giovedì, novembre 06, 2025

Rivoluzione Mamdani. Così il fronte democratico ha sconfitto il tycoon


Mattia Ferraresi

Il responso della Grande Mela: Mamdani ha battuto Cuomo con il 50,4% dei voti contro il 41,6%. Se ci fosse stato il suo nome sulla scheda avrebbe vinto, dice il presidente Trump; ma forse i democratici hanno vinto proprio perché sulla scheda il suo nome, pur non essendoci, c'era.

Zohran Mamdani è diventato sindaco di New York dopo una campagna fulminante, ha rispedito Andrew Cuomo e l'establishment che rappresenta nei sobborghi, come dice lui, e nella prima riga del suo primo discorso da sindaco ha citato Eugene Debs, socialista e sindacalista detestato dai democratici al potere e incriminato per essersi opposto al reclutamento per la Prima guerra mondiale.

«In questo momento di oscurità politica, New York sarà la luce. Vedo l'alba di un giorno migliore per l'umanità», ha detto il 34enne nella sua notte. Nessun vincitore aveva osato pescare un riferimento tanto a sinistra, addirittura dalle parti del sol dell'avvenire, ma va anche ricordato che c'è stato un tempo, nemmeno troppo lontano, in cui New York era soprannominata la città più occidentale dell'Unione sovietica.

mercoledì, novembre 05, 2025

CI SCRIVONO. Caro Sindaco Zohran Mamdani…

Il Sindaco di New York Zohran Mamdani…

di GAETANO MANNINA

Caro Sindaco Zohran Mamdani, con il cuore che batte forte dall’altra sponda dell’Atlantico, le scrivo per offrirle le congratulazioni più sentite della mia generazione di immigrati, di figli di immigrati, di nipoti di chi ha salpato da Napoli, da Palermo, da tanti paesi del Sud del mondo credendo che a New York il mare finisse e cominciasse la libertà.

Il suo discorso di vittoria è già arrivato nelle chat di famiglia, nei barbieri, nei ristoranti dove si parla in dialetto e si spera in inglese. Quando ha detto «New York resterà una città di immigrati, costruita dagli immigrati, alimentata dagli immigrati e da stasera guidata da un immigrato», mia madre ha pianto. Perché per la prima volta, dopo anni di tweet che urlavano “mandateli a casa”, qualcuno ha urlato più forte: «sono già a casa».

Tomasino, la parabola dell’assessore provinciale

La parabola politica di Giovanni Giuseppe Tomasino (conosciuto come Gigi), classe 1971, ha radici solide nell’amministrazione locale. Esponente dell’Udc e successivamente del Pid, è stato una figura di riferimento durante la presidenza della Provincia di Palermo di Giovanni Avanti. 

Nel 2008, a soli 37 anni, entra a far parte della giunta provinciale, ricoprendo l’incarico chiave di assessore alla Viabilità e ai Trasporti. In quel ruolo, Tomasino si occupa di opere pubbliche stradali e affari istituzionali e si distingue anche a livello nazionale venendo nominato responsabile del coordinamento degli assessori alla Viabilità delle Province italiane per l’Upi (Unione province italiane). La sua attività in quegli anni è testimoniata da numerose delibere per interventi sulla rete stradale provinciale. Ha avuto deleghe agli Affari Istituzionali e ai rapporti con gli enti locali, gestendo un piano triennale da diversi milioni di euro per la rete stradale provinciale.

La sanità e gli altri affari. I magistrati di Palermo: «Un comitato occulto che gestiva nomine e appalti»

Il procuratore generale Maurizio De Lucia

Palermo - «Dopo aver costituito il sodalizio, metteva a disposizione le proprie entrature e la sua rete di conoscenze al fine di commettere un numero indeterminato di reati», si legge nelle carte dell’inchiesta coordinata dal procuratore Maurizio de Lucia. 

Per la Procura, Totò Cuffaro sarebbe stato il vertice di un’associazione «capace di incidere sugli esiti di concorsi, gare di appalto e procedure amministrative in modo da favorire imprenditori e soggetti corruttori», con l’obiettivo di «rafforzare il proprio consenso politico» e di «consolidare un comitato di affari occulto in grado di infiltrarsi e incidere sulle attività di indirizzo politico-amministrativo della Regione».

“PERCORSO DI TUTELA”: L’ASP DI PALERMO GARANTISCE TEMPI CERTI PER LE PRESTAZIONI SPECIALISTICHE

La sede dell’Asp Palermo in via G. Cusmano 

ATTIVATO UN CANALE DEDICATO AI CITTADINI CHE NON RIESCONO A PRENOTARE VISITE O ESAMI NEI TEMPI PREVISTI DALLA CLASSE DI PRIORITÀ

PALERMO 5 NOVEMBRE 2025 – Un nuovo strumento per assicurare ai cittadini tempi di attesa compatibili con la priorità indicata dal medico prescrittore. L’Azienda Sanitaria Provinciale di Palermo ha attivato il “Percorso di tutela”, una procedura straordinaria che si affianca ai consueti canali di prenotazione delle prestazioni specialistiche ambulatoriali, pensata per garantire l’erogazione delle visite o degli esami entro i termini previsti dalla classe di priorità (U, B, D o P).

Richiesto un incontro all'Amat e all'Apcoa. PARCHEGGI A PALERMO, FEDERCONSUMATORI: “TROPPE MULTE PER ERRORE. UNIFICARE LE ZONE E SEMPLIFICARE LA SOSTA A PAGAMENTO”


Pino Lo Bello
La Federconsumatori di Palermo alza la voce in merito alla gestione dei parcheggi a pagamentoin città, sollevando diverse criticità che generano disagi e sanzioni ingiuste per gli automobilisti.

L’associazione, tramite il suo Presidente Provinciale,Giuseppe Lo Bello, ha inviato una richiesta ufficiale di incontro all’AMAT e all’APCOA per discutere una profonda revisione del sistema.

Le contestazioni principali riguardano la permanenza della suddivisione in numerose zone (A, B, C, D, E e F) nonostante l’unificazione della tariffa oraria (€1/h) per le zone blu di competenza Amat (A, B e C), e la vetustà del sistema di gestione degli abbonamenti.

Il Presidente Giuseppe Lo Bello ha espresso chiaramente la posizione dell’associazione:

New York. Discorso della vittoria di Zohran Mamdani, nuovo sindaco, socialista democratico: “In questa nuova era, rifiuteremo chi sguazza in odio e divisione“

Zohran Mamdani

Discorso della vittoria di 
Zohran Mamdani, socialista democratico senza pentimento:

“In questa nuova era, rifiuteremo chi sguazza in odio e divisioneSaremo una città dove più di un milione di musulmani sapranno di appartenere non solo alle strade, ma ai luoghi del potere. Dove non si vince più alimentando islamofobia. Dove si difende la comunità ebraica senza esitazione nella lotta contro l’antisemitismo. Per anni, a City Hall hanno aiutato solo chi poteva ricambiare. Dal 1° gennaio, avremo un governo che aiuta tutti.

So che molti hanno sentito il nostro messaggio attraverso il filtro della disinformazione. Decine di milioni sono stati spesi per convincere chi guadagna 30 dollari l’ora che il suo nemico è chi ne guadagna 20. Vogliono che ci combattiamo tra noi, così non sfideremo un sistema rotto.

martedì, novembre 04, 2025

CORLEONE, SABATO 8 NOVEMBRE LA RASSEGNA DI POESIA GIUNTA ALLA IV EDIZIONE


Sabato 8 novembre alle ore 18.00 si terrà, nell’aula “Carlo Alberto Dalla Chiesa” del Complesso Monumentale S. Agostino, la quarta terza rassegna di poesia della città di Corleone, organizzata dal Rotary Club e dalla Pro-Loco che si propone di offrire uno spazio ai poeti emergenti di Corleone, Marineo, Chiusa Sclafani ed altri Comuni.
Sicuramente questo evento di anno in anno potenzia il suo spettro di azione e può arricchire l’offerta culturale della Città di Corleone. La serata condotta quest’anno da Delia Pecoraro, prevede gli interventi di Walter Ra, sindaco di Corleone, Guido Fiduccia presidente del Rotary Club e Angela Leone presidente della Pro –Loco.

Grazie a Pino Governali, il nostro primo “incontro” con Pasolini al liceo di Corleone

Pier Paolo Pasolini

Pino Governali
Cinquant’anni fa eravamo al liceo di Corleone, sedicenni, con un prof. che già da subito (non so se a tutti ma ad un gruppetto di noi sì!) risultò graditissimo: Pino Governali.
 

Svolgeva con precisione il programma prestabilito (stil novo, Petrarca ecc.) recitando lunghi brani della Divina Commedia a memoria. Allora aveva 36 anni, ma la sua fisicità era quella che avrebbe mantenuto nei decenni a venire, tanto che, da grande, scherzando gli dicevo che nel tempo si era mantenuto tale e quale, non invecchiando più di tanto o sembrando, già da giovane, più anziano della sua età. Nei decenni a venire, ritrovandoci alla redazione di Città nuove, di cui facevamo parte, avevamo ripreso il rapporto interrottosi    bruscamente quasi un ventennio prima, a causa della mia brusca andata via da Corleone, appena diciottenne.

Il Comune di Altavilla consegna la cittadinanza onoraria a Vito Lo Monaco, presidente emerito del Centro Studi Pio la Torre

Vito Lo Monaco

Un impegno concreto che va oltre la persona coinvolgendo una comunità, ma che in una persona incarna l’impegno antimafia in territori nei quali Cosa nostra ha dominato per anni.

Sarà conferita alle 18.30 di martedì 4 ottobre, nella sala consiliare “Calogero Zucchetto” del Comune di Altavilla Milicia, la cittadinanza onoraria a Vito Lo Monaco, presidente emerito del Centro Studi Pio la Torre.

Un riconoscimento che assume un significato particolare per un Comune, protagonista di un pezzo di storia fondamentale del movimento antimafia dal momento che anche i parroci e le scuole di Altavilla, insieme a quelli di Bagheria e Casteldaccia, il 26 febbraio del 1983 diedero il via alla storica “marcia antimafia” che quest’anno ha celebrato il suo 42simo anniversario e che si appresta a celebrare il 43 il prossimo 26 febbraio. 

lunedì, novembre 03, 2025

CI SCRIVONO. Un pensiero per Monsignor Corrado Lorefice (e per mio padre)

Mons. Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo

GAETANO MANNINA

Leggere l’articolo per i dieci anni a Palermo di mons. Loregice mi ha profondamente toccato. Descrive con grande verità ciò che Monsignor Lorefice rappresenta: un uomo di fede autentica, ma anche un testimone coerente dei valori di libertà, onestà e uguaglianza — gli stessi valori che hanno radicato le nostre famiglie e che un tempo erano la bandiera più nobile della politica di sinistra, quella delle persone giuste e umili.

Il legame che unisce Monsignor Corrado a mio fratello, Don Angelo, è vero e profondo: entrambi provengono da famiglie semplici, ma ricche di quei principi che fanno da bussola nella vita e nel ministero sacerdotale.

Corleone ha ricordato Bernardino Verro a 110 anni dal suo assassinio per mano mafiosa

L’intervento di Dino Paternostro

Il busto di B. Verro
Corleone, la Sicilia, il Paese hanno 
ricordato oggi Bernardino Verro assassinato dalla mafia del feudo 110 anni fa, il 3 novembre 1915. Verro ha dato la consapevolezza della dignità di lavoratori ai contadini di fine ‘800, considerati schiavi e servi. (GUARDA L’ALBUM FOTOGRAFICO)

Ha fondato con gli altri dirigenti socialisti i Fasci dei lavoratori, ha elaborato i “Patti di Corleone”, primo contratto sindacale scritto dell’Italia capitalistica, approvati dal congresso dei Fasci del 30 luglio 1893 a Corleone. Costituì una cooperativa di consumo per difendere i contadini dal carovita e la cooperativa “Unione agricola” per proporre le affittanze collettive ai proprietari terrieri ed eliminare

IL RICORDO. Corsaro e Luterano. L’ultima scrittura di Pasolini

Pier Paolo Pasolini e Alberto Moravia

A cinquant’anni dall’omicidio di una figura rimasta nel tempo presente e simbolica, per aver anticipato come nessuno le contraddizioni della società contemporanea

EMILIANO SBARAGLIA

Il 5 novembre 1975 il funerale di Pier Paolo Pasolini presso la Casa della Cultura in Piazza Campo de’ Fiori divenne uno tra i momenti più iconici della storia culturale e politica del secondo Novecento italiano, in particolare per l’orazione funebre di Alberto Moravia, che dopo aver ricordato di aver perduto un poeta, un romanziere, un regista, concluse sottolineando l’importanza e la peculiarità del Pasolini saggista con queste parole:

Benché fosse uno scrittore con dei fermenti decadentistici, benché fosse estremamente raffinato e manieristico, tuttavia aveva un’attenzione per i problemi sociali del suo Paese, per lo sviluppo di questo Paese.

domenica, novembre 02, 2025

In ricordo di Pasolini: quando gli intellettuali erano le sentinelle della democrazia

Pier Paolo Pasolini

L’omicidio avvenne tra la notte del 1 ed il 2 novembre del 1975 sul litorale di Ostia. Il corpo fu rinvenuto la mattina su una strada sterrata e presentava gravi e molteplici ferite

di Carmelo Molfetta 

L’omicidio avvenne tra la notte del 1 ed il 2 novembre del 1975 sul litorale di Ostia. Il corpo fu rinvenuto la mattina su una strada sterrata e presentava gravi e molteplici ferite. Da una prima perizia risultò “che la morte del Pasolini era stata determinata da rottura del cuore con emopericardio, causata dalla compressione esercitata sul torace dal passaggio dell’autovettura che aveva cagionato la frattura del corpo sternale e di numerosi elementi costali.” Così la Cassazione descrive lo stato del ritrovamento del corpo di Pasolini e la causa della morte.

2 novembre: anniversario dell’assassinio di Pier Paolo Pasolini: 50 anni senza il poeta, il delitto che continua a interrogare l'Italia

Pier Paolo Pasolini

A mezzo secolo dalla notte del 2 novembre 1975, la sua morte rimane una ferita aperta nella coscienza nazionale

A mezzo secolo di distanza, la morte di Pier Paolo Pasolini rimane una ferita aperta nella coscienza nazionale. Tra misteri, processi, ritrattazioni e teorie del complotto, l'assassinio del poeta, regista e scrittore resta un simbolo delle contraddizioni di un Paese che non ha mai smesso di specchiarsi nella sua ombra. La mattina del 2 novembre 1975 - come ricostruisce Adnkronos - all'Idroscalo di Ostia, il corpo martoriato di Pasolini giaceva nel fango. Lo trovò una donna alle prime luci dell'alba; lo riconobbe l'amico Ninetto Davoli, giovane attore prediletto, poche ore dopo. L'intellettuale 'scomodo' per antonomasia aveva 53 anni. Era stato picchiato e travolto con la sua stessa automobile, un'Alfa Romeo Giulia GT.

La lotta al crack e la pastorale per la pace: i dieci anni da "politico" di don Corrado Lorefice


di FABRIZIO LENTINI

Beati i miti, perché erediteranno la terra si legge nel Discorso della montagna, uno dei passi più spiazzanti del Vangelo, dove si demoliscono certezze e si ribaltano luoghi comuni. 

E un vescovo mite, Corrado Lorefice, che da dieci anni scruta con i suoi occhi azzurri l'arcidiocesi di Palermo che papa Francesco gli affidò dieci anni fa, scovandolo in una parrocchia di Modica e sbaragliando previsioni e ambizioni. Mite in senso evangelico, certo. Che è il contrario di accomodante, remissivo, rassegnato.

