martedì, dicembre 16, 2025

Palazzo Puleo-Palma, uno storico complesso architettonico-culturale capace di raccontare Santo Stefano Quisquina al mondo

Palazzo Puleo-Palma a piazza Castello

LAURA LIISTRO 

Nel cuore di Santo Stefano Quisquina, affacciato su piazza Castello, sorge un palazzo ottocentesco che sembra aver fermato il tempo: Palazzo Puleo-Palma. Non è solo un edificio storico, ma un vero e proprio scrigno di memorie, custode della storia di una famiglia e dell’identità di un’intera comunità. 

Oggi, grazie all’impegno di Claudia Ferlita, il palazzo continua a vivere, trasformando la conservazione in un gesto culturale e civile. La data incisa sulla chiave di volta del portale d’ingresso, 1872, segna probabilmente l’anno in cui Salvatore Puleo, imprenditore intraprendente, decise di edificare la dimora. Uomo del fare, contribuì allo sviluppo locale con opere come la strada Corleonese-Agrigentina e la villa comunale, ancora oggi punti di riferimento della cittadina.


Il palazzo racconta la sua epoca attraverso dettagli preziosi: il lungo balcone in ferro battuto con vasi di ceramica di Burgio, una rara targa assicurativa antincendio della compagnia Generali e interni straordinariamente conservati, tra cui la cucina in muratura con maioliche bianche e blu e arredi originali. Ma il valore dell’edificio va ben oltre l’architettura: lettere, fotografie e oggetti appartenuti a generazioni della famiglia Puleo fino ad Angela Puleo in Palma e al professor Ugo Palma ne custodiscono la storia e l’identità.

L’incontro con l’attuale proprietaria del sito storico Claudia Ferlita è stato un colpo di fulmine. 

Varcando la soglia, ebbe l’impressione  che la casa non era mai stata davvero vuota, nonostante anni di abbandono: «La mia sensazione era che la padrona di casa potesse apparire da un momento all’altro», racconta.

Oggi, tra i volumi della biblioteca, nel cuore pulsante della dimora, Claudia ricostruisce frammenti di storia, rendendo viva l’identità culturale di un luogo unico.

Palazzo Puleo-Palma però non è solo custodia privata: rappresenta un’opportunità straordinaria per il territorio. Con l’attivazione di una sinergia pubblico/privato, potrebbe avere come futura destinazione un museo o uno spazio storico-culturale, punto di riferimento in un circuito che valorizza la ricchezza di Santo Stefano Quisquina, dall’eremo di Santa Rosalia, al suggestivo viale dei Tigli, dal Teatro Andromeda alle passeggiate nei boschi della Quisquina, fino alla conoscenza delle specialità locali come i formaggi tipici e le sorgenti d’acqua cristallina. Il palazzo si inserirebbe, così, in un percorso completo tra storia, cultura, natura e gusto.



Varcare oggi la soglia di Palazzo Puleo-Palma significa accettare un invito: ogni stanza conserva una voce, ogni oggetto attende uno sguardo capace di ascoltare. 

Nulla è messo in scena: tutto è rimasto autentico. 

Uscendo, il visitatore porta con sé più di un ricordo: la sensazione di aver toccato l’anima di Santo Stefano Quisquina.

In un territorio ricco di tesori nascosti, Palazzo Puleo-Palma si propone come la perla in grado di aprire le porte del paese al mondo, offrendo una storia autentica e un’esperienza immersiva che intreccia passato, arte, cultura e natura.

Laura Liistro

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