mercoledì, novembre 30, 2016

Asp di Palermo: venerdì 2 dicembre giornata di informazione e sensibilizzazione sugli screening oncologici

PALERMO 30 NOVEMBRE 2016 – L’Asp di Palermo ha organizzato per venerdì prossimo, 2 dicembre, la “Giornata di informazione e sensibilizzazione sugli screening oncologici”. L’iniziativa, aperta ad associazioni, addetti ai lavori e cittadini,  è in programma nell’Aula Magna della “Vignicella” di via La Loggia n. 5 a Palermo con inizio alle ore 9.30. Interverranno, tra gli altri, il Direttore generale dell’Asp, Antonio Candela, il Direttore sanitario, Giovanna Volo ed il Direttore amministrativo, Salvatore Strano, oltre al presidente di Utifarma Palermo, Roberto Tobia; al presidente della LILT, Giuseppe Palazzotto; al presidente dell’Associazione “Serena” di Palermo, Carmela Amato; al segretario regionale di CittadinanzAttiva Sicilia, Giuseppe Greco e Francesco Paolo La Placa, Presidente del Comitato Consultivo Aziendale. Il responsabile del Centro gestionale screening dell’Asp, Mario Valenza, presenterà il bilancio della campagna di prevenzione 2016. (NR)

Strade dissestate, il 6 dicembre iniziativa della Cgil sulla viabilità secondaria nella provincia di Palermo

La presentazione di un dossier: “Strade da riparare per 100 milioni nel triennio: occasione di lavoro da non perdere”. Conclude Gianna Fracassi, segretario nazionale cgil
Palermo 30 novembre 2016 – Ci sono 100 milioni di euro nel triennio da impiegare per 63 interventi sulle strade secondarie dissestate, franate, interrotte, nell'area della città metropolitana. Strade da riparare che possono essere occasione di lavoro per edili, geologi, ingegneri, forestali, La Cgil, che in uno studio realizzato ha evidenziato tutti i punti fragili della viabilità dell'area metropolitana ed elencato i tipi di intervento e i finanziamenti, chiama a raccolta istituzioni, enti, associazioni  e comuni, dall'Anas, all'assessorato ai Trasporti della Regione, al Comune di Palermo, ai Comuni della Provincia, per avviare una fase di monitoraggio e di controllo della spesa dei fondi destinati ai lavori. E lo fa con la presentazione di un dossier che sarà illustrato nel corso dell'iniziativa “Viabilità secondaria. Necessità primaria”, che si terrà il 6 dicembre alle ore nella sala Bosco della Camera del Lavoro, in via Meli, 5.

martedì, novembre 29, 2016

Corleone, torneranno al lavoro gli operai ex Ato, riprenderà la raccolta differenziata

Erano stati privati del loro lavoro dall’Ato rifiuti “Alto Belice Ambiente” fallito e da un’amministrazione comunale di Corleone, incapace di gestire quella fase complessa e già proiettata verso una gestione in emergenza che avrebbe affidato sempre a due sole ditte (l’una clone dell’altra), costata oltre un milione di euro. Con l’accordo di oggi pomeriggio, entro una quindicina di giorni i 15 operai ex Ato torneranno al lavoro, riconquistando la loro dignità di persone. Evidentemente, avranno la grande responsabilità di non far rimpiangere gli operai che in questi ultimi 15 mesi hanno assicurato il servizio di smaltimento dei rifiuti. La svolta è dovuta alla volontà della Commissione straordinaria di riaffermare la legalità e i diritti, che lo Stato democratico ha il dovere di garantire. Ecco il comunicato stampa del Comune:

RadioArticolo1: il No dei Giuslavoristi al Referendum

RadioArticolo1 pubblica l'appello di oltre 90 tra giuristi, docenti universitari e avvocati esperti nelle materia del diritto del lavoro. La riforma realizza un forte e pericoloso accentramento dei poteri. E sui temi del diritto del lavoro le novità introdotte non sono affatto convincenti. Più debole la partecipazione democratica delle forze economiche e sociali. Oltre 90 le firme raccolte 
Desideriamo esprimere il nostro parere sulla legge costituzionale recante disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi, la soppressione del CNEL e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione. Il nostro giudizio è negativo, sia per una valutazione complessiva della riforma che si sottopone al voto e dell’assetto istituzionale che si intende porre in essere, sia per ragioni specifiche attinenti alla materia del lavoro. Con riferimento all’assetto istituzionale desideriamo evidenziare che la riforma realizza un forte e pericoloso accentramento dei poteri, introducendo nel contempo innovazioni tanto discutibili quanto confuse. 

Il Governo ritira il decreto sui servizi pubblici, una vittoria della mobilitazione e dell'applicazione della Costituzione

La Corte costituzionale ha sostanzialmente demolito la cosiddetta Riforma della Pubblica Amministrazione voluta dalla Ministra Marianna Madia dichiarando l'incostituzionalità di diversi articoli della legge delega tra cui quelli relativi a dirigenza, società partecipate, servizi pubblici locali e pubblico impiego. La censura della Consulta si fonda sulla lesione del principio di leale collaborazione tra stato ed enti locali. Ciò, di fatto, demolisce anche i decreti attuativi in quanto risultano illegittimi i presupposti su cui si basano. Per queste ragioni il Governo è stato costretto a ritirare il decreto sui servizi pubblici locali. Una marcia indietro richiesta dal movimento per l'acqua da subito con la grande mobilitazione messa in campo a partire dalla primavera scorsa che ha prodotto centinaia di iniziative e una straordinaria raccolta di firme in calce alla petizione popolare (230.000 firme consegnate al Parlamento a fine luglio).

