giovedì, novembre 30, 2023

La Cgil interviene a Corleone al convegno “Via la mafia dalla Sicilia”. Domenica l’inaugurazione del percorso della legalità con le pietre d’inciampo dedicate alle vittime di mafia, su progetto della Cgil: “A Corleone anche le pietre parlano”



Palermo 1 dicembre 2023 – La Cgil Palermo e la Camera del Lavoro di Corleone  partecipano al convegno nazionale che si tiene  a partire da oggi e fino a domenica a Corleone, dal titolo ”Via la mafia dalla Sicilia”, promosso dal Comune. 

     Il segretario della Cgil Palermo Mario Ridulfo interverrà al primo degli incontri che si terrà in mattinata al liceo don Giovanni Colletto sul tema “La liberazione della mafia, la tutela dell’Ambiente, le infrastrutture del territorio, precondizioni per la crescita culturale ed economica della Sicilia”. 

     “Per il sindacato - dichiara il segretario Ridulfo –  da sempre la lotta alla mafia in Sicilia  è sempre stata lotta per i diritti, lotta per il lavoro, la sicurezza, le infrastrutture, lo sviluppo e per l’affermazione della legalità. Una lotta che affonda le radici nel movimento dei fasci siciliani sino alle lotte dei lavoratori del dopoguerra, con donne e uomini protagonisti”. 

mercoledì, novembre 29, 2023

I segretari di Cgil, Cisl, Uil Palermo ricevuti oggi dal prefetto Mariani. Ridulfo, La Piana e Baudo: “Riscontrata la disponibilità del prefetto ad avviare una interlocuzione costante con le parti sociali”

Da sx: Ignazio Baudo (Uil), il prefetto Massimo Mariani, Leonardo La Piana (Cisl), Mario Ridulfo (Cgil)

Palermo 29 novembre 2023 – I segretari di Cgil, Cisl, Uil Palermo hanno incontrato oggi il nuovo prefetto di Palermo Massimo Mariani. 

“Abbiamo esposto questioni aperte e irrisolte legate al lavoro e al sociale e abbiamo  registrato massima attenzione, apertura e disponibilità – dichiarano il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo, il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana e il segretario Uil Sicilia con delega su Palermo  Ignazio Baudo – Un incontro quindi positivo, durate il quale abbiamo  evidenziato come sia indispensabile  lavorare in sinergia per affrontare le emergenze che attraversano i diversi quartieri della città e temi cruciali

A Corleone un concerto della Corale di Villabate presso la Chiesa di San Domenico


Il Rotary Club di Corleone organizza, domenica 3 dicembre alle ore 20.30, un evento culturale con un concerto della Corale di Villabate presso la Chiesa di San Domenico. 
Il gruppo musicale è diretto dal famoso baritono Simone Alaimo che dedicherà al pubblico alcune arie del suo repertorio. “Tutti sono invitati a partecipare al concerto, dice il presidente del Rotary Angelo Labruzzo, per apprezzare un programma artistico di valore tra cui L’ave Maria di Gounod ,La Vergine degli Angeli, Inni d’amor, Dal tuo stellato soglio, Nessun dorma ed altri brani lirici”. La corale si avvarrà dell’accompagnamento al piano del M° Pietro Paolo Gurrera e al flauto del M° Rosamarie Soncini.

SALUTE, SCHIFANI: “IN ARRIVO INCENTIVI ECONOMICI PER IL PERSONALE NELLE SEDI PIÙ DISAGIATE”

Renato Schifani

Enrico Pisciotta

Il Presidente della Regione Renato Schifani lo aveva già annunciato in campagna elettorale: uno degli obiettivi del governo regionale sarebbe stato quello di incrementare l’organico attuale dei medici e di dare nuovo impulso all’efficienza del servizio sanitario in Sicilia. 

Una sfida necessaria da affrontare alla luce delle carenze dimostrate negli anni appena trascorsi a causa di periodi emergenziali come quello della pandemia da Covid-19, ma anche la necessità di un potenziamento della medicina dei territori specie di quelli a grave rischio spopolamento nelle aree interne.

Per questo il governatore siciliano ha dato l’annuncio di un incentivo di tipo economico a favore dei medici che espletano il loro servizio nelle strutture ospedaliere di zone periferiche, disagiate o che soffrono costantemente una forte carenza di personale.

Totò pigliatutto, ascesa e segreti


Salvatore Cuffaro, dopo aver pagato il debito con la giustizia (ammettendo ma non spiegando i propri reati), è tornato il dominus della politica siciliana

di Gioacchino Amato, Miriam Di Peri, Salvo Palazzolo e Giusi Spica 


«Basta così», disse Salvatore Cuffaro appena uscito dal carcere ai giornalisti che gli chiedevano di un suo ritorno in politica. «Basta così. La politica è stata la mia vita per tanto tempo, adesso proseguirò in altro modo. Con l’impegno in favore dei detenuti. In questi anni ho capito quanto sia importante non sentirsi abbandonati e dimenticati». Era il 13 dicembre 2015, appena otto anni fa, eppure sembra davvero un’altra epoca: oggi, Salvatore Cuffaro detto Totò, l’ex governatore della Sicilia che ha scontato una condanna a sette anni per favoreggiamento aggravato alla mafia e rivelazione di notizie riservate, è tornato ad essere uno dei ras della politica siciliana con la sua Democrazia cristiana, in un’ascesa che sembra inarrestabile. 

