mercoledì, agosto 31, 2011

Corleone, campi di lavoro antimafia. L'ultimo giorno di lavoro, poi tutti a casa, con tanta nostalgia...

Sui luoghi dell'ultima sera di Rizzotto
Ultimo giorno lavorativo per il campo antimafia 17-31 agosto... anche stamattina ci siamo alzati alle 6.30 per andare a coglliere i pomodori nei terreni confiscati al mafioso Simonetti. In circa 4 h abbiamo raccolto metà del campo di pomodori...potevamo fare di meglio, ma si sentiva la stanchezza dell'ultimo giorno! Dopo un buon piatto di spaghetti allo scoglio abbiamo passato il nostro ultimo pomeriggio tra pulizie di casa e compere di souvenir e cartoline...e tristezza per l'imminente partenza. Alle 18.30 abbiamo fatto la verifica finale dalla quale è emerso una generale soddisfazione per l'esperienza vissuta, ma anche dei punti di criticità a livello organizzativo e gestionale. Alla fine è stata consegnata la Cittadinanza Onoraria a tutti i volontari del campo, i quali hanno regalato una bandiera con su scritto "La mafia a noi NIENTE CE FA; Questo è il nostro momento" alla Cooperativa. A cena avevamo un ospite d'eccezione: Cosmo Di Carlo, giornalista siciliano che ha documentato i principali fatti di mafia a partire dagli anni '80 ad oggi, dopo cena ci ha parlato delle cronache locali degli ultimi trent'anni e ci ha fatto vedere il video promozionale di presentazione del Laboratorio della Legalità, mandato su Rai Parlamento nel 2010. Dopo l'incontro.. via col "Placido Rizzotto tour" con Davide, che ci ha portato in giro per Corleone raccontandoci la vita del sindacalista corleonese, camminando per i punti nevralgici del paese. Domani è giorno di partenza e saluti...c''è chi partirà in mattinata e chi invece dopo pranzo...comunque si parte con un qualcosa in più, con la voglia di continuare a fare antimafia sociale e con la consapevolezza che la "mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un inizo e avrà anche una fine" (G. Falcone).
Buonanotte dai due coordinatori
Elisa e Fabrizio
Corleone 30.08.2011

Manovra nazionale: deputati regionali PD aderiscono a sciopero Cgil

L'on. Pino Apprendi
“Aderiamo alle iniziative che la Cgil promuove nell’ambito dello sciopero nazionale del settembre contro la manovra del governo Berlusconi”. Lo dicono i parlamentari regionali del PD Filippo Panarello, Roberto De Benedictis, Pino Apprendi, Pippo Digiacomo, Giacomo Di Benedetto, Nino Di Guardo, Miguel Donegani, Davide Faraone, Vincenzo Marinello, Bruno Marziano, Camillo Oddo, Giovanni Panepinto, Concetta Raia, Lillo Speziale e Salvatore Termine, a proposito dello sciopero generale del 6 settembre. “La manovra contiene misure inique che colpiranno i redditi e i diritti dei lavoratori e dei pensionati, mentre non si sfiorano gli evasori fiscali. Oltretutto – aggiungono – non si prevede nessun provvedimento per promuovere la crescita e l’occupazione, e i tagli per regioni ed enti locali peseranno soprattutto sul Mezzogiorno e la Sicilia. Non possiamo restare immobili mentre il governo Berlusconi mette un’altra pesantissima ipoteca sul futuro della Sicilia e del Paese”.

E' morta all'età di 91 anni Maria Saladino, la donna che diede scacco alla mafia

Si sono tenuti il 31 Agosto 2011, presso la Chiesa Madre di Camporeale (PA), i funerali di Maria Saladino. A presiedere la messa è stato il vicario del'arcivescovo di Monreale, mons. Antonino Dolce. La maestra Maria Saladino ha speso la sua vita per "ridare un sorriso ai bambini del Belice" , sottraendo centinaia di minori alle mani della mafia e della miseria, ospitandoli presso le numerose strutture di accoglienza da lei stessa realizzate a Camporeale. Per le esequie c'è stata la partecipazione di numerose autorità politiche, istituzionali e religiose. La sua immensa opera (che gli Italiani scoprirono grazie a programmi televisivi come "Detto tra di noi" di Piero Vigorelli e "Ore Dodici" di Jerry Scotti) fu realizzata grazie anche al cospicuo sostegno che, negli anni sessanta, diedero personalità come Frankie Laine e Jose Greco. Donna di grande fede, morta in odore di santità, amica e collaboratrice di Francesca Morvillo, sostenne che accoglienza ed educazione siano le armi per la rinascita umana e per ogni riscatto sociale. La sua opera è ancor oggi portata avanti dai salesiani, dalle Figlie di Maria Ausiliatrice e dalle Benedettine della Divina Provvidenza.

Appalti: Iacolino (Ppe), imprese condannate per mafia vanno escluse in tutta Ue

Salvatore Iacolino
Palermo, 31 ago.- (Adnkronos) - Le imprese condannate per mafia o criminalita' organizzata devono essere escluse dagli appalti pubblici in tutti i ventisette paesi membri dell'Unione europea. A chiederlo e' la commissione per il Commercio internazionale del Parlamento europeo, che oggi ha approvato un emendamento in tal senso proposto dall'eurodeputato del Pdl, Salvatore Iacolino. ''Nel quadro della previsione di un Codice unico europeo sulla criminalita' organizzata - ha spiegato il parlamentare italiano -, l'esclusione delle aziende condannate per questi reati costituisce il migliore riconoscimento per gli imprenditori onesti''. La proposta di Iacolino e' stata approvata nel quadro di un piu' ampio libro verde sulla modernizzazione della politica europea sugli appalti pubblici, che mira a rendere piu' efficiente il settore in tutta l'Ue. Nei prossimi mesi la questione sara' esaminata nuovamente dalla commissione per il Mercato interno e la protezione dei consumatori dell'Europarlamento. (31 agosto 2011 ore 19.48)

L'Album fotografico dell'incontro col giudice Michele Prestipino



GUARDALO

Mafia: l'assessore Gaetano Armao: "il racket e l'usura si combattono con la testa e con la tasca"

L'assessore Gaetano Armao
Palermo, 30 ago. - (Adnkronos) - ''Il racket e l'usura si combattono con la testa, col cuore ma anche con la tasca''. Lo ha dichiarato Gaetano Armao, assessore regionale per l'Economia della Sicilia, intervenendo alla terza serata del X Stage di formazione Socio-politica di Filaga organizzato dalla Libera Universita' della Politica, frazione di Prizzi, in provincia di Palermo. Armao ha infatti anticipato alcuni dei contenuti del testo sull'accesso al credito d'imposta che sara' presentato domani mattina a palazzo d'Orleans. Le linee guida: denunciare pressioni estorsive nei tre anni precedenti alla presentazione dell'istanze, impegnarsi a non cedere al ricatto del pizzo. In piu', chi vorra' usufruirne le dovra' sottoscrivere in una dichiarazione: pena, la decadenza del beneficio concesso e la restituzione delle concessioni fiscali. Obiettivo dell'intervento ha spiegato l'assessore e' ''rendere conveniente, oltre che eticamente doveroso, a commercianti e imprenditori il rifiuto del racket''. In questo modo ''la Regione - ha aggiunto - fa la sua parte nell'azione di contrasto al racket. Siamo convinti che cosi' le imprese potranno valutare meglio le conseguenze di tali azioni e l'opportunita' del credito d'imposta, anche in relazione all'abbandono di vecchie e inaccettabili pratiche di connivenza col fenomeno del racket mafioso''. (30 agosto 2011 ore 18.02)

Palermo. Mercoledì 31 agosto, attivo della Cgil in preparazione dello sciopero generale del 6 settembre

Palermo, 30 agosto 2011 – Attivo dei quadri e dei delegati della Cgil domani alle ore 9,30 al San Paolo Palace in preparazione dello sciopero generale del 6 settembre. Anche a Palermo il 6 il sindacato scende in piazza con un corteo da piazza Croci (ore 9) fino a piazza Verdi: seguirà un comizio concluso dal segretario generale della Fiom nazionale Maurizio Landini. All’attivo di domani, alla presenza del segretario nazionale Cgil Serena Sorrentino, la Cgil spiegherà i motivi dell’opposizione alla manovra che colpisce soprattutto lavoratori e pensionati e penalizza il Mezzogiorno. Il segretario della Cgil di Palermo Maurizio Calà incita alla partecipazione. “L’attivo ha lo scopo di intraprendere insieme ai lavoratori di tutti i comparti la marcia verso lo sciopero generale, per fare sentire alta la nostra voce di contrasto alla manovra”. “La nostra contrarietà alla seconda manovra del governo – aggiunge Calà - continua a crescere perché ogni giorno si aggravano gli elementi che colpiscono solo lavoratori e pensionati. E’ una manovra insopportabile per i redditi medio-bassi e soprattutto per le persone che hanno difficoltà, che si ritroveranno costrette a sprofondare in una situazione di degrado e di sacrifici ancora maggiore”. “Per noi lo sciopero è indispensabile – prosegue il segretario della Cgil di Palermo - per mettere un argine a tutto questo e per evitare che il governo metta mano alle tasche dei cittadini, aggravando le condizioni già difficili di vita. Tutto questo vale ancora di più per il Mezzogiorno, per Palermo, per la Sicilia perché da noi la manovra produrrà gli effetti di un massacro sociale, a partire dal taglio dei fondi agli enti locali e ai fondi che riguardano le aree sottosviluppate”.

Per difendere il Primo Maggio, tutti a Portella!

I "Pintacuda Boys" sfidano Burunbugiu e lanciano da Filaga un efficace piano di riscossa

L'assessore Massimo Russo a Filaga
(Enzo Coniglio) Della Sicilia e dei Siciliani è stato detto di tutto durante secoli di storia travagliata e sofferta,fatta di guerre, di rivolte e di successi. Ma su un punto si è tutti d’accordo: la Sicilia è l’autentica Araba Fenice che ogni volta sembra soccombere sotto l’attacco mortale del conquistatore di turno e poi risorgere con più forza dalle sue ceneri. È la storia millenaria che nel Mediterraneo e Medio Oriente ha contrapposto il giovane Davide al gigante Golia. Parafrasando quando Orazio diceva della conquista romana della Grecia, possiamo affermare che “la Sicilia vinta, ha vinto il feroce vincitore producendo al suo interno i necessari anticorpi e proponendosi come punto di riferimento in questo incontro dialettico di culture, civiltà, religioni e interessi economici e politici internazionali”. Questo vale per ieri ma anche e soprattutto per oggi in cui l’analisi fattuale ci presenta una Sicilia ridotta all’apparente collasso con una disoccupazione da capogiro che sfiora il 45% dei giovani e con prospettive di investimenti e di ripresa ridotte al lumicino in un mercato mondiale che pretende di essere globale e di dettare le sue leggi capestro, degno del più feroce e brutale vincitore, sotto l’egida del potente Dio-Moloch-Mercato- Capitale ormai noto con il suo vero nome: BURUNBUGIU. LEGGI TUTTO

martedì, agosto 30, 2011

Palermo. I Carabinieri arrestano quattro pregiudicati e denunciano 43 persone

Gulam Atikur Rahaman
I militari del Nucleo Radiomobile di Palermo, negli ultimi due giorni, nell’ambito di servizi di controllo del territorio hanno portato a termine tre distinte operazioni che hanno consentito di arrestare 4 pregiudicati. I primi a finire in manette sono stati due giovani palermitani, di origine cingalese, arrestati con l’accusa di tentata rapina aggravata in concorso. Si tratta di GULAM Atikur Rahaman, 18enne e CANDEH James Burtj, 20enne. I due, entrambi con precedenti penali alle spalle, nella notte tra il 29 ed il 30 agosto, hanno avvicinato una 24enne a bordo del proprio ciclomotore “kymco people” nei pressi di via Venezia. Dopo averla costretta con le minacce a scendere dal mezzo, i due malviventi hanno tentato di sottrarle il ciclomotore. L’immediato intervento di un amico della ragazza riusciva a far desistere i due, che, prima di darsi alla fuga a bordo di una moto “Honda Sh”, si sono avventati sul giovane prendendolo a calci e pugni. Allertato immediatamente il 112, sul posto sono intervenute due autoradio dei Carabinieri che si sono messe sulle loro tracce. Dopo poco, GULAM e CANDEH sono stati rintracciati e bloccati proprio sotto l’abitazione del primo dei due. Una volta in caserma, entrambi sono stati tratti in arresto e rinchiusi nelle camere di sicurezza in attesa della direttissima, che ha convalidato l’arresto e 4 mesi di reclusione con pena sospesa.
Nella stessa nottata, i militari dell’Arma hanno anche arrestato un pregiudicato italiano, il 26enne Giovanni ROMITO. L’uomo è stato sorpreso da una pattuglia del Radiomobile nei pressi di via Ammiraglio Rizzo mentre era intento a forzare lo sportello di un’autovettura Lancia Y. Al momento di essere bloccato, l’uomo è stato trovato in possesso di un cacciavite che gli è stato sequestrato. Gli immediati accertamenti hanno consentito, altresì, di verificare che il ROMITO, poco prima, aveva già forzato altre due autovetture, entrambe in sosta lungo la stessa strada. Le auto presentavano gli stessi segni di effrazione all’altezza degli sportelli anteriori lato guida nonché l’interno dell’abitacolo a soqquadro. Anche ROMITO è stato rinchiuso in camera di sicurezza con l’accusa di tentato furto aggravato e sottoposto a rito direttissimo che ne ha convalidato l’arresto, condannandolo alla misura dell’obbligo di dimora. Ultimo episodio tratta l’arresto del cittadino cingalese CHOWDURY Abu Sufian, 24enne, per tentato furto aggravato. Il giovane è stato sorpreso mentre asportava il frontalino autoradio da un’autovettura Fiat Uno, parcheggiata in via Del Bono. Anche in questo caso l’uomo è stato trattenuto nelle camere di sicurezza del Nucleo Radiomobile in attesa della direttissima, dopo la quale l’arresto è stato convalidato e l’uomo rimesso in libertà in attesa di giudizio.
L’attività’ si e’ infine conclusa con altre 43 persone denunciate in stato di libertà: 22 per guida in stato di ebbrezza, 10 per guida senza patente, 6 per detenzione di armi, 5 per ricettazione, 26 segnalati alla Prefettura quali assuntori di stupefacenti. Nella circostanza i carabinieri hanno sequestrato 12 grammi di cocaina, 15 grammi di hashish e 13 grammi di marijuana.
Palermo, 30 agosto 2011

Corleone, campi di lavoro antimafia. A Casa Caponnetto col giudice Michele Prestipino

Con il giudice Michele Prestipino
La giornata di oggi è iniziata alle 6.30 con un'abbondante colazione per poi dirigersi verso il nostro amato campo di pomodori. Per nostra fortuna i pomodori da raccogliere erano da destinarsi al mercato e quindi ci siamo salvati dal ''piricuddu''. Dopo aver raccolto 40 casse, sporchi e stanchi, siamo rientrati a casa. Ad aspettarci i cuochi dello SPI-CGIL Sicilia, che ci hanno fatto una sorpresa venendoci a trovare e ci hanno preparato un pranzetto molto saporito. Dopo pranzo, sfiniti dalla stanchezza accumulata in questi giorni, siesta generale per poi ri-arredare la sala in attesa dell'incontro con il Procuratore Aggiunto alla D.D.A.di Reggio Calabria, Michele Prestipino. Il presidente della cooperativa, insieme a Dino Paternostro, ci ha introdotto la figura di questo Magistrato di rilievo, lasciandogli poi la parola. Il dottor Prestipino ci ha spiegato la differenza fra l'esperienza che ha vissuto in Sicilia e quella che sta avendo in Calabria, soffermandosi sulla collusione fra mafia e politica e il rapporto fra mafia e Chiesa. Ci ha poi illustrato quanto ritenga importante l'impegno di antimafia sociale da parte del singolo cittadino nel suo piccolo prima e da parte di tutta la collettività poi. Secondo lui, infatti, la criminalità organizzata rimane forte finchè le permettiamo di radicarsi nel territorio, di avere consenso sociale e di avere contatti illeciti con le Istituzioni. Nel momento in cui dimostriamo che il territorio riesce a crescere e ad andare avanti anche senza l'apporto della mafia, iniziamo ad isolarla e a creare gli anticorpi per fermarla definitivamente.
Entusiasti dell'incontro, dopo aver salutato il Magistrato, ci siamo messi a tavola e abbiamo divorato la cena preparata ancora una volta dai volontari dello SPI-CGIL Sicilia. Con la pancia piena abbiamo poi deciso di dare sfogo al nostro talento calcistico e ci siamo diretti al campo da calcetto. La sfida è stata Maschi contro Femmine e ha visto la rosicata vittoria degli uomini per 9 a 8. Adesso, dopo aver speso tutte le nostre energie, ce ne andiamo a nanna...domani ci aspetta il nostro ultimo giorno di lavoro nel campo di pomodori.
Clara e Anna