CARABINIERI: SCOPERTI DUE OMICIDI DI MAFIA A CARINI

Da sx e dall'alto: Antonino Di Maggio,
Ferdinando Gallina, Giovan Battista
Pipitone, Salvatore Cataldo
I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Palermo hanno dato esecuzione ad un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura distrettuale di Palermo (diretta dal dott. Francesco Lo Voi, sotto il coordinamento del Procuratore aggiunto dott. Vittorio Teresi e dei Sostituti procuratori dott. Annamaria Picozzi, Amelia Luise e Roberto Tartaglia) nei confronti di 4 appartenenti, in qualità di capi e gregari, alla famiglia mafiosa di Carini. I destinatari del provvedimento sono Ferdinando GALLINA, nato a Carini il 21 maggio 1977, ricercato; Giovan Battista PIPITONE, nato a Carini il 24 luglio 1949; Salvatore CATALDO, nato a Carini 2 gennaio 1949; Antonino DI MAGGIO, nato a Torretta il 28 ottobre 1954, ritenuti responsabili degli omicidi di Antonino FAILLA  e Giuseppe MAZZAMUTO, uccisi a Carini con il metodo della lupara bianca il 26 aprile del 1999, e di Francesco GIAMBANCO, ucciso a Carini il 16 dicembre 2000. Alla svolta nelle indagini contribuivano le recenti dichiarazioni del neo collaboratore di giustizia Antonino PIPITONE, uomo d’onore della famiglia mafiosa di Carini, condannato all’ergastolo per l’omicidio di Giuseppe D’ANGELO, e quelle datate 2008 del pentito Gaspare PULIZZI. Tali dichiarazioni e i conseguenti riscontri eseguiti dai militari dell’Arma consentivano di ricostruire i delitti e determinare i ruoli ricoperti da ciascuno dei destinatari del provvedimento restrittivo. 

lunedì, novembre 28, 2016

Nasce la fattoria di migranti scampati alla traversata, che vendono i primi ortaggi

di CLAUDIA BRUNETTO
Sei profughi scampati alle traversate aprono la loro cooperativa agricola con il supporto della Caritas
Mostra con orgoglio gli ortaggi e la frutta che ha raccolto dopo mesi di duro lavoro. Sorride alle persone che vogliono acquistarli e accompagna ogni sacchetto della spesa con un “grazie” ben scandito. Accanto a lui c’è la figlia Prospery che oggi ha tre anni. La foto della piccola con l’orsacchiotto in mano, in braccio al suo papà al porto di Palermo, un anno e mezzo fa fece il giro del mondo. Alpha e Prospery erano appena sbarcati dopo un terribile viaggio in cui la mamma della bambina aveva perso la vita. Oggi è tutto cambiato. Alfa è uno dei sei migranti della cooperativa “La carità non finisce mai”, partita grazie al supporto della Caritas di Palermo. Ha finalmente un lavoro che gli consente di guadagnare uno stipendio alla fine del mese e di mantenere una casa in affitto. I migranti si occupano di tutto: dal lavoro della terra alla vendita dei prodotti. «Sono felice — dice Alpha, originario della Sierra Leone — la ma vita a Palermo è cambiata».

Caterina Pollichino: "Chiusa Sclafani non è a rischio epidemia"

Totò Pollichino durante un intervento in consiglio comunale
CATERINA POLLICHINO
Alcuni affermano che una grave minaccia incombe su Chiusa Sclafani, una potente epidemia conosciuta comunemente con il nome di “struzzismo” che rischia di mietere molte vittime innocenti. Per chi non ne fosse a conoscenza lo “struzzismo” è una malattia letale che si manifesta con la tendenza di nascondere la testa sotto la sabbia per non vedere. Sappiate che la popolazione chiusese ne è immune. I chiusesi, vedono, sentono, discutono, si indignano... La cultura del silenzio e dell’omertà non ci appartiene. Il silenzio è mafia e noi non siamo mafiosi! Non capisco perché si voglia far passare Chiusa Sclafani come un paese omertoso, retrogrado, vigliacco, incapace di reagire. E torna in mente un tema attuale: la lotta alla mafia per un tornaconto personale, per fini meramente politici. Mi auguro che non sia così. Forse il problema è dato dal fatto che alcuni sono troppo giovani per sapere e altri troppo vecchi per ricordare (convinta che alcuni “galantuomini”, pur alla loro veneranda età, ricordino perfettamente tutto). Il nostro è un paese che già nel lontano 1984 denunciava l’intreccio tra mafia – affari - politica avviando un concreto e reale processo di cambiamento. Riporto alcuni stralci del lungo e dettagliato memoriale di mio Padre:

Omaggio a Fidel

Fidel Castro
di LIA DE FEO
Io non ho amato Cuba, nei tre anni trascorsi a studiare lì. Tanto è vero che mi spostavo in Messico ogni volta che potevo, e alla fine a Cuba ci avrò trascorso un anno e mezzo in totale. Non l’ho amata perché amo poco le isole, in generale, e perché i cubani mi davano sui nervi, parecchio.  E la pativo: l’embargo è uno stillicidio di cose che non funzionano, che non si trovano, che sono difficilissime da fare. L’embargo crea paesi logoranti dove la sopravvivenza è legata all’organizzazione che ti dai, e dove tu, straniero, sei sempre in torto: perché hai più soldi – credono loro – e vieni dalla parte di mondo che la vorrebbe vedere cadere, Cuba, e l’isola risponde togliendoti ogni tratto umano e trasformandoti in un portafogli che cammina, caricaturizzandoti nel cliché dello straniero a Cuba che, nove volte su dieci, non è una bella persona. Io, quindi, ogni volta che potevo prendevo il mio Cubana de Aviación e in 50 minuti ero in Messico, dove la gente era normale e non si aspettava di essere pagata anche solo per rispondere a un “buongiorno”.