martedì, novembre 28, 2023

Un ricordo di Nino Mannino, figura storica del PCI siciliano, che ci ha lasciati un anno fa a 83 anni

Nino Mannino e Daniele Billitteri

Un anno fa la scomparsa di Nino Mannino, figura storica del PCI siciliano. Riproponiamo il bel ricordo di Daniele Billitteri

STORIA DI UN COMUNISTA CHE REGALAVA STORIE 

di DANIELE BILLITTERI 

Nino Mannino aveva 83 anni ma non si era fatto mettere in soffitta dove finiscono, ahimè spesso, i vecchi senza storia. Lui, morto ieri in ospedale a Partinico, di storie ne aveva da vendere. Anzi, da regalare. Nino era un vecchio comunista. Avercene tanti come lui. Non starò qui a sciorinare date, ruoli come si fa nelle diligenti necrologie. Io gli volevo bene. Era stato lui, da consigliere comunale di Palermo, ad officiare il mio primo matrimonio con fascia tricolore e sorriso sornione perché mi aveva conosciuto quando “ero piccolo”, giovane militante della Federazione Giovanile del Pci di cui,

Mafia, clan di Corleone: confiscati definitivamente i beni ai Lo Bue


Si tratta di rapporti bancari, abitazioni, terreni, polizze assicurative, complessi di beni aziendali e di un magazzino, per un valore stimato complessivo superiore ai tre milioni di euro.

Confiscati definitivamente i beni di Rosario Salvatore Lo Bue - ex reggente del mandamento di Corleone - del figlio Leoluca Lo Bue e di Calogero Giuseppe Lo Bue. I carabinieri del Ros, coadiuvati da quelli del comando provinciale di Palermo, hanno dato esecuzione a due distinti decreti di confisca di beni, emessi dalla sezione Misure di prevenzione del tribunale di Palermo su proposta della Procura distrettuale della Repubblica. I provvedimenti, divenuti irrevocabili dopo le ultime pronunce della Suprema Corte di Cassazione, hanno sancito la definitiva confisca di rapporti bancari, abitazioni, terreni, polizze assicurative, complessi di beni aziendali e di un magazzino, per un valore stimato complessivo superiore ai tre milioni di euro.

lunedì, novembre 27, 2023

Corleone, Giovanni Santacolomba e la sua produzione artistica dedicata agli eroi dell’antimafia



di GIULIO FRANCESE

Sono stato a Corleone per l’inaugurazione della mostra delle statuine antimafia di Giovanni Santacolomba, che si può considerare un artista a tutto tondo. Un artista per passione ma non per questo meno efficace. Alla abilità manuale accoppia una non comune capacità di sapere cogliere i particolari, sia che costruisca un modellino di navi, aerei, auto d’epoca, sia che si cimenti nell’arte della riproduzione di monumenti e opere sacre.  

Ma ha trovato anche un modo tutto suo per esprimersi in modo originale, manipolando la creta e dando vita a statuine-caricatura di personaggi famosi, dal Papa, agli attori di ieri e di oggi, dai politici ai personaggi della tv., ai calciatori, specie quelli del suo Milan, di cui è grande tifoso.  

AAA cercansi medici in Sicilia: avviso “aperto” della Regione anche per stranieri. Il fabbisogno di personale ammonta a 1.494 unità


La Regione Siciliana è pronta a reclutare medici stranieri per far fronte alle carenze di personale del sistema sanitario regionale. L’assessorato regionale alla Salute ha pubblicato, infatti, un avviso pubblico “aperto” (cioè senza scadenza) rivolto ai medici sia di Paesi dell’Unione europea che di provenienza extracomunitaria.

«L’obiettivo del mio governo – dice il presidente della Regione, Renato Schifani – è garantire il diritto alla salute a tutti i siciliani. Per questo, stiamo percorrendo tutte le strade possibili, utilizzando gli strumenti straordinari messi a disposizione dallo Stato per colmare i vuoti di organico che esistono in Sicilia, come in tutta Italia. Servono però anche provvedimenti di carattere strutturale e per questo già da tempo ho avviato un dialogo con il ministro alla Salute per rivedere il numero chiuso per l’accesso al corso di laurea in Medicina».

L’avviso pubblico, predisposto dal dirigente generale del dipartimento regionale della Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino, e firmato dall’assessore regionale Giovanna Volo, prevede l’assunzione di medici nelle aree di Medicina d’emergenza e urgenza,

L’INTERVISTA AL NEOPRESIDENTE DI SI. Vendola: “Torno, la sinistra è ferma. Tutta in salita la strada di Elly”

«Lo confesso: sento forte il richiamo della foresta». Riecco Nichi Vendola. Presidente di Sinistra italiana, eletto ieri per acclamazione. «Torno alla politica attiva». Ma no, non si candiderà alle Europee. Prima aspetta – o almeno spera - che l’appello ribalti la condanna in primo grado per l’ex Ilva. «La mia foresta però non è un Palazzo chiuso, ma una piazza aperta». 