Che significa forte perché non violento, sicuro perché coerente, coraggioso perché saldo nella fede.

sabato, novembre 01, 2025

Ponte sullo Stretto: Cgil, Meloni e Salvini attaccano Corte dei Conti per nascondere loro falle e loro propaganda


“Sarebbe gravissimo ignorare i rilievi per pura ostinazione politica”

Roma, 30 ottobre – “La decisione della Corte dei Conti di bocciare la delibera CIPESS sul Ponte sullo Stretto è la prova definitiva di ciò che denunciamo da mesi: dietro la propaganda del ‘fare’, il Governo Meloni e il ministro Salvini nascondono un clamoroso fallimento di legalità, trasparenza e competenza. Inaccettabile la risposta dell’Esecutivo: non sono le toghe a bloccare il Paese, ma l’inadeguatezza di chi governa, e ignorare i rilievi della Corte per pura ostinazione politica significherebbe trasformare un errore amministrativo in un danno certo per lo Stato”. È quanto dichiara il segretario confederale della Cgil *Gino Giove. 

“La Corte – sostiene il dirigente

Un secolo fa l’arrivo a Palermo di Cesare Morì, il prefetto di ferro, per sgominare la mafia

di Pasquale Hamel

L’attore Vincent Perez interprete di “Cesare Mori, il prefetto di ferro

Mussolini, durante un viaggio in Sicilia nel 1924, si rese conto dell’influenza pervasiva della mafia e della sua capacità di intimidire persino le autorità statali. Il regime fascista non poteva tollerare un potere parallelo: la lotta alla mafia divenne anche una dimostrazione di forza del fascismo. 

Bisognava agire in modo forte e deciso visto che ne andava di mezzo la credibilità del regime. Questa fu la premessa che portò alla nomina di Cesare Mori, il prefetto di ferro, con il compito di eliminare il potere mafioso, che rappresentava un ostacolo all'autorità dello Stato fascista e alla sua pretesa di controllo assoluto sul territorio. 

Il primo novembre 1925, cent’anni fa, Cesare Mori si insediava come prefetto di Palermo investito di poteri eccezionali, tra cui la possibilità di effettuare arresti senza mandato e quella di usare metodi coercitivi per ottenere informazioni.

venerdì, ottobre 31, 2025

Bernardino Verro, lunedì il ricordo per i 110 anni dal suo assassinio politico mafioso. Alle ore 10 la deposizione di una corona di alloro davanti al busto in piazza Nascè


Palermo 31 ottobre 2025 – Lunedì a Corleone il  ricordo del  sindacalista Bernardino Verro, per la ricorrenza dei 110 anni dal suo assassinio politico mafioso. Alle 10,  sarà deposta una corona di fiori davanti al suo busto, in piazza Nascè. Alla cerimonia saranno presenti assieme la Cgil, la Camera del Lavoro di Corleone, l’amministrazione comunale, l’Anpi, Legacoop, l’associazione Italia- Cuba e le scuole. 

In questi giorni in alcuni istituti secondari di Corleone e Biasacquino la Cgil ha organizzato, con la collaborazione dei docenti, dei seminari per riscoprire la figura di Verro, uno dei capi del movimento dei fasci dei lavoratori in Sicilia e primo sindaco socialista di Corleone. “Corleone non dimentica, ricorda i suoi eroi - dichiarano Caterina Pollichino, segretaria della Camera del Lavoro  di Corleone  e Dino Paternostro, responsabile dipartimento Archivio e memoria storica della Cgil Palermo -    I ragazzi hanno mostrato curiosità  di capire e di approfondire,

A Campobello di Licata, SILVIO BENEDETTO e SILVIA LOTTI presentano INCONTRI


Continuano gli incontri artistici culturali proposti da anni da silvio Benedetto e Silvia Lotti nella Saletta Minerva di Campobello di Licata.

Questa continua proposta di ogni sabato, e non solo, vede aumentare il numero de presenze interessate alla conoscenza ed al dialogo. Questa caparbia iniziativa dai 'Silvi' si configura come unica (purtroppo unica) dove la cultura sprofonda in quei stolti  arenili dell' indifferenza e dell'accidia. 

giovedì, ottobre 30, 2025

Verro, i fasci contadini, le lotte contro gli agrari e i mafiosi. A Corleone gli studenti imparano a conoscere la loro storia

Con gli studenti e i docenti dell’IISS Don Giovanni  Colletto e dell’IISS Don Calogero Di Vincenti

Il saluto di Matteo Croce
DINO PATERNOSTRO

Sono state due mattinate intense ed impegnative quella di ieri con le studentesse e gli studenti dell’IISS Don G. Colletto e dell’IISS Don C. Di Vincenti, e quella di oggi con le alunne e gli alunni della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado dell’IC G. Vasi. 

Abbiamo sperimentato un seminario per approfondire la figura di Bernardino Verro, uno dei capi del movimento dei fasci dei lavoratori in Sicilia e primo sindaco socialista di Corleone. Il 3 novembre prossimo, infatti, queste scuole, insieme alla Cgil, al comune, a Legacoop, all’Anpi e all’Associazione Italia-Cuba, ricorderanno questo importante personaggio nel 110mo anniversario del suo assassinio per mano mafiosa. Avere ragazzi consapevoli del periodo storico e del personaggio che si ricorda è importante. Lo vogliono le scuole, lo vuole la Cgil e lo vogliono le altre associazioni promotrici. Non è facile parlare con i ragazzi e con i bambini. Bisogna trovare le parole adatte, i concetti più efficaci.  

La festa di Halloween come esorcizzazione della morte


di Giuseppe SAVAGNONE

I vivi e i morti

All’evidente declino della risonanza sociale delle feste cristiane dei santi e dei morti corrisponde, in Italia come nel resto del mondo occidentale, la trionfale affermazione di quella di Halloween, ormai entrata nel costume e ben più sentita di quelle della tradizione religiosa. Le sue origini sono antichissime e risalgono all’Irlanda pre-crisitiana. Veniva celebrata il 31 ottobre, che nel calendario celtico segnava la fine della stagione del raccolto e l’inizio dell’inverno. Questa festa, col nome di Samhain, già due millenni  fa rappresentava un vero e proprio capodanno per le popolazioni delle isole britanniche, da cui poi, alla metà dell’Ottocento, con l’ondata migratoria verso gli Stati Uniti, fu portata oltre oceano, dove trovò ampia diffusione.

Italia, 2025. Aumentano le minacce ai giornalisti


Secondo “Ossigeno per l’informazione” insulti, intimidazioni, aggressioni e azioni legali pretestuose sono cresciuti del 78% nei primi sei mesi del 2025

PATRIZIA PALLARA

Insulti, scritte, striscioni intimidatori, minacce anche via social. E poi aggressioni, azioni legali pretestuose, querele per diffamazione per mettere a tacere chi fa cronaca. Il 2025 è un anno terribile per i giornalisti italiani. Finora i tentativi di imbavagliarli sono aumentati del 78 per cento: nei primi sei mesi dell’anno sono stati rilevati 361 minacciati rispetto ai 203 del primo semestre 2024. C’è stato anche il 46 per cento in più degli episodi intimidatori classificabili come deliberate violazioni della libertà di informazione, 107 rispetto a 73.

Il Villaggio della pace e del disarmo il 4 a Palermo. Iniziativa condivisa con tante associazioni per dire no al riarmo e alle guerre. Cgil Palermo: “Piazza Politeama per noi è la piazza della pace”


Palermo 30 ottobre 2025 – Stop al riarmo. Martedì 4 novembre, giornata delle Forze armate, dalle 10 alle 20 in piazza Ruggero Settimo, accanto al teatro Politeama, sorgerà il Villaggio della Pace e del Disarmo. 

Nei giorni dedicati allacommemorazione dei morti, in un momento attraversato da guerre e da forti tensioni internazionali e con la paura della deflagrazione di un conflitto mondiale, associazioni di base, sindacati, movimenti contro il riarmo emovimenti non violenti si riappropriano di piazza Politeama, che ai primi di ottobre ha ospitato la cittadella militare dell’esercito italiano. 

martedì, ottobre 28, 2025

Usura, arrestato un imprenditore di Corleone: pretendeva interessi del 100%


Giusto Sole, 37 anni, è in carcere a Termini Imerese. Le indagini hanno portato ad identificare un’altra presunta vittima

I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Corleone hanno eseguito un’ordinanza cautelare in carcere del gip di Termini Imerese Gregorio Balsamo, nei confronti di Giusto Sole, 37 anni, imprenditore accusato di usura. Le indagini sono scattate tra giugno e luglio del 2025 dopo una segnalazione dall’associazione antiracket «Addiopizzo» e dopo la denuncia del titolare di un esercizio commerciale di Corleone. Attraverso intercettazioni telefoniche, accertamenti bancari e testimonianze, sono state ricostruite le diverse richieste di denaro che l’indagato, tra il 2022 ed il 2024, ha fatto alla vittima.

Corleone, le scuole studiano Bernardino Verro, assassinato il 3 novembre di 110 anni fa. Domani e giovedì i seminari con la Cgil

Bernardino Verro in un’antica foto commemorativa

Palermo 28 ottobre 2025 – Scopriranno che Corleone prima ancora di essere “capitale della mafia” è stata punto di riferimento delle lotte contadine per tutta la provincia di Palermo. Studieranno che a Corleone nel 1893, al tempo dei Fasci dei lavoratori, furono stipulati i primi contratti sindacali scritti per i braccianti agricoli e i mezzadri, i famosi “Patti di Corleone”. E si confronteranno con la figura di Bernardino Verro, capo carismatico della Corleone contadina, ucciso a 49 anni.

Il seminario di studi per le scuole su “Bernardino Verro e il movimento contadino dai Fasci dei lavoratori al biennio rosso”, si svolgerà in due giornate. Mercoledì mattina parteciperanno gruppi di studenti dell’II.SS. “Don Giovanni Colletto” di Corleone e della sezione di Agraria dell’II.SS. “Don Calogero Di Vincenti” di Bisacquino. Giovedì mattina, invece, sarà il turno dell’I.C. “Giuseppe Vasi” di Corleone. Nella sala biblioteca si terranno due incontri: uno per gli alunni delle ultime classi della primaria ed uno per le ultime classi della media. 
Le iniziative sono organizzate dalle scuole in collaborazione con la locale Camera del lavoro e con la Cgil Palermo. Insieme agli insegnanti di storia, interverrà Dino Paternostro, esperto di storia del movimento contadino e responsabile del dipartimento Archivio e Memoria storica del sindacato palermitano. 

L’addio ad Anna Pecoraro della sua amica del cuore: “Anna generosa, Anna la grande, Annuzza amica mia…”

Prizzi, chiesa di S. Rosalia. L’intervento di Rosa Faragi per i funerali di Anna Pecoraro

Rosa Faragi
Dalle sue ex alunne un mazzo di garofani rossi per la cara professoressa Anna per simboleggiare i suoi ideali socialisti


di ROSA FARAGI

Ci ha lasciati tutti attoniti con la sua morte improvvisa, la leonessa, per sua vita straordinaria e tumultuosa, l'amica del cuore e di tutti, la professoressa Anna Pecoraro. Esempio di mitezza, dolcezza e determinazione. Grandissima donna ed educatrice, ha lasciato un segno indelebile per l'apporto dato alla crescita umana e civile dell'intera collettività prizzese. Instancabile lottatrice e strenua difenditrice dei diritti umani negati. Sensibile, colta, empatica, altruista, legatissima al dolce compagno Rosario e mamma affettuosa di Giorgio, Emanuele, Marcello e della dolcissima figlia Maria, a lei premorta, che sempre ricordava, nei tanti momenti bui e di sconforto. Strenuamente impegnata nel campo educativo e politico-sociale sin dagli anni Ottanta sempre a difesa degli ultimi, contro le ingiustizie e contro la mafia. Ha vissuto con il tarlo dell'ingiusta, violenta e prematura scomparsa del marito Ennio nel cuore.