Sindaci in piazza contro la manovra. Un migliaio in corteo a Milano per dire «no» ai tagli. Con Pisapia anche Fassino, Tosi e Alemanno

La manifestazione dei sindaci a Milano
MILANO - Sindaci in piazza a Milano contro la manovra e i previsti tagli agli enti locali. Un migliaio i primi cittadini che a mezzogiorno hanno lasciato la sede del Pirellone per sfilare verso la centralissima piazza Scala. Alla testa del corteo (a rappresentanza di 1.936 Comuni) uno striscione con la scritta «Giù le mani dai Comuni», retto dal presidente della Provincia di Milano Guido Podestà, dal sindaco di Torino Piero Fassino, dal sindaco di Verona Flavio Tosi e dal primo cittadino di Roma Gianni Alemanno. Dopo aver ascoltato suddivisi in quattro gremite sale del Pirellone gli interventi di Roberto Formigoni, Guido Podestà, Giuliano Pisapia e Attilio Fontana (presidente Anci Lombardia e sindaco di Varese), il corteo ha bloccato un'arteria principale di Milano che unisce la stazione centrale al centro storico. «Siamo noi, siamo noi, la risorsa dell'Italia siamo noi» è il coro improvvisato dalle centinaia di sindaci che hanno attraversato il capoluogo lombardo per raggiungere Palazzo Marino, sede dell'amministrazione comunale milanese. Una volta giunti a piazza Scala, i sindaci hanno quindi intonato l'inno di Mameli. La protesta organizzata dall'Anci è stata realizzata per opporsi ai tagli a Regioni e Comuni inseriti dall'esecutivo nella manovra di Ferragosto. Ovviamente, tra i tanti sindaci presenti alla manifestazione non c'era il sindaco di Corleone, Nino Iannazzo, che si è guardato bene dal protestare contro il governo Berlusconi che sta strangolando gli Enti Locali. D'altra parte, Iannazzo i pochi soldi del Comune di Corleone li sta allegramente sprecando in improbabili "estati" (quasi 60 mila euro) e in "notti bianche" (quanto?!)...

lunedì, agosto 29, 2011

Vent'anni fa l'omicidio Grassi. La figlia: "Niente lapidi di marmo"

La commemorazione di stamattina a Palermo
Commemorazione in via Vittorio Alfieri dove l'imprenditore tessile venne ucciso dalla mafia il 29 agosto 1991 per essersi opposto al pizzo. Alla cerimonia hanno preso parte fra gli altri il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, il presidente di Confindustria Sicilia Ivan Lo Bello, il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano. Lettera del presidente della Repubblica Napolitano La figlia di Libero Grassi, Alice, ha rinnovato, apponendone uno nuovo su quello vecchio, il manifesto posto sul muro di via Vittorio Alfieri a Palermo dove 20 anni fa, il 29 agosto 1991, il padre, imprenditore tessile, venne assassinato da sicari mafiosi per aver denunciato il sistema delle estorsioni. "Non vogliamo lapidi di marmo" ha detto Alice stamane. Sul manifesto è scritto: "Il 29 agosto 1991 qui è stato assassinato Libero Grassi, imprenditore, uomo coraggioso, ucciso dalla mafia e dall'omertà dell'associazione industriali, dall'indifferenza dei partiti, dall'assenza dello Stato". La vedova dell'imprenditore, Pina Maisano, ha detto: "Dobbiamo continuare con la nostra presenza attiva. Non dobbiamo mai dimenticare ma sempre parlare e parlare e ricordarci i tre valori di Libero: lavoro, libertà dignità". Alice Grassi ha legato un mazzo di fiori rosa accanto al manifesto che ricorda l'assassinio e poi, accanto alla madre e al fratello Davide, ha assistito alla cerimonia istituzionale cui hanno partecipato il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, il presidente di Confindustria Sicilia Ivan Lo Bello, il presidente onorario della federazione antitracket Tano Grasso, il sindaco di Palermo Diego Cammarata, il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano, l'assessore regionale Giosuè Marino. Il prefetto Umberto Postiglione ha consegnato alla signora Grassi tre messaggi del presidente della Repubblica e dei presidenti di Camera e Senato. Una cinquantina di giovani dell'associazione "Addio pizzo" si è stretta attorno alla famiglia Grassi e Pina Maisano ha baciato i ragazzi uno ad uno. Per il resto, pochi i palermitani presenti. Dopo la commemorazione in via Alfieri, assemblea nazionale della Federazione delle associazioni antiracket nella sede del Comitato Addiopizzo di via Lincoln 131. Alle 21, è in programma alla Tonnara Bordonaro, la presentazione del libro "Libero, l'imprenditore che non si piegò al pizzo" di Chiara Caprì e Pina Maisano Grassi: alle 22,30 reading a cura di Claudio Gioè. Infine alle 23,40 la proiezione del film-documentario "Libero nel nome" di Pietro Durante.

Lombardo apre al Pd: "Ruolo centrale nel governo"

Filaga 2011, l'inizio di domenica col presidente Lombardo
Il presidente della Regione: "Ci sentiremo con Lupo per lavorare alle riforme. No ad elezioni anticipate". Sulle primarie: "Ogni tanto lasciano morti e feriti lungo la strada" PALERMO - "Ci sentiremo con il segretario del Pd, Giuseppe Lupo, ma anche con gli altri alleati del Terzo Polo, perché il ruolo del Pd è centrale nell'azione del governo regionale e in quella riformista dell'Ars". Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, nella sua prolusione all'inaugurazione delle giornate di formazione socio-politica di Filaga, organizzate dalla Libera Università della Politica. "Le elezioni si fanno quando è opportuno farle - ha aggiunto - La scadenza del mandato è fra due anni e se ci fossero le politiche il prossimo anno non credo che sia opportuno andare alle urne anche per le regionali. Con un governo in carica, visto positivamente dagli elettori, si può dare piuttosto una mano a quella coalizione che è la stessa che governa la Regione e si cimenta per le politiche". Lombardo apre, invece, all'ipotesi delle primarie, ma fa un distinguo. "Se c'è un candidato uscente ed è un candidato voluto non capisco perché debbano farsi le primarie. Potrebbero, invece, servire quando si presentano candidati nuovi". A preoccupare Lombardo è il fatto che "le primarie ogni tanto lasciano morti e feriti lungo la loro strada, perché gli sconfitti diventano talvolta gli avversari più convinti dei vincitori piuttosto che i suoi migliori alleati".
29/08/2011

Rimini. Intervista "senza rete" all'ex sindaco di Corleone, Pippo Cipriani

Pippo Cipriani
RIMINI. Politica, criminalità organizzata, infiltrazioni mafiose nei più svariati contesti. Gli intrecci tra queste realtà, che ormai non si possono più considerare compartimenti stagni, non hanno più confini e se ne avessero, sarebbero talmente fragili da essere rimessi in discussione ogni volta in base alle esigenze dei malavitosi ai danni della moltissima gente che con le mafie con c'entra nulla. In mezzo a questo buio pesto, nel quale la giustizia viene soffocata ed uccisa quotidianamente, esistono dei personaggi in grado di fungere da lampade per indicare dei sani percorsi di legalità. Uno di questi è stato recentemente a Rimini, ospite dell'evento intitolato “...ma l'antimafia non va in vacanza, organizzato nel cotesto della “Festa della Brace” grazie alla collaborazione tra il Gruppo Antimafia Pio La Torre e l'associazione “Una goccia per il mondo”. Si tratta di Pippo Cipriani, Sindaco di Corleone dal 1993 al 2001 e figura di primo piano nella lotta alla mafia. Durante i suoi mandati firmò le confische dei beni di Totò Riina per il loro riutilizzo a fini sociali. LEGGI TUTTO

