martedì, ottobre 21, 2025

Asp Palermo, presentati i piani di prevenzione. Piastra, Inail: “Malattie professionali e tumori in aumento. Il sistema va rafforzato”

Francesco Piastra

Tra i settori a rischio infortuni e malattie emergono le cassiere della grande distribuzione, i repartisti dei magazzini, gli asfaltisti, le lavoratrici precarie

Palermo 21 ottobre 2025 – Ai raggi X la sicurezza nelle imprese, dove ai controlli la metà delle aziende risulta carente e oggetto di sanzioni. E la prevenzione, come emerge dalle risposte ai test di autovalutazione, fa molta fatica ancora ad attecchire. A Palermo gli infortuni si registrano soprattutto in edilizia, per le cadute dall’alto, in agricoltura, per lo schiacciamento da trattore, ma anche nel terziario e nella logistica. 

Tra le figure più a rischio per lo stress da lavoro correlato e le patologie muscolo scheletriche da postura o da sforzo emergono le lavoratrici precarie dei servizi, costrette a svolgere più lavori, le cassiere della grande distribuzione, i repartisti addetti allo scarico e scarico merci nei magazzini. E uno studio riguarda anche gli asfaltisti per il rischio cancerogeno da bitume. 

Sono alcuni dei dati emersi alla riunione del comitato provinciale di coordinamento delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, presso il dipartimento prevenzione Asp Palermo. Al vertice, al quale era presente il comitato consultivo provinciale Inail, è stato presentato lo stato di avanzamento del piano di prevenzione 2020-2025 della direzione dell’azienda sanitaria con i piani mirati nei settori considerati più a rischio. 

Il piano mirato Pp07 ha riguardato le aziende edili e l’agricoltura. Da parte delle 140 aziende edili individuate, alla quale è stata inviata le scheda per l’autovalutazione, sono arrivate solo 21 risposte. “Un dato molto basso – spiega Francesco Piastra, presidente del Co.co.pro Palermo - che denota la difficoltà di tante aziende di piccole dimensioni a sottoporsi anche solo all’esame di un questionario sulla prevenzione. Il rischio di caduta dall’alto nelle aziende monitorate sia nella fase del montaggio sia nella fase di utilizzazione del ponteggio è risultato alto in 19 aziende su 20.Un campione del 10 per cento delle aziende che non hanno risposto ai test, è stato posto sotto sorveglianza. Il 50 per cento delle aziende controllate (2 su 4 ) hanno subito sanzioni per la disapplicazione dell’art 37 sulla formazione obbligatoria per il personale e per la mansione specifica. Con i controlli vengono fuori i buchi sulla sicurezza. Le buone prassi andrebbero maggiormente divulgate: serve una maggiore predisposizione del sistema imprese verso la prevenzione”. 

Per la prevenzione del rischio ribaltamento trattori in agricoltori, le aziende individuate e a cui sono state inviate le schede di autovalutazione sono state 169. Solo 41 le schede restituite. Per le aziende che hanno partecipato ai test, 25 sono risultate in fascia verde (basso rischio) 6 in fascia gialla, 1 in fascia rossa, 4 non valutabili. Le aziende monitorate sono state 4. E tre sono state sanzionate, una è risultata carente nella formazione dei trattoristi. 

Il piano mirato Pp08 riguarda invece le malattie professionali dei servizi e della grande distribuzione. “Il rischio da stress da lavoro correlato è aumentato in Sicilia del 30,5 per cento: si è passati da 223 casi nel 2024 a 291 nel 2025. Dalla discussione è emerso - spiega Francesco Piastra - che nella grande distribuzione incidono negativamente sullo stato fisico e psichico i ritmi incessanti di chi svolge il lavoro di cassiera, attività ad alta intensità e sempre a contatto con il pubblico. Lo stress da lavoro correlato ha una grande incidenza anche sulle donne con contratti precari che devono barcamenarsi tra il lavoro e le cure familiari e la necessità di far più lavori per raggiungere un reddito maggiore. E l’alta incidenza di malattie a carico dell’apparato musco scheletrico incide sia sia nel caso di addetti e addette alla cassa, per la postura mantenuta a lungo, che per gli addetti al magazzino, per i continui movimenti con pesi. La meccanizzazione dei magazzini e una diversa organizzazione del lavoro, e una turnazione adeguata per alleviare chi sta alla cassa, potrebbe fronteggiare la crescita di queste patologie. In aumento anche gli incidenti nel settore della logistica, per mancanza di viabilità aziendale, la promiscuità di tante aziende vicine e la mancata manutenzione dei mezzi di sollevamento”. 

Per quanto riguarda i tumori professionali specifici, in Italia e in Sicilia non esiste ancora un trend reso noto al pubblico. Ma il dato indica che tra il 2023 e il 2024 c’è stato un aumento pari al 6 per cento dei casi di tumore professionale, da 2.018 casi a 2.140 – aggiunge Piastra - Il modello di sviluppo del nostro sistema economico è imperniato sulla logica del massimo ribasso negli appalti e ciò ingenera l’allungamento della catena del lavoro, lungo una selva di appalti e subappalti. E’ incentrato sullo sfruttamento dei lavoratori, che nella grande distribuzione lavorano con contratti precari e con ruoli stressanti e ripetitivi e ciò soprattutto per le donne è cagione di malattie professionali di natura psicologica. Dunque il profitto al primo posto, non già la tutela della salute dei lavoratori”. 

Gli infortuni a Palermo nel 2025 rispetto al 2024 intanto aumentano nei trasporti, da 228 a 278, nel settore delle costruzioni da 258 a 267, nel commercio da 295 a 394, nel manifatturiero da 172 a 177, nel noleggio da da 154 a 185, nell’amministrazione pubblica da 119 a 125, nella scuola da 28 a 35. 

In edilizia i soggetti più a rischio, secondo le casistiche, sono i lavoratori precari e in subappalto, i giovani neo assunti e apprendisti, i lavoratori stranieri, i lavoratori sopra i 60 anni, e le piccole imprese edili e artigiane. Dall’incontro è emerso ancora che i lavoratori più vulnerabili sono quelli senza formazione adeguata, con contratti brevi, minore accesso alla sorveglianza sanitaria, inesperienza, bassa percezione del rischio, difficoltà linguistiche e culturali che riducono l’efficacia della comunicazione della sicurezza, maggiore fragilità fisica, patologie preesistenti. Le azioni di equità dovrebbero prevedere una formazione rapida e multilingua prima dell’accesso in cantiere, una sorveglianza sanitaria inclusiva, formazione pratica con tutoraggio sul campo, corsi multilingue e mediatori culturali, incentivi e contributi per la sicurezza.

Nessun commento: