lunedì, luglio 30, 2018

Partinico, Sinistra PD: Episodi Partinico drammatici, dalle istituzioni pretendiamo parole chiare e ferma condanna


Khalifa Dieng
Di seguito  la lettera degli esponenti della Sinistra del Pd relativamente ai gravi episodi di Partinico.
"L’episodio di violenza avvenuto in questi giorni, a Partinico, nei confronti del giovane senegalese Dieng Khalifa, ha fatto balzare anche la Sicilia tra le zone del Paese attraversate dall’ondata di razzismo e xenofobia che costituiscono la nuova emergenza sociale del nostro tempo. 
Di fronte all’aggressione ricevuta, Dieng Khalifa non ha reagito, perché questo -ha affermato- gli è stato insegnato, presso la comunità di Partinico che lo ospita. 

Corleone. Mercoledì 8 agosto assemblea cittadina sul nuovo statuto comunale


La Commissione Straordinaria comunica che giorno 8 agosto 2018 alle ore 18,00 nel Chiostro del Complesso Sant’Agostino si terrà l’Assemblea Cittadina nel corso della quale sarà illustrata la proposta del nuovo Statuto Comunale e potranno essere presentate da parte dei cittadini osservazioni e proposte sullo stesso.
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
LA COMMISSIONE STRAORDINARIA


venerdì, luglio 27, 2018

Il comandante della Legione Carabinieri Sicilia ha reso omaggio alle vittime della mafia al Giardino della Memoria di Palermo

Il generale Riccardo Galletta al Giardino della Memoria a Ciaculli

PALERMO: Nella mattinata odierna, il Generale di Brigata Riccardo Galletta, Comandante della Legione Carabinieri Sicilia, in visita privata, ha reso omaggio alle vittime della mafia al Giardino della Memoria, di via Ciaculli a Palermo, nel sito confiscato alla mafia e gestito da UNCI e ANM. Il Generale di Brigata Galletta ai primi di settembre lascerà il Comando della Legione dell’isola, per assumere un altro importante incarico in seno all’Arma.

I soci e i volontari di Legambiente del campo "Buon Vento Corleone" incontrano Serafino Petta

Serafino Petta, testimone della strage di Portella della Ginestra del 1° maggio '47

I VOLONTARI INCONTRERANNO ANCHE DINO PATERNOSTRO, RESPONSABILE DEL DIPARTIMENTO LEGALITA' CGIL PALERMO, E LO STUDIOSO FRANCESCO PETROTTA PER PARLARE DEL SUO ULTIMO LIBRO SU "GIULIANO UOMO D'ONORE"
Domenica 29 luglio, alle ore 11, presso i locali della Casa del Popolo di Piana degli Albanesi (PA), i soci del circolo Legambiente di Corleone, insieme ai volontari del campo estivo “Buon Vento Corleone”, che si sta svolgendo in questi giorni, incontreranno Serafino Petta, presidente onorario dell’Associazione Portella della Ginestra e memoria storica del movimento contadino e bracciantile. Nella medesima occasione, interverranno il responsabile del Dipartimento Legalità della CGIL Palermo, Dino Paternostro e Francesco Petrotta, che presenterà ai volontari e a tutti i presenti il suo ultimo volume “Salvatore Giuliano, uomo d’onore. Nuove ipotesi sulla strage di Portella della Ginestra”. Il presidente del Circolo Legambiente di Corleone, Giuseppe Alfieri:

Corleone, l'Inter Club "Walter Zenga" festeggia i 25 anni!

Giornale di Sicilia, 26 luglio 2018

Campofiorito, 22° anniversario della Festa della Fava


Roccamena, sesto festival del melone


Roccapalumba. Due giorni di artigianato e gusto tipico siciliano, il 3 e 4 agosto


Saranno due giorni pieni di gusto e divertimento il 3 e 4 Agosto a Roccapalumba, un paesino dell’entroterra siciliano, in provincia di Palermo, il “Paese delle Stelle” e dei prodotti dai sapori autentici e intensi. La prima edizione dell’ART & FOOD FEST mira a valorizzare l’artigianato e i prodotti locali e del territorio, attraverso un’esplosione di sapori e bellezza. Il gusto e il profumo del cibo da strada, l’aroma autentico della Sicilia, faranno da protagonisti a questa grande festa: milza, arrosticini, salsiccia, porchetta, coppo fritto, trippa, pecora bollita, panelle, birra alla spina, sono i principali prodotti che delizieranno i palati dei visitatori.

