fatto i fac-simile è cessata nel 2011» . Ci voleva davvero poco per aggiustare una pratica di richiesta di finanziamento agricolo, soldi dell’Unione europea, dello Stato e della Regione. Bastava avere un funzionario amico. E le indagini del nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo, coordinate dalla procura europea, hanno scoperto che gli “amici” erano davvero tanti.