La lettera di Umberto Santino a Libero Grassi

Libero Grassi con i figli Alice e Davide
di UMBERTO SANTINO
Caro Libero, rileggere le tue parole è come ripercorrere i giorni che vanno da quel 10 gennaio 1991 in cui è stata data la notizia del tuo no alle richieste degli estortori a quel 29 agosto in cui è stato versato il tuo sangue sul marciapiede sotto casa. È stata una lunga, e prevedibile, via crucis. Quel 4 maggio pensavamo di coinvolgere una buona parte della cittadinanza, invece eravamo poche decine e neppure le maestre in visita al palazzo comunale con una scolaresca hanno pensato di trattenersi per seguire il dibattito. Non vennero neppure i rappresentanti di altri centri studi, nati dopo il Centro Impastato con leggine per il finanziamento ad hoc. Non venne il Coordinamento antimafia, costituitosi su proposta di chi scrive nel 1984 e poi trasformatosi in tifoseria del sindaco Orlando con la benedizione di padre Pintacuda, di cui nessuno pronosticava il futuro nei paraggi della nascitura Forza Italia. La retorica del tempo negava le appartenenze ma in realtà le induriva trasformandole in devozione e tu, nonostante le varie esperienze partitiche (prima nella breve stagione del Partito d’azione, poi radical-socialista e repubblicano, quindi pannelliano, e all’avventuroso guru radicale hai dedicato una poesia intitolata A te che sei una puttana, infine simpatia per i Verdi e ritorno nel Partito repubblicano), eri un battitore libero, in una società ordinata per tribù. LEGGI TUTTO
Un uomo ancora Libero
di Luciana Cimino
LEGGI

domenica, agosto 28, 2011

Lo Sciopero Generale del 6 settembre. la CGIL: «Un'altra manovra è possibile»

Susanna Camusso
Cento manifestazioni territoriali accompagneranno le 8 ore di astensione dal lavoro. Il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso, ha presentato oggi nel corso del presidio davanti al Senato la 'contromanovra' elaborata dalla Confederazione, proposte alternative per contrastare la crisi che tengono conto dell'equità e della crescita Uno Sciopero Generale, quello proclamato dalla CGIL per mercoledì 6 settembre, che si rende necessario per cambiare il forte segno di iniquità della manovra del 13 agosto, che da ieri è all'esame della Commissione bilancio del Senato. La decisione della Confederazione di lanciare lo Sciopero Generale, come spiegato da Susanna Camusso, Segretario Generale della CGIL, oggi in presidio davanti a Palazzo Madama, insieme ad una numerosa delegazione del sindacato di Corso d'Italia, si è resa necessaria di fronte una manovra “bugiarda”, che non “permetterà al Paese di raggiungere gli obiettivi dichiarati per i pareggi di bilancio, perchè profondamente depressiva”. “Sappiamo benissimo - prosegue Camusso - che stiamo chiedendo un sacrificio straordinario ai lavoratori, ma un sacrificio straordinario va chiesto di fronte ad una situazione straordinaria, e lo chiediamo oggi per non avere una condizione sbagliata domani”. LEGGI TUTTO

Corleone, campi di lavoro antimafia. A Caltavuturo per festeggiare iul primo anniversario del circolo Arci "20 Gennaio"

A Caltavuturo
Decimo giorno, ci improvvisiamo giradinieri ed andiamo a sistemare un altro bene confiscato, che a metà settembre sarà inaugurato come nuova sede del Consorzio "Sviluppo e Legalità". Nel pomeriggioo ci dirigiamo verso Caltavuturo, piccola cittadina nel cuore delle Madonie, dove il circolo Arci "20 Gennaio" festeggia il suo primo compleanno. La festa si apre con le testimonianze dei referenti di alcuni circoli Arci siciliani e prosegue con cibo, musica e danza popolari. Si chiude con un dibattito sulle sorti dei beni confiscati, in particolare del Feudo "Verbum Caudo", appartenuto a Michele Greco ed ancora oggi non assegnato. A parlare sono Vincenzo Liardi, sindacalista in prima linea riguardo il feudo e Umberto Di Maggio, presidente di Libera Sicilia. La giornata si conclude a Corleone dove torniamo a spegnere le candeline per Bernardo, il figlio di uno dei soci della cooperativa, che oggi festeggia 18 anni! Musica, torta e tutti a nanna... Cristina e Cristina
27 agosto 2011

I costi della politica in Sicilia. "Forchette Rotte" inviano una cartolina virtuale all'Ars per eliminare lo scandalo del buono pasto a 9 euro

La cartolina virtuale
Sicilia, 28 agosto 2011 - Sta inondando tutte le bacheche di facebook e circola su Twitter la cartolina di Forchette Rotte per dire “no” al menù di 9 euro dei deputati regionali all’Ars. Oggi alcuni quotidiani hanno anticipato alcune misure che taglierebbero solo i buoni pasto agli ex onorevoli. Misure che non convincono i giovani di Forchette Rotte. Nella cartolina con le facce dei componenti del consiglio di presidenza dell'Ars c'è scritto: “Continuerete a mangiare col nostro futuro?” E poi “Il 6 settembre si riuniscono questi otto onorevoli per discutere di tagli agli sprechi dell’Ars. Le Forchette Rotte dicono no al buono pasto di 9 euro per tutti i deputati e di adeguare i prezzi della buvette a quelli di un qualsiasi ristorante siciliano”. In attesa delle decisioni del consiglio di presidenza dell’Assemblea regionale siciliana, fissato il 6 settembre, il movimento conferma il flash mob alla buvette dell’Ars fissato il 21 settembre alle 13 e chiede agli oltre 400 partecipanti di passare parola. Scrivono su facebook: “Inondiamo facebook, twitter e tutti i social network con la nostra cartolina virtuale!!! Facciamo diventare questa battaglia siciliana una lotta nazionale e anche il simbolo di chi vuole combattere i privilegi della casta siciliana!!!”

In 2500 sui campi antimafia. Ecco il popolo che vuole costruire futuro

Tra i filari a raccogliere l'uva
Reportage dai campi antimafia di Corleone di Alice De Paola
La sveglia suona presto in via Crispi, a Corleone. Alle sei in piedi per iniziare una lunga giornata di lavoro. Sono i volontari della cooperativa Lavoro e Non Solo che da otto anni scelgono di trascorrere le loro vacanze a Corleone, lavorando nei campi confiscati alla mafia. Il progetto si chiama “Liberarci dalle Spine” ed è nato nel 2005 dalla collaborazione di Arci Toscana e i soci della cooperativa Lavoro e Non Solo che dal 2000 hanno ottenuto la gestione di alcuni terreni confiscati alla mafia. I volontari che scelgono di partecipare ad un campo antimafia hanno la possibilità, non solo di conoscere da vicino cosa è realmente la mafia e cosa è l’antimafia sociale, ma anche di aiutare concretamente chi fa antimafia nel territorio – sporcandosi, letteralmente, le mani e mettendoci la faccia – aiutandoli a fare utili e dimostrando che può esistere uno sviluppo economico pulito. LEGGI TUTTO

Palermo, lunedì 29 agosto il 20° anniversario dell’assassinio di Libero Grassi, che per primo si ribellò al “pizzo”

PALERMO - Lunedì a Palermo sarà commemorato il ventesimo anniversario dell'uccisione dell'imprenditore tessile Libero Grassi, ucciso il 29 agosto 1991 in via Alfieri a Palermo. Grassi denunciò pubblicamente il sistema delle estorsioni e i mafiosi che gli chiedevano il pizzo informando, con una lettera pubblicata il 10 gennaio '91 sul Giornale di Sicilia, i mafiosi che lui non avrebbe mai pagato. Sul luogo del delitto saranno deposte corone di fiori mentre alle 7.30, ora in cui venne ucciso, i giovani di 'Addiopizzo' hanno organizzato un raduno. Alle 10 si svolgerà l'assemblea nazionale della federazione delle associazioni antiracket in via Lincoln, nella sede del comitato 'Addiopizzo', cui dovrebbero partecipare il sottosegretario all' Interno Alfredo Mantovano, il procuratore di Palermo Francesco Messineo, l'assessore regionale Giosuè Marino. Alle 21, alla tonnara Bordonaro, verrà presentato il libro 'Libero, l'imprenditore che non si piegò al pizzo' di Chiara Capri' e Pina Maisano Grassi, vedova di Libero. Domani è prevista la pedalata in bicicletta Libero la citta' da villa Giulia a via Alfieri e alle 20.15 a palazzo Steri il dibattito su mafia o sviluppo.

