
lunedì, novembre 30, 2009
Camporeale. Nasce "L'incontro", il giornale del territorio aderente al circuito di "Libera"

Saranno presentati a Bruxelles i risultati raggiunti dal Consorzio "Sviluppo e Legalità"

Don Ciotti: "Il ponte? Unirà due cosche!"

"Figlio mio, lascia questo Paese"

SCUOLA & GIOVANI.
LA LETTERA. Il direttore generale della Luiss:
"Avremmo voluto che l'Italia fosse diversa e abbiamo fallito". Riproponiamo ai lettori questa lettera di Pier Luigi Celli, uscita su "La Repubblica", che tanti padri (onesti) sarebbero tentati di scrivere ai loro figli
Figlio mio, stai per finire la tua Università; sei stato bravo. Non ho rimproveri da farti. Finisci in tempo e bene: molto più di quello che tua madre e io ci aspettassimo. È per questo che ti parlo con amarezza, pensando a quello che ora ti aspetta. LEGGI TUTTO
Sicilia. "L'assessore agevola i privati". I sindacati accusano l'assessore Massimo Russo

venerdì, novembre 27, 2009
Corleone. Una delegazione di studenti a Bruxelles, visiterà le principali istituzioni dell’UE

Ecco i nomi degli alunni in partenza:
Scuola “Don Giovanni Colletto”: Katia Di Natale, Rosario Di Corte, Marco Fontana, Paola Tufanio, Rosamaria Cammarata, Serena Mirabile, Irene Contorno, Francesca Di Chiara, Anna Maria La Sala, Antonino Bianchino, Pasquale Marino, Irene Viola, Stefano Rizzo, Leandro Di Sclafani, Federico Palermo, Vincenzo Milazzo, Antonina Comparetto (docente), Massimiliano Purpura (docente).
Scuola “Don Calogero di Vincenti”: Francesco Maria Canzoneri, Nicoletta Gennaro, Giorgio Mutolo, Ciro Rao, Leoluca Gerardo Trombaturi, Tommasa Compagno (docente).
Mafia, perché i pentiti accusano Berlusconi?

Ad una svolta l'indagine di Firenze sulle stragi del 1993. Il nome del presidente del Consiglio nei verbali degli uomini della cosca di Brancaccio
NELL'INCHIESTA sui mandanti delle stragi del 1993 estranei a Cosa Nostra entrano Autore 1 e Autore 2. Gli ultimi interrogatori della procura di Firenze hanno una particolarità. Tecnica, ma comprensibilissima. I primi testimoni sono stati ascoltati in un'inchiesta a "modello 44", "notizie di reato relative a ignoti". Gli ultimi, a "modello 21", dunque "a carico di noti". LEGGI TUTTO
Corleone. Sul "NO" alla vendita dei beni confiscati il presidente del consiglio comunale perde "colpevolmente" tempo

Si è assunta una gravissima responsabilità il presidente del consiglio comunale di Corleone, Mario Lanza. Con la sua scelta di non inserire all'ordine del giorno della seduta di lunedì prossimo le due mozioni presentate da chi scrive e dal Pdl per dire NO alla possibilità di vendere i beni confiscati alle mafie, sta rischiando di incrinare l'unità che sull'argomento si era registrata tra tutte le forze politiche. Il prossimo 30 novembre, infatti, il consiglio discuterà soltanto dell'opportunità di tenere una seduta straordinaria nella sede di un bene confiscato (l'ex masseria di Totò Riina, in contrada "Drago", adesso trasformata in agriturismo e assegnata alla coop "Pio La Torre"), dove approvare le mozioni. Buono l'intento: dare visibilità all'evento. Pessima la scelta di non averne parlato preventivamente con i presentatori delle mozioni. Se fossi stato consultato preventivamente, avrei certamente concordato sulla scelta di tenere la seduta in un bene confiscato, ma avrei anche spinto sulla necessità di far presto. Come? Evitando il passaggio (inutile) della seduta del consiglio per decidere di riunirsi nel bene confiscato (in base al regolamento, poteva deciderlo direttamente il presidente Lanza, magari sentendo i capi-gruppo), e convocandolo in sessione straordinaria in 24 ore. Invece, la scelta effettuata dal presidente Lanza (e da altri strateghi del Pdl?) allunga maledettamente i tempi, col rischio che nel frattempo la Camera approvi la norma "incriminata" della legge finanziaria. E viola il regolamento dei lavori consiliari, in base al quale gli ordini del giorno e le mozioni vanno inseriti tra gli argomenti da trattare nella prima seduta dopo la loro presentazione. Ma il confronto democratico, il rispetto delle minoranze e l'osservanza delle regole per il presidente Lanza e i "suoi" consiglieri sono un optional...
giovedì, novembre 26, 2009
C'era una volta... e c'è ancora adesso!

