lunedì, gennaio 31, 2022

Se un restauro (a Cefalù) diviene rivendicazione dei crimini di guerra fascisti

Lo slogan dell’imperialismo fascista che il comune di Cefalù (Palermo) vorrebbe restaurare  

GIUSEPPE CARLO MARINO

A Cefalù (PA) l’amministrazione comunale vuol recuperare una scritta murale di Mussolini scolorita dal tempo. Propaganda allora, oggi sembrerebbe legittimare i massacri commessi in Africa. E la Regione tace. 

Sono stato autorevolmente invitato a intervenire, in qualità di studioso di storia (già ordinario di Storia contemporanea all’Università di Palermo) e di militante antifascista, sulla vicenda ancora in corso nella città di Cefalù che riguarda l’eventuale restauro e ripristino di una scritta di cui è autore Benito Mussolini, qui di seguito riprodotta, su un edificio privato ma di rilevante visibilità pubblica. Fautrice o sostenitrice dell’iniziativa sarebbe la stessa amministrazione comunale con il suo sindaco, che vanta un molto improbabile avvallo della soprintendenza ai beni culturali. 

IL DRAMMA A PARIGI. René Robert, ucciso da freddo e indifferenza


di LUCIA CAPUZZI


Il celebre fotografo è caduto mentre rientrava a casa. È rimasto steso sul marciapiede del centro per nove ore senza che qualcuno si fermasse

Una vertigine improvvisa l’ha fatto cadere al suolo. Incapace di alzarsi, è rimasto steso su Rue de Turbigo di Parigi, tra Place de la Republique e Les Halles, per nove ore. Fino a quando, l’ipotermia l’ha stroncato. René Robert, fotografo svizzero noto per i celebri scatti degli artisti di flamenco, è stato ucciso a 85 anni dal freddo e dall’indifferenza. Nessuno dei tanti, tanti tantissimi passanti si è fermato a vedere come stesse. Solo un senzatetto, all’alba, ha notato che l’anziano non si muoveva e ha allertato i soccorsi. 

domenica, gennaio 30, 2022

LE STORIE. I 2.300 part time del Comune in attesa di un voto


di Sara Scarafia 

Aspettano il tempo pieno da 24 anni e qualcuno è prossimo al pensionamento Adesso c’è l’opportunità di trasformare il rapporto di lavoro, ma il Consiglio comunale si divide sul piano di riequilibrio. Ieri hanno manifestato davanti a Palazzo delle Aquile “Chiediamo rispetto, non siamo una priorità” 

Alcuni reggono uffici chiave, dalle sanatorie al condono, e non ce la fanno lavorando solo tre giorni su cinque: come A. D. che all’Edilizia privata ha 170 pratiche arretrate e quella alla quale lavora è datata 2018. A. D., laureato in Architettura, è uno dei 2286 dipendenti part time del Comune che dal 1998 aspettano l’assunzione a tempo pieno. Gli impiegati a 20 ore sono praticamente la metà dei dipendenti, rimasti 5171, e oggi giocano la partita più importante: se l’aula non voterà il piano di riequilibrio non si potrà chiudere il bilancio e il full time non potrà essere garantito come invece è stato promesso. 

Palermo. Moltivolti, incendio nella notte devasta il ristorante simbolo di Ballarò

Il locale devastato dall’incendio 

Le fiamme sono divampate alle prime ore del mattino, i vigili del fuoco intervenuti sul posto hanno escluso cause dolose, parte la raccolta fondi promossa dalla rete di Libera. Solidarietà di Cgil Palermo

Incendio a Moltivolti, un vero colpo al cuore per tutto lo staff, i soci e la comunità dell'impresa sociale che da anni lavora nel quartiere di Ballarò, ad un passo da piazza Santa Chiara. I soci di Moltivolti, punto di riferimento con le loro attività sociali per l'intero quartiere, hanno dato incarico a un perito per indagare sulle origini dell'incendio. Si esclude ogni causa dolosa ma i danni sono ingenti e potrebbe essere a rischio il futuro del ristorante che in questo momento ha in organico 35 dipendenti e un progetto di comunità che coinvolge molte più persone.

IL PERSONAGGIO. Federico Cafiero de Raho: “Su Capaci e via D’Amelio arriveranno nuove verità”

Federico Cafiero de Raho

di Alessia Candito

«Arriverà un nuovo pezzo di verità sulle stragi. Di questo ne sono convinto. Stiamo lavorando da anni per questo». Non è uomo dalle promesse facili, Federico Cafiero de Raho. Uno dei magistrati che hanno smantellato il clan dei Casalesi in Campania, al vertice della procura di Reggio Calabria negli anni in cui si è scoperto il vero volto della ‘Ndrangheta, dal 2018 è a capo della Dna. «In scadenza purtroppo, fra meno di un mese andrò in pensione». 

Diventare capo di un ufficio così importante era un obiettivo fin dall’inzio della sua carriera? 

A Palermo nasce Sinistra Civica Ecologista: 300 persone danno il via al progetto politico


Si chiama Sinistra Civica Ecologista, il progetto politico, nato dalla volontà politica di diverse forze politiche e sociali (Sinistra Comune, Articolo 1, Rifondazione comunista, Sinistra italiana, Sinistra delle Idee, Possibile, Reds, Partito socialista), che ha già avuto numerose adesioni di singole persone e rappresentanti di associazioni in occasione della partecipata assemblea on line, svolta ieri pomeriggio.

Circa trecento persone hanno dato vita a un dibattito sul futuro della città di Palermo. In molti interventi si è evidenziata la necessità di tenere ancora aperto il processo, rendendolo ancora più inclusivo ed accogliente.

Sinistra Civica Ecologista – si legge nel documento finale dell’assemblea – si riconosce nei valori della sinistra italiana ed europea; nelle battaglie civiche per una città migliore; nella lotta per il lavoro e i diritti; nelle mobilitazioni contro la mafia e per la giustizia sociale.

sabato, gennaio 29, 2022

Sicilia. E ora è anche emergenza sangue: tanti donatori, mancano i medici


L’emergenza per la pandemia da Covid mette in crisi la raccolta del sangue in Sicilia. Da a Palermo a Messina, si cercano urgentemente più di 100 sacche al giorno di tutti i gruppi. « È a rischio l’assistenza ai talassemici e, inoltre, ci sono ritardi negli interventi chirurgici programmati», è l’allarme lanciato dal presidente dell’Avis regionale Salvatore Calafiore. 

Il paradosso è che i donatori sul territorio ci sono, ma manca chi raccoglie il sangue: durante la pandemia medici e infermieri prima dedicati alle donazioni di sangue hanno scelto di lavorare negli hub vaccinali della regione o nelle Usca, dove vengono pagati tre volte di più. 

L’ultimo viaggio di Bruno Buozzi, il dirigente sindacale socialista assassinato dai nazisti

Bruno Buozzi


Era la notte del 3 giugno 1944 quando i tedeschi in fuga caricarono su due autocarri i prigionieri di Via Tasso per trasferirli a Verona.
Erano in gran parte socialisti, appartenenti alle Brigate Matteotti o ai membri del Fronte militare clandestino. Su uno di questi camion fu caricato Buozzi, con altri tredici prigionieri. Al momento della partenza, essendo il camion sovraccarico, Buozzi fu invitato a scendere ma preferì cedere il posto ad un altro prigioniero. Quello che pubblichiamo è una parte del capitolo “L’ultima notte” del libro “Bruno Buozzi. Il padre del sindacato”, scritto da Antonio Maglie. La seconda parte del capitolo verrà pubblicata domani, per onorare e rafforzare il ricordo di un grande sindacalista e di un grande socialista. 

di ANTONIO MAGLIE*

Medaglia in memoria del ragazzo Jato o che finì nei campi dì concentramento nazisti

Raffaele Basile, il militare latino 
che non si volle piegare ai nazisti

di LEANDRO SALVIA

SAN GIUSEPPE JATO. Fu uno dei soldati che l’8 settembre del 1943 a Cefalonia e Corfù si opposero al diktat tedesco che chiedeva la resa delle divisioni italiane. Fatto prigioniero dagli ormai ex alleati nazisti, finì prima nei campi di prigionia in Grecia, per poi essere trasferito in Germania. Aveva 23 anni il sergente di fanteria Raffaele Basile quando divenne un Internato militare italiano. Per un anno sopportò fame, freddo e la fatica dei lavori forzati, ma non aderì alla Repubblica sociale di Salò. A liberarlo furono, nel 1944, le truppe anglo-americane, grazie alle quali raggiunse Taranto, dove trascorse gli ultimi mesi di guerra. 

AL VIA LE MULTE PER I DISUBBIDIENTI. Obbligo vaccinale per over 50: ai ribelli multe da 100 euro e sospensione dello stipendio


di Maria Calabrese

L’obbligo vaccinale per oltre due milioni di No vax ultracinquantenni è già partito l’8 gennaio, con annesso il conseguente divieto d’accesso ai luoghi di lavoro senza super green pass per questa fascia d’età.

E a prescindere dalle polemiche politiche sollevate sulla questione, sono previste una serie di sanzioni per gli over 5o ribelli a partire dal primo febbraio: multa una tantum di 100 euro e in più la sospensione dello stipendio per molti lavoratori. Dal 15 febbraio, poi, scatteranno le ulteriori sanzioni da 600 a 1.500 euro per chi si recherà sul posto di lavoro sprovvisto di certificazione verde rafforzata, che diventa valida 15 giorni a decorrere dall’inizio del ciclo vaccinale.

giovedì, gennaio 27, 2022

IL RACCONTO. La “Lupa” e la “Tigre”, i due mondi opposti raccontati dalle donne

di Stefania Auci 

Colei che sembra nuda anche se comple- tamente vestita».  La “colei” in questione è la diva siciliana Pina Menichelli inTigre reale,il film del 1916 tratto dal romanzo di Giovanni Verga e diretto da Piero Fosco (cioè Giovanni Pastrone, regista del fondamentale Cabiria). 

Alta, flessuosa, coi capelli ricci sempre scomposti, con uno sguardo limpidissimo e magnetico e con una gestualità secca e imperiosa, Pina Menichelli è il corpo perfetto della contessa Natka (Nata nel romanzo di Verga), ne comunica tutta la scandalosa ambiguità: «È tutto un mistero. 

Università, incontro tra delegazione Flc Cgil Palermo e il nuovo rettore Massimo Midiri. “Confronto proficuo, registriamo un cambio di passo”

La sede del rettorato a Palazzo Steri

Al centro dell'attenzione una nuova stagione di concorsi, il Policlinico, le difficoltà dei corsisti del corso di specializzazione delle attività di sostegno a svolgere tutte le ore dei tirocini 

Palermo 27 gennaio 2022 – Confronto della Flc Cgil Palermo con il nuovo rettore dell'Università degli Studi di Palermo, Massimo Midiri. L’incontro, il primo ufficiale dopo l’elezione e la proclamazione, è avvenuto “in un molto cordiale e clima sereno”. Tra gli argomenti affrontati, quello dei concorsi e dei corsisti del corso di specializzazione per le attività di sostegno. 

Filcams Cgil, lavoratori al ....Centro, al via l'itinerario informativo sul campo affidato ai giovani delegati. Oggi primo appuntamento al centro commerciale Forum

I delegati della Filcams Cgil 

Palermo 27 gennaio 2022 – Lavoratori al ...Centro.  A partire da oggi, ogni giovedì si svolgerà un tour informativo “sindacale” in tutti i centri commerciali, lungo le vie dello shopping e tra le botteghe del centro storico, per informare lavoratrici e lavoratori del settore del commercio e dei servizi sui loro diritti. 

A farsi promotori degli incontri con i dipendenti di discount e negozi  saranno giovani delegati formati dalla Filcams Cgil Palermo. Dopo un avvio sperimentale, l'iniziativa parte ufficialmente oggi con il primo appuntamento in calendario,  dalle 15,30 alle 18, davanti al centro commerciale Forum. Saranno presenti, assieme al  segretario Filcams Cgil Palermo Giuseppe Aiello e  al segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo, un gruppo di delegati sindacali composto da Rosa Linda Fiorini, Anna Stimolo, Emanuele Bongiorno, Giuseppe Marchesini, Daniele Calò. 

LA GIORNATA DELLA MEMORIA: Vacciniamoci contro l’odio


DI ABRAHAM B. YEHOSHUA

Il grande autore israeliano spiega perché l’antisemitismo come il Covid non si combatte soltanto con una “prima dose”. Servono i richiami

Sono passati settantasei anni da quando l’esercito russo liberò il campo di concentramento più terribile mai messo in atto nella storia umana, il campo di sterminio di Auschwitz, un campo tedesco in Polonia dove, durante la seconda guerra mondiale, si perfezionò il modo di dare la morte a milioni di prigionieri, in gran parte milioni di cittadini ebrei deportati da tutti gli angoli d’Europa. E nonostante sia trascorso molto tempo da allora, nonostante le gravi e terribili atrocità commesse nelle varie guerre avvenute in tutto il mondo, la liberazione di Auschwitz è ancora il simbolo della vittoria sul male assoluto e un ammonimento alle generazioni future sul potere e sull’efficacia futura di questo male in tutte le sue possibili forme, incluso, naturalmente e innanzitutto, il razzismo antisemita. 

martedì, gennaio 25, 2022

La Fondazione Argentina Altobelli ha pubblicato la video-intervista ad Antonella Azoti, scomparsa recentemente

Antonella Azoti

Dichiarazione del vice-presidente della Fondazione Stefano Mantegazza

La Fondazione Argentina Altobelli pubblica oggi, nella home page del suo sito web, una intervista-video ad Antonella Azoti, scomparsa nei giorni scorsi, raccolta nel febbraio 2015 nell'ambito della realizzazione del docu-film “La strage ignorata” (questo il link Intervista ad Antonella Azoti – Fondazione Argentina Altobelli). Ne dà notizia il vice-presidente della Fondazione Stefano Mantegazza che sottolinea come “Antonella è stata per la Fondazione e per tutta la Uila un importante punto di riferimento. Il suo coraggio, la sua forza e il suo entusiasmo ci hanno affascinato e contagiato. Abbiamo deciso di pubblicare questa intervista non solo per ricordarne la sua alta figura ma anche per proseguire nel lavoro di informazione che Antonella ha condotto fino all'ultimo”.

lunedì, gennaio 24, 2022

Palermo, il maestro Uto Ughi suonerà al teatro Politeama per l’omaggio al compositore belga Cesar Franck nel bicentenario della nascita

César Auguste-Jean-Guillaume-Hubert Franck

PIETRO SCAGLIONE

L’Orchestra Sinfonica Siciliana celebrerà con un atteso concerto il bicentenario della nascita del compositore belga César Auguste-Jean-Guillaume-Hubert Franck, uno dei protagonisti della storia della musica classica francese. 

Venerdì 4 Febbraio alle ore 21 e sabato 5 Febbraio alle ore 17,30, infatti, il Teatro Politeama Garibaldi di Palermo ospiterà l’evento “Franck & Bruck. Omaggio a César Franck nel bicentenario della nascita”.

Il concerto - diretto dal maestro Marcello Mottadelli con la partecipazione straordinaria del noto violinista Uto Ughi – si articolerà in 3 parti. Due opere saranno dedicate a Cesar Franck: la “Corale n.1 per organo”

IL CAPO DELLO STATO. Silenzioso e vincente. A Palermo il lungo addio del “grigio” Mattarella

FRANCESCO MERLO

Pover’uomo, ancora non gli riesce di “sbirciare” nel futuro. Più lo applaudono e più si spaventa che lo rinchiudano di nuovo al Quirinale, anche se adesso Mattarella domina il palazzo che sette anni fa gli mise soggezione quando temeva di fare la fine del vicerè Casimiro che viveva in una sola stanza “a sognare e a temere il crollo della luna”. 

La paura del suo doppio è così tanta che per la prima volta in sette anni si è persino deciso a mostrare le sue emozioni con una raffica diultima verba che ovviamente non bastano mai, un affollato catalogo di congedi che più sono definitivi e più suonano provvisori. 

In questo lungo addio non consumato una volta esibisce come suggello finale le quattro stanze di Palazzo Giustiniani, “l’ufficio che era stato di Schifani”, un’altra volta l’appartamento in affitto a Porta Pinciana con quei giornalisti capitati per caso – toh, chi si vede - nel teatrino di “Sergio-Totò cerca casa”. Sabato scorso il portavoce Giovanni Grasso ha postato su Twitter la foto degli scatoloni come punto di non ritorno. 

domenica, gennaio 23, 2022

Mafia a Palermo, nuovo allarme scarcerati


“Tanti boss tornati a comandare”. 
La procuratrice generale Palma: “ Rischioso abolire l’ergastolo ostativo, le cosche si infiltrano” Chiesto dalla procura per i minorenni l’allontanamento di 50 ragazzi dalle famiglie della droga

di Salvo Palazzolo

Dalle indagini della procura di Palermo emerge un dato drammatico: «La quasi totalità dei mafiosi che escono dal carcere per fine pena ricomincia a delinquere lo stesso giorno». La procuratrice generale reggente Annamaria Palma lancia un nuovo allarme scarcerazioni all’inaugurazione dell’anno giudiziario. «I boss sono osannati nelle feste di quartiere. E riprendono i posti che avevano lasciato» . La dottoressa Palma non fa nomi, ma i toni della sua analisi sono preoccupati. Attualmente, non è un segreto, in libertà ci sono pezzi da novanta dell’organizzazione mafiosa, padrini che hanno segnato la storia più drammatica di Palermo, negli anni Ottanta e Novanta.

IL PERSONAGGIO. Francesco Forgione “Io, comunista non pentito custode del tesoro Egadi”

Francesco Forgione, sindaco di Favignana

dal nostro inviato Massimo Norrito 

Favignana — Zainetto in spalla, mascherina sul viso, Francesco Forgione scende dall’aliscafo che collega Trapani a Favignana. Sullo sfondo l’ex stabilimento Florio e la tonnara, pochi metri oltre la banchina il Palazzo Florio realizzato 1878 su progetto di Damiani Almeyda. Un centinaio di metri più avanti c’è la sede del municipio in una piazza Europa dominata dalla statua in bronzo di Ignazio Florio. Qui i Florio li vedi ovunque, nell’aria aleggia la presenza di questa famiglia di origini calabresi che fece la fortuna di Favignana. Calabresi d’origine come Francesco Forgione che dall’ottobre del 2020 è il sindaco del Comune di Favignana-Egadi che, insieme alla più grande delle isole dell’arcipelago, comprende Levanzo e Marettimo. 

«Il professore eroe che non si piegò al nazifascismo»: Carmelo Salanitro (Adrano, 1894 - Mauthausen, 1945)

Carmelo Salanitro


“Rubiamo” a Santo
Lombino una nota pubblicata sul Corriere della sera che ricorda un eroe della lotta antifascista, assassinato in un lager dai nazisti (dp)

Il 27 gennaio, il giorno in cui le truppe sovietiche entrarono Ad Auschwitz, da anni, nella scuola italiana è il giorno consacrato alla  memoria. Quest'anno la memoria si arricchisce di un altro episodio in più che bisognerebbe ricordare nelle scuole. Ecco, dal Corriere, la storia del professore catanese che si oppose al regime fascista: fu incarcerato e morì deportato in un lager.

«Il professore eroe che non si piegò al nazifascismo» Carmelo Salanitro (Adrano, 1894 - Mauthausen, 1945) professore di lettere classiche, militante del Partito popolare, poi lasciato per protesta contro i Patti lateranensi, pacifista e antifascista, nel 1937, approda al Liceo classico statale Mario Cutelli di Catania. Attivo propagandista contro la guerra e il fascismo, Salanitro scrive a macchina bigliettini che incitano alla pace, alla libertà, alla democrazia e prendono di mira Mussolini. Trascritti in molteplici copie, Salanitro lascia cadere i manifestini sui banchi di scuola, li infila nei soprabiti degli studenti, nelle cassette della posta, li fa circolare nei caffè di Catania e di  Adrano, perfino in un orinatoio pubblico. 

sabato, gennaio 22, 2022

Scuole in difficoltà, nella gestione dei casi Covid. Flc e Cgil raccolgono l'appello di decine di dirigenti scolastici. “Difficilissimo contattare le Usca. Situazione ingestibile"


Palermo 22 gennaio 2022 - A poco meno di una settimana dalla ripresa delle lezioni, è già emergenza nelle scuole. “La situazione rischia di sfuggire di mano. Temiamo complicazioni ulteriori senza misure correttive. La prossima settimana rischia di paralizzarsi tutto e questo è grave, proprio  nel momento in cui alcune scuole si stavano offrendo  come sedi anche a sostegno della campagna vaccinare”, dichiarano il segretario generale della Cgil Palermo Mario Ridulfo e il segretario della Flc Cgil  Palermo Fabio Cirino, che hanno raccolto le denunce di decine di dirigenti scolastici della città di Palermo, che  si trovano a dover arginare una difficile situazione. 
In particolare, le difficoltà principale si riscontrano  nel rapporto con l’Usca Scuola, ai quali i presidi devono inoltrare tempestivamente le segnalazioni dei casi Covid positivi, attivando procedure di competenza delle istituzioni scolastiche.   Procedure che, per diversi giorni, rimangono in attesa di riscontro da parte dei medici di Usca Scuole. 

venerdì, gennaio 21, 2022

Castelli di Sicilia, governo Musumeci presenta bando da 5 milioni per illuminazione. Corleone potrebbe concorrere per il castello soprano e il castello sottano

Il castello sottano di Corleone 


di
 Maria Calabrese

“Torna la luce sui Castelli di Sicilia”:  il presidente della Regione, Nello Musumeci,e l’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà,hanno presentato alla stampa il bando pubblico relativo a contributi a sportello per proposte progettuali ai fini  dell’illuminazione artistica esterna di castelli, manieri, fortezze e torri dell’Isola.

“Si tratta di una iniziativa che riteniamo di un certo significato. Parliamo di un patrimonio di straordinario valore, in Sicilia ne contiamo circa 300 di siti, alcuni sono ruderi, un centinaio sono invece edifici e costruzioni ancora integri, restaurati e ben tenuti, alcuni dei 100 castelli sono accessibili, altri no perché non si è definito il processo di gestione. Il 90 % sono di proprietà pubblica, quindi dei comuni essenzialmente, qualcuno della Regione, il rimanente 10% appartiene a privati, si tratta di palazzi diventati residenze nobiliari. Noi riteniamo che questo incredibile patrimonio, che risale all’età normanna, e via via, all’età angioina e via via fino al regno degli Aragonesi, ma anche nel ‘500 sotto la denominazione spagnola, vada necessariamente tutelato e valorizzato”., così ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, nel corso della conferenza stampa da remoto.

Maurizio Landini scrive alla Cgil Palermo e alla famiglia Azoti-Mastrilli: “Dobbiamo tanto al lavoro che Antonella ha fatto nelle scuole e nei campi antimafia con i ragazzi e alla testimonianza storica preziosa che ci ha lasciato”

 


#Dimensionamento #rete #scolastica, la FLC CGIL Palermo al tavolo ribadisce la sua “#contrarietà per principio agli #accorpamenti”

Fabio Cirino, segretario generale FLC CGIL

Ok alle proposte per l'autonomia della Nuccio-Verga e dell'istituto di Ustica. “Ogni #scuola abbia #dirigenti #titolari, e non reggenti, per stabilire come procedere con le razionalizzazioni”.

Palermo 20 gennaio 2022 – “No a proposte di accorpamento o fusione tra istituti scolastici di Palermo e provincia. Siamo contrari e indisponibili per principio. Pur comprendendo i compiti e gli obblighi normativi dell’assessorato al ramo competente, ormai da anni, si assiste più che alla razionalizzazione della rete scolastica ad un dimensionamento – quest'anno minore per fortuna per la conferma della deroga - che nel tempo si è contraddistinto per interventi di taglio e accorpamento, guidati da criteri ragionieristici, dettati anche da interessi politici e territoriali spesso predominanti su quelli prettamente didattici e funzionali”.

L’Avis cerca medici ed infermieri per i punti di raccolta del sangue


L’Avis provinciale di Palermo e  Avis Comunale di Corleone cerca medici e infermieri per effettuare la raccolta di sangue presso le sedi Avis della provincia.

La pandemia ha acutizzato la mancanza di personale sanitario delle associazioni che raccolgono sangue, assorbendo le forze disponibili per impiegarle al contrasto alla diffusione del virus. All’emergenza pandemica si è così affiancata l’emergenza sangue, ovvero la mancanza di sacche presso i centri ospedalieri, con conseguenti rinvii di operazioni, anche urgenti, e di difficoltà a fornire le corrette cure a malati come i talassemici, purtroppo molto presenti nella nostra regione.

Covid: editori,mai arrivati gli aiuti promessi dalla Regione Siciliana


(ANSA) - PALERMO, 20 GEN - "Una lunga attesa di quasi due anni, di infinite riunioni, di promesse eppure, malgrado il trascorrere di questo lungo periodo, nessun provvedimento è stato adottato a sostegno del settore dell'editoria libraria siciliana. 

Per questa ragione torniamo a chiedere una parola definitiva all'assessore regionale Samonà e al presidente della Regione Musumeci. In quest'ultimo periodo è tornata ad acuirsi la situazione delle imprese editoriali a causa dell'impennata del Covid. Si è fermata la possibilità di organizzare eventi, di potere promuovere i nostri libri". E' quanto si legge in una nota degli editori siciliani Kalós, Istituto Poligrafico Europeo, Splēn edizioni, Il pozzo di Giacobbe, Euno, Mesogea, Giambra, Aulino, Caracol, il Palindromo, Torri del Vento, 40due, Angelo Mazzotta, Leima, Navarra, Carlo Saladino, Corrimano, Medinova, Glifo, Libridine, Nuova ipsa, Antipodes, Ducezio, Verbavolant Arianna, Margana, Bonfirraro, Spazio Cultura, Vittorietti, Algra, KreativaMente, Prova d'Autore, Officina di studi medievali, Baglieri, Speleologia Iblea, Sampognaro & Pupi.

giovedì, gennaio 20, 2022

CAPODANNO IN MARE PER LA FLAI CGIL, che sfida l’Atlantico per portare cibo a Cuba


FRIDA NACINOVICH 
Ufficio stampa Flai Cgil nazionale

Babbo Natale quest’anno non ha le renne, ma guida un bastimento lungo le rotte atlantiche. E la Befana sulla sua scopa gli fa da scorta. Tutti i personaggi cari ai bambini, quelli delle fiabe della tradizione popolare, sono ideal- mente al fianco della nave carica di generi alimentari che sta per arrivare a Cuba. Una traversata di migliaia di chilometri, per portare la solidarietà della Flai-Cgil a un popolo sottoposto a un sempre più inspiegabile embargo, che gli Stati uniti mantengono da più di sessant’anni.

Il 2022 sarà anche l’anno di un rinnovato legame con Cuba, un’amicizia che non ha paura di mostrarsi agli occhi di un mondo globalizzato a senso unico. Il sindacato vuole così sfidare l’odioso blocco, pensato e messo in pratica con l’unico obiettivo di soffocare l’economia dell’isola socialista.

Antonella Azoti, il saluto della nuora a nome della famiglia: “l’istruzione, la volontà, l’amore erano la tua forza”

Marcella col marito Alberto Mastrilli

MARCELLA MENOZZI*

Il dolore, l’angoscia di questi ultimi mesi non consentono di dire molte parole. Fa bene, però, a tutti noi ed è forse doveroso verso Antonella, ricordare quanto “il suo impegno in difesa del valore della memoria e per la legalità dei diritti” abbia origine nella consapevolezza dell’uso di una delle armi più potenti a sua disposizione, ovvero l’istruzione. L’istruzione e la sua forza di volontà, unite all’esigenza del riscatto sociale, le hanno consentito di prendere consapevolezza di sé e del mondo che la circondava e di interpretarlo con sguardo critico.

mercoledì, gennaio 19, 2022

Morte operaio, Fillea e Camera del Lavoro di Misilmeri esprimono solidarietà alla famiglia. “Chiediamo l'intervento anche delle autorità locali per controllare la regolarità dei cantieri privati. Altrimenti è una giungla”

Il cantiere edile dell’incidente mortale 


Palermo 19 gennaio 2022 - “Primo morto nel settore delle costruzioni a Palermo. La preoccupazione era già alta, con il bollettino drammatico di fine 2021. Auspicavamo che il nuovo anno iniziasse con un piede diverso. Ma alla data del 18 gennaio registriamo già la prima vittima sul lavoro”. 

A dichiararlo sono il segretario generale della Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo e il responsabile della Camera del Lavoro di Misilmeri, Marcello Fascella, a proposito dell'ultima tragedia sul lavoro di ieri nel cantiere di una casa in costruzione nel territorio di Termini Imerese, dove un operaio è morto folgorato per un incidente durante le manovre. 

*Governo Musumeci in crisi, le opposizioni (M5S, Pd, Cento passi): “La crisi va affrontata in Parlamento, il presidente spieghi in Aula cosa vuol fare”


Di Paola (M5S), Lupo (Pd) e Fava (Cento Passi) oggi in conferenza stampa hanno fatto il punto della situazione evidenziando le criticità dell’esecutivo regionale

PALERMO (19 gennaio 2022) - Di fronte alla crisi politica che si è accesa la scorsa settimana, le forze di opposizione costituite dal Movimento 5 Stelle, dal Pd e dal deputato regionale Claudio Fava (Cento Passi) hanno ribadito oggi, in conferenza stampa, la richiesta al presidente Musumeci di venire a riferire urgentemente in Aula. Nell’occasione, sono state evidenziate le principali criticità che hanno caratterizzato il governo regionale e che stanno paralizzando la Sicilia.  

martedì, gennaio 18, 2022

Il saluto del sindaco di Palermo ad Antonella Azoti: “Antonella ha rappresentato il volto rivoluzionario di un'antimafia sincera e gentile”

LEOLUCA ORLANDO sindaco di Palermo

In questo momento di preghiera mi unisco al dolore dei familiari, degli amici e di quanti hanno conosciuto Antonella Azoti. Donna appassionata e punto di riferimento, anche per le nuove generazioni, grazie al suo instancabile impegno a tutela del valore della memoria e della legalità dei diritti. Antonella Azoti, infatti, con grande coraggio ha testimoniato il proprio dolore per la perdita del padre Nicolò, dirigente sindacale Cgil ucciso dalla mafia, facendone dono alla comunità e raccontando nelle scuole e a tutta la società civile il sacrificio di un uomo che ha combattuto per gli ideali di giustizia e uguaglianza. Ideali che hanno camminato sulle sue gambe.

I funerali di Antonella Azoti. Dino Paternostro: “ Ciao, Antonella! Ti ricorderemo sempre!”

L’intervento di Dino Paternostro a nome della Cgil Palermo per ricordare Antonella Azoti

DINO PATERNOSTRO

Ancora non possiamo credere che la cara Antonella non sia più qui con noi. Non possiamo credere che insieme a lei non ci sia più suo marito, il suo amato Zino. 

Siamo addolorati e sconvolti da questi tragici eventi che non dovevano accadere. 

Mi ero rallegrato quando il 20 dicembre Antonella mi aveva scritto: “Oggi Vigilia! Ciao. sto meglio, ma non posso ancora pensare di muovermi dal letto perché la saturazione scende velocememte e sto male. Complessivamente i  medici sono molto soddisfatti dei miei progressi. Zino è più lento ed è su di lui che io sono concentrata. Un pensiero che non mi agevola nella ripresa.

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Nel 2021 sciolti per mafia 14 comuni del Mezzogiorno


Nel corso del 2021, nel trentesimo anno di applicazione della normativa sugli scioglimenti per mafia, sono stati emessi 14 decreti di scioglimento di Consigli comunali per infiltrazioni mafiose, riguardanti tutti Comuni del Mezzogiorno:

Puglia 4 (Squinzano, Carovigno, Foggia, Ostuni); Calabria 4 (Guardavalle, Nocera Terinese, Simeri Crichi, Rosarno); Sicilia 4 (Barrafranca, San Giuseppe Jato, Calatabiano, Bolognetta); Campania 2 (Marano di Napoli, Villaricca).

lunedì, gennaio 17, 2022

Addio ad Antonella Azoti, ha raccontato agli italiani la “Strage ignorata”


E’ venuta a mancare il 16 gennaio Antonella Azoti, 80 anni, figlia del sindacalista Nicoló Azoti, ucciso a Baucina (Pa) dalla mafia il 21 dicembre del 1946 all’età di 37 anni, quando la Azoti aveva solo 4 anni. 

Antonella si è spenta a distanza di venti giorni dalla scomparsa dell’inseparabile marito, Zino Mastrilli, dopo che le sue condizioni erano peggiorate a causa del Covid. Antonella ha speso tutta la sua vita impegnandosi contro la mafia, in difesa del valore della memoria e per la legalità dei diritti.

Per Antonella Azoti, combattente antimafia

di VITO LO MONACO*

Il Covid si è portato via anche Antonella Azoti, dopo Zino suo marito. Con Antonella, figlia di Nicolò, segretario della Camera del lavoro di Baucina, assassinato nel 1946 dalla mafia del feudo, si spegne una vivida luce dell’impegno civile e politico antimafia del Paese.

Antonella aveva quattro anni quando suo padre fu ucciso davanti casa a Baucina rientrando dalla Cdl. Nicolò fu una delle tante vittime di mafia degli anni del dopoguerra nella grande lotta del movimento contadino promosso e sostenuto dalla sinistra socialista, comunista e cattolica per la Riforma agraria. Il suo assassinio, come tanti altri, rimase impunito perché parte della classe dirigente del Paese, della magistratura, della Chiesa, della società, in nome dell’anticomunismo, fingeva di non riconoscere l’esistenza della mafia. Ciò favorì il suo oblio nella memoria collettiva e fu ricordato solo da Antonella, da suo fratello e dalla loro mamma sino alle stragi del 1992 quando Antonella prese coraggio per ricordare che tra le vittime innocenti di mafia c’era anche Nicolo’, suo padre, dimenticato dai suoi concittadini e dal movimento democratico. Da allora Antonella divenne un’attivista del movimento antimafia del Paese.

Biblioteca delle donne e Udi Palermo: lettera aperta ad Antonella Azoti


Cara Antonella, prima che scoppiasse il covid avevamo deciso di discutere con te nella nostra sede in via Lincoln del tuo libro “Ad alta voce” in cui hai ricostruito, con la storia di tuo padre Nicoló, sindacalista assassinato dalla mafia nel 1945, una pagina importante della storia non solo tua personale ma di tutto il nostro paese.

Avevamo parlato della necessità di riflettere a partire dalla tua esperienza su che cosa aveva comportato in termini di sofferenza umana, di rinunce  e difficoltà economiche, per tanti familiari, soprattutto bambine/i, la tragica scomparsa del padre per mano della mafia e se le forze di sinistra avrebbero potuto/dovuto  fare di più, in quegli anni particolarmente duri del dopoguerra, per mostrare vicinanza umana e sostenere economicamente le famiglie di uomini che coraggiosamente avevano rischiato la vita per la giustizia sociale e la dignità umana.

Strade moderne e sicure, oggi il sit-in di Cgil, Fillea e Flai con sindaci e comitati civici. L'impegno con la Città Metropolitana: “Una nuova infrastruttura che colleghi Corleone a Partinico e l'ammodernamento delle strade esistenti. Ne va dello sviluppo economico dei territori”

Il sit-in in via Maqueda, davanti palazzo Comitini

Palermo 17 gennaio 2022 – “Una viabilità più moderna è fondamentale per consentire alla gente di spostarsi in sicurezza e per garantire lo sviluppo dei territori. Altrimenti si ferma tutto: i servizi per i cittadini e l'economia dei territori”.
 

E' la richiesta che Cgil Palermo, Fillea e Flai, raccogliendo l'appello delle comunità locali, hanno fatto oggi con un sit-in in via Maqueda.  Assieme al sindacato erano presenti sindaci dei paesi dell'area del corleonese e dello Jato, comitati civici e degli studenti, le Camere del Lavoro e le aziende della zona. Un unico fronte che si è unito per chiedere alla Città Metropolitana di accelerare la realizzazione dei progetti per le strade secondarie e mettere al più presto in sicurezza tutti i 1 e 200 chilometri di strade dissestate della zona della Valle dello Jato, che rappresentano più della metà dei 2 mila chilometri della rete stradale della provincia. 

domenica, gennaio 16, 2022

LE ANALISI DEL MATEMATICO GIOVANNI SEBASTIANI. Covid: in Sicilia quattro province hanno raggiunto il picco, in crescita frenetica le altre


L’epidemia di Covid-19 segue andamenti diversi nelle 107 province italiane, 7 delle quali sono al picco e 28 lo hanno già raggiunto, mentre in 40 si registra una crescita frenata; in altre 13 province si rileva ancora una crescita di tipo lineare e in 19 l’incidenza è rapidamente aumentata:
è quanto indicano le analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘M.Picone’, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), basate sulle differenze settimanali della curva dell’incidenza dei positivi totali nelle 107 province.

Assegnato al Comune di Quarrata un terreno confiscato alla camorra nell’ambito dell’iniziativa del Ministero dell’Interno - Agenzia nazionale per l’amministrazione dei beni confiscati alla criminalità “Spazi per ricominciare”


Il progetto “Coltiviamo la legalità” presentato dal Comune, su proposta di Libera Pistoia, Cgil, Cisl e Uil, grazie a una procedura innovativa individuata dalla Prefettura d’intesa con l’ANBSC

L’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità, grazie all’attività di coordinamento della Prefettura di Pistoia attraverso il Nucleo di supporto per i beni confiscati diretto dal Viceprefetto Agg. Eugenio Di Agosta, ha assegnato al Comune di Quarrata un terreno confiscato alla camorra, posto in via Statale in località Catena.

Nelle scorse settimane, infatti, l’Amministrazione comunale, su proposta di Libera Pistoia, Cgil, Cisl e Uil, e grazie all’attività di raccordo della Prefettura di Pistoia guidata dal Prefetto Gerlando Iorio, ha presentato il progetto dal titolo “Coltiviamo la legalità”, con l’obiettivo di restituire dignità e fruibilità pubblica ad un bene attualmente del tutto inutilizzato e fonte di degrado, rispondendo così al bando del Ministero dell’Interno - Agenzia Nazionale per l’amministrazione dei beni confiscati “Spazi per ricominciare”.

Per Antonella Azoti, combattente antimafia

di VITO LO MONACO*

Il Covid si è portato via anche Antonella Azoti, dopo Zino suo marito. Con Antonella, figlia di Nicolò, segretario della Camera del lavoro di Baucina, assassinato nel 1946 dalla mafia del feudo, si spegne una vivida luce dell’impegno civile e politico antimafia del Paese.

Antonella aveva quattro anni quando suo padre fu ucciso davanti casa a Baucina rientrando dalla Cdl. Nicolò fu una delle tante vittime di mafia degli anni del dopoguerra nella grande lotta del movimento contadino promosso e sostenuto dalla sinistra socialista, comunista e cattolica per la Riforma agraria. Il suo assassinio, come tanti altri, rimase impunito perché parte della classe dirigente del Paese, della magistratura, della Chiesa, della società, in nome dell’anticomunismo, fingeva di non riconoscere l’esistenza della mafia.

Scomparsa Antonella Azoti, figlia del sindacalista Nicolò Azoti. Il cordoglio della Cgil Palermo: “Antonella ci consegna l’impegno a mantenere viva la memoria”

Antonella Azoti col marito Zino Mastrilli

Palermo 16 gennaio 2022 - A distanza di venti giorni  dal marito è morta Antonella Azoti, la figlia del sindacalista di Baucina Nicoló Azoti, ucciso dalla mafia il 21 dicembre del 1945, all’età di 37 anni. Antonella Azoti ne aveva 4. 

La Cgil si stringe con grande affetto ai figli Alberto e Gabriele e partecipa con commozione al nuovo lutto che ha colpito la famiglia. “Antonella ci consegna l’impegno a mantenere viva la memoria, per non dimenticare che la lotta contro la mafia e per lo sviluppo della Sicilia è stata e dovrà sempre essere lotta di popolo”, dichiarano il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo e il responsabile dipartimento Legalità e memoria Dino Paternostro, ricordando la passione per tramandare la memoria, l’impegno civile instancabile, la collaborazione preziosa e la partecipazione sua e del marito Zino Mastrilli, entrambi iscritti allo Spi Cgil,  a tutte le iniziative e manifestazioni della Cgil. 

sabato, gennaio 15, 2022

L’AMACA. FARE FINTA DI NIENTE

Silvio Berlusconi

di MICHELE SERRA

Berlusconi non è candidabile non perché sia di destra. Ma perché è Berlusconi. Colpisce che nessuno, tra i numerosi attori della scena politica, lo dica con chiarezza. Tirano in ballo il fatto che«è un leader di partito»: come se un impedimento normativo, o una diminuzione delle facoltà umane, negasse a un uomo di parte la possibilità di assumere un ruolo super partes, così come è avvenuto a ripetizione nella storia del Quirinale. Sono stati quasi tutti uomini di parte e di partito, i nostri presidenti, prima di salire al Colle. 
No, non è il suo essere di parte a rendere inaccettabile, anzi inverosimile, la sua candidatura. È ciò che è stato, ha detto, ha fatto.

L’ITALIETTA DEL “TENIAMO FAMIGLIA” TRA DRAGHI E BERLUSCONI

GIUSEPPE CARLO MARINO

Mario Draghi ha da conquistarsi, per la storia e per il giudizio degli storici del futuro, un ruolo certificabile di salvatore o di padre della patria  o di rifondatore della repubblica dopo  la grande guerra pandemica e negli sviluppi sconvolgenti, sul vecchio regime della politica, della “rivoluzione digitale” che stiamo vivendo nella dimensione europea del capitalismo globale che si va difficoltosamente formando. 

Per questo, non potrebbe che aspirare a continuare fino al compimento del PNRR la sua opera di governo,  Ora, l’unico che nel panorama dei candidati alla presidenza della repubblica potrebbe assicurargli una sicura e quasi esclusiva continuità quale capo, incontestabile e insostituibile,del governo è Berlusconi che sembra il più idoneo a garantirgli l’ubbidienza della maggioranza del parlamento garantendo, come garantisce, ai  suoi molti peones, ovvero ai deputarti e senatori che “tengono famiglia”(sono spesso afflitti da debiti rilevanti, hanno mutui da pagare, figli, parenti e amanti da mantenere o da aiutare)  e sono interessati a conquistarsi una “pensione”, di non sciogliere il parlamento prima della sua scadenza naturale del 2023. Berlusconi, essendo parecchio vecchio ed acciaccato,  è  anche tra i più idonei a lasciare sensatamente  sperare a Draghi di non dover aspettare troppi anni (l’intero settennato!) per poi consolidare e celebrare dal Quirinale la sua figura storica di nuovo “padre della patria”.

L’intervista al procuratore di Foggia Ludovico Vaccaro:«Senza riforme mafia più forte»


Il procuratore di Foggia, Vaccaro: qui troppa povertà culturale, educativa e socio-economica, tutti fattori criminogeni. «Siamo aggrediti da una criminalità feroce, eppure città come Cerignola e Manfredonia non hanno un tribunale». Dopo la nuova ondata di attentati che sta interessando il Foggiano, parla il capo dei pm del capoluogo: fronteggiamo cosche giovani e brutali che, oltre a droga, estorsioni e usura, ora cercano di fare affari con gli appalti

ANTONIO MARIA MIRA

«La mafia foggiana è divenuta il primo nemico dello Stato». Così disse quasi un anno fa il procuratore nazionale Antimafia, Federico Cafiero de Raho. I sette attentati contro esercizi commerciali dall’inizio dell’anno lo confermano. Ricorda bene quell’allarme il procuratore di Foggia, Ludovico Vaccaro. E la sua analisi è molto chiara. «La situazione del Foggiano continua a essere critica. Sono molto preoccupato per il futuro perché questo territorio ha delle grandi povertà. Una povertà culturale, una povertà educativa, una povertà sociale e, anche per effetto dell’azione della criminalità organizzata, una grandissima povertà economica. Tutti fattori criminogeni.