Perché torna in politica proprio ora, dopo 8 anni? 
«Non sono mai fuggito. Ho solo smesso di avere ruoli apicali nella vita pubblica. Ma non ho abbandonato la polis per rifugiarmi in un eremo, si può fare politica anche lontani dai radar dei media…». 
E in questo tempo che ha fatto? 

"L’altra sera camminavo per la strada di una città come tante. Era buio e in giro c’era pochissima gente…”


MICHELE SERRA

"L’altra sera camminavo per la strada di una città come tante. Era buio e in giro c’era pochissima gente. Una decina di metri davanti a me camminava una ragazza, appena uscita da un portone. Andava più o meno al mio stesso passo. Lei sentiva che c’era qualcuno dietro di lei. Le donne, quando camminano da sole, soprattutto la sera, sono costrette ad avere le antenne. 

Quel qualcuno ero io, e mi sono posto il problema. Il suo problema era sentire qualcuno alle sue spalle. Il mio problema era essere quel qualcuno. Potenzialmente pericoloso non in quanto me. Ma in quanto maschio. Ho pensato: potrei fermarmi. Tornare indietro. Scomparire. Ma sarebbe una specie di ammissione di colpa. E io non ho nessuna colpa. Non la sto seguendo. Sto andando per la mia strada. Sono capitato per caso alle sue spalle. Perché mai dovrei rinunciare a fare la mia strada? Allora forse, piano B, potrei accelerare il passo, affiancarla e superarla. Così capisce che sono solo uno che sta andando per i fatti suoi.

domenica, novembre 26, 2023

Vittime della mafia, 12 statuette dello scultore Giovanni Santacolomba saranno esposte al Cidma di Corleone


Sarà presentata oggi pomeriggio alle 17,30 nei locali del Centro di documentazione antimafia, il Cidma di Corleone, una particolare opera dello scultore Giovanni Santacolomba, corleonese trapiantato a Bisacquino.

Lo farà – dopo i saluti del sindaco e del vice presidente del Cidma, Claudio Di Palermo – il giornalista Giulio Francese, particolarmente e tragicamente legato al tema dell’opera: la mafia e le vittime eccellenti. Sono dodici statuette che rappresentano dodici dei caduti sotto il piombo dei killer della mafia a partire dagli anni Settanta.

Così sfilano le statuette del politico Piersanti Mattarella, del prete Pino Puglisi, dei giornalisti Mario Francese e Pippo Fava, del conduttore di Radio Aut Peppino Impastato, del prefetto generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, del poliziotto Boris Giuliano, di Pio La Torre e dei giudici Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Cesare Terranova e Rocco Chinnici. Dodici statuette che fanno parte di una particolare storia, e che di per sé sembra essere solo il primo step di un discorso più ampio.

sabato, novembre 25, 2023

ANCORA PIZZO E PESTAGGI A RESUTTANA


Le indagini non erano finite. Le intercettazioni suggerivano di proseguire oltre. Troppo ricche le notizie apprese che necessitavano di ulteriori approfondimenti (L’IMPORTANTE MANDAMENTO DI RESUTTANA | gioburgio (wordpress.com)). E così mercoledì 15 novembre sono scattati altri sette arresti che hanno colpito sia la famiglia che il mandamento di Resuttana a Palermo.

Se il 10 luglio scorso tra i 18 arrestati spiccava senz’altro la figura di Salvatore “Salvo” Genova, in quest’ultimo blitz il personaggio al centro dell’attenzione degli investigatori è stato Giuseppe “Pino” D’Amore. Titolare dell’omonimo bar in via Resurrezione, a casa sua è stata ritrovata un’arma lunga modello Skorpion con matricola abrasa. È il tipo di mitraglietta usata dalle Brigate rosse nel 1978 per sterminare la scorta di Aldo Moro, e non è facilmente reperibile. Nel tentativo di scagionare il padre circa il possesso dell’arma, anche Gabriele D’Amore è stato arrestato perché ha dichiarato di averla trovata lui nella spazzatura.

Mafia, soldi a palate con le scommesse


Sequestro da 43 milioni nei confronti di Salvatore Rubino e Christian Tortora, arrestati nel 2020 assieme al boss Francesco Paolo Maniscalco, tutti coinvolti nel blitz «All In»

Fabio Geraci

Le scommesse sportive all’ombra di Cosa nostra. Un business molto remunerativo nel quale i clan si erano infiltrati per gestire l’immenso flusso di puntate: un giro di soldi che era arrivato a valere qualcosa come 100 milioni di euro. Le aziende che facevano riferimento al boss Francesco Paolo Maniscalco - grazie allo stretto rapporto con la mafia - avrebbero ottenuto numerose licenze e concessioni, rilasciate dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli, creando un vero e proprio impero economico costituito da società intestate a uomini di fiducia. Come il palermitano Salvatore Rubino, di 62 anni, e Christian Tortora, di 47 di Battipaglia, nei confronti dei quali è scattato il sequestro dei beni per 43 milioni di euro: il provvedimento, su richiesta della Procura, è stato emesso dalla sezione misure di prevenzione del tribunale.

venerdì, novembre 24, 2023

Anche da Corleone un appello per combattere le violenze contro le donne: incontro dibattito organizzato dalla sede coordinata di Corleone dell’IISS “Calogero Di Vincenti”


Interessante iniziativa organizzata stamattina nella sede del Cidma dalla sede coordinata di Corleone dell’IISS “Calogero Di Vincenti” per la “GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE”. 

