lunedì, dicembre 01, 2025

Sicilia, proposta di legge di Giuseppe Provenzano (Pd): “Portella della Ginestra sia monumento nazionale”


(AgenziaCULT) - Roma,   1 dic - Riconoscere il memoriale di Portella della Ginestra come monumento nazionale, promuovendone la tutela e la valorizzazione per garantirne la trasmissione alle nuove generazioni. 

Questo l'obiettivo della proposta di legge "Dichiarazione di monumento nazionale del memoriale di Portella della Ginestra nonché disposizioni per il restauro, la tutela e la valorizzazione di esso", presentato alla Camera da Giuseppe Provenzano (Pd) e assegnato nelle scorse ore alla commissione Cultura in sede referente (parere delle Commissioni I, V e della Commissione parlamentare per le questioni regionali). La pdl stabilisce che il Ministero della cultura, d'intesa con la Regione Siciliana, il comune di Piana degli Albanesi e gli enti culturali competenti, adotta ogni iniziativa necessaria per la tutela, la valorizzazione e la promozione culturale del memoriale di Portella della Ginestra, che comprendono: 

a) la realizzazione di interventi di restauro, manutenzione e messa in sicurezza dell'area monumentale; 

b) l'istituzione di un percorso storico didattico permanente; 

c) la promozione di attività culturali e commemorative volte a coinvolgere scuole, università, istituzioni locali e associazioni.

Per queste finalità  è autorizzata la spesa di 300.000 euro annui a decorrere dall'anno 2025. 

"Il memoriale - ricorda l'esponente dem - sorge nel luogo in cui, il 1° maggio 1947, durante una manifestazione pacifica del movimento contadino siciliano per l'attuazione della riforma agraria e i diritti dei lavoratori, si consumò una delle più gravi stragi dell'Italia repubblicana. L'attacco, eseguito dal bandito Salvatore Giuliano e dalla sua banda, provocò undici morti e oltre trenta feriti, molti dei quali donne e bambini. La strage di Portella della Ginestra fu il primo episodio di violenza politica nella storia dell'Italia democratica e repubblicana, avvenuto pochi mesi prima della data

di entrata in vigore della Costituzione. Il sito è divenuto nel tempo un luogo simbolico della memoria collettiva, non solo della Sicilia, ma dell'intero Paese. Ogni anno, il 1° maggio, migliaia di persone, sindacati, istituzioni e associazioni si ritrovano a Portella della Ginestra per ricordare le vittime, ribadendo il legame tra democrazia, giustizia sociale, diritti del lavoro e antifascismo. 

Realizzato tra il 1979 e il 1980 dall'artista Ettore de Conciliis (Avellino, 1941) con la collaborazione del pittore Rocco Falciano (Potenza, 1933 - Roma, 2012) e dell'architetto Giorgio Stockel (Milano, 1938), il memoriale è un'opera di impegno civile riconosciuta come primo intervento di “land art” in Italia, costituendo un segno importante del paesaggio e il simbolo della memoria della prima strage mafiosa in Sicilia nel secondo dopoguerra. L'opera è realizzata nel pianoro sassoso, tra il monte Pizzuta e la sottostante strada provinciale per San Giuseppe Jato, dove si verificò l'eccidio. Il monumento sorge attorno al “sasso di Barbato” e già prima della strage del 1947 era un luogo simbolo del movimento contadino: da lì, Nicola Barbato, fondatore del Fasci siciliani dei lavoratori di fine ottocento, rivolgeva ai braccianti e ai diseredati le sue predicazioni per la giustizia, la libertà e la dignità dell'uomo. 

Nonostante l'alto valore simbolico, storico e culturale, il memoriale non ha ancora ottenuto un riconoscimento normativo di rilievo nazionale. La presente proposta di legge intende colmare tale vuoto, riconoscendo il memoriale di Portella della Ginestra come monumento nazionale, promuovendone la tutela e la valorizzazione per garantirne la trasmissione alle nuove generazioni. Il riconoscimento formale si accompagna all'autorizzazione di un finanziamento pubblico di durata triennale, finalizzato a sostenere interventi di restauro, manutenzione, messa in sicurezza e valorizzazione dell'area monumentale, nonché a promuovere attività educative e commemorative, in collaborazione con le istituzioni locali, la Regione Siciliana e gli enti culturali competenti. La memoria di Portella della Ginestra non è solo un dovere storico: è un presidio civile e democratico contro ogni forma di violenza politica, disuguaglianza sociale e negazione dei diritti. Riconoscerne il valore come monumento nazionale è un atto di giustizia e responsabilità verso il passato e il futuro della Repubblica".

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