C'era una volta Bernardino Verro, sindaco di Corleone nei primi '900, che organizzò i contadini perché riteneva che fosse un'ingiustizia che loro dovessero solamente coltivare le terre dei grandi latifondisti mafiosi in cambio di un tozzo di pane. Con quei contadini, Bernardino Verro costruì la prima casa del popolo di Corleone. Ogni notte ciascuno di loro trasportava un balatòne, col mulo. Quella diventò la sede della prima cooperativa agricola corleonese. Bernardino Verro fu ucciso a Corleone il 3 novembre 1915... LEGGI TUTTO
Il presidente della Provincia di Firenze: "La vendita dei beni confiscati alle mafie può diventare riciclaggio legalizzato"

mercoledì, novembre 25, 2009
Sicilia. La rivolta dei sindaci, delle associazioni e dei cittadini per l'acqua pubblica

CHIUSA SCLAFANI (Palermo). La preside non espone il crocifisso il sindaco è pronto a multarla

Palermo - Cinquecento euro di multa perché manca il crocifisso nel suo ufficio. E´ quello che rischia la preside dell´istituto comprensivo Reina di Chiusa Sclafani, dopo il blitz della polizia municipale di ieri mattina. Tutto inizia venerdì scorso, quando il sindaco del paese Francesco Di Giorgio (Pdl) fa notificare alla preside dell´istituto, Francesca Accardo, un insolito provvedimento in netta contrapposizione con la recente sentenza della Corte suprema di Strasburgo. Il sindaco ordina di «mantenere il crocifisso nelle aule scolastiche e negli uffici pubblici del comune di Chiusa Sclafani, come espressione dei fondamentali valori civili e culturali dello Stato italiano». LEGGI TUTTO
L'Assessorato alla Famiglia ha approvato il piano di zona del Distretto D40 di Corleone: il primo in Sicilia

Approvato dall’assessorato regionale della Famiglia il Piano di Zona del Distretto socio-sanitario D40 per il triennio 2010-2012. Saranno realizzati 4 progetti per una spesa complessiva di 200.000 euro. Del Distretto fanno parte oltre a Corleone i comuni di Bisacquino, Campofiorito, Chiusa Sclafani, Contessa Entellina, Giuliana e Roccamena. «E’ il primo Piano di Zona approvato in Sicilia - afferma con grande soddisfazione Pio Siragusa presidente del Comitato dei Sindaci -. Ci siamo adoperati affinché questo strumento di programmazione possa dare risposte concrete alle fasce sociali più deboli; puntando non soltanto a garantire i servizi di base (assistenza a domicilio agli anziani e ai disabili, servizi in favore dei minori), ma anche all’integrazione delle persone che vivono situazioni di marginalità sociale (disoccupati, vedove, ragazze madri, ex detenuti). LEGGI TUTTO
Corleone. La Fondazione "Badami" ha consegnato 10 borse di studio ad alunni meritevoli
Consegnate dieci borse di studio intitolate ad Angelo Badami, che morendo nel 1998 ha lasciato 560.000 euro, un miliardo delle vecchie lire, per costituire una fondazione che ha come finalità quella di dare sostegno economico ai ragazzi corleonesi meritevoli che vogliono progredire negli studi. Era il 28 novembre del 1998 quando il cuore di Angelo Badami smise di battere ponendo fine alla sua parentesi terrena. Angelo era nato a Corleone il 23 maggio del 1923. La madre Vincenzina Inganni era casalinga, il padre Leonardo Badami era maestro delle elementari. Oltre ad Angelo la famiglia era composta da tre sorelle: Lucia, Angelina, e Maria e dal fratello Vincenzo. La loro abitazione è ancora in Via Misericordia al civico numero 9, in pieno centro storico nel quartiere di Sant’Elena. LEGGI TUTTO
Corleone, partono i lavori del nuovo parcheggio

Nella foto (Di Carlo) il momento della consegna dei lavori: da sinistra il capo cantiere dell’impresa appaltatrice Michele Ingrassellino, l’assessore Stefano Gambino, il sindaco Nino Iannazzo, Carlo Vintaloro ed il consigliere comunale Giuseppe Nicosia.
lunedì, novembre 23, 2009
Per il sindaco Iannazzo, Corleone è diventato il paese delle meraviglie. Peccato che lui non sia... Alice!