domenica, novembre 27, 2016

La Costituzione tradita dalla riforma: "Oggi dire di NO è il migliore modo di dire di sì all’avvenire"

Aldo Tortorella
di ALDO TORTORELLA
La Costituzione tradita dalla riforma. Lettera commovente di Aldo Tortorella
"Care compagne e cari compagni, un malanno invernale, complice l’età, mi impedisce di essere oggi con voi come avrei desiderato per dirvi innanzitutto tutta la mia indignazione per il modo con cui si viene svolgendo questa campagna referendaria da parte di coloro che oggi hanno il governo del Paese. Trovo scandaloso che i pubblici poteri siano impegnati ad alimentare con ogni mezzo compresi quelli meno leciti una campagna di disinformazione e di falsità. La televisione in ogni ora del giorno e della notte è occupata da questo presidente del consiglio il quale con tutti i problemi che ci sono non ha altro da fare che saltare da un programma all’altro o da un palco all’altro palco a far la sua propaganda e a propagandare se stesso. Più che un uomo di governo abbiamo un attore televisivo, oltre che uno studente bocciato dal suo professore di diritto costituzionale.

Roma, preoccupazioni per l’intimidazione all’avv. Enza Rando, vice-presidente di Libera

L'avv. Enza Rando, vicepresidente di Libera
Ignoti entrano ufficio di Enza Rando, vicepresidente di Libera curatrice delle costituzioni parte civile in numerosi processi di mafia. Libera: “Esprimiamo preoccupazione e inquietudine, episodi che non ci fermano”
“Nella notte tra il 25 e il 26 novembre, a poche ore dal convegno che si è svolto a Modena promosso da Libera dal titolo "Come cambiano le mafie idee e nuovi percorsi di contrasto" con la partecipazione  di Enza Rando , di Luigi Ciotti e dei procuratori Federico Cafiero de Raho e Franca Imbergamo, ignoti si sono introdotti nello studio di Modena dell' avv Enza Rando, vicepresidente di Libera e che per l'associazione cura le costituzioni di parte civili in numerosi processi di mafia, mettendo a soqquadro la sua stanza senza che alla stessa sia stato sottratto nulla, pur essendo a portata di mano Pc, penne e altri oggetti di valore.

Calcio, prima categoria. Il Corleone, vittorioso per 2-1, espugna Castronovo

Pecorella segna il gol su punizione
CASTRONOVO-CORLEONE 1-2
CASTRONOVO: Bruno, Torriti, (13' ST Nizzeto), Collura, Marino, Terzo (34' ST Buttacavoli), Di Vitale, Rini, Piazzese (13'ST Lo Scrudato, Curró, Bianca, Maggio. ALL. Gentile. 
CORLEONE: Zabbia, Mondello, Marino, Pennino, Orlando, Tessitore, E. Sclafani, Cardella, Pecorella (24' ST Di Carlo), I. Sclafani (34' ST Governali), Simonetti (19' ST Sciarrino. ALL. Streva. 
Nonostante due assenze di rilievo (Maurizio Passiglia e Totò Cane), i ngiallo-rossi del Corleone riescono ad espugnare il difficile campo di Castronovo. Eroe della giornata è il giovane Biagio Pecorella, che con la sua doppietta è riuscito a dare alla sua squadra una bella vittoria fuori casa e su un campo particolarmente ostico. Adesso la zona play-off si è avvicinata, anche se ancora è presto per fare “conti” particolari. Occorre dare continuità a questo bel momento, caratterizzato da una squadra che ha trovato i risultati e da una tifoseria che si è organizzata e segue i propri beniamini anche in trasferta. Avanti!  
(La cronaca della partita, che segue, è stata scritta e pubblicata da Antonino Tufanio su facebook:  https://www.facebook.com/AsdCorleonecalcio).

Processo Grande Passo Tre, chiesti 70 anni di carcere per la mafia del corleonese

Rosario Lo Bue, Pietro Pollichino, Roberto Pillitteri,
 Stefano Pillitteri (23 anni), Stefano Pillitteri
e Vincenzo Pillitteri
Chiesti 70 anni di carcere per 6 presunti esponenti della mafia corleonese, finiti in manette nell’ambito dell’operazione Grande Passo 3. Il pm Sergio De Montis, che rappresenta l’accusa assieme ai colleghi Caterina Malagoli e Gaspare Spedale, nel processo che si svolge con il rito abbreviato davanti al gup Fabrizio La Cascia, ha chiesto la pena più alta, 16 anni, per Rosario Salvatore Lo Bue, ritenuto il reggente della famiglia mafiosa di Corleone, 14 anni per il presunto capo clan di Chiusa Scalafani Vincenzo Pellitteri, 11 anni per il presunto boss di Contessa Entellina Pietro Pollichino e 9 anni ciascuno per i due Salvatore e Roberto Pellitteri. Gli imputati, erano stati intercettati mentre parlavano di volere uccidere il Ministro Angelino Alfano che, avrebbe dovuto fare la fine di John Kennedy, sostenendo che il presidente degli Stati Uniti, il 22 novembre del 1963 venne assassinato a Dallas proprio dalla mafia siculo-americana. In questa conversazione c’era pure Pietro Paolo Masaracchia, processato a parte.