Corleone: Il Comitato Pro Ospedale esprime moderato ottimismo dopo l’audizione in Commissione Sanità

L'on. Margherita La Rocca Ruvolo
La Commissione Sanità, con il Presidente On. Margherita La Rocca Ruvolo, gli On.li Giuseppe Milazzo e Salvatore Siragusa, ha audito la delegazione del Comitato “Pro Ospedale”, composta dalla Dottoressa Rosanna Mallemi della Commissione Straordinaria di Corleone, dai Sindaci Tommaso Di Giorgio di Bisacquino, Leonardo Spera di Contessa Entellina, Franco Ribaudo di Marineo e da Giuseppe Crapisi del movimento ORA Corleone, sulle problematiche inerenti il nosocomio corleonese derivanti dalla nuova Rete Ospedaliera approvata dalla Giunta Regionale. Il Presidente La Rocca Ruvolo ha ribadito il fatto che la sua Commissione ha voluto incontrare quei territori che hanno determinate peculiarità, pur essendo il testo di già arrivato all’attenzione della Commissione stessa.

mercoledì, luglio 25, 2018

Magliette rosse: perché diventino per tutti noi una seconda pelle

magliette rosse...

di LUIGI CIOTTI
È stata un'esperienza bella, significativa e per molti versi inaspettata, quella del 7 luglio scorso, ma proprio per questo è importante farne tesoro, darle continuità. È a questo che mirano le riflessioni che voglio condividere con tutte le realtà.
Una grande adesione, una grande partecipazione. Un’Italia vigile, appassionata, che esce allo scoperto e riempie le piazze materiali e virtuali per dire basta alla perdita di umanità, all’innalzamento di muri, alla rimozione della memoria e alla diffusione di menzogne. Per opporsi non alle paure – che sono un sentimento umano – ma alla loro strumentalizzazione e degenerazione in cinismo e rancore. È stata un’esperienza bella, significativa e per molti versi inaspettata, quella del 7 luglio scorso, ma proprio per questo è importante farne tesoro, darle continuità. È a questo che mirano le riflessioni che voglio condividere con Libera e con tutte le realtà – a cui sono profondamente grato – che hanno aderito al nostro appello. Riflessioni per sostare, per guardarci dentro e guardare avanti, per procedere con passo più deciso.
Non possiamo non occuparci dei poveri

Violentata dal branco in strada a Corleone...

Giornale di Sicilia, 24 luglio 2018

martedì, luglio 24, 2018

Mio fratello Beppe Montana

Attilio Bolzoni
di ATTILIO BOLZONI
La trattoria - la “Taverna di John” - era al principio di un vicolo alle cui spalle c'era una grande piazza e il palazzo di vetro dove era acquartierata la redazione dell'Ora, il quotidiano della sera che i palermitani chiamavano semplicemente "il L'Ora” o "il L'Ora morti e feriti” per le grida degli strilloni che annunciavano agli angoli delle strade l'ultima ammazzatina. Beppe qualche volta lo incontravo lì, agli orari più strani. O fra una stanza e l'altra della squadra mobile, quando salivo a trovare all'"Investigativa” il suo amico Ninni Cassarà. E ancora, ma più raramente, al Palazzo di Giustizia. Di cosa poteva parlare un giornalista a caccia di notizie con un poliziotto a caccia di latitanti? Di tutto tranne che di mafia.

Una parola di troppo (mafia) nel necrologio

Dario Montana

di DARIO MONTANA
Se la mafia non esiste allora non puoi neanche pubblicare un necrologio per ricordare alla collettività che tuo figlio, il commissario Beppe Montana, capo della sezione catturandi della squadra mobile di Palermo, è stato ucciso dalla mafia. E soprattutto non puoi affermare di voler rinnovare ogni disprezzo alla mafia e ai suoi anonimi sostenitori. Questo è quanto successo a mio padre, tre mesi dopo l’omicidio di Beppe. La Sicilia, di Catania, è il giornale che ha respinto il necrologio presentato da papà su espressa disposizione del direttore/editore Mario Ciancio Sanfilippo, come riferito dall’addetto allo sportello, che quando ha letto il testo: “La famiglia con rabbioso rimpianto ricorda alla collettività il sacrificio di Beppe Montana  - commissario P.S. – rinnovando ogni disprezzo at mafia e suoi anonimi sostenitori”, ha detto che avrebbe dovuto chiedere l’autorizzazione: “Sa, conosco il mio mestiere”.