Si è svolto un INCONTRO-DIBATTITO a cui hanno partecipato il vice presidente Cidma Claudio Di Palermo, Giusy Dragna, assessore del Comune di Corleone, Daniela Randolo, sostituto Procuratore della Repubblica di Palermo, Valentina Patti, Tenente dei Carabinieri in servizio presso la Compagnia di Corleone, Giuseppina Accordino, responsabile del Consultorio familiare di Corleone, e Gabriella Paravisi, psicologa. 

25 novembre: anche a Campobello di Licata “no alla violenza contro le donne”

Il 25 novembre 2023 anche a Campobello di Licata “no alla violenza contro le donne” con Silvio Benedetto, Silvia Lotti e tanti altri artisti…

NON SI PARTE! (piani fatti e disfatti)

Pubblichiamo questa “pillola di storia” elaborata da Laura Liistro su uno dei periodi più complessi della storia siciliana in rapporto alla storia nazionale. Non tutto è condivisibile nelle sue considerazioni (in particolare quelle sul ruolo del MIS), per cui dichiariamo da subito la più ampia disponibilità ad ospitare altri punti di vista. (dp)


di LAURA LIISTRO

L’indomani della strage del pane a Palermo, avvenuta il 19 ottobre 1944, il MIS (Movimento per l’Indipendenza della Sicilia) si riorganizzò nell’ex albergo Belvedere a Taormina con il Primo Congresso Nazionale, per far risentire la voce del popolo siciliano, indignato del ripristino della sovranità italiana, piegato dagli effetti della guerra e ferito dal bagno di sangue delle vittime di Via Maqueda.

Al vertice segreto si doveva accedere soltanto con invito, ma informatori del

SIM (Servizio Informazioni Militari), infiltrati al Congresso, riuscirono ad inviare un rapporto al vice-capo sezione Renzo Bonivento, indicando le decisioni prese dai separatisti.

giovedì, novembre 23, 2023

Oggi la presentazione del “coordinamento sociale antimafia”. L’1, il 2 e il 3 dicembre le prime iniziative ai Cantieri della Zisa. Ridulfo, Cgil: “L’obiettivo è allargare questa rete partendo da una base condivisa”


Palermo 23 novembre 2023 –  Oggi la presentazione del “coordinamento sociale antimafia”, costituito nei giorni scorsi, per dare continuità alle attività svolte dai comitati 23 maggio e 19 luglio in occasione degli anniversari delle due stragi di Capaci e di via D’Amelio.

  Il coordinamento sociale antimafia ha presentato, nell’auditorium di Moltivolti, il suo “manifesto” per costruire dal basso un’antimafia intersezionale, sociale e popolare ma anche antifascista, antimilitarista, antirazzista, ambientalista e transfemminista, e ha annunciato le prime attività in programma, che si terranno l’1, il 2 e il 3 dicembre ai Cantieri culturali alla Zisa.  

Se questo è amore


di Giuseppe Savagnone

Responsabile del sito della Pastorale della Cultura dell'Arcidiocesi di Palermo, www.tuttavia.eu.

Scrittore ed Editorialista.

Il dramma dei femminicidi e la «cultura del patriarcato»

Forse mai come in occasione del brutale assassinio di Giulia Cecchettin da parte del suo ex fidanzato, Filippo Turetta, l’opinione pubblica italiana era stata così profondamente scossa dal tragico ripetersi dei cosiddetti “femminicidi”, intendendo con questo termine «una violenza estrema da parte dell’uomo contro la donna proprio perché donna (…) in un contesto sociale che permette e avalla la violenza degli uomini contro le donne» (D. Russell, nel libro Feminicide).

“R-Esistiamo!” Mobilitazione sabato 25 novembre ore 17 in piazza Verdi delle donne e degli uomini della Cgil Palermo per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne


“R-Esistiamo!” Mobilitazione sabato 25 novembre ore 17 in piazza Verdi delle donne e degli uomini della Cgil Palermo per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.  

Tutti avranno indosso una maglietta rossa che raffigura una Donna che si aggrappa a un soffione e dai soffioni è circondata. Il soffione “è il fiore di una pianta perenne, infestante, dal significato simbolico positivo: rappresenta la forza delle donne, la cultura del dissenso verso l’oppressione femminile, che serpeggia ma non riesce ancora ad essere realmente promossa”.  