A vent'anni dal delitto di Libero Grassi, un fumetto racconta la sua lotta al racket


di ADRIANA FALSONE
Educare alla legalità attraverso il fumetto. Raccontare storie di uomini che loro malgrado sono diventati eroi. In occasione dei vent'anni dal delitto di Libero Grassi, avvenuto a Palermo il 29 agosto 1991, la Round Robin editrice pubblica il fumetto "Libero Grassi (Cara mafia, io ti sfido)" di Laura Biffi, Raffaele Lupoli e Riccardo Innocenti.
Una graphic novel che ripercorre la storia dell'imprenditore ucciso dalla mafia dopo aver intrapreso una guerra solitaria contro una richiesta di pizzo. "Raccontiamo la normalità di una lotta straordinaria - spiega Lupoli, curatore della collana che si è occupata anche del fumetto su Pippo Fava - Ricostruiamo la memoria dal basso, attraverso la testimonianza di chi l'ha conosciuto". La vedova Pina Misano Grassi, il presidente di Confindustria Sicilia Ivan Lo Bello, il fondatore della prima associazione antiracket della Sicilia Tano Grasso e i ragazzi di Addio Pizzo: un libro inchiesta frutto di oltre trenta interviste sul campo e più di un anno di lavoro. "Siamo stati molto precisi oltre che nella ricostruzione della sceneggiatura anche nei disegni, raccontando la Sicilia e Palermo di allora - spiega lo sceneggiatore - Inserendo degli episodi divertenti che rendono l'idea della normalità di un uomo che come tutti, aveva i suoi vezzi, tra cui mangiare i cannoli prima di cena e non a fine pasto. Insomma un modo per spiegare ai ragazzi che si può essere straordinari nella normalità". (La Repubblica-Palermo)

Sondaggio shock su Palermo: "Regno di illegalità e abusivi"

I giovani di Addiopizzo
Indagine di Addiopizzo. I commercianti: "Il Comune non fa controlli". In 700 rispondono a un questionario sull'antiracket: "Dalle risposte emerge soprattutto una città in cui gli abusivi operano indisturbati, senza controlli. E allora sono in molti a chiedersi: perché denunciare il pizzo? Perché rivolgersi alle istituzioni?" LEGGI TUTTO

Foreste artificiali contro CO2: "Clone degli alberi ci salverà"

di ELENA DUSI
Assorbono ogni giorno la quantità di anidride carbonica che un albero elimina in un anno. Per l'Associazione degli ingegneri britannici la strada migliore contro l'effetto serra
ROMA - Se il respiro degli alberi non basta a depurare il pianeta, l'uomo prova a intervenire costruendo foreste artificiali. Mimando il meccanismo con cui le piante assorbono anidride carbonica, questi impianti non troppo diversi nell'aspetto da un pannello solare sfruttano una reazione chimica per risucchiare la CO2 dall'aria. Se un castagno con le sue foglie larghe impiega un anno ad assorbire una tonnellata del gas serra, l'albero artificiale è in grado di raggiungere questo obiettivo in un giorno. Secondo l'Associazione degli ingegneri britannici, gli alberi artificiali rappresentano la strada migliore per arginare il cambiamento climatico. "I governi e le aziende - si legge in una nota del gruppo che raccoglie 35mila professionisti - dovrebbero concentrare i finanziamenti su questa tecnologia, affinché si diffonda rapidamente e raggiunga una scala sufficientemente ampia da dare risultati concreti". Gli alberi artificiali sono studiati attualmente dalla Columbia University e prodotti a livello di prototipo dall'azienda Global Research Technologies di Tucson in Arizona. Per il 24 ottobre Klaus Lackner, il ricercatore della Columbia che più se ne occupa, ha organizzato una dimostrazione pratica del loro funzionamento a Londra nel corso della "Air capture week". Il rapporto tecnico dell'Associazione degli ingegneri fa notare che questi impianti sono semplici da costruire e possono essere installati ovunque, per esempio ai bordi delle strade o laddove già esistono delle pale eoliche. Sono pannelli di dimensioni variabili, da uno a dieci metri quadri, che contengono idrossido di sodio. Quando questa sostanza entra in contatto con l'anidride carbonica, scatta una reazione chimica che cancella il gas serra e produce carbonato di sodio. LEGGI TUTTO

sabato, agosto 27, 2011

Stage di Filaga (Prizzi), la X edizione sarà inaugurata domenica pomeriggio dal Presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo

PALERMO. Al via da domenica fino al 4 settembre la decima edizione dello Stage di formazione socio-politica, organizzato dalla Libera Università della Politica a Filaga, una frazione di Prizzi, in provincia di Palermo. E il presidente della Regione, Raffaele Lombardo aprirà alle 18,30 la manifestazione, realizzata con la collaborazione dell’Università di Palermo e del Rotary International – Distretto 2110 Sicilia-Malta. All’iniziativa, avviata dal gesuita padre Ennio Pintacuda, animatore della Primavera di Palermo, parteciperanno quasi 100 tra ospiti e relatori: docenti universitari ed esponenti politici. Parteciperanno alla settimana di studi anche 25 stagisti provenienti da varie parti d’Italia. A questi ultimi, giovani laureati e laureandi, sarà dedicato un percorso di formazione: la terza edizione dell’International Summer School, presieduta quest’anno dal presidente del Cerisdi, Adelfio Elio Cardinale, con l’obiettivo di formare la nuova classe dirigente. Ai dibattiti interverranno anche parlamentari e assessori regionali, come Mario Centorrino e Massimo Russo. Dei vari aspetti del federalismo parleranno l’assessore per l’Economia, Gaetano Armao, e il presidente dell’Ars, Francesco Cascio. Una sessione sarà dedicata, invece, al marketing dei prodotti agroalimentari siciliani. Ne discuteranno il ministro alle Politiche Agricole, Francesco Saverio Romano e l’assessore, Elio d’Antrassi. Quelli dei Monti Sicani verranno anche esposti in alcuni stand e degustati al termine dei dibattiti di alcune giornate dello Stage. “Un nuovo capitalismo e un nuovo welfare per un modello di futuro del Mediterraneo”, che si imponga come nuovo centro geopolitico, sarà il leitmotiv degli incontri incentrati sul tema “Tra vento del nord e scirocco del sud”. “Un argomento che pone al centro dell'attenzione lo scontro fra le due forze autonomiste, nord e sud, che puntano entrambe ad ottenere la maggior parte di benefici – afferma il presidente della Libera Università della Politica, Pietro Luigi Matta –. Alla base di questa disputa deve esserci, però, la partecipazione democratica. Ed è questa che vogliamo rilanciare: l'attenzione del territorio alla politica. In particolare, partendo dall'esperienza del governo regionale e dalla specificità dell'autonomia, cercheremo di evidenziare l'importanza dell'innovazione e della trasparenza”. Alla fine della manifestazione sarà redatto il manifesto di Filaga incentrato sulla democrazia partecipativa.

venerdì, agosto 26, 2011

Corleone, campi antimafia. Continua la vendemmia. la sera incontro con l'ex sindaco Pippo Cipriani...

