Palermo, 3 ott- Partecipazione massiccia alle manifestazioni nelle varie città dell’isola, con i cortei che si ingrossavano man mano che procedevano: a Palermo la stima della Cgil è di 50 mila manifestanti, tra cui tantissimi giovani, 150 mila in tutta la regione.
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Adesioni allo sciopero in molte realtà produttive: hanno incrociato le braccia il 30% dei ferrovieri, il 30% in media del personale della scuola, il 33% dei lavoratori dell’appalto delle pulizie Coopservice del policlinico Giaccone. E ancora il 50% dei dipendenti dell’Eurospin di Carlentini (Sr), a Ragusa il 36% del personale Lidl e il 30% dell’Eurospin, a Catania il 30% dei dipendenti Lidl e il 25% dei lavoratori della vigilanza. A Palermo, alla Manelli, si sono fermati 50 lavoratori su 70.
“E’ solo qualche dato- commenta il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino- raccolto in giro per la Sicilia, per dare conferma di quanto sia sentito il dramma che vive la Palestina. C’è una opinione pubblica crescente di dissenso- aggiunge- che il governo non può ignorare, né sottoporre a prove di forza che non hanno senso quando un tema così importante, che poggia sui valori fondamentali della nostra Costituzione come il ripudio della guerra e la solidarietà, coinvolge e porta in piazza per giorni e giorni decine di migliaia di persone”.

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