IL CASO. Condanna-bis per Totò Orlando. L’opposizione: “Si dimetta”. Lui resiste, Lagalla prende tempo

Totó Orlando

Un anno e mezzo per tentata concussione all’assessore ai Lavori pubblici. Giambrone e Rifondazione: “ Lasci”
 

Venne indagato per tentata concussione e non si dimise da presidente del Consiglio comunale, è stato condannato in primo grado e ora anche in appello a un anno e sei mesi ma non intende dimettersi da assessore ai Lavori pubblici. Totò Orlando, renziano, resta in sella anche dopo la sentenza che conferma le pressioni esercitate nel 2015 sull’allora capo dei vigili urbani, Serafino Di Peri, e su Dario Gristina, altro componente della commissione giudicatrice della selezione a un incarico di “ alta professionalità”. Lo scopo, secondo il procuratore aggiunto Sergio Demontis e la sostituta Claudia Bevilacqua, era quello di ottenere la promozione di Antonino Rena, ritenuto vicino a Totò Orlando. Promozione che poi non si concretizzò anche per il valzer dei dirigenti voluto dall’allora sindaco Leoluca Orlando. 

mercoledì, novembre 22, 2023

Un’opinione controcorrente: Giulia Cecchettin e il mistero del male…


Par Maurizio Puppo

Non so bene come faccia tanta gente a sparar sentenze così lapidarie e piene di certezze sul caso di Giulia Cecchettin, uccisa a ventidue anni, e del suo ex Filippo Turetta, accusato del delitto. Certo, che ci sia un problema culturale e sociale nella relazione tra uomini e donne è vero, ed è evidente. 

Particolarmente nella società italiana in cui (tanto per dire) il “delitto d’onore”, con annesse attenuanti, è stato abolito solo all’inizio degli anni Ottanta. Ma, al di là di questo dato sociologico generale, nessuno di noi sa nulla di quel che è davvero accaduto nello specifico tra quei due giovani, di come si sia potuti passare da una situazione di affetto, di apparente normalità, o di normale litigio, a un delitto così atroce. Non sappiamo niente di quel rinnovarsi di un mistero insondabile e antico come il mondo: 

martedì, novembre 21, 2023

Corleone, la 17ma edizione dei sussidi “Angelo Badami” agli alunni della media: sostegno e solidarietà per la crescita umana e sociale

L’intervento del dott. Biagio Mondello

di Dino Paternostro 

Ancora una volta il grande cuore della Fondazione “Angelo Badami” ha donato gesti di solidarietà ai ragazzi che completano la scuola media e iniziano l’avventura delle superiori. 

Stamattina, è stata la 17ma edizione, nei locali della biblioteca dell’I.C. “G. Vasi”, si è svolta la cerimonia di consegna dei sussidi di beneficenza a 10 alunni che hanno completato la terza media. Accanto alla dirigente scolastica prof.ssa Elisa Inglima, c’era il presidente della fondazione dott. Biagio Mondello. L’una e l’altro hanno spiegato il senso dell’iniziativa. La prof.ssa Inglima ha ringraziato la Fondazione per la sua generosità. Il dott. Mondello ha confessato che il poter aiutare il suo prossimo lo rende felice.

Giulia Cecchettin, la lettera della sorella Elena: «Filippo Turetta? I mostri non sono malati, sono figli sani del patriarcato»

Elena Cecchettin

Scossa dal dolore ma lucida. La famiglia di
 Giulia Cecchettin guarda verso il futuro e analizza il presente. Elena, sorella della vittima di 22 anni, decide di prendere carta e penna e scrive una lettera al Corriere della Sera: 

“Turetta viene spesso definito come mostro, invece mostro non è. Un mostro è un’eccezione, una persona esterna alla società, una persona della quale la società non deve prendersi la responsabilità. E invece la responsabilità c’è. I «mostri» non sono malati, sono figli sani del patriarcato, della cultura dello stupro. La cultura dello stupro è ciò che legittima ogni comportamento che va a ledere la figura della donna, a partire dalle cose a cui talvolta non viene nemmeno data importanza ma che di importanza ne hanno eccome, come il controllo, la possessività, il catcalling. Ogni uomo viene privilegiato da questa cultura. 

I beni confiscati? Finiscono all'asta per soddisfare i creditori in buona fede


Intervista su Avvenire di Tatiana Giannone-Libera: "Non si guarda al valore simbolico e sociale del bene confiscato. Si crei un fondo unico per gestire le risorse tolte alle cosche"

Sono 670 i beni immobili confiscati venduti per pagare i creditori in buona fede, 288 solo nel 2022. È quanto si legge nell’ultima Relazione dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, relativa all’attività svolta nel 2022. Si tratta del 3% degli oltre 21mila beni immobili già destinati (altri 22mila sono ancora in gestione all’Agenzia), 17mila dei quali assegnati agli enti locali e tra questi 12mila per finalità sociali. La regione con più beni venduti è la Sicilia con 238, numeri scontati visto che è anche la regione con più beni confiscati. Seguono Lombardia con 121, Calabria con 101, Liguria con 54, Emilia Romagna con 50. Non c’è da stupirsi che tra i primi posti ci siano tre regioni del CentroNord. Infatti in vendita vanno beni di valore, in buone condizioni, e proprio per questo con molte probabilità di trovare acquirenti. Ed è ben noto che le mafie investono molto e bene al CentroNord.