I Chiaroscuri – Prima l’uomo. Il vescovo Corrado Lorefice e Salvini


«Con tutto il rispetto possibile per il pastore di anime, anziché favorire l’arrivo in Europa dei poveri di tutta l’Africa, il mio dovere al governo è pensare prima ai milioni di poveri italiani. Sbaglio?». Con queste parole, il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha replicato su twitter al discorso rivolto alla città dal vescovo di Palermo, don Corrado Lorefice, in occasione del “festino” di s. Rosalia. Il messaggio del ministro sostanzialmente riproduce lo slogan ripetuto innumerevoli volte in questi mesi campagna elettorale e di governo: «Prima gli italiani». Ciò che è nuovo è il contesto: la risposta al pronunciamento ufficiale di un vescovo della Chiesa cattolica che, nell’esercizio del suo ministero, ha preso una posizione fortemente critica nei confronti della politica del governo riguardo ai migranti (come del resto, due giorni dopo, la presidenza ella Conferenza Episcopale Italiana).

Corleone, oggi si parla di suor Maria Cira Destro


Flai, incendi. Solidarietà per il lavoro svolto in questi giorni dai forestali dell'antincendio


“Hanno svolto il loro compito con abnegazione, incuranti del pericolo, spesso intervenendo prima dei vigili del fuoco”.
Palermo 23 luglio 2018 - La Flai Cgil Palermo esprime apprezzamento per il grande lavoro svolto degli operai forestali, impegnati in questi giorni nella campagna antincendio. “Per l'ennesima volta hanno dimostrato tutta la loro abnegazione al lavoro assicurando con tempestività i servizi a tutela dei cittadini e a salvaguardia del territorio – dichiarano Dario Fazzese ed Enza Pisa per la Flai Cgil Palermo - Ancora una volta questi lavoratori, che ricordiamo hanno rapporti di lavoro per soli 101 giorni l’anno, malgrado le difficoltà organizzative hanno saputo adempiere al loro compito con professionalità, sprezzanti del pericolo, intervenendo in difesa del territorio e delle tante persone che ci abitano”.

sabato, luglio 21, 2018

Le istituzioni, i sindacati, le associazioni dicono "No" ai tagli all’Ospedale di Corleone

L'Ospedale di Corleone

Ci risiamo. La politica e le istituzioni regionali vogliono nuovamente colpire, ridimensionandola, la sanità per Corleone e per i comuni della zona. E' incredibile con quale accanimento si accaniscono contro una zona che ha già tante difficoltà. Per fortuna, pare che anche questa volta il territorio stia dimostrando di saper reagire. Si è rimesso in piedi il Comitato Pro Ospedale, che già si è riunito e adesso chiede incontri urgenti al Presidente della Regione e all'Assessore alla Salute e di essere audito dalla Commissione Sanità. Non sappiamo come andrà a finire. Ma noi ci siamo, fermamente decisi a difendere il diritto alla salute delle donne e degli uomini che in questo territorio vivono e vogliono continuare a vivere. (dp)  
IL DOCUMENTO DEL COMITATO PRO-OSPEDALE 
La Commissione Straordinaria del Comune di Corleone, i Sindaci di Bisacquino, Campofiorito, Chiusa Sclafani, Contessa Entellina, Giuliana, Marineo, Prizzi, Roccamena, i rappresentanti sindacali aziendali di CGIL e Cisl Corleone, la CNA di Corleone, la Camera del Lavoro zonale, il movimento “ORA Corleone”, e Città Nuove esprimono la loro preoccupazione rispetto al futuro dell’Ospedale di Corleone.

venerdì, luglio 20, 2018

Corleone. Voglia di andar via e voglia di casa

Agnese Salemi,
studentessa universitaria di lingue orientali
di AGNESE SALEMI
A Corleone, a casa nostra, molti ragazzi, finito il liceo, decidono che è arrivato per loro il momento di andar via. La prima emozione che si prova è sempre l'euforia, hai finalmente l'occasione di allontanarti da un posto che hai spesso sentito troppo stretto, da quelle persone chiacchierone di paese che sanno sempre tutto di tutti. Ma quando si avvicina il giorno della partenza sale la paura, metti in dubbio le scelte che hai fatto e te stesso, non sapendo se reggerai la distanza, che ti spaventa non tanto per l'affetto che ti lega al paese, quanto per la rottura con la tua solita quotidianità. In fondo stai uscendo dalla tua comfort zone e rimanere in piedi, stabile, soprattutto all'inizio, è la vera sfida.