Insomma, “una città (come la famosa isola) che non c’è”. Iannazzo e i suoi hanno rappresentato una città che esiste solo nella loro fantasia. Camminando per le strade (spesso sporche e intasate da un traffico caotico), s’incontrano tanti giovani disoccupati, tanti emigrati che sono tornati da Reggio Emilia, da Torino o dalla Germania, perché nemmeno lì c’è più lavoro. Si vedono i cassonetti stracolmi d’immondizia, la raccolta differenziata ferma allo o,00%, le bollette salate dell’acqua svenduta ad APS in cambio di qualche “piatto di lenticchie” (leggi “assunzioni clientelari di amici e parenti). Si vede la villa comunale nell’abbandono, il parco della rimembranza ogni anno più spelacchiato, le strade piene di scaffe e buche, il caseificio e il mercato ortofrutticolo mai messi in funzione, i beni comunali abbandonati o “regalati” ai privati. Per non parlare dei finanziamenti perduti: quelli per la ristrutturazione del monastero della Maddalena, dove doveva sorgere il Commissariato di Polizia, una parte di quelli per la messa in sicurezza e la ristrutturazione del vecchio ospedale dei Bianchi, quelli per il rifacimento di Corso dei Mille, piazza Falcone e Borsellino e via Bentivegna. Sindaco, deve uscire di più dal “Palazzo” e stare in mezzo alla gente: solo così potrà comprendere i problemi dei cittadini. Altrimenti, avrà sempre di più la sensibilità della regina di Francia Maria Antonietta, quella che diceva: “Se il popolo non ha più pane, che mangi le brioches!”. (d.p.)
LA LETTERA. Biagio Cutropia: "Corleone è sofferente..."
CI SCRIVONO. Il Presidente dell'Avis: "Dal mese di aprile il Policlinico non ci paga i rimborsi. Così saremo costretti a sospendere l'attività"

In qualità di Presidente Provinciale dell’Avis di Palermo, mi corre l’obbligo, dopo la sollecitazione (pubblicata dalla carta stampata e dai social network), della sezione Avis comunale di Corleone alla raccolta di sangue, dal tema “io dono, tu doni, noi salviamo” in favore di Antonino Gennusa coinvolto in un grave incidente stradale, di fornire, seppur brevemente, i risultati dell’attività svolta. I dati della raccolta sono significativi: nr. 39 unità conferite e nr. 22 richieste di adesione in qualità di socio, alla struttura associativa, tramite l’esame di pre-donazione. Tale risultato di solidarietà verso il prossimo bisognoso è stato ottenuto grazie all’infaticabile lavoro dello staff dirigenziale locale, dalla preziosa ed insostituibile presenza del personale sanitario, ma, fondamentalmente, dalla incondizionata disponibilità dei donatori, i quali pazientemente hanno aspettato il momento per compiere il nobile gesto di altruismo. Con semplicità esprimo a tutti il mio più vivo, sentito e sincero ringraziamento. LEGGI TUTTO
* presidente provinciale Avis
* presidente provinciale Avis
Da gennaio, in Sicilia, la più grande fabbrica di pannelli fotovoltaici in thin film di silicio

Produrrà i pannelli, da 6 metri quadri ciascuno, per le centrali fotovoltaiche progettate dalla Moncada in Sicilia. Sotto gli impianti saranno ospitati allevamenti biologici di polli, dal cui concime sarà ricavata altra energia. Uno di questi impianti, da 7 Mw, sta già sorgendo a livello sperimentale, all’interno di una delle fattorie eoliche del gruppo siciliano. Il principale ruolo del sito produttivo ipertecnologico sarà, nell’ambito del mercato delle energie alternative, quello di rendere nel tempo il fotovoltaico più conveniente rispetto all’eolico. LEGGI TUTTO
Rita Borsellino sulla possibilità di vendere i beni confiscati alla mafia: "Così si vanifica il lavoro fin qui fatto e si agevola la mafia"

