domenica, dicembre 07, 2025

Ma davvero la tragedia che ha colpito Lucia Pecoraro e la figlia Giuseppina Milone non coinvolge più nel profondo la società corleonese?

Luca Trapanese e sua figlia 

Lucia Pecoraro
DINO PATERNOSTRO

“UN GRAVE LUTTO HA COLPITO LA NOSTRA COMUNITÀ CON LA SCOMPARSA DI DUE NOSTRE CONCITTADINE”, hanno scritto sulla pagina Facebook del comune di Corleone il Sindaco Walter Rà, il Presidente del Consiglio Rosanna Bonanno, la Giunta e il Consiglio comunale”. “IN QUESTO TRISTE MOMENTO - hanno aggiunto - PORGIAMO IL NOSTRO PIÙ SENTITO CORDOGLIO ALLE FAMIGLIE COLPITE DAL DOLORE”.

Ma davvero la tragedia che ha colpito Lucia Pecoraro e la figlia Giuseppina Milone non coinvolge più nel profondo la società corleonese? Al di là del dolore individuale di ciascuno di noi e delle condoglianze di prammatica, è necessaria una riflessione pubblica e collettiva. 

A colpire l’attenzione dell’opinione pubblica è stata, per esempio, una riflessione fatta da Luca Trapanese: “La tragedia di Corleone non è un episodio isolato: è il grido di tanti genitori che vivono nella paura del “dopo di noi”. E adesso ci si comincia a chiedere se davvero i servizi sociali del Comune, i servizi socio-sanitari dell’Asp e le associazioni cittadine abbiano fatto il possibile per prevenire tragedie come quella di Lucia Pecoraro e della sua famiglia. “Invitiamo i nostri lettori a riflettere sulla struggente lettera di Luca Trapanese e sui tanti commenti dei lettori”, ho scritto ieri a margine di dell’articolo con cui lo ripubblicavamo sul nostro giornale. “Ci fanno capire - abbiamo scritto - come questa tragedia di Corleone non la si possa liquidare come una tragedia familiare e basta. La tragedia è anche sociale e coinvolge tutti  anche coloro che non si sentono coinvolti. Crediamo che bisognerebbe offrire alle famiglie corleonesi un luogo di confronto sulla realtà vera di queste tragedie, provando INSIEME a trovare risposte concrete sempre più efficaci. INVITIAMO I SERVIZI SOCIALI DEL COMUNE, I SERVIZI SOCIOSANITARI DEL DISTRETTO SANITARIO E IL SERVIZIO DI PSICHIATRIA DELL’ASP A MUOVERSI IN QUESTA DIREZIONE”. 

Ed oggi aggiungiamo che è importante monitorare bene la nostra realtà sociale, attivare sportelli di ascolto e servizi socio-psico-sanitari per aiutare concretamente chi ne ha bisogno. Solo se faremo questo la tragedia vissuta da Lucia e dalla figlia Giuseppina non sarà stata inutile. 

Dino Paternostro

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