Corleone. Una nuova vita, da Toronto con amore

Kristina Madonia, insegnante di inglese
di Kristina Madonia
A Corleone, a casa nostra ci sono arrivata con mio marito e il mio bimbo nel 2010 lasciandomi alle spalle i miei genitori, i parenti, la mia professione di insegnante di scuola secondaria e la cosmopolita città di Toronto, Canada. Insomma, ho fatto un gigantesco balzo dentro ad una nuova vita.
Avevamo scelto Corleone perché la famiglia di mio marito abitava qui e io, da inguaribile romantica, nutrivo speranze di vita semplice in un posto in cui mandare avanti una famiglia fosse meno costoso e assieme alla quale avrei potuto trascorrere più tempo. Immaginavo il clima caldo, il mare vicino, fiori colorati che venivano giù dai balconi in un’atmosfera di caloroso benvenuto familiare e culturale. Credevamo che uno stipendio fosse abbastanza per farcela qui, mentre era impensabile a Toronto. E così è stato. Mio marito ha iniziato a lavorare in una scuola di lingue a Palermo ed io mi sono ritrovata sola per la maggior parte del giorno ma libera di crescere mio figlio come meglio credevo e di conoscere l’apparente semplicità della quotidiana realtà sociale corleonese.

LETTERA APERTA: A proposito della maestra di Corleone NON rinviata a giudizio...


Manipolazione e deformazione della realtà; in una sola parola: MISTIFICAZIONE
È questo il danno che fa un certo giornalismo di oggi. Credo fermamente che il primo dovere di un paese civile sia quello di tutelare i diritti dei bambini; questo non vuol dire calpestarne altri alla base della nostra civiltà. Per questo motivo, dopo le notizie venute fuori negli scorsi giorni, le rettifiche diventano doverose, per quel dovere di cronaca andato ormai perduto:
1) La maestra di Corleone non è stata rinviata a giudizio ma è stata lei stessa a chiedere il rito abbreviato.
2) Il rito abbreviato non equivale al patteggiamento e non è un’ammissione di colpevolezza. Il rito abbreviato è stato chiesto perché un processo lungo anni ed anni non avrebbe senso: i filmati, se valutati nella loro interezza, sono già una prova su cui decidere immediatamente.

lunedì, luglio 16, 2018

Palermo, il 19 luglio video intervista inedita di Fiammetta Borsellino a "No Mafia Memorial"

Fiammetta Borsellino

Anniversario della strage di via D’Amelio - giovedì 19 luglio a Palazzo Gulì - video intervista inedita a Fiammetta Borsellino - Memoria è ricerca della verità. Per la giustizia e per guardare al futuro.
Giovedì 19 luglio dalle 10,00 alle 18,00 nell’atrio di Palazzo Gulì sarà proiettata in continuo la video intervista inedita che Fiammetta Borsellino ha rilasciato in esclusiva a No mafia Memorial. A seguire interventi in video del Sindaco di Palermo Leoluca Orlando e di Umberto Santino, Presidente del Centro Impastato e una video testimonianza di Shumi Dalia Aktar, componente della Consulta delle Culture di Palermo. Dopo il giorno del 26° anniversario della strage di via D’Amelio, l’iniziativa proseguirà con gli stessi orari fino a domenica 22 luglio.

Paolo Borsellino, "Legami di Memoria 2018"


L'ulivo di via d'Amelio: pace, mediterraneo e co-(r)esistenze
h. 21.00
Atrio della Biblioteca comunale 
piazza Casa Professa, Palermo

Interventi:
Eliana Calandra, direttrice Biblioteca Comunale
Enrico Deaglio, giornalista
Asmaa Dwikat, Università di Nablus, Palestina
Ana Elena Altuna, Carovana “Abriendo Fronteras”
Rita Borsellino
Intervento teatrale di 
Gigi Borruso
Dario Frasca 

L'iniziativa, organizzata dall’Arci e dal Centro studi Paolo Borsellino, con il sostegno della Biblioteca comunale di Palermo, è nata nel 1994 come una staffetta poesia e artistica: la prima edizione si è svolta lungo la marcia Capaci - D'Amelio con attori e poeti che interpretavano brani con soste in punti significativi del percorso.

''Paolo Borsellino: pezzi mancanti di una strage annunciata''


Palermo, martedì 17 luglio 2018 ore 20,30 presso l'Atrio della Facoltà di Giurisprudenza (via Maqueda, 172) in occasione dell'anniversario della strage di via d'Amelio avrà luogo la conferenza "Paolo Borsellino: pezzi mancanti di una strage annunciata", organizzato dall'Associazione culturale Falcone e Borsellino in collaborazione con la Rete Universitaria Mediterranea e ContrariaMente.