Palermo. Oltre 100 Comuni contro la privatizzazione dell'acqua: sit in davanti Ars

Asta simbolica dei beni confiscati alle mafie

"Vendere i beni è un errore"
LEGGI L'INTERVISTA A CARLO LUCARELLI
domenica, novembre 22, 2009
Nel Sud d’Italia sono cinque le cooperative modello che lavorano sui terreni confiscati alle mafie

Mobilitazione bipartisan. Rivolta degli enti locali contro l'emendamento che consente di vendere i beni confiscati

Dalla CGIL netta contrarietà all'emendamento che consente la vendita dei beni confiscati alle mafie

Calcio dilettanti. Il Corleone batte il Pallavicino

POLISPORTIVA CORLEONE: Mancuso, Orlando, Napoli, Passiglia, Passamonte, Sciarrino, Di Palermo (37’s.t. Ambla), Bona, Tarantino (34’ s.t. Pedà), Cane (32’ s.t. Lipari), Verardo.
ASD. PALLAVICNO: Russo, Mazzone, Battagli, Vitale, Artisi (36’ s.t. Catalano), Collura, Costa (21’ s.t. Salerno), Guttilla, ( 1’ s.t. Di Fede), Rausa, Annaloro, La Sala.
ARBITRO: signor Di Maria di Caltanissetta.
RETI: 2’ 1° t . Cane – 11’ 1° t. Napoli – 33’ 1°t. Verardo – 38’ 1.t Rausa – 19’ s.t. Costa – 31’ s.t. Verardo.
Corleone: Vittoria netta del Corleone che consolida la sua posizione nei piani alti della classifica. Molti gol e poco gioco da parte dei giallo-rossi, che già al secondo minuto andavano in vantaggio su calcio di rigore battuto da Totò Cane. Nove minuti e raddoppiava Napoli che di testa, su un calcio piazzato di Bona, batteva Russo in uscita. La terza rete al 33’ portava la firma di Verardo. Si svegliava il Pallavicino ed al 38’ con Rausa, accorciava le distanze.Nella ripresa entrava Di Fede al posto di Guttilla infortunato ed il Pallavicino riapriva la partita: Era il 19’ quando Collura serviva Costa che batteva Mancuso. Non ci stavano i giallo-rossi ed al 21’ chiudevano la partita con l’ottimo Verardo che risolveva in rete una mischia davanti a Russo. Bella la gara di Passiglia e la sua intesa con Napoli e Sciarrino. Migliore in campo per i palermitani Annaloro ottima la sua visione di gioco e l’intesa con i compagni. Per Giovanni Stancampiano allenatore del palermitani nella situazione di classifica del Pallavicino stanno pesando le due sconfitte casalinghe subite con l’Aragona e con la Real Unione.
Cosmo Di Carlo
NELLA FOTO: Il presidente Gulotta
Da questa settimana, le partite di calcio della Polisportiva Corleone sul canale 840 di Sky
Corleone (*co.di.*) Tutte le partite in casa del Corleone, che milita nel girone H del campionato di calcio di prima categoria dilettanti, grazie ad un accordo tra il presidente della società Gabriele Gulotta e lo sponsor “Porte ed Infissi Listi”, verranno trasmesse sulla piattaforma di SKY da “In TV canale 840”, tutti i venerdì alle ore 09,00 con replica alle ore 10,30 . La domenica sarà possibile rivedere la partita sul sito http://www.newsporttv.com/. Dal mercoledì successivo alla gara l’incontro andrà in replica sul web, tutti i giorni della settimana. Oltre che per la squadra di casa, allenata da Tanino Crapisi, l’importante accordo darà visibilità a tutte le altre squadre del girone H. Le riprese saranno effettuate da una troupe specializzata e commentate in diretta da un giornalista, a partire dall’incontro che il Corleone ha disputato sabato pomeriggio al Santa Lucia contro i palermitani del Pallavicino. “E’ una iniziativa che dedichiamo all’imprenditore Pippo Pollara ed a Gianfranco Provenzano, presidente emerito della Lega Calcio Dilettanti Sicilia, entrambi corleonesi, recentemente scomparsi – ha dichiarato Gabriele Gulotta – un modo per rendere loro concreto omaggio”.
Cosmo Di Carlo
Cosmo Di Carlo
Ciancimino jr consegna ai magistratii "pizzini" scritti al padre da Provenzano

(La Repubblica, 21 novembre 2009)
L'Italia dei Valori fa «campagna acquisti»...