Si vendemmia a Malvello
Seconda vendemmia del campo...tutto lascia sperare il peggio: per la prima vendemmia ci siamo alzati alle 5 con partenza alle 6 e dopo 2 h di strada siamo arrivati al campo dove ci aspettavano circa 8 h di vendemmia, ma noi non siamo qui per ridirvelo e non siete lì per risentire la storia della vendemmia a Canicattì. Fondamentalmente la locazione del campo di oggi era più vicina, anche se si è svelata una magra consolazione: il lavoro è stato duro, il clima inclemente e carenti le braccia dei volontari, ma in 22 siamo comunque riusciti a raccogliere circa 90 quintali di uva. Siamo rientrati in casa duramente provati dalla giornata di lavoro verso le 17.30, consolandoci con una rilassante doccia. La parte restante del pomeriggio è stata impegnata conuna rigenerante dormita e con partite a briscola e burraco, senza dimenticare il quiz sulla nostra scarsissima cultura generale!!! Per cena abbiamo avuto un ospite di eccenzione, Pippo Cipriani, sindaco di Corleone dal '93 al 2001, prima sindaco corleonese a riprendere il peso della lotta alla mafia incominciato dal sindaco Bernardino . Verro a fine '800. La sera si è conclusa con un lungo discorso sull'antimafia e sulla risposta della città a lungo oppressa da questo cancro. Anche domani ci aspetta la vendemmia...buonanotte! Elena e Francesco
Corleone 25.08.2011

Busto dello zio di Letta, prefetto fascita, con i fondi del sisma. Inaugurazione segreta contro le proteste


di GIUSEPPE CAPORALE
Il busto nella nuova piazza Guido Letta
Ad Aielli, dedicate una piazza e una statua a Guido Letta, prefetto fascista e parente del sottosegretario. L'evento non è stato annunciato e si è svolto in una strada deserta. "Motivi di ordine pubblico", spiegano. E prevista una protesta dell'opposizione e dell'Anpi. Intanto monta la mobilitazione su Facebook L'AQUILA - Il busto dello zio di Gianni Letta, nel piccolo paese terremotato di Aielli, è stato inaugurato in segreto. Senza che nessuno sapesse nulla. "Ragioni di ordine pubblico", ha spiegato poi il sindaco Benedetto Di Censo, per giustificare il blitz. E così, sabato scorso, alle due di pomeriggio, il busto è stato posizionato e in tutta fretta si è svolta una breve cerimonia per celebrare la nuova piazza “Guido Letta”, in quel momento deserta. LEGGI TUTTO

mercoledì, agosto 24, 2011

Corleone, campo di lavoro antimafia. A Canicattì per vendemmiare l'uva Chardonnay

Il vigneto di Canicattì
La vendemmia è sempre una bella cosa. Certo, farla su un vigneto confiscato ai mafiosi ha un valore in più. Il diario descrive bene l'attività di ieri effettuata a Canicattì. Intanto è stata raccolta l'uva Chardonnay!! Ricordo benissimo quando, anni fà, a fronte di un brutto episodio che vide espiantare in modo barbaro tante barbatelle di viti appena messe a dimora, l'allora segretario della Camera del Lavoro di Firenze, Alessio Gramolati, mi chiamo è mi chiese a quanto ammontasse il danno. Cento barbatelle erano state espiantate! "Bene, noi ne ripianteremo 200!!". E così vedemmo arrivare attraverso un corriere fiorentino le nuove barbatelle! Ieri la terza vendemmia! Un bel ricordo, ma anche il segno evidente della fermezza e della condivisione!
Maurizio Pascucci
Coordinatore Campi Antimafie

Canicattì 23.08.2011
Oggi giornata di vendemmia, dopo esserci alzati che ancora era buio, verso le 5 del mattino siamo partiti carichi come molle per Canicattì. Abituati alla raccolta dei pomodori, con tutti gli annessi e connessi, quali mani verdi e appiccicose per lo zolfo e pomodori un pò troppo "andati"...la nobile uva si è dimostarta un notevole salto di qualità. Una delle più grandi soddisfazioni del lavoro sui campi è vederele casse di frutta che una dopo l'altra si riempiono e maneggiare tronchesi affilate con i quali tranciare tutto ciò che intralciava il nostro cammino verso l'agognato riposo, spinti dalla vastità del vigneto a lavorare anche nel pomeriggio non ce l'avremmo mai fatta senza il tempestivo intervento dei nostri Salvatore e Calogero che sono andati a comprare i panini e di Alfio Foti e Pina Ancona che, dopo averci parlato dell'importanza del volontariato e del progetto Liberarci dalle Spine, ci hanno offerto dell'ottimo caffè freddo. Tornati a casa intorno alle 18, abbiamo usufruito del restante pomeriggio per lavarci; la sera è stata invece dedicata ad una verifica intermedia.Per ulteriori informazioni vi rimandiamo alla prossima puntata.. gli occhi si chiudono ed abbiamo serie difficoltà a scrivere giusto!
Chiara e Federico

Corleone, campi di lavoro antimafia. Ancora la raccolta dei pomodori e poi a Portella per ricordare la strage del 1947

I volontari a Portella della Ginestra
La sveglia come la solito è suonata alle 6.20, tra occhi assonnati e gli ultimi ritardatari svegliati dalla mano pesante di un cinico Fabrizio Damiani. Siamo partiti alla volta dei campi di pomodoro quelli in cui il picciolo rappresenta un serio problema. Nel ritorno verso casaeravamo pigiati nei pulmini e circondati da una dolce fragranza di pomodori in compagnia degli scout di Vignola. Dopo il pranzo e la doccia, intorno alle 16 ci siamo recati a Portella della Ginestra, dove abbiamo incontrato 2 sopravvissuti alla strage del '47. Era un posto molto suggestivo che rievocava attraverso i racconti le numerose lotte contadine per la libertà, la storia dei Fasci Siciliani e la strage avvenuta per mano del Bandito Giuliano, da mandanti ancora ignoti. Nonostante i ricordi terribili Mario e Serafino hanno lasciato a noi giovani un messaggio di speranza e ci hanno incitato a ricercare sempre l'onestà, la verità e la giustizia e a non perdere i valori che la loro generazione ha lasciato alla nostra. Stanchi ma indubbiamente segnati abbiamo ripreso la via del ritorno. La minestra di verdure è stata ampiamente superata dal dulcis in fundo: i cannoliiiii!!! Infine abbiamo dopo cena visitato la lapide in memoria di Bernardino Verro e abbiamo finalmente potuto conoscere Corleone non solo come patria della mafia ma sopratutto come capitale natia dell'antimafia. Subito dopo ci siamo trovati con i ragazzi del circolo Arci Dialogos, troppo breve per la nostra mente attenta e sveglia, siamo tornati a casa Caponnetto per DORMIRE, anche in vista della sveglia alle 5 di domani mattina per la vendemmia a Canicattì!

"Dietro i tuoi passi": a Palermo va in scena la storia di Peppino Impastato

Peppino Impastato
(Rossella Leonforte) A 33 anni dalla morte la storia di Peppino Impastato continua a suscitare interesse e a trovare chi ha voglia di raccontarla. Ora è la volta di uno spettacolo teatrale dal titolo “Dietro i tuoi passi: la storia di Peppino Impastato” per la regia di Ugo Bentivegna con musiche originali, composte ed eseguite dal vivo, della fisarmonicista Mari Salvato. Il debutto a Palermo sarà mercoledì 24 agosto alle ore 21,30, a Villa Pantelleria. Lo spettacolo, nato da un’idea degli allievi dell’Accademia internazionale di Beatrice Bracco, vede in scena, Calogero Macaluso, Claudia Perna, Ugo Bentivegna, Domenico Cangialosi, Francesco Basile, Duan Melodia. Il lavoro è, per esplicita dichiarazione degli autori, un atto d’amore verso un uomo che ha lasciato una testimonianza esemplare di lotta contro la mafia. E raccontare su un palcoscenico la vita, il contesto familiare e sociale in cui è vissuto, oltre che la perenne lotta contro le ingiustizie portata avanti da Peppino Impastato, è un modo per ricordarlo e mantenerne viva la memoria. Verranno ripercorsi così i tanti momenti di ribellione contro la mafia, comunemente accettata, subita e perfino coperta a Mafiopoli, come Impastato chiamava Cinisi, il piccolo centro dove il boss Tano Badalamenti dettava legge incontrastato. Gli avvenimenti sono stati ricostruiti anche grazie al contributo di Giovanni Impastato, fratello di Peppino, che ha messo a disposizione ricordi e documenti. Vengono narrati la sfida lanciata dai microfoni di Radio Aut, l’emittente che lo stesso Peppino aveva fondato per diffondere le sue denunce, la decisione di presentarsi alle elezioni comunali, fino al momento tragico della morte quando il suo corpo dilaniato dal tritolo fu trovato sulle rotaie della ferrovia, poco distante dal paese. Ma la drammaticità del momento è stata ribaltata al funerale di Peppino, che ha visto la partecipazione di migliaia di persone, scosse dell’accaduto.
Fonte: SiciliaInformazioni.com