venerdì, novembre 25, 2016

Enna, cinerassegna 2016-17: sotto gli ulivi

Proiezione de "1893. L'inchiesta" a Enna, il prossimo 1 dicembre, nel quadro della Cinerassegna "Sotto gli Ulivi". 
Promossa dall'Associazione " I Zanni.Cinema" con la collaborazione del Comune di Enna, la rassegna si svolgerà dal 24 novembre al 6 aprile 2017 presso il Centro Polifunzionale Antonio Madeo, in via dello Stadio. Inizio spettacoli ore 19,00.
GIOVEDI' 24 NOVEMBRE 2016: Mars - Dove nascono i sogni Russia 2004. 
REGIA: Anna Melikyan. ATTORI: Gosha Kutsenko, Nana Kiknadze, Artur Smolyaninov, Yevgeniya Dobrovolskaya, Elena Morozova. DURATA: 100’
◊Marks è una cittadina situata da qualche parte dell'ex impero sovietico. Il suo nome era dedicato al fondatore del comunismo ma ora ha perso la K. Così come per i suoi abitanti molte cose sono cambiate ma muteranno ancor di più quando arriva Boris, un pugile in fuga da una serie di sconfitte sul ring e costretto a fermarsi per una sosta che lui spera sia breve. Boris viene da Mosca e questo fatto di per sé lo rende importante agli occhi di chi ha l'occasione di conoscerlo. Il giovane e intraprendente Grigorji, in particolare, ci tiene ad esibire la sua compagnia e gli presenta la bibliotecaria Greta di cui è innamorato. Anna Melikian (classe 1976) ci regala con Mars un gioiellino capace di stupire con melanconica dolcezza e, al contempo, di far pensare. Perché a questo film non manca l'accesa fantasia visiva (vedi i riferimenti a Chagall così come alla tradizione popolare) mista a un livello surreale che fa pensare a un Kaurismaki che abbia passato la frontiera. 

Bolognetta, da oggi si parte con "le giornate della storia"...







































Nell'ambito del progetto "Le giornate della storia" oggi alle ore 18.00 proiezione dlel'opera teatrale "All'ebbica" (2015) con la compagnia dell'Ebbica di Bolognetta. Alle 19.00 inaugurazione della mostra "Tra storia e memoria" sulla storia del paese, che verrà donata al Comune di Bolognetta. Presso il centro culturale Monachelli. Ingresso libero!

giovedì, novembre 24, 2016

Bagheria, all'appello della Cgil per creare un fronte comune per il lavoro e lo sviluppo nei paesi della cintura palermitana hanno risposto sindaci e assessori

L'intervento del sindaco di Bagheria Patrizio Cinque
Palermo 24 novembre 2016 – All'appello della Cgil lanciato ieri a Bagheria per creare un fronte comune per sollecitare l'apertura dei cantieri e lavorare a un progetto coordinato di sviluppo per il territorio dei comuni della cintura palermitana hanno risposto il sindaco di Bagheria Patrizio Cinque, il sindaco Casteldaccia Fabio Spatafora, il sindaco di Villabate Vincenzo Oliveri, l'assessore alle Attività Produttiva di S.Flavia, Giusi Gerratana e diverse associazioni di cittadini.
La Cgil, che a livello nazionale ha proposto al governo un nuovo “Piano del lavoro” per una nuova politica industriale, sociale, e ambientale e per creare nuovi posti di lavoro mettendo al centro il territorio, riqualificando industria e servizi, riformando Pa e welfare, sta lanciando le prime vertenze sui territori, per sollecitare la partenza dei cantieri e dei progetti per il territorio cercando la collaborazione con le istituzioni, le associazioni, gli operatori economici.

Dal 15 al 18 dicembre la città si anima col “Palermo street food fest”

Ancora aperto il bando per artisti emergenti
Ormai è ufficiale! Dal 15 al 18 dicembre il Palermo Street Food Fest animerà il capoluogo siciliano con un festival internazionale all’insegna del gusto! L'evento, organizzato da AdMeridiem con il Comune di Palermo, si svolgerà nel cuore della città. Il percorso gastronomico si snoderà lungo via Roma, dalla Stazione Centrale a corso Vittorio Emanuele e a Piazza Sant’AnnaIl programma è già ricco. La zona, già capitale europea dello street food e candidata a capitale mondiale, ospiterà un villaggio gastronomico in cui assaporare le migliori specialità di street food provenienti da tutto il mondo, preparate a vista dai più grandi chef locali e internazionali. Cooking show, laboratori per grandi e piccini, dibattiti, visite guidate e tanto altro accompagneranno il viaggio alla scoperta del cibo di strada.

Prorogato il rapporto di lavoro di 862 dipendenti a tempo determinato: sono 209 medici e 653 contrattisti

Da sx: Giovanna Volo, Antonio Candela, Salvatore Strano
PALERMO 24 NOVEMBRE 2016 - Per consentire la continuità delle prestazioni, sia assistenziali che amministrative, il Direttore generale dell’Asp di Palermo, Antonio Candela, ha deciso di prorogare i contratti a tempo determinato di 862 lavoratori. Tutti avrebbero dovuto cessare il rapporto con l’Azienda sanitaria provinciale del capoluogo il prossimo 31 dicembre. Si tratta di 209 medici il cui contratto è stato prorogato al 30 giugno 2017, mentre per 653 ex contrattisti è stata assunta la decisione di prolungare il rapporto di lavoro a tempo pieno (36 ore) per altri due anni (fino al 31 dicembre 2018). “Tutto ciò – si legge nel provvedimento della Direzione strategica n. 4944 del 23 novembre 2016 -  benché questa Azienda non abbia ricevuto alcun incremento del tetto di spesa  per il personale ed in attesa del perfezionamento del percorso di stabilizzazione del personale (ex contrattista, ndr) conseguente ad iniziativa legislativa”. (nr)