Daniele Ditta
La Sicilia, 22.11.09
La «meglio gioventù» contro Cosa nostra

A Calatafimi i ragazzi sostengono la polizia e insultano il boss Mimmo Raccuglia"Altri latitanti mafiosi, in passato, si sono nascosti nelle campagne limitrofe al nostro paese e, in verità, non hanno fatto scalpore. Oggi, sapere che un latitante te lo puoi trovare vicino di casa, ci turba, incute una certa paura”. Così Giuliana Doria, ventiduenne volontaria del presidio di Libera a Calatafimi, racconta quello che è avvenuto dopo la cattura del boss Raccuglia, a Calatafimi Segesta, il 15 novembre scorso. LEGGI TUTTO
LA LETTERA. Il giovane falco "Peppino"...

Ugo Mellone
Ph.D. student (becario FPU)
University of Alicante - SPAIN
giovedì, novembre 19, 2009
Dino Paternostro e Salvatore Orlando (Pd), consiglieri comunali di Corleone e Palermo: “No alla vendita dei beni confiscati alle mafie!"

L’iniziativa è di due esponenti del Partito Democratico Salvatore Orlando, consigliere comunale a Palermo e Dino Paternostro, consigliere comunale a Corleone, che hanno presentato nelle rispettive assemblee elettive un ordine del giorno con cui si esprime “la forte preoccupazione per l’introduzione di questa norma, che diventerebbe fonte di assoluta incertezza nell’utilizzo dei beni confiscati, ed elemento di indebolimento nella lotta alla criminalità organizzata”. LEGGI TUTTO
Leggi il testo dell'Ordine del Giorno
Anche Corleone-Dialogos contro la vendita
dei beni confiscati alle mafie. LEGGI IL COMUNICATO
Corleone. Il sindaco Iannazzo scrive a Fini: «La vendita dei beni confiscati alle mafie indebolirebbe sensibilmente l’azione dello Stato»
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CORLEONE. il Rally Conca d’Oro nel massimo campionato italiano: unica tappa del Sud

19 novembre 2009
Indagine esplosiva

I pm pronti a riaprire l'inchiesta sul premier per le stragi. Mentre altri boss potrebbero parlare. E provocare un terremoto politico
Le rivelazioni del mafioso Gaspare Spatuzza possono portare ad una nuova inchiesta di mafia a Firenze e Caltanissetta che coinvolgerebbe il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il suo amico Marcello Dell'Utri. Il neo pentito racconta pure nuovi risvolti giudiziari su un alto esponente politico del Pdl che in passato avrebbe incontrato i boss Giuseppe e Filippo Graviano, perché accompagnava alcuni imprenditori che erano loro prestanome. Pesano le affermazioni di Spatuzza su mafia e politica e i riscontri investigativi rischiano di condizionare il panorama politico italiano. LEGGI TUTTO
"Al sindaco leghista i crocefissi neri"

CATANIA - Salvatore Resca, vice parroco della chiesa dei Santi Pietro e Paolo e anima dell'associazione Cittainsieme di Catania, offre al sindaco e alla giunta leghista di Coccaglio (Brescia) dei crocefissi con il Cristo in pelle nera da esporre nelle aula scolastica e negli uffici pubblici. La proposta provocatoria è contenuta in una lettera aperta del vice parroco in seguito all'annuncio da parte del comune del Bresciano "dell'operazione 'White Christmas' (Bianco Natale), consistente nel cacciare dal territorio comunale tutte le persone straniere non in regola prima del 25 dicembre prossimo". "Al sindaco e alla giunta leghista - si legge, tra l'altro, nella missiva firmata da padre Resca - chiediamo se nelle scuole e negli uffici pubblici dello stesso comune sia appeso ed esposto il Crocifisso. In caso contrario, essendo in possesso di crocifissi col Cristo in pelle nera, siamo disposti a fornirne, a prezzi di concorrenza, un quantitativo adeguato".
La Sicilia, 19/11/2009
Sciascia raccontato da Camilleri