Provincia di Palermo. Gruppo Pd presenta 300 emendamenti al bilancio in discussione


Palazzo Comitini, sede della Provincia di Palermo
Il gruppo del Pd alla Provincia di Palermo ha presentato 300 emendamenti al bilancio in discussione in Consiglio. ''Il documento finanziario presentato dalla Giunta non risponde alle reali esigenze del territorio, destinando ingenti somme ad esempio alla festa della Provincia e tagliando spese necessarie al buon funzionamento delle scuole, delle strade e delle politiche sociali" denunciano in una nota congiunta i consiglieri provinciali del Pd Gaetano Lapunzina, Tommaso Calamia, Silvio Moncada, Teresa Piccione. "Gli emendamenti presentati - aggiungono - sono finalizzati ad eliminare gli sprechi, a diminuire la politica degli affitti ed impinguare i capitoli relativi alla viabilita' ordinaria, all'edilizia scolastica, al sostegno alle fasce deboli e ai disabili e alle piccole istituzioni culturali locali. Tutti emendamenti propositivi che, se approvati, miglioreranno un bilancio - concludono gli esponenti del Pd - che e' privo di una reale progettualita'".

La sindrome di Caligola

di Giuseppe Casarrubea
Presi singolarmente, alcuni potrebbero rendersi utili in qualche colonia estiva. Messi assieme costituiscono un pericolo pubblico. Il pericolo deriva dall’ignoranza che fa coppia costante con l’arroganza. La prima è direttamente proporzionale alla seconda ed entrambe hanno come effetto l’inerzia. Cioè il non far nulla. Attività disdicevole nella cosa pubblica o, per meglio dire, nell’amministrazione che diventa fannullona, distratta, scialacquatrice e allegra anche in tempo di crisi. Tutto per colpa delle cosiddette mele marce, della frutta bacata. Ora se un organismo è con il verme dentro, l’animale lo caratterizza tutto e se uno scialacqua, tutti diventano scialacquatori. La cosa si aggrava con il denaro pubblico, naturalmente. Mai con quello delle tasche dei paperoni. In considerazione degli effetti collaterali, questo sarebbe il danno minore se Partinico fosse, come Verbania Intra, o Stresa sul lago Maggiore, o una comunità balneare del nostro Bel Paese. Ma, per sua sventura, si trova in Sicilia e per giunta a mille anni luce dalla vicinissima Alcamo, e persino da paeselli come Trappeto e Balestrate, oggi ridenti cittadine della nostra costa. Non sembri un paradosso, ma tra questi centri, grandi o piccoli che siano, e il nostro c’è un abisso. Lì, ad esempio, riscontri allegria, e gli abitanti non conoscono più un comportamento anacronistico come l’annacata. A Partinico, invece, tira sempre aria di funerale e quel portamento è non solo assai diffuso, ma persiste come virtù prescelta a stile di vita. LEGGI TUTTO

Palermo, i carabinieri arrestano un quarantatreenne per furto

Giuseppe Piricò
Alle ore 18:00 circa di ieri un equipaggio del Nucleo Radiomobile, interveniva in via Mariano Stabile dove bloccava un individuo che poco prima aveva rubato dagli scaffali un televisore presso il negozio “Mondadori”, situato in questa via Ruggero Settimo. Il malfattore identificato in PIRICO’ GIUSEPPE, nato a Palermo, classe 1968, ivi residente e di fatto domiciliato a Palermo in via Cataldo Parisio in atto sottoposto alla sorveglianza speciale di P.S., veniva arrestato per furto aggravato e contestualmente denunciato in stato di libertà per aver violato la misura di prevenzione. Il televisore di 33 pollici e marca Sony del valore di 350,00 euro, veniva riconsegnato al responsabile dell’Attività Commerciale. L’arrestato veniva trattenuto nelle camere di sicurezza del Comando in attesa del giudizio direttissimo. Dopo la convalida il predetto è stato tradotto presso la casa circondariale “Ucciardone” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Palermo, 23 agosto 2011

Palermo, emergenza rifiuti: i carabinieri arrestano un trentaduenne

Nel corso di un servizio finalizzato a fronteggiare lo stato di emergenza rifiuti i Carabinieri della Stazione Uditore hanno arrestato MAURO ANTONINO nato a Palermo, classe 1979 ivi residente Largo Nasso. Il predetto è stato sorpreso dai Carabinieri in viale Michelangelo a bordo di un autocarro mentre trasportava un ingente quantitativo di materiale ferroso e rifiuti speciali privo delle prescritte autorizzazioni. L’arrestato è stato custodito presso la camera di sicurezza del Comando per essere poi tradotto presso il locale Tribunale per il rito direttissimo. Dopo la convalida, è stato rimesso in libertà in attesa di processo. Questo è il risultato dell’attività di contrasto condotta dai Carabinieri, per la tutela dell’ambiente a favore della gran parte delle persone che onestamente subiscono il degrado.
- persone arrestate nr. 69; di cui 38 solo a Palermo;
- persone denunciate nr. 26;
- mezzi sottoposti a sequestro nr. 51.
Palermo, 23 agosto 2011

martedì, agosto 23, 2011

Palermo, una donna, colta da malore, si accascia a terra e muore

Ieri, un’anziana donna, SAPORITO ANGELA, nata Corleone il 23.06.1926, si è accascia in terra colta da malore e muore. La donna si stava recando presso la Chiesa del Sacro Cuore Carissimo di Gesù sita in Corso Calatafimi n. 325 ed era riuscita a fare solo pochi gradini quando si è accasciata in terra. Sul posto il personale medico del 118 ed i Carabinieri per gli accertamenti del caso. I sanitari attribuiscono il decesso a cause naturali. Palermo, 22 agosto 2011

lunedì, agosto 22, 2011

Si è chiusa l'edizione 2011 del Bisacquino Festival Set. Primo premio a Riccardo Cannella

Il giovane regista Riccardo Cannella è il vincitore del Bisacquino Festival SET, 2° Premio Frank Capra, ideato da Giuseppe Gigliorosso e organizzato dal Comune di Bisacquino (Pa). La Giuria tecnica, presieduta dal critico cinematografico Eliana Lo Castro Napoli, ha premiato il regista, appena diciannovenne, del corto La pietra e il ferro "per la forza delle immagini in un ricercato bianco e nero, a sottolineare la dimensione onirica e marcatamente simbolica del racconto che evoca la drammaticità di una scelta morale". Al centro della narrazione un uomo del Sud e il suo conflitto tra rimanere e partire, tra cambiamento e mafia, tra amore e successo, tra "la pietra e il ferro", simbolo della violenza e della possibilità di ottenere tutto in poco tempo. Secondo e terzo posto per altri due raffinati e apprezzati cortometraggi: "Mandatemi una cartolina" di Ivan Monterosso e "Memorie Sbiadite" di Maria Concetta Fontana. Premio della Giuria popolare ad "Accadde ad agosto" di Pietro Ricca che ha conquistato il pubblico con la reinterpretazione della celebre scena dell'autostop tra Clark Gable e Claudette Colbert, in uno tra i più fortunati film di Frank Capra : It Happened One Night. http://www.cinemaitaliano.info/

Corleone, campi di lavoro antimafia. Tutti a mare...

