martedì, dicembre 09, 2025

Mafia dei Nebrodi, la Cassazione conferma l’impianto accusatorio

Giuseppe Antoci

Giuseppe Antoci (M5s) subì attentato: "ha vinto la giustizia"

(ANSA) - PALERMO, 05 DIC - Confermato in Cassazione l'impianto accusatorio del maxiprocesso nei confronti della cosiddetta mafia dei pascoli, il sistema organizzato delle truffe agricole sui terreni fantasma dei Nebrodi, nel Messinese, per incassare contributi non dovuti per milioni di euro dall'Unione Europea e dall'Agea. Per i capi dei clan Faranda-Crascì e Batanesi - come Sebastiano Bontempo e Vincenzo Galati Giordano - gli ermellini della V sezione

penale hanno messo il sigillo sulle condanne, conferme con annullamenti parziali per affiliati come Domenico Coci, Salvatore Bontempo, Sebastiano Conti Mica, Giuseppe Costanzo Zammataro "u carretteri", Gino Calcò Labruzzo. Come scrive la Gazzetta del Sud l'inchiesta del 15 gennaio 2020 fu una delle più vaste operazioni antimafia eseguite in Sicilia e la più imponente, sul versante dei fondi europei dell'agricoltura in mano alle mafie, mai eseguita in Italia e all'estero. L'ex presidente del parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci, attuale europarlamentare del M5s, ideatore del cosiddetto 'protocollo Antoci' recepito nel nuovo codice antimafia e che subì un attentato, dice: "Le condanne in Cassazione e la tenuta dell'impianto accusatorio sono la conferma del buon lavoro svolto dalla magistratura di Messina e dalle forze dell'ordine. Abbiamo colpito con un'azione senza precedenti la mafia dei terreni ricca, potente e violenta, ed è per questo che quella notte volevano fermarmi. La giustizia ha vinto, ma ha perso ancora una volta la dignità di un Paese e di un territorio che ha subito per anni la pressione criminale senza che nessuno lo difendesse. Noi lo abbiamo difeso e continueremo a farlo, nonostante il prezzo che stiamo pagando e che forse ancora pagheremo". 

(ANSA) 05/12/2025 

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