CATANIA - La politica che assume un valore letterario, i fatti della storia interpretati ed analizzati dal genio di un grande scrittore. Una raffinata combinazione nata dall’impegno politico di Leonardo Sciascia, che accanto alla sua attività di intellettuale, di scrittore, saggista e romanziere, direttore editoriale e pensatore, coltivò la passione civica. Sì, perché questa era la sua dimensione etica e culturale, un intellettuale impegnato, non chiuso in una torre d’avorio. A 20 anni dalla scomparsa, l’attività politica dello scrittore di Racalmuto torna d’attualità, perché Andrea Camilleri ha raccolto in un libro edito da Bompiani, le interpellanze parlamentari di Sciascia, presentate dalle file del partito radicale, tra il 15 dicembre 1979 e il 31 gennaio 1983. La fase della sua presenza nel Parlamento nazionale. Periodo che coincide con uno dei momenti più difficili della storia d’Italia. E del quale nelle interrogazioni di Sciascia, vengono fuori con lucidità critica alcuni dei nodi cruciali. E’ un libro che racconta Sciascia da una angolazione diversa, non quella della critica letteraria, della storia della cultura, ma dall’ottica dello scrittore che si fa politico, intendendo la politica come ideale di eguaglianza democratica e come strumento autentico di democrazia. Vi è nel testo la visione cultural-politica di Sciascia, la sua volontà di applicare la dimensione critica al mondo che lo circondava, per capire e per far capire. Vi è la sua visione della politica e della cultura, come divulgazione democratica, come possibilità di fornire gli strumenti di comprensione a tutti. E’ una storia di passione politica e culturale, e di libertà. Le interpellanze parlamentari di Sciascia parlano di problemi storici dell’Italia, di questioni contraddittorie e spesso irrisolte, e sono attuali, ancora decisamente attuali.
La Sicilia, 19.11.09
La povertà dei ragazzi del Sud nei "Malavoglia" del regista siciliano Pasquale Scimeca

ROMA - Sono iniziate le riprese del film 'Malavoglia' diretto da Pasquale Scimeca e tratto dall'omonimo romanzo di Giovanni Verga. Il film verrà interamente girato in provincia di Siracusa, nei comuni di Pachino e Portopalo di Capo Passero. Le riprese del film, dichiarato di interesse culturale nazionale, sono cominciate esattamente tre giorni fa e si concluderanno il 24 dicembre 2009, dopo sei settimane di lavorazione. La sceneggiatura è scritta da Pasquale Scimeca, Nennella Buonaiuto, Tonino Guerra, su soggetto di Scimeca, liberamente tratto dal romanzo di Verga. Tra gli interpreti principali Antonio Ciurca, Omar Noto e Vincenzo Albanese, già visti in Rosso malpelo dello stesso regista. "Fare un film tratto da uno dei romanzi più belli e importanti della letteratura europea, dal quale Luchino Visconti ha già fatto uno dei capolavori della storia del cinema (La terra trema) - dice il regista -, è una sfida da far tremare i polsi. Ma il mio approccio è diverso. Non si tratta di rifare il 'neorealismo', ma tentare una lettura verghiana in chiave tragica, dove leggere la realtà del nostro tempo, soprattutto quella dei ragazzi del Sud, poveri e privati di qualsiasi riferimento ideale, sperduti in questa immensa periferia urbana che sono diventati i nostri territori, compresi i borghi marinari, è un dovere che l'arte e gli intellettuali dovrebbero tornare ad assumersi".
19/11/2009
FOTO: Pasquale Scimeca
"Parentopoli" all'Istituto Case Popolari di Palermo? Interrogazione all'Ars di Faraone (Pd)

Palermo: Terminelli (Pd): "Dopo denuncia a Cammarata per skipper, le dimissioni sono l'unica strada possibile"

19 novembre 2009
(Nella foto: il sindaco Cammarata)
L'arresto di Raccuglia. Si stringe il cerchio sui favoreggiatori del boss