Cooperazione. A Palermo, presentazione del libro “Noi le coop rosse” di V. Tassinari

Domani, venerdì 25 novembre, ore 16,00, all’ex Real Fonderia di PalermoPalermo, 24 novembre 2016. Sarà presentato domani, venerdì 25 novembre, alle ore 16,00, all'ex Real Fonderia di Palermo, il libro “Noi, le coop rosse. Tra supermercati e riforme mancate” di Vincenzo Tassinari. Edito da Rubettino, il testo nasce dal dialogo con il giornalista Dario Guidi ed è una riflessione a voce alta sulla  grande distribuzione in Italia, il mondo della cooperazione e i nuovi bisogni del Paese. «La distribuzione moderna – dice Tassinari - si è spesso scontrata con visioni politiche e imprenditoriali poco lungimiranti. Il libro vuole essere anche uno stimolo per il futuro, perché vengano attuate riforme capaci di segnare un vero sviluppo».

mercoledì, novembre 23, 2016

Sicilia. I castelli di Federico

Da sinistra: il castello di Maniace, di Giuliana,
di Salemi e di Montalbano Elicona
PAOLA NICITA
Gli itinerari. Da venerdì via al tour tra i monumenti dell’epoca normanna-sveva in venti comuni, da Palermo a Siracusa, da Salemi a Montalbano Elicona
Un viaggio in Sicilia nel nome di Federico II, attraverso un itinerario che comprende venti Comuni e altrettanti monumenti legati alla figura dello Stupor Mundi: l’iniziativa “Sulle orme di Federico II”, promossa da Fondazione Federico II e assessorato regionale al Turismo, è stata presentata ieri mattina a Palazzo dei Normanni- uno dei luoghi federiciani per eccellenza-dal Presidente dell’Ars e della Fondazione Federico II, Giovanni Ardizzone, dal direttore generale della Fondazione Federico II, Francesco Forgione e dall’assessore regionale al Turismo, Anthony Barbagallo. Un tour fra castelli, torri e cattedrali di epoca federiciana.

Corleone, crisi idrica. Con la turnazione si allentano le tensioni tra la gente

Il Giornale di Sicilia del 23 nov 2016
MARIO MIDULLA
CORLEONE - È stata determinante la ferrea volontà della Commissione Straordinaria, che da agosto amministra la città dopo lo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose, a modificare la turnazione idrica che vedeva parte del paese rifornito per l’intero arco della giornata, mentre alcuni quartieri erano serviti soltanto per poche ore con tanti rubinetti regolarmente a secco. Prende corpo l’esito scaturito dal vertice tenutosi in prefettura la scorsa settimana, presieduto dal prefetto De Miro e successivamente nella sede municipale del Comune, sulle problematiche inerenti l’emergenza idrica. Negli incontri si era cercato di dare maggiore equità alla distribuzione rionale, visto che il servizio di autobotti era stato già rafforzato, in attesa dell’aumento della portata di litri al secondo dal lago di Prizzi, non sufficiente a garantire il normale approvvigionamento alle vasche di distribuzione già esistenti.

Roberto Tagliavia: "Vi racconto la storia di fondo Favarella, dei Greco, della mafia e della nostra voglia di riscatto..."

Il paginone su "La Sicilia" del 17.03.2013 dove ho
raccontato la storia di Fondo Favarella dei Tagliavia,
di Michele Greco, dei Gioia e di una certa Palermo
Pubblichiamo l'intervento pronunciato da Roberto Tagliavia a Roma lo scorso 22 novembre alla Giornata nazionale di Confcommercio, ideata per promuovere e rafforzare la cultura della legalità
di ROBERTO TAGLIAVIA
Questa è una storia d’imprenditoria negata, spiacevolmente normale nel sud d’Italia, il racconto di un patrimonio preso in ostaggio dalla mafia, in cambio di nulla se non l’impoverimento della città. Un patrimonio sottratto alla sua funzione naturale di garanzia e risorsa per una grande azienda, frutto dell’iniziativa di Salvatore Tagliavia, a lungo sindaco di Palermo nei primi del ‘900 e uno degli ultimi grandi armatori siciliani, che rilanciò le attività commerciali della città devastata dalla II guerra mondiale con una flotta di navi cargo e petroliere. E’ una storia che vede tra i protagonisti i fratelli Greco, a capo della cosca di Ciaculli, la borgata palermitana dove nel ‘63 un’auto imbottita d’esplosivo provocò una strage di carabinieri: l’impressione fu enorme e da lì ebbe inizio la Commissione parlamentare antimafia. I Greco
Roberto Tagliavia
erano affittuari del Conte Tagliavia in diverse campagne e in particolare nel fondo Favarella, oltre cinquanta ettari di ottimo agrumeto (limoni e mandarini, tra cui il pregiato tardivo di Ciaculli) alla periferia di Palermo. In questa tenuta, snodo d’accesso sia per la fascia costiera sia per le zone interne della provincia, i Greco stabilirono la base operativa per le loro attività e lì hanno consolidato l’alleanza con i corleonesi Riina e Provenzano, dando vita alla tragica lunga stagione di delitti che ha piegato la città. E’ una logica che non ha avuto al centro il miglioramento produttivo del mandarino, e meno che mai delle attività commerciali e marittime, ma ha mirato al controllo del territorio, magari in vista di possibili speculazioni edilizie.

BAGHERIA. ESTORSIONE CON IL METODO DEL “CAVALLO DI RITORNO”, 35ENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI

Paolo Scaduto
Nella mattinata di ieri i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Bagheria hanno arrestato con l’accusa di tentata estorsione SCADUTO Paolo, bagherese 35 enne. L’uomo nella giornata di sabato si è recato a casa di una 52enne che circa un mese fa aveva subito un furto all’interno della propria abitazione, nel corso del quale le erano stati asportati alcuni gioielli per un valore di circa 2.000 € nonché l’autovettura di proprietà. Alla malcapitata ha riferito di conoscere i soggetti che le avevano sottratto i beni e, a tal proposito, di essere in grado di farglieli riavere in cambio dei 2.000 €. Pertanto il malfattore, ha dato appuntamento alla donna per il martedì successivo nei pressi di un ufficio postale di Bagheria, in modo tale che la stessa potesse prelevare i soldi da lui richiesti e, successivamente, consegnarglieli. E così, nella mattinata di ieri, la donna si è recata all’appuntamento concordato e, dopo aver prelevato la somma richiesta, ha incontrato “l’intermediario” davanti l’ufficio postale di Bagheria il quale, nella circostanza, le riferiva che dopo la consegna dei soldi, avrebbe contattato altre persone per farle riavere quanto le era stato rubato.

DISTRIBUZIONE IDRICA CORLEONE. AMAP COMUNICA I TURNI

A CONCLUSIONE DELLE PRIME ATTIVITA’ DI VERIFICA E DI MONITORAGGIO ESPLETATE DA AMAP SULLA RETE IDRICA DEL COMUNE DI CORLEONE, SI COMUNICA CHE DA GIORNO 21 NOVEMBRE LA DISTRIBUZIONE IDRICA AVVERRA’ SECONDO IL SEGUENTE PROGRAMMA DI EROGAZIONE:
§  DISTRIBUZIONE DA SERBATOIO MALPASSO:
A partire dal giorno 21 novembre ed a giorni alterni, dalle ore 6,45 alle ore 9,00 (turno successivo giorno 23 novembre).
Zone servite: Via Aldisio, Contrada San Giovanni, Contrada Caputo, Contrada Punzonotto, Via Francesco Crispi, Via Don Giovanni Colletti, Via Consolazione e zone limitrofe.

CGIL PALERMO: “NO ALLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE”

IL 25 NOVEMBRE LA CGIL CON GLI STUDENTI DEL DANILO DOLCI. La proiezione del filmato “Malamore” di Alberto Castiglione, le interviste ai ragazzi, gli interventi, le conclusioni di Enzo Campo.
Palermo 23 novembre 2016 – Venerdì 25 iniziativa della Cgil Palermo contro il femminicidio presso l'istituto Danilo Dolci in occasione della giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne. L'iniziativa dal titolo “No alla violenza contro le donne”, che si tiene alle ore 10,30 nell'aula magna “Peppino Impastato” del liceo di via Fichidindia, parte con la proiezione del cortometraggio “Malamore” del regista Alberto Castiglione, sul tema della violenza di genere, realizzato con gli studenti della scuola nel 2014 nell'ambito del progetto “Oltre il silenzio”.

Biodiversità: con Life Conrasi un'alleanza per salvare i tre rapaci a rischio della Sicilia

Aquila di Bonelli
La Regione Siciliana, il WWF Italia e l’associazione spagnola GREFA, con l’aiuto dell’Unione Europea, insieme per salvare l’Aquila di Bonelli, il Capovaccaio e il Falco Lanario.
La Sicilia rappresenta la più importante area italiana per la sopravvivenza di almeno tre specie a rischio di uccelli rapaci: l’Aquila di Bonelli, il Capovaccaio e il Falco Lanario. La consapevolezza di questa responsabilità sta crescendo anche nelle istituzioni e il progetto LIFE ConRaSi è una risposta per arrestare e contenere le minacce che mettono a rischio la sopravvivenza di queste specie. I primi risultati del progetto sono stati presentati oggi a Palermo nella sede dell'Assessoratto Reegionale all'Agricoltura.

Pitrè e Salomone Marino, Convegno internazionale di studi a cento anni dalla morte - Palermo 23-26 novembre 2016

Pupi siciliani
Ricorre quest’anno il centenario della scomparsa di Giuseppe Pitrè (Palermo, 1841 – 1916) e di Salvatore Salomone Marino (Borgetto, 1847 – Palermo, 1916), insigni studiosi cui si deve la costituzione di un impareggiabile corpus documentario sul patrimonio demologico siciliano e la promozione di molteplici iniziative che hanno contribuito in modo decisivo allo sviluppo delle indagini e delle riflessioni sulla cultura folklorica. È questa, dunque, la migliore occasione per ritornare a riflettere organicamente sull’opera di questi studiosi e sull’eredità da essi consegnataci. In questa circostanza la Fondazione Ignazio Buttitta, l’Associazione per la Conservazione delle Tradizioni popolari-Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino e il Centro di studi filologici e linguistici siciliani promuovono a Palermo, nei giorni 23-26 novembre, un convegno che possa rendere debito conto del contributo scientifico offerto da Pitrè e da Salomone Marino e del ruolo da essi rivestito nella società del loro tempo.

martedì, novembre 22, 2016

lunedì, novembre 21, 2016

Corleone, ricordiamo un poliziotto di razza: Biagio Melita


L'ESISTENZIALISMO. Nessuno va più al caffè con Sartre

Jean-Paul Sarte e Simone de Beauvoir
ANTONIO GNOLI
Sarah Bakewell ricostruisce la storia dell’esistenzialismo E quel che resta del movimento nato attorno ai tavolini di Parigi
Chissà se oggi – nelle condizioni certo sfavorevoli che ci troviamo a vivere – incontreremmo mai, in un caffè parigino, quel giovane trio che agli inizi degli anni Trenta discettava delle novità accadute in Europa. Chissà, insomma, se le labbra da cernia di Sartre o quelle più altezzose di Aron, o magari la giovane e ambigua vestale, che rispondeva al nome di de Beauvoir, si sarebbero messe concitatamente a discutere della fine della democrazia e dell’avanzata imperiosa dei populismi. Non è difficile immaginare che quel periodo presentasse alcune forti analogie con il nostro oggi: come la perdita di fiducia in quelle élite politiche che avrebbero dovuto affrontare il caos e non seppero farlo.