Nella pineta di Balestrate
In questa domenica di sole, sveglia presto per andare finalmente al mare!!! Dopo sveglie che non hanno suonato e caffè presi al volo, siamo partiti per le 8.30 alla volta di Balestrate. Là ci aspettava il gruppo che, anche di domenica, si è svegliato faticosamente alle 5 per poter occupare il tavolo e la griglia in pineta. Giunti alla spiaggia, subito un tuffo al mare e poi a modi “lucertoloni” ci siamo arenati sulla sabbia rovente per una tintarella di sole e non di luna =). Verso l'una ci attendevano i grigliatori capeggiati da Franco per sfamare le nostre bronotolose pance. Abbiamo pranzato con salsiciia, costine, melanzane e naturalmente pomodori!!! Dopo una breve sisesta pomeridiana in pineta, un ultimo saluto al mare che rivedremo domenica prossima, per poi ripartire con i nostri furgoncini e toranrcene a Corleone. Dopo la cena, il gruppo dei boyscout qui presenti hanno organizzato un'attività di approfondimento sulla strage di Portella della Ginestra del primo maggio del '47. Domani pomeriggio infatti avremo un incontro con i superstiti della strage. Per concludere in bellezza questa intensa giornata, una bella cantata al karaoke organizzato per la festa di Corleone in piazza!! Isabella e Valentina
Corleone, 21.8.2011

Ficuzza, una visita al Centro per il Recupero della Fauna Selvatica

Il Centro per il recupero della fauna selvatica
Una bellissima perla siciliana si trova a Ficuzza, frazione di Corleone, e si chiama Centro Regionale siciliano per il recupero della Fauna Selvatica, nato le 1994 grazie a LIPU e all'Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana. Il Centro ricovera 1800 animali l'anno e ha ricevuto quest'anno 14 mila bambini, 2 mila in più dello scorso anno. E' gestito da volontari tra cui l'attiva e preparata Annamaria, il vero segreto del centro incastonato ai piedi di boschi centenari di sugheri e querce. Il centro si trova nella Riserva Naturale del Bosco della Ficuzza, un vasto ed esteso altopiano boscoso di circa 7400 ettari di cui 5400 di riserva intergrale (zona A) ed i restanti di preriserva. La riserva è dominata dal profilo maestoso della Rocca Busambra, bastione roccioso e frastagliato che dona al paesaggio un aspetto austero, ma ricco di fascino. La riserva naturale era un tempo riserva reale di caccia di Re Ferdinando IV di Borbone, che vi edificò anche la sua residenza estiva (il Palazzo Reale di Ficuzza). Il centro, nato nel 1994 grazie ad un ambizioso progetto della LIPU e dell'Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana, accoglie gli animali selvatici vittime di bracconaggio o di traumi accidentali. LEGGI TUTTO

Ficuzza (Corleone) - Commemorato il colonnello Russo

La figlia del col. Russo, Benedetta,
e la nipotina Giulia davanti al cippo
Il 20 agosto, alle ore 10.00, nella borgata di Ficuzza (Corleone), è stata deposta una corona d’alloro sulla stele commemorativa dell’uccisione del Colonnello dei Carabinieri Giuseppe Russo e del Prof. Filippo Costa, avvenuto il 20 agosto del 1977. Insieme alla figlia del colonnello Benedetta e alla nipotina Giulia, erano presenti il Generale Riccardo AMATO, Comandante Legione Carabinieri Sicilia, il Colonnello Pier Giorgio DI GIANDOMENICO, il Colonnello Pietro SALSANO, Vincenzo OLIVERI, Presidente della Corte di Appello di Palermo, Vittorio TERESI, Procuratore Aggiunto della Repubblica, il Senatore Giuseppe LUMIA, il sindaco di Corleone Antonino IANNAZZO, i Sindaci del comprensorio del Corleonese, il direttore del Distretto Sanitario 40 di Corleone, dott. Salvo Vizzi, il segretario della Camera del lavoro di Corleone Dino Paternostro, una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Palermo, l’Associazione combattentistica e d’arma, una delegazione di volontari e di soci della cooperativa “LAVORO E NON SOLO”.
Guarda l'Album di Dino Paternostro

domenica, agosto 21, 2011

Corleone, presentato il libro di Roberto Tagliavia "Mai più terra dei silenzi"

I volontari presenti in sala
Venerdì 19 agosto, alle ore 18.00, nell'agriturismo "Terre di Corleone", gestito dalla coop "Pio La Torre", è stato presentato il libro di Roberto Tagliavia "Mai più terra dei silenzi". Insieme all'autore, erano presenti: Mimmo Carnevale, editore Istituto Poligrafico Europeo, Dino Paternostro, segretario Cgil Corleone, Giuseppe Crapisi, Libera Palermo. Hanno partecipato all’incontro i volontari che lavorano sui terreni confiscati alla mafia gestiti dalle coop “Lavoro e non solo” E “Placido Rizzotto”.
Guarda l'Album di Dino Paternostro
Guarda l'Album di Giuseppe Crapisi

Corleone, il cognome Riina fa ancora paura, tacciono i commercianti che pagano il pizzo

Gaetano Riina
di SALVO PALAZZOLO

A un mese e mezzo dall'arresto di Gaetano Riina, il fratello del capo di Cosa nostra, i carabinieri hanno convocato in caserma le vittime del racket, una decina fra commercianti e imprenditori. Nessuno ha ammesso di aver pagato il pizzo al nuovo clan di Corleone, nonostante l'evidenza di alcune intercettazioni. Dalle indagini emerge pure l'ascesa di un nuovo influente gruppo mafioso in provincia, con base a San Giuseppe Jato: avrebbe già commesso un omicidio
Commercianti e imprenditori, convocati dai carabinieri di Corleone, negano categoricamente di avere mai pagato il pizzo a Gaetano Riina, il settantottenne fratello del capo di Cosa nostra arrestato il primo luglio con l'accusa di associazione mafiosa. Sono una decina gli operatori economici della zona di Corleone che continuano a non denunciare, nonostante l'evidenza di alcune intercettazioni: le indagini coordinate dal sostituto procuratore Marzia Sabella e dell'aggiunto Ignazio De Francisci hanno trovato diversi riscontri ai ricatti imposti dal nuovo clan Riina, che poteva contare su due giovani reggenti, Giuseppe Grizzaffi (pronipote dei Riina) e il cognato Alessandro Correnti. Il fratello di Totò Riina faceva invece da supervisore e consigliere. Le microspie piazzate dai carabinieri della Compagnia di Corleone e dal Ros raccontano di un imprenditore del settore ortofrutticolo che telefonò addirittura a casa di Gaetano Riina per mettersi a posto con la tassa mafiosa. Alla moglie del boss affidò un messaggio: "Devo consegnare un acconto di 300 sui 2800 concordati", disse. Una storia che ha dell'incredibile: il fratello di Totò Riina pensò addirittura a una trappola della polizia. E allora mise in guardia i suoi fidati. Ma quell'imprenditore non era un infiltrato, era solo rispettoso delle leggi mafiose. Anche qualche giorno fa, interrogato dai carabinieri del Gruppo Monreale, ha confermato la sua devozione, negando di aver mai ricevuto richieste di pizzo. "Se c'è un fiore, c'è un fiore per tutti", ripeteva Gaetano Riina ai suoi, quasi volendo delineare un'etica del buon estorsore. Ovvero: i soldi vanno spartiti all'interno del clan, che ha diverse esigenze (soprattutto, il mantenimento dei carcerati) e chi paga il pizzo va protetto, avvantaggiato. Ma nel gennaio 2010 accadde l'imprevedibile: uno degli imprenditori che recapitava puntualmente la mazzetta ai corleonesi, Nicolò Romeo (della Alizoo), fu assassinato. Quell'agguato è ancora un mistero. Da qualche mese, però, si fa avanti un'ipotesi inquietante nelle indagini dei carabinieri: qualcuno avrebbe voluto sfidare i Riina nel loro stesso territorio. In cima alla lista dei sospettati ci sono alcuni rampanti boss di San Giuseppe Jato, che starebbero organizzando un nuovo potente clan in provincia. Forse, anche per questa ragione, i commercianti e gli imprenditori di Corleone continuano a pagare e a non denunciare. Probabilmente, non è solo il cognome Riina a fare paura.
(La Repubblica, 20 agosto 2011)

I volontari di SiciliAntica effettueranno una campagna di scavi nell'area archeologica di Monte Giulfo

La necropoli di Monte Giulfo
Dal 5 al 30 settembre 2011 SiciliAntica effettuerà con i suoi volontari una campagna di scavi archeologici nell’area di Monte Giulfo, in Comune di Villarosa (a circa 20 km da Enna) un insediamento greco arcaico del VII sec. a.C. Lo scavo, che negli anni scorsi è stato condotto dall'Università Kore di Enna, sarà effettuato sotto la direzione della Soprintendenza di Enna ed autorizzato dall'Assessorato Regionale ai BB.CC. Vitto e alloggio sono gratuiti. I due turni saranno della durata di due settimane ciascuno (5-16 e 19-30 settembre) per un totale di massimo 40 partecipanti (20 per turno). Per informazioni: terminiimerese@siciliantica.it.