PALERMO - Prima di spostarsi nel covo di via Cabasino, dove è stato arrestato, il boss latitante Domenico Raccuglia si sarebbe nascosto in un baglio in contrada Pantano, sempre a Calatafimi. Un casolare immerso nella campagna, con una dozzina di stanze, diverse finestre e sentieri attraverso cui tentare la fuga. Il baglio, o mannara come lo chiamano nel Trapanese, è di proprietà di un parente di Benedetto Calamusa, uno dei due favoreggiatori del capomafia di Altofonte. Un parente con precedenti per mafia la cui posizione è attualmente al vaglio degli inquirenti. I poliziotti della Squadra mobile di Palermo e dello Sco, il Servizio centrale operativo, da giorni tenevano sotto osservazione la casa di campagna. Raccuglia avrebbe commesso un errore fatale: quello di mantenere intatta la rete dei postini che si occupavano di smistare e ricevere la sua corrispondenza. Tutti uomini di Calatafimi e Camporeale, nel trapanese. Il latitante aveva capito di essere braccato, e per questo motivo si sarebbe trasferito in paese. Sono antichi i rapporti fra il boss di Altofonte e il gruppo. Già il pentito Giovanni Brusca aveva raccontato di summit e incontri, datati 1997, nella zona di Castellammare alla presenza di Mimmo Raccuglia. A fine ottobre i carabinieri del nucleo investigativo di Palermo avevano perquisito anche la casa della moglie del boss, in Corso Piano Renda, ad Altofonte. Nel piede di un letto avevano trovato 12 mila euro in contanti. Il gip di Trapani Massimo Corleo si è riservato la decisione sulla convalida dell'arresto del boss Domenico Raccuglia, finito in manette domenica, dopo 13 ani di latitanza. Il magistrato scioglierà la riserva domani, decidendo contestualmente anche sull'eventuale misura cautelare da adottare nei confronti del capomafia. Sempre alla prossima udienza, il gip si dichiarerà incompetente, visto che al reato di detenzione illegale di armi, che ha motivato l'arresto in flagranza, è stata aggiunta l'aggravante del favoreggiamento alla mafia, che fa passare la competenza alla Dda e all'ufficio del gip di Palermo. Come aveva fatto ieri davanti al giudice del capoluogo siciliano, anche davanti al magistrato di Trapani, Mimmo Raccuglia si è avvalso della facoltà di non rispondere. Una volta trasmesso il fascicolo a Palermo, i pm della Dda hanno 20 giorni per chiedere la rinnovazione della misura cautelare.
18/11/2009
Il pm De Lucia: "Pizzini sempre più rischiosi"
PALERMO - Per il pm della Dna Maurizio De Lucia "comunicare con i pizzini è sempre più rischioso. Il caso del boss Raccuglia ne è l'ennesima dimostrazione. E' la terza volta che proprio la rete dei bigliettini porta gli investigatori sulle tracce dei latitanti: non dimentichiamo che sono stati i 'postini' a far scoprire i covi di Provenzano e Lo Piccolo". Secondo De Lucia "i capimafia conoscono bene gli svantaggi di questo tipo di comunicazione, ma non possono fare altrimenti. Per i latitanti gli incontri diretti sono troppo pericolosi. Per non parlare delle conversazioni con i cellulari che sono intercettabili".
18/11/2009
18/11/2009
Termini, operai Fiat occupano il Comune. "Intervengano Scajola e Miccichè"

martedì, novembre 17, 2009
Paolo Beni, presidente dell'Arci: "La vendita all’asta dei beni confiscati alle mafie rischia di vanificare gli effetti della legge 109"
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Il denaro "pesa" più dell'acqua!

E’ stato uno shock per me sentire che il Senato , il 4 novembre scorso, ha sancito la privatizzazione dell’acqua. Il voto in Senato è la conclusione di un iter parlamentare che dura da due anni. Infatti il governo Berlusconi, con l’articolo 23 bis della Legge 133/2008, aveva provveduto a regolamentare la gestione del servizio idrico integrato che prevedeva, in via ordinaria, il conferimento della gestione dei servizi pubblici locali a imprenditori o società , mediante il rinvio a gara , entro il 31 dicembre 2010. Quella Legge è stata approvata il 6 agosto 2008, mentre l’Italia era in vacanza. Un anno dopo, precisamente il 9 settembre 2009, il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge (l’accordo Fitto- Calderoli), il cui articolo 15, modificando l’articolo 23 bis, muove passi ancora più decisivi verso la privatizzazione dei servizi idrici, prevedendo: ... (LEGGI TUTTO)
L'arresto del boss mafioso Mimmo Raccuglia e la festa dei giovani a Calatafimi e Palermo

Giuseppe Lumia
domenica, novembre 15, 2009
Mafia in Sicilia. Arrestato il pericolo boss latitante Domenico Raccuglia