Corleone. Chitarre e violini contro la mafia

Massimo Pasqua, insegnante
di Massimo Pasqua
A Corleone, a casa nostra, accade anche che si vedano processioni non fatte da persone con abitini e belle statue lignee del settecento, ma processioni di ragazzini che con chitarra, violino o altro si recano a scuola di pomeriggio per le prove di strumento musicale, un piccolo esercito di ottanta ragazzini circa che poco dopo la fine delle lezioni mattutine, rientrano a scuola senza zaini, ma con uno strumento in spalla.
Queste particolari processioni sono avvistabili normalmente due volte la settimana, ma nella fase finale dell’anno scolastico sono quasi giornaliere per prepararsi ai concorsi e ai saggi. Già da qualche tempo la scuola secondaria di primo grado “Giuseppe Vasi” ha istituito i corsi ad indirizzo musicale per chitarra, flauto traverso, pianoforte e violino e in pochi anni quella che sembrava una scommessa a perdere è diventata una realtà solida a cui tanti alunni e famiglie ambiscono.

domenica, luglio 15, 2018

Rete ospedaliera in Sicilia. Salvi i mini-ospedali, tagli ai privati


ANTONIO FRASCHILLA
La giunta Musumeci vara la “rete”. Nelle strutture pubbliche via 89 primari, le case di cura ne perdono uno su due
Un taglio del dieci per cento dei primariati pubblici di Sicilia, tolde di comando ambite e spesso controllate dalla politica più che dal merito. Nella sanità privata il taglio delle “unità funzionali”, omologhe dei primariati, sarà invece del cinquanta per cento. Salvi gli ospedali di Barcellona Pozzo di Gotto, Petralia Sottana e Giarre, che avranno nuovi reparti, un po’ in controtendenza rispetto all’accentramento di reparti ospedalieri come si fa nel resto del Paese. Ma le pressioni politiche lì erano fortissime.

Sintonizzatevi su Radio Corleone 90034

Simonpietro Cortimiglia, operatore socio-assistenziale

A Corleone, a casa nostra, c’è una bella giornata, si sta decisamente bene! La sensazione è quella del Macondo milanese o del Saman trapanese di Mauro Rostagno... un fluido di libertá che vagando in lungo e in largo rigenera corpo e mente! Sono le sei del mattino e siete sintonizzati sulle frequenze di Radio Corleone 90034.

Corleone. Sono Ivana e sono una maestra

Ivana Di Cristina, maestra
Sono Ivana e sono una maestra. A Corleone, a casa nostra è presente “la” Scuola, colei cioè che istruisce, forma, educa. E ci accompagna durante la crescita. A Corleone, a casa nostra è presente “una” Scuola e il suo nome è Istituto Comprensivo Giuseppe Vasi.
A Corleone, a casa nostra sono presente anch’io. La maestra!

Corleone, in ricordo di suor Maria Cira Destro


Suor Maria Cira Destro
Quest’anno ricorre il duecentesimo anniversario della morte della sorella Corleonese, suor Maria Cira Destro, una persona morta in odore di santità.
Nella sua esistenza terrena, si distinse per umiltà, massima religiosità e ubbidienza, a 19 anni, nel 1801, entro nel monastero dell’annuziata (Batia nuova) di Corleone, il 10.10.del 1802, vesti l’abito monacale e dopo un anno di noviziato precisamente il 07.04.1804, prese i voti di professione dell’ordine francescano. Delle sue virtù di taumaturgo e delle doti sopranaturali, vengono riportate nei tanti documenti cartace lasciataci da persone suoi coetanei, in archivio della nostra madre chiesa di san Martino vi sono diverse testimonianze, oggi oggetto di studi, ve ne sono anche nell’ archivio diocesano di Monreale.

Parole di scorta (di Massimo Gramellini)

Walter Veltroni
“Sonia Toni, che fu moglie di Beppe Grillo e resta fervente patriota pentastellare, scrive sui social di avere sorpreso Veltroni al ristorante con la scorta e si domanda: «Chi paga?». Il popolo delle tastiere raccatta parole appuntite e dà inizio alla lapidazione: c’è chi auspica una replica del processo di Norimberga per i fruitori di scorte non autorizzate dalla Salvini & Associati. Il quarto d’ora d’odio è interrotto dalla replica del reprobo. Altri caricherebbero a testa bassa, ma Veltroni non viene mai meno alla sua fama di avverbio e «pacatamente» risponde di non avere la protezione da anni. Chiama la sua accusatrice «cara signora» e le segnala che quelli che lei ha scambiato per uomini della scorta erano normalissimi commensali. 

Schiaffi e umiliazioni in classe a Corleone. La maestra violenta rinviata a giudizioGiornale

Giornale di Sicilia, 14 luglio 2018

LA RECENSIONE. Roberto Alajmo, L'estate del '78


Donatella Marinello
Nel settembre del ‘69 la famiglia Alajmo si trova a Parigi quando la falcata di uno sconosciuto invade per caso  uno scatto fotografico che ritrae i due figli della coppia davanti all’Opéra; le gambe  dell’uomo oscurano del tutto  un  fratello mentre  l’altro, io narrante del romanzo , è solo  appena nascosto dall’irruzione : Chissà se almeno  quel signore  ha fatto in tempo ad arrivare dove correva, si chiede l’autore.
Anche il romanzo di Roberto Alajmo  - L’estate del ‘78 , edito da Sellerio -  stigmatizza una corsa, durata anni, di un figlio verso la madre Elena, scomparsa tre mesi dopo un pomeriggio d’estate quando si incontrano per l’ultima volta; l’autore, tutto preso dagli esami di maturità, rimane  stupito dalla presenza  della donna, la quale vive da tempo da sola, dopo essersi separata dal marito. I due si scambiano un saluto frettoloso e senza troppi fronzoli sentimentali-  né carico di presagi sinistri o di premonizioni - che si rivelerà essere un addio.

venerdì, luglio 13, 2018

Il mito Rosalia più forte dei dubbi di Oxford


AMELIA CRISANTINO
Una biografia permeabile alle correzioni e il caso dell’archeologo inglese che attribuì a una capra le ossa ritrovate e che fu sconfessato. Come avviene per tutte le cose, anche l’identità di Palermo si è modificata nel corso del tempo.
Finita per sempre la mitica età normanno-sveva, per secoli la città ha sognato di tornare a essere al centro di un regno. In nome della libertà, nel corso dell’Ottocento s’è trasformata nella capitale delle rivolte contro il Borbone. Si può dire che ha creato l’Italia assieme a Garibaldi ma è tornata subito a ribellarsi. E rapidamente, in un tempo accelerato, è diventata la città della Conca d’Oro e anche della devastazione urbana, della mafia e dell’antimafia. E ogni volta, quando si cerca il legame le sue tante identità, a venire a galla è il profilo di Rosalia: la fanciulla coronata di rose va oltre il dilemma vero/falso in cui la vorrebbero costringere i perplessi e gli increduli, trova la sua terra promessa in una città che s’identifica nel motto “Viva Palermo e Santa Rosalia”.

Corleone. La bellezza, le sentinelle, il passato

Mario Alfieri, studente universitario
di MARIO ALFIERI
A Corleone, a casa nostra, si respira anche quel "fresco profumo di libertà". E come tutte le emozioni della vita, si percepisce tale profumo perché esiste al contempo il suo esatto opposto, il giogo pesante del compromesso e dell’ambiguità.
Al di là di ogni ragionevole considerazione sul passato più recente che riguarda la nostra Corleone, il peso della cronaca rosé che taluni si sollecitano a proporre è un detonatore dello scarso senso civico, perché ci costringe a parlare di cose che non sono così o non lo sono più, distraendoci dai veri problemi che ci riguardano e che sono molto più comuni di quanto non si pensi.

giovedì, luglio 12, 2018

Disabili: primo giorno di sciopero della fame di Faraone. "Ben svegliato, assessore Razza!"

Davide Faraone
Il senatore del Pd: "Chiedo che venga assicurato subito l’assegno per i non autosufficienti fino ad aprile 2018, che venga immediatamente predisposto il nuovo decreto del presidente della Regione che regoli i criteri e le modalità di accesso all’assegno da maggio in poi e, infine, che vengano subito destinati i 40 milioni di euro già stanziati per i disabili gravi e chiusi in un cassetto".
PALERMO, 12 LUG. - “Da mezzanotte ho iniziato lo sciopero della fame, una decisione combattuta. E’ la prima volta, da quando faccio politica, che pratico questo metodo di dialogo nonviolento, ma non c’era altra strada visto la situazione di grande sofferenza di migliaia di disabili gravi e gravissimi della Sicilia.

L'Italia che funziona. Nel tunnel di Linate: 12 metri sotto la strada. Ora Milano è più vicina

La M4 Milano-Linate

PIERO COLAPRICO
Viaggio nella metropolitana che unirà la città all’aeroporto. Quindici chilometri e 21 fermate. L’intera tratta sarà pronta nell’estate 2023
MILANO - La stazione metro di Linate? Adesso esiste. Anche i tunnel sono pronti. Le rotaie già posate. Sui gradini che portano in superficie, c’è persino il posto per il corrimano.
Da meno dodici metri sotto il livello della strada vediamo per la prima volta, dopo due chilometri e 800 metri di gallerie, la lama gialla del sole d’estate. Tanto eravamo abituati al rumore dell’aria pompata nei cunicoli, e alla cadenza ipnotica dei fari, che a non sembrare naturale per un attimo sono loro, la luce e il cielo.