PROGETTO PILOTA. EMERGENZA CRACK, REGIONE E ASP PALERMO REALIZZANO IL CENTRO DI PRONTA ACCOGLIENZA

Un momento della presentazione del progetto

Per aiutare le persone dipendenti dal crack
 a uscire dal tunnel di questa droga, il cui consumo è in forte ascesa soprattutto tra i giovani, la Regione siciliana ha finanziato con un milione di euro un progetto pilota: entro la fine dell’anno sarà realizzato a Palermo, un centro di accoglienza con un equipe di 24 operatori e aperto h24.

La struttura sorgerà in un padiglione di 700 mq di proprietà dell’Azienda sanitaria provinciale, in via Gaetano La Loggia. L’iniziativa è stata presentata stamani in conferenza stampa a Palazzo d’Orleans dal presidente della Regione siciliana Renato Schifani, dall’assessore alla Sanità Giovanna Volo, dal commissario dell’Asp Daniela Faraoni e dal dirigente generale della pianificazione strategica del dipartimento Salute, Salvatore Iacolino.

“L’aumento dell’uso di questa sostanza stupefaciente è sotto gli occhi di tutti – ha detto Schifani che ha ricordato che proprio oggi si celebra la giornata internazionale dell’adolescenza – 

lunedì, novembre 20, 2023

Per l’antimafia del giorno prima. Fondazione Caponnetto: si è svolto ieri a Firenze il 33esimo Vertice Antimafia


di Fabrizio Scarinci

FIRENZE. Si è svolto ieri a Firenze, presso la Sala Sibilla Aleramo della Biblioteca delle Oblate, il 33esimo Vertice Antimafia organizzato dalla Fondazione Caponnetto. Dedicato alla memoria di Elisabetta Caponnetto, moglie del giudice Antonino Caponnetto, scomparsa nel luglio scorso, l’incontro si è aperto, in mattinata, con il summit organizzato dai Tulipani Rossi “Verso gli Stati Uniti d’Europa”, per poi proseguire, dalle 15.00 alle 18.30, con il Vertice Antimafia sul tema “Cosa serve alla lotta alla mafia”.

Un momento della Conferenza pomeridiana

Tra i vari partecipanti, il Presidente della Fondazione Caponnetto Salvatore Calleri, l’on. Chiara Colosimo, Presidente della Commissione parlamentare antimafia, Alessandra Cerreti, Pubblico Ministero della DDA di Milano, Giuseppe Antoci (Presidente Onorario della Fondazione), Emanuela Somalvico, membro permanente della Commissione permanente per la legalità, l’anticorruzione e la compliance dell’Osservatorio Nazionale per la Tutela del Mare (presente all’incontro anche in rappresentanza del Generale Giuseppe Vadalà, Commissario Unico alle Bonifiche), Giuseppe Lumia (già Presidente della Commissione Antimafia), l’on. Walter Verini (Capo gruppo PD nella Commissione Antimafia della Commissione Giustizia), l’on. Chiara La Porta (deputato di Fratelli d’Italia), la Signora Ornella Esposito Rosolino (da oltre 33 anni nella Fondazione Caponnetto), il Maggiore Michele Maselli, Comandante del Nucleo Informativo dei Carabinieri,

domenica, novembre 19, 2023

La morte di Giulia è il solito drammatico copione di un Paese che si indigna ma non cambia. E il governo sceglie l’inutile strada della repressione


LARA GHIGLIONE

Abbiamo sperato sino all'ultimo in un lieto fine, ma il "copione" dell'incubo era già drammaticamente noto. Un uomo, un ex, che non accetta la fine di una storia. Una giovane donna che stava per raggiungere una meta importante, che arrivava all'obiettivo che si era data con le proprie forze, da persona indipendente, libera e compiuta: la propria laurea.

E poi da lì chissà cosa le avrebbe riservato il futuro, quando quel cordone un pò lacerato, che la teneva legata al passato, si sarebbe definitivamente reciso. Questo deve aver scatenato la rabbia dell'uomo che le ha tolto la vita. E tutto questo conferma, se mai ce ne fosse bisogno, che ad armare la mano del femminicida non è una patologia e nemmeno un raptus.

sabato, novembre 18, 2023

L’INCHIESTA. Un tesoretto versato sul conto di Arnaldo La Barbera, il poliziotto dai due volti


di Salvo Palazzolo

Nella perquisizione disposta dai pm nisseni i carabinieri del Ros hanno acquisito molta documentazione bancaria dell’ex capo della squadra mobile risalente agli anni ‘90

È un racconto preciso, dettagliato, quello che ha portato i magistrati di Caltanissetta a perquisire le abitazioni della moglie e di una delle figlie di Arnaldo La Barbera, morto nel 2002. È il racconto di un testimone che sarebbe molto vicino alla famiglia dell’ex capo della squadra mobile di Palermo ritenuto il regista del depistaggio delle indagini sulla strage di via D’Amelio. L’agenda rossa non è saltata fuori, ma i carabinieri del Ros, incaricati dell’inchiesta, hanno sequestrato una copiosa documentazione bancaria risalente agli anni Novanta: sul conto di La Barbera sarebbero finite decine di milioni di lire, la cui origine adesso si sta accertando. 