MILANO - Era ricercato da 15 anni Domenico Raccuglia, boss mafioso di Altofonte (Palermo) arrestato dalla polizia a Calatafimi, nel Trapanese. È a tutti gli effetti il numero due di Cosa Nostra, dopo Matteo Messina Denaro, ed era inserito nell'elenco dei latitanti più pericolosi.
HA TENTATO LA FUGA - Raccuglia, 45 anni, detto "il veterinario", è stato arrestato dagli agenti della sezione catturandi della mobile di Palermo. Si nascondeva in un appartamento di via del Cabbasino, in periferia di Calatafimi. Al momento dell'irruzione era solo: ha tentato di fuggire dal terrazzo, ma è stato bloccato dai poliziotti che avevano circondato l'edificio. LEGGI TUTTO
La scalata al potere di Raccuglia
Da Rimini a fianco della cooperativa sociale antimafia "lavoro e non solo"

Patrick Wild
Oltre ottantamila con Saviano. Firmano Comencini, Ozpetek, Calopresti

Nel nostro piccolo, abbiamo firmato anche noi. Invitiamo i nostri lettori a fare altrettanto. L'Italia non può continuare ad essere paralizzata dalle leggi ad personam del premier. (d.p.)
Al Liceo classico e scientifico "Giovanni Colletto" di Corleone si premiano le "eccellenze"

Corleone - Premiati con Decreto Ministeriale due studenti del Liceo Scientifico Don Giovanni Colletto. Laura Picardo, 20 anni, studia alla Bocconi di Milano Economia Aziendale; Salvatore Milazzo, 20 anni, fa giurisprudenza alla LUMSA (Libera Università Maria Santissima Assunta) di Palermo. Maturati nell’anno scolastico 2007 – 2008 con cento e lode, hanno ricevuto mille euro ciascuno. Per la preside professoressa Maria Rafti: “L’eccellenza premia anche i docenti e l’offerta formativa dell’Istituto che è in crescita costante”. LEGGI TUTTO
Telejato: guarda il video sulla premmiazione
sabato, novembre 14, 2009
Liberarci dalle spine. Da Rimini un aiuto per la "Bottega della Legalità" di Corleone

Maurizio Pascucci
Anche i libri della casa editrice La Zisa presenti all’interno dell’Antica Focacceria a Milano
Palermo, 14 novembre 2009 – Vi saranno anche i titoli della casa editrice La Zisa (www.lazisa.it) tra gli scaffali dell’Antica Focacceria San Francesco che domani aprirà i battenti a Milano, a due passi dal Duomo. Una scelta che si colloca all’interno di un percorso di affermazione della cultura della legalità iniziato fin dalla fondazione della piccola iniziativa editoriale che ha sinora mandato in libreria circa duecento titoli, la maggior parte dei quali riguardano proprio, tra attualità e storia, il tema della lotta alla mafia. La casa editrice La Zisa aderisce al gruppo di imprenditori e di consumatori di Addipizzo.
Davide Romano
Direttore editoriale "La Zisa"
Davide Romano
Direttore editoriale "La Zisa"
L'APPELLO. Presidente ritiri quella norma del privilegio

SIGNOR Presidente del Consiglio, io non rappresento altro che me stesso, la mia parola, il mio mestiere di scrittore. Sono un cittadino. Le chiedo: ritiri la legge sul "processo breve" e lo faccia in nome della salvaguardia del diritto. Il rischio è che il diritto in Italia possa distruggersi, diventando uno strumento solo per i potenti, a partire da lei. PER FIRMARE L'APPELLO Con il "processo breve" saranno prescritti di fatto reati gravissimi e in particolare quelli dei colletti bianchi. Il sogno di una giustizia veloce è condiviso da tutti. Ma l'unico modo per accorciare i tempi è mettere i giudici, i consulenti, i tribunali nelle condizioni di velocizzare tutto. Non fermare i processi e cancellare così anche la speranza di chi da anni attende giustizia. Ritiri la legge sul processo breve. Non è una questione di destra o sinistra. Non è una questione politica. Non è una questione ideologica. E' una questione di diritto. Non permetta che questa legge definisca una volta per sempre privilegio il diritto in Italia, non permetta che i processi diventino una macchina vuota dove si afferma il potere mentre chi non ha altro che il diritto per difendersi non avrà più speranze di giustizia.
(La Repubblica, 14 novembre 2009)
(La Repubblica, 14 novembre 2009)
Crisi e lavoro, da tutta l'Italia a Roma con la Cgil. Epifani: «Il Governo cambi rotta, il peggio deve arrivare»

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