Palermo. Il futurismo di Pippo Rizzo a villa Zito

Pippo Rizzo, manifesto futurista

Mostra opere artista apre il 12 luglio a Palermo
(ANSA) - PALERMO, 9 LUG - Settanta lavori tra dipinti, disegni, oggetti d'arte applicata, mobili e documenti: è la mostra sulla produzione artistica di Pippo Rizzo e della straordinaria esperienza del Movimento futurista in Sicilia, che si inaugurerà a villa Zito a Palermo il 12 luglio alle 19. "L'idea curatoriale - dicono Giulia Gueci e Sergio Troisi curatori della mostra - è quella di raccontare il percorso fatto da Rizzo all'indomani del suo primo e cruciale soggiorno romano (1919/1921), durante il quale conobbe Balla, Depero, Bragaglia e gli altri, fino agli ultimi anni del decennio, in cui appare evidente l'emergere di una sensibilità diversa, già intrisa delle suggestioni connesse al movimento del Novecento. In particolare si vuole restituire l'atmosfera culturale di quegli anni, mettendo in luce l'importante contributo dato nell'ambito delle arti applicate".

Corleone. La “rivoluzione” in cammino

Giuseppe Alfieri, avvocato ed ambientalista, presidente del circolo
"Le Due Rocche" Legambiente Corleone

di GIUSEPPE ALFIERI
A Corleone, a casa nostra, da poco più di un anno la gente ha iniziato a camminare. Non mi fraintendete, non è che abbiamo imparato soltanto adesso ad usare le gambe!
Certo, l’immagine del corleonese “tipo” che avete voi del Continente è quella degli anziani con la coppola seduti sulle panchine davanti la villa; non è colpa vostra, è l’immagine che vi hanno sempre trasmesso di noi.

mercoledì, luglio 11, 2018

Corleone. In carcere ma liberi

Fra Pio Maria, servo generale dell'Eremo
di San Bernardo a Corleone
di FRA PIO MARIA
A Corleone, a casa nostra c’è un luogo che incuriosisce chi viene per la prima volta. E’ certamente il “castello sottano” o “Eremo san Bernardo”, ex carcere mandamentale e, da ormai più di 40 anni, sede dei Frati Minori Rinnovati per cui fa da casa di noviziato e curia generale.
Tutti i frati vi devono trascorrere almeno un anno (e anche di più) all’inizio della loro formazione religiosa. È un punto di passaggio obbligato, una “porta stretta” per vagliare la vocazione dei novizi. Come curia generale, l’eremo è il centro istituzionale della nostra piccola famiglia religiosa: i Frati Minori Rinnovati, fondati nel non troppo lontano 1972 da fra Tommaso di Gesù e altri 5 confratelli. Ogni 4 anni i frati capitolari provenienti dalle 8 fraternità sparse nel mondo si riuniscono a Corleone per il Capitolo generale e, una volta ancora, il “castello” o “roccione” diventa il punto di ritrovo obbligato per i frati italiani, colombiani e tanzaniani. L’eremo è posto sotto la protezione di san Bernardo da Corleone, santo cappuccino nato a Corleone. Lui, la migliore spada di Sicilia, si convertì al Signore in seguito ad un duello da cui era uscito vittorioso, ma si rese conto che una tale vittoria a spese della carità era in realtà una sconfitta. Ebbene questo capovolgimento dei valori mondani esprime bene la vita dei frati del castello.

Lo sbarco in Sicilia del 10 luglio 1943: il giorno che cambiò la Storia

La flotta anglo-americana

SALVATORE LUPO 
MANOELA PATTI
Il 10 luglio di 75 anni fa l’operazione Husky 1.400 navi, 150mila uomini: cominciò la liberazione dell’Europa. La ricostruzione di quelle ore memorabili
All’alba del 10 luglio 1943 gli alleati sbarcano in Sicilia dando inizio all’invasione dell’Europa. I britannici dell’VIII Armata di Montgomery si riversano sulle spiagge della costa sud-orientale, mentre gli americani della VII Armata di Patton puntano sul litorale sud-occidentale, fra Gela e Licata. Le navi sono 1400, gli aerei e i mezzi da sbarco migliaia, gli uomini 150 000. Chi vede approdare questa grande armata sulle coste della Sicilia ha l’impressione visiva, spaventosa e affascinante, di una forza irresistibile.

Intervista ad Emanuele Macaluso: “Dalla Liberazione a Comiso, il secolo Usa visto dall’isola”

Mezzi militari americani nella base di Comiso negli anni '80

EMANUELE LAURIA
Ha vissuto i bombardamenti americani a Caltanissetta e comiziato davanti agli alleati pronti a spedirlo in Africa per eversione. Dal Dopoguerra fino ai missili a Comiso, Emanuele Macaiuso, 94 anni, già dirigente della Cgil e del Pei, ex direttore dell’Unità e del Riformista, è stato testimone d’eccezione di quel pezzo di storia della Sicilia indissolubilmente legata al governo a stelle e strisce.
Macaluso, cosa le rimane dei giorni dello sbarco a Gela?
«Ricordo il bombardamento aereo da parte degli alleati a Caltanissetta, il giorno primo dell’approdo a Gela. Ero a casa di amici, scappai per cercare di ripararmi, ma non c’erano ricoveri. Vidi tanti morti, per strada, quel giorno. La cosa più orribile capitò al mio compagno Michele Calà».

martedì, luglio 10, 2018

Corleone. L’agonia di un ponte come specchio della crisi di una Comunità

Il Ponte S. Marco a marzo dell'800

di CALOGERO RIDULFO
Il 6 settembre del 1325 l’Università di Corleone, costituita dalle persone più rappresentative di questa terra, si riunivano nella chiesa di san Martino, loro sede ufficiale, per decidere e deliberare sulla realizzazione di un’opera infrastrutturale strategica per lo sviluppo di Corleone, che le avrebbe consentito di aprirsi al mondo esterno: il ponte di san Marco. Nel momento di massima espansione demografica, in questa fase Corleone era il quarto o quinto centro abitato più grande di Sicilia, la sua classe dirigente decideva di porre in essere un snodo cruciale per superare l’isolamento dal quale la naturale conformazione del suolo l’aveva condannata, limitando le sue potenzialità nel momento in cui iniziavano a svilupparsi intensi traffici commerciali con importanti luoghi come Caltabellotta, Sciacca, Trapani, Monte san Giuliano.

"Salvatore Giuliano, uomo d'onore". Alla Bottega di Libera il libro di Petrotta


VENERDI' 13 LUGLIO, alle 17,30, alla Bottega di Libera a PALERMO, si presenta il saggio di Francesco Petrotta, “Salvatore Giuliano, uomo d’onore. Nuove ipotesi sulla strage di Portella della Ginestra” (Edizioni La Zisa). 
Salvatore Giuliano era semplicemente un bandito oppure un eroe che lottava per l’Indipendenza della Sicilia? Era assoldato dai servizi segreti degli Stati Uniti d’America o apparteneva alle formazioni clandestine neofasciste? Aveva stretti rapporti con la mafia o lui stesso era un uomo di Cosa Nostra? E ancora: non tutti ritengono Salvatore Giuliano esecutore della strage di Portella della Ginestra, ma se una parte degli storici asserisce che con essa si tentò di fermare il primo movimento antimafia di massa, un’altra parte sostiene che gettò le condizioni in Italia per un golpe anticomunista. Numerosi gli interrogativi che avvolgono questo fatto storico e che ancora oggi alimenta dibattiti e crea miti popolari.
Insieme all’autore interverranno: Dino Paternostro (responsabile dipartimento Legalità Cgil Palermo), Ettore De Conciliis (pittore), Aurelio Pes (drammaturgo), Rosario Mangiameli (storico) e Vittorio Teresi (magistrato). Modera l’incontro il giornalista Rino Giacalone (Libera Informazione).

La falsa antimafia: arrestato il gran maestro di loggia massonica Corrado Labisi

Corrado Labisi

Arrestato Corrado Labisi, gran maestro di loggia massonica e promotore del premio antimafia “Livatino-Saetta-Costa”, intitolato ai magistrati uccisi da cosa nostra. 
La direzione investigativa antimafia della Procura di Catania ha arrestato questa mattina il noto massone Corrado Labisi, titolare dell’istituto Lucia Mangano di Sant’Agata Li Battiati che svolge attività di riabilitazione e integrazione di soggetti disabili. Nel premio di sua invenzione, intitolato ai magistrati uccisi dalla mafia, ogni anno premiati giudici, esponenti delle forze dell’ordine e delle istituzioni.

Corleone. I fuochi della mia città

Don Luca Leone, sacerdote
di DON LUCA LEONE
A Corleone, a casa nostra, ci sono segni di speranza tra le nuove generazioni. Quelle accusate di vivere a rimorchio di scelte fatte da altri prima di loro, quelle che non avrebbero gli ideali e i valori di una volta, che non seguono neppure le ideologie, giuste o sbagliate che furono, dei loro padri.
Vorrei usare le immagini evangeliche del lievito e del sale per narrarvi cosa sta accadendo a casa nostra, dove il nuovo emerge dall’apparente immobilismo e dalla staticità di un recente e deludente passato marchiato a fuoco.