BAGHERIA, CGIL: “DAL TERRITORIO PER IL LAVORO E LO SVILUPPO”

INIZIATIVA MERCOLEDI' CON I SINDACI DI 6 COMUNI DELL'AREA METROPOLITANA
Palermo 21 novembre 2016 – La Cgil parte dalla crisi dei territori per parlare di piani di sviluppo e di lavoro. La nuova vertenza aperta dal sindacato palermitano, che chiama alla collaborazione i sindaci e le associazioni cittadine, accende i riflettori su sei comuni, Bagheria, Ficarazzi, Altavilla S.Flavia Casteldaccia e Villabate, che l'Istat e le analisi economiche individuano come un unico “sistema locale di lavoro”. Sei centri della provincia di Palermo che in comune hanno stessa agenzia delle entrate, stesso ufficio di collocamento e ufficio dell'Inps, tutti a Bagheria. Ed è a Bagheria, il secondo comune della provincia di Palermo, che si svolge mercoledì 23 l'iniziativa organizzata dalla Cgil di Bagheria e dalla Cgil Palermo “Dal territorio per il lavoro e lo sviluppo”, nella sala Borremans di Villa Butera Branciforti, dalle ore 15,30. Relazione introduttiva Adele Cinà, responsabile Cgil Bagheria. Presiede Mario Ridulfo, della segreteria Cgil Palermo. Conclude il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo. Intervengono i sindaci di Bagheria, Casteldaccia, Ficarazzi, Santa Flavia, Villabate, le associazioni del territorio.

SEMINARIO FISAC-CGIL: “MOLESTIE E RICATTI SUL LUOGO DI LAVORO: COME RICONOSCERLI?”

Seminario domani alla Gam, ore 9-13. Una riflessione al maschile, nel confronto tra uomini e donne della Fisac-CgilPalermo 21 novembre 2016 - Nell' ambito delle iniziative sulla Giornata nazionale contro la violenza sulla donna, la Fisac Cgil di Palermo ha organizzato alla Galleria d'arte Moderna, ore9-13, un seminario sul tema della molestia nei posti di lavoro rivolto ai propri quadri sindacali per sollecitare una riflessione su questo tema tra uomini e donne. Presenterà il seminario Caterina Vitale, responsabile dipartimento Donne Fisac Cgil Palermo. Interventi di Elia Randazzo, coordinatrice Fisac Cgil Palermo e della segreteria Fisac Cgil Sicilia, Mirella Agliastro, magistrato della Procura generale, Giuseppe Burgio, pedagogista, Maria Grazia Patronaggio, presidentessa del Centro Le onde Onlus di Palermo. All’evento invitati anche i rappresentanti dell’associazione “Noi uomini a Palermo contro la violenza sulle donne”.

«Il NO di chi vuol bene all’Italia!»

HO SOTTOSCRITTO L'APPELLO NAZIONALE DEL "NO DI CHI VUOL BENE ALL'ITALIA". Se lo condivisi anche tu puoi sottoscriverlo con una mail al seguente indirizzo: volerbeneallitalia@gmail.com (D.P.)
«Il NO di chi vuol bene all’Italia». In questi giorni, in tutto il Paese, si moltiplicano documenti e appelli di iscritti ed elettori del PD per il No al referendum sulla riforma costituzionale.

domenica, novembre 20, 2016

Corleone, vivere la legalità. I bambini della scuola elementare domani in visita al Cidma

Cidma, la stanza dei faldoni del maxiprocesso
Varcheranno per la prima volta la soglia del Cidma, il Centro internazionale di documentazione sulla mafia e dell'antimafia di Corleone. Sono 110 bambini delle quinte della scuola elementare "Camillo Finocchiaro Aprile" del paese, che domani, 21 novembre, a partire dalle 15 faranno la loro prima visita guidata all'interno della struttura. Un evento unico nel suo genere: mai tanti piccoli visitatori erano entrati tutti insieme al museo. Per loro è stato pensato e realizzato un percorso ad hoc, adatto alla loro età, ma che gli permetterà di visitare tutte le stanze del museo, da quella dei faldoni del maxi processo a quelle delle foto di Letizia Battaglia. I bambini saranno accompagnati dalle maestre che li stanno guidando attraverso il progetto "Vivere la legalità", iniziato durante lo scorso anno scolastico.

