sabato, dicembre 27, 2025

ACCADDE 42 ANNI FÀ. Martedi 27 Dicembre 1983 L'ORA. L'arresto della notte di Natale di Salvatore Provenzano, fratello del più famoso Bernardo

Salvatore Provenzano, fratello di Bernardo

Bernardo Provenzano
Salvatore Provenzano era accusato anche di due omicidi.

SALVATORE Provenzano, 42 anni, fratello di Bernardo Provenzano (da sempre indicato, insieme a Totò Riina, come uno dei luogotenenti di Liggio) arrestato nella notte di Natale a Corleone dovrà rispondere secondo un rapporto di de- nunzia dei carabinieri di alcuni omicidi avvenuti a Cinisi oltre che di associazione a delinquere finalizzata al traffico della droga. Se Bernardo Provenzano è quasi un fantasma di Salvatore Provenzano la cronaca si era occupata raramente.

Lo scorso 27 novembre i carabinieri lo avevano incluso in un ennesimo rарporto che comprendeva amici e avversari di don Tano Badalamenti. Uno schieramento in ogni caso strumentale perchè gli stessi investigatori ammettono che non è facile ricostruire questo scacchiere in lotta, i vari passaggi di fronte e soprattutto accertare chi effettivamente sta riprendendo il sopravvento.

I militari comunque sono certi che i principali big delle due cosche in lotta sono sul campo di battaglia o nei pressi del campo di battaglia. Da tempo i carabinieri di Corleone seguivano i movimenti di Totò Provenzano e cosi sabato notte, dopo che in chiesa si era conclusa la funzione religiosa di Natale e per le vie del Paese vi era stata la fiaccolata, sono andati a colpo sicuro bussando alla porta del suocero di Provenzano, Biagio Maringo, in via Sicilia 42. 

Qui Salvatore Provenzano aveva trascorso il Natale e stava per mettersi a letto.

Da sempre Totò Provenzano fa l'agricoltore e l'allevatore. I carabinieri speravano di mettere le mani su Bernardo ma l'inafferrabile luogotenente ancora una volta è sfuggito alla trappola.

Ora Salvatore Provenzano dovrà rispondere di associazione a delinquere e di un paio di omicidi (Silvio e Natale Badalamenti) ma è difficile stabilire se si tratta di semplici deduzioni o di consistenti indizi.

 Di concreto si sa che Salvatore Provenzano ha allargato recentemente i propri possedimenti e dato impulso alla sua attività di agricoltore. Direttamente o indirettamente.

Insomma non si prospera solo di droga, dicono i carabinieri ma vi è anche il filone d'oro dei contributi, regionali, della Сее, есс.

Nel rapporto dello scorso novembre i carabinieri insieme a Totò Provenzano denunziarono il fratello Bernardo, il solito Totò Riina, Procopio e Giuseppe Di Maggio, i fratelli Pipitone, ecc. 

Nello stesso tempo i militari denunziarono i principali big del clan avverso e in primo luogo don Tano Badalamenti. 

Anzi fra i militari acquista consistenza l'ipotesi che don Tano non solo avrebbe ricosti- tuito il suo esercito ma sia già passato decisamente al contrattacco. 

E la stessa cosa si sarebbe verificata nei clan trapanesi legati a don Tano (Rimi, Buccellato, ecc.).

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