L’ANNIVERSARIO. Il sogno di Kennedy ora è illusione

John Kennedy

DI FURIO COLOMBO

Il giornalista rilegge il mito della Nuova Frontiera a sessant’anni dagli spari di Dallas. E anche il nuovo Robinson torna su JFK con un’intervista esclusiva allo scrittore James Ellroy

La “Nuova Frontiera” è stata una forte parola d’ordine per mobilitare la sua folla di elettori, in prevalenza giovani, bianchi, privilegiati e in cerca di un mondo nuovo. John Kennedy li ha guidati non verso la continua celebrazione del passato, ma verso la ricerca e la costruzione del futuro. Ciò che Kennedy voleva far capire alla sua giovane constituency era un modo di convivere con la guerra fredda non tanto voltandole le spalle (sarebbe stato un progetto non credibile e non realizzabile), ma piuttosto guardando a progetti più vasti, che non fossero legati esclusivamente alla forza delle armi. La grande capacità di John Kennedy fu proprio quella di passare dalla guerra alla pace, non attraverso la resa, l’arretramento,l’indebolimento, bensì attraverso la promessa della frontiera in cui, fatalmente, gli Usa sarebbero stati i protagonisti. John Kennedy non ha mai rinnegato un principio dominante della sua cultura politica: «Occorre una classe media fiduciosa che crede nella possibilità di svilupparsi, che crede nel sogno americano, che crede nel futuro». 

Dove sta andando l’Occidente? Una terza guerra mondiale non possiamo permettercela


di Agostino Spataro

Da qualche tempo, serpeggia in Occidente una sottile inquietudine alla cui base c’è come il sentore di avere raggiunto il punto critico dell’ascesa della sua civiltà, nel quale coincidono l’apice del successo e l’inizio del declino...". 

1… Il riesplodere del conflitto nel vicino Oriente (fra Israele e palestinesi di Gaza e non solo) ci riporta alla realtà della barbarie della guerra che si pensava relegata fra le eventualità più remote. Invece, la guerra è tornata ed altre se ne annunciano. Poiché i conflitti in corso (Gaza e Ucraina) altro non sono che episodi di una guerra più grande che, da tempo, si sta svolgendo fra Occidente e “Non Occidente”.                                                                                                                                 Di fronte a tali inquietanti scenari, i cittadini si sentono impotenti, impauriti, ricattati, incapaci di esprimere, in libertà, il loro punto di vista. Molti preferiscono schierarsi da un lato o dall’altro come in una partita di pallone: o con la squadra dell’Occidente o con quella del Regno del Male ossia il resto del mondo che Occidente non é.                                                                                                                                                                    Insomma, invece di pensare, di ragionare, di dialogare si tifaLa propaganda bellicista induce gli uomini e le donne di questo Pianeta a dividersi, ad odiarsi invece che a dialogare, ad unirsi per scongiurare la guerra e a isolare i suoi fautori. Purtroppo, anche la politica, che in queste circostanze dovrebbe svolgere un ruolo di guida, si comporta come soggetto portatore d’ordini, propagandista.

venerdì, novembre 17, 2023

Chiaroscuro n. 500 – Per amore di Indi


di Giuseppe Savagnone

Responsabile del sito della Pastorale della Cultura dell'Arcidiocesi di Palermo, www.tuttavia.eu.  Scrittore ed Editorialista.

Voci di protesta

Ora che si è attenuato l’impatto emotivo della vicenda di Indi Gregory, la bambina inglese a cui, per ordine dei giudici, sono state sospese le terapie che ne consentivano la sopravvivenza, è forse il caso di fare alcune riflessioni su ciò che è accaduto e sulle reazioni che ha suscitato.

Senza, peraltro, alcuna pretesa di dire una parola definitiva su una storia dolorosa, che va accostata “in punta di piedi” e il cui solo commento adeguato, alla fine, potrà essere un rispettoso silenzio.

Mafia, l’asse mai spezzato fra la Sicilia e l’America



di GIOVANNI BURGIO

Fa impressione come le storie di mafia sono sempre le stesse. Gli stessi nomi, le stesse famiglie, i medesimi luoghi, i sempiterni traffici e reati. Un destino da cui gli stessi soggetti sembrano non potersi liberare. Gli ultimi 17 arresti di mercoledì 8 novembre lo confermano ancora una volta.

Tra i clan di Partinico-Torretta-Borgetto e quelli di New York il legame non si è mai spezzato. Dalla “Pizza connection” dei primi anni ’80, passando per “Iron tower”, fino a quest’ultima inchiesta, le famiglie Bonanno-Gambino della Grande Mela fanno da sponda ai siciliani. 10 sono stati gli arresti in America, 7 in Italia.

Campobello di Licata, Silvio Benedetto e “l’impressionismo nella scultura”


Domani sabato 18 novembre, nella saletta “Minerva” a Campobello di Licata, alle ore 18.00, il maestro 
Silvio Benedetto esegue una dimostrazione di modellato sul tema "Impressionismo nella scultura". Poi tante altre cose e cin cin finale…

giovedì, novembre 16, 2023

SCOMPARSA A 78 ANNI. Angela Bottari, la liberatrice delle donne

Angela Bottari

DI VIOLA ARDONE

La scrittrice ricorda l’ex deputata comunista “madre” di alcune leggi sui diritti femminili tra le quali anche quella contro la violenza sessuale. 

Mi è arrivata la notizia ieri mattina, mentre ero in classe, avevo dato compito di latino, le pagine dei vocabolari frusciavano e le mie lacrime atterravano silenziose sul piano della cattedra. L’ultima volta che avevo sentito Angela era stato un mese fa. Mi aveva scritto che doveva darmi una brutta notizia, l’ho chiamata al telefono e la brutta notizia era quella. Aveva da poco scoperto di essere malata e la settimana successiva avrebbe iniziato le cure. Dedicate queste poche parole alla malattia, che considerava evidentemente un danno collaterale nella sua avventurosa e intensa vita, era passata come di consueto alla pars construens della conversazione.

mercoledì, novembre 15, 2023

Assalto ai diritti, lo sciopero è più corto. E Salvini festeggia


DANIELA PREZIOSI

«Sciopero confermato», dice un'enorme immagine proiettata alle spalle dei segretari di Cgil e Uil nella conferenza stampa del pomeriggio in cui respingono tutte le accuse (quelle di fare uno sciopero «illegittimo» o «politico», quelle stravaganti di volersi candidare alle europee, quelle di volersi fare «i weekend lunghi») e annunciano che accettano il taglio delle ore di sciopero imposto dal ministro dei Trasporti, Matteo Salvini: da otto a quattro, «per senso di responsabilità». 

Devono accettare. Ma lo «sciopero generale» contro la manovra è confermato. Quello di domani delle regioni del centro e a livello nazionale del settore dei trasporti, del pubblico impiego e della conoscenza. E tutti i successivi: il 20 novembre sciopera la Sicilia, il 27 la Sardegna, venerdì 24 le regioni del nord, il primo dicembre quelle del sud. Anche se per il governo e per il Garante non è uno sciopero generale. Tanto alla fine quello che sarà davvero lo decideranno i lavoratori e le lavoratrici: partecipando o no. E va detto che gli attacchi di Salvini hanno oggettivamente regalato ai sindacati un insperato e imponente lancio mediatico.

Il Salvini pro sciopero

MARIA ADELE CIPOLLA, FRANCESCO SCRIMA E GERITA TIRANNO: TRE AUTORI DELLA MOHICANI EDIZIONI SUL PODIO DEL PREMIO LETTERARIO PIERSANTI MATTARELLA


I romanzi "Le cicatrici d'oro" della scenografa Maria Adele Cipolla e "Oscuro o lieto" del professore Francesco Scrima (entrambi pubblicati dalla casa editrice palermitana Mohicani Edizioni) conquistano il secondo posto ex aequo nella sezione Opere edite del Premio Piersanti Mattarella (insieme alla giornalista Sabrina Pisu, autrice del saggio "Mi prendo il mondo ovunque tu sia", scritto per Einaudi editore con la compianta fotoreporter Letizia Battaglia). 

Nella sezione Inediti del Premio giornalistico-letterario Piersanti Mattarella, al secondo posto (ex aequo con altri 3 autori) si classifica la professoressa palermitana Gerita Tiranno con il racconto "Diaspri” (che sarà pubblicato dalla Mohicani Edizioni nei prossimi mesi). 

LIBRO DI SCRIMA SARA' PRESENTATO IL 17 NOVEMBRE A PALERMO. 

Aldo Cazzullo e l’impresa dei Mille: «Il mito borbonico? Una fandonia. «Il loro ardimento ha fatto cadere una monarchia secolare»

Giusi Parisi


Non ha dubbi Aldo Cazzullo che stasera su La7, all’interno della puntata «interamente girata fra le bellezze meravigliose della Sicilia» del suo programma Una giornata particolare, parlerà dello sbarco dei Mille: fu vera gloria. 

Nelle puntate precedenti il giornalista, con la passione che lo contraddistingue, ha accompagnato i telespettatori in un viaggio nel passato, analizzando fatti e personaggi che hanno segnato o cambiato il corso della Storia: dall’omicidio di Giulio Cesare, alla marcia su Roma, dalla violenza su Artemisia Gentileschi alla disfatta di Caporetto, solo per citarne alcune. Alle 21,15 quindi Cazzullo sbarcherà a Marsala e parlerà di Garibaldi, dei Mille e di Risorgimento. «Periodo che non è affatto di moda – dice il giornalista – e di cui tutti parlano male. Oggi il Risorgimento non lo vuole nessuno, né i comunisti, né i cattolici. Molto più di moda è il fascismo. Invece io sono un antifascista, convinto che l’antifascismo non sia una ‘cosa rossa’ ma dovrebbe appartenere a tutti. E la storia del Risorgimento mi piace molto. C’erano anche tanti siciliani e napoletani che combatterono come volontari contro gli austrici e che si ribellarono ai Borbone quindi non è vero che il Risorgimento è una cosa del Nord contro il Sud. Vero è, invece, che per molto tempo se n’è parlato troppo poco».