Corleone. I commissari "liberano" il comune dall'abbraccio di una società il cui referente è genero di un mafioso

Lo scorso 14 novembre la commissione straordinaria che amministra il comune di Corleone, dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose, con i poteri del consiglio comunale ha adottato la delibera n. 37 con cui ha scelto di recedere dall’associazione ASMEL. Una scelta quanto mai opportuna, perché tramite questa associazione, attraverso una serie di “scatole cinesi”, l’amministrazione Savona aveva affidato alla Società RTI INFOTIRRENA la riscossione coattiva del tributi (Ici, Imu, Tarsu, Tares). Un’affidamento deliberato nel dicembre 2013 dalla giunta Savona, mentre per legge la competenza doveva essere del consiglio comunale (ma nè il segretario nè il sindaco nè assessori ne capirono niente!), contro la quale le opposizioni fecero le barricate, sostenendo che il comune aveva le professionalità interne per gestire il servizio. Con la scelta della maggioranza invece si sprecavano circa 400 mila euro l’anno, che sarebbero finite nelle tasche della società affidataria. Savona, l’allora assessore al bilancio Marcello Barbaro e tutta la maggioranza avevano fatto le barricate, sostenendo (senza dimostrarlo) che invece la scelta era molto conveniente per il comune di Corleone. Purtroppo per la città di Corleone, il referente della società affidataria del servizio era stato “consigliere della prima assegnataria e… affine (genero - ndr) del capo di un mandamento contiguo a quello di Corleone (Belmonte Mezzagno – ndr),
LEGGI ANCHE LA LETTERA DEL MINISTRO DEGLI INTERNI AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, ALLEGATA AL DECRETO DI SCIOGLIMENTO PER INFILTRAZIONI MAFIOSE DEGLI ORGANI ISTITUZIONALI DEL COMUNE DI CORLEONE

“I veleni di Palermo”, storia della città che creava pozioni

TANO GULLO
Sellerio ristampa il volume di Rosario La Duca che racconta i secoli in cui l’arsenico era la soluzione contro gli avversari Bulgakov citò l’autrice di un intruglio mortale Sciascia ricorda i casi di Pisciotta e Sindona
Femminicidio e maschicidio per tanti secoli - diciamo dal 1100 all’Ottocento - a Palermo si sono equivalsi. Lei e lui assassini in un testa a testa altalenante, a “braccetto” senza gap. La “livella” che tutto tiene insieme, è il veleno. Il micidiale arsenico, arma letale per chi voleva sbarazzarsi di un coniuge ingombrante, di un parente vorace, di un familiare vessatore. Quando non era il prevaricatore e l’ingordo a condire la letale mistura per arraffare tutto, affetti, amanti, potere ed eredità. Ogni tanto fa capolino la congiura politica, per fare fuori un viceré sgradito, un testimone scomodo, una complicità da mettere a tacere.

Palermo. La mafia nigeriana conquista Ballarò. I magistrati: uno Stato parallelo

Alcuni mafiosi nigeriani arrestati
SALVO PALAZZOLO
Il primo pentito racconta come è nata la base siciliana Pestaggi, stupri, spaccio, prostituzione: 17 arresti
«Lo faccio per i miei figli - ha esordito - non voglio che passino quello che ho vissuto io. Per questo ho deciso di raccontarvi tutto». Sembrano le parole di un pentito della mafia siciliana. Invece, sono le parole del primo collaboratore di giustizia della mafia nigeriana a Palermo. Il trentenne Austine Johnbull ha fatto la sua scelta in pieno agosto, era rinchiuso nel carcere di Pagliarelli, per scontare una condanna a 12 anni. Ed ha iniziato un lungo racconto che stanotte ha fatto scattare un blitz della squadra mobile diretta da Rodolfo Ruperti contro 17 persone: sono i capi e i gregari della “Black Axe”, uno dei gruppi più agguerriti della mafia nigeriana.

Mafia nigeriana a Palermo. Guerra fredda al mercato “Quei neri volevano tutto”

ROMINA MARCECA
È un colpo d’occhio. Quando si arriva al mercato di Ballarò sono più i neri che i bianchi. Sono più le botteghe degli extracomunitari di quelle dei palermitani e sono di più i delinquenti stranieri di quelli italiani. La mafia nigeriana c’è e si vede tra le bancarelle di uno dei Suk più suggestivi della città. «Eccome se c’è. Loro spacciano agli angoli della strada e fanno prostituire le loro donne nei nostri territori e nelle case che prendono in affitto. Non hanno paura di niente. Ma noi – racconta Saro, pregiudicato di lungo corso di Ballarò – con quelli non ci parliamo, i nivuri (neri, ndr) si fanno gli affari loro e noi ci facciamo i nostri. Il rispetto da parte mia è solo per i palermitani».

Intervista a Walter Veltroni: “Democrazie fragili se la sinistra si divide o insegue i populisti rischia di sparire”

Walter Veltroni
STEFANO CAPPELLINI
L’ex leader Pd: “Voto Sì ma non partecipo alle lacerazioni. Paura e povertà, rischio autoritario in Occidente”
ROMA. Brexit, Trump, referendum italiano. La sequenza che spaventa molti, dice Walter Veltroni, non è una questione che possa essere risolta con un Sì o con un No nella cabina elettorale. L’ex segretario del Pd ha annunciato il suo voto favorevole alla riforma costituzionale. Ma la baruffa in corso gli appare il sintomo di una vocazione al suicidio politico. Sostiene Veltroni: «Il problema non è l’Italia, ma il tramonto della sinistra in tutto l’Occidente. O ci si mette mano o finisce male. Molto male». Il che, spostato sul fronte nazionale, significa immaginare un appuntamento per il dopo referendum: «Le migliori intelligenze devono guardarsi negli occhi e trovare le parole per costruire insieme una interpretazione riformista della realtà, senza la quale ogni personalizzazione è peggio che dannosa, è inutile».
Quale interpretazione suggerisce?
«La sinistra deve seguire due bussole: il bisogno di riscatto di chi sta ai margini e il bisogno di sicurezza di chi sta in mezzo. Nella storia, quando la classe media si è sentita perduta non ne è mai venuto nulla di buono. Siamo cresciuti in un mondo basato su cinque pilastri - studio, lavoro, famiglia, casa, pensione – che si sono sgretolati. Questa è la prima generazione nel dopoguerra che scende di un gradino invece di salire».