Addio a Sofia Corradi, soprannominata ‘mamma Erasmus’. Aveva 91 anni

Sofia Corradi

La docente di Scienze dell'educazione ideò il programma di scambio per i giovani universitari europei. Ogni anno sono 300 mila gli studenti che ne beneficiano

È morta a Roma all'età di 91 anni Sofia Corradi, la docente di Scienze dell'educazione all'università Roma 3 soprannominata ‘mamma Erasmus’ perché ideò il programma di scambio per i giovani studenti europei. A darne notizia è stata la famiglia che in una nota l'ha ricordata come una donna “di grande energia e generosità intellettuale e affettiva”. L'Erasmus, acronimo di European Region Action Scheme for the Mobility of University Students, è da 38 anni una storia di successo dell'Unione europea che ha già coinvolto più di 16 milioni di giovani in programmi di mobilità che riguardano anche insegnanti e imprenditori, grazie a Erasmus+ che prevede regole più flessibili e sostegni economici. Ogni anno sono 300 mila gli studenti che ne beneficiano.

lunedì, ottobre 27, 2025

Conversazione con Gianni Cuperlo: "Pd troppo a sinistra? Occupiamoci di imprese: Rispettino le regole e diano i salari giusti. Trovare una condivisione sull'Ucraina con gli alleati del campo largo è un dovere morale"

Gianni Cuperlo

di  Francesca Schianchi

Il deputato dem Gianni Cuperlo ha iniziato a fare politica nella Fgci negli anni Ottanta. Un percorso tutto nel Pci e i suoi eredi fino al Pd, di cui è stato per breve tempo anche presidente. Ai riformisti del suo partito riuniti venerdì a Milano si rivolge con una domanda: «Qual è il capo d’accusa?».

🔴 Riassumo: un Pd troppo spostato a sinistra.

«Sui temi dei salari, della sanità, della scuola e della formazione continua, del fisco da rimodulare, il Pd marcia tutto nella stessa direzione».

🔴 Giorgio Gori dice: serve più visione sulla crescita, più connessione coi mondi produttivi. 

«Certo che serve puntare a una crescita che garantisca risorse da redistribuire, ma anche a quei mondi è giusto chiedere regole, salari giusti, contrasto alla precarietà. Ragioniamo nel merito, inclusa la responsabilità delle imprese». 

🔴 Vuole dire che dai riformisti c’è troppa accondiscendenza verso quei mondi? 

Prizzi, in ricordo di Anna Pecoraro, grande educatrice, donna emancipata e progressista, profondamente legata a personaggi come Rumore ed Alongi, in lotta per l’emancipazione dei lavoratori

Anna Pecoraro

Salvatore Sparacio
SALVATORE SPARACIO

Domani si svolgerà a Prizzi il funerale di Anna Pecoraro che prematuramente ci ha lasciati. Per questo  desidero dirle addio e salutarla come si fa con una amica particolare, perché lei ha lasciato un segno indelebile nelle vite di tutti coloro che l’hanno conosciuta.

Anna Pecoraro è stata una bravissima insegnante, i suoi alunni ricordano in lei la passione nell’insegnamento. A me vengono in mente le lunghe e appassionate discussioni politiche. Anna Pecoraro era una donna emancipata e progressista nel vero senso della parola, con lei ogni momento diventava speciale, ogni sfida sembrava superabile. La sua energia era contagiosa, il suo spirito era indomabile. La sua capacità di trovare la gioia nelle cose in cui credeva l’hanno resa speciale. 

ADDIO A RITA CALAPSO

Rita Calapso


di CLAUDIA MIRTO     

Se ne è andata questa notte in soave leggerezza Rita Calapso, aveva 83 anni. Programmista, regista, conduttrice per la Rai, giornalista per L'Ora con inchieste su una città che cambiava, che anelava cultura, emancipazione, nuovi ruoli. A partire dalle donne e dai giovani. 

Politicamente sempre legata al PD scriveva così come conduceva. Diretta, gentile intransigente. Talvolta anche fiera. Donna colta, bella, presente, Rita era curiosa, sempre sul pezzo con mediazioni e polemica necessaria. Alla Rai ha creato una scuola di lavoro molto interessante, era seguita con stima dalle giovanissime colleghe e dai navigati tecnici che hanno lasciato una impronta moderna ed accogliente da via Cerda a via Strasburgo.