giovedì, dicembre 18, 2025

Il talento tra arte scienza e legalità. Riconoscimenti ai figli di una città


Simonetta Trovato 

Il simbolo del Genio è nei ragazzi in piedi a cantare l’Inno di Mameli, la sorpresa è che lo conoscono più dei padri e dei nonni. 

In un Teatro Massimo pieno di giovani, si è celebrata la creatività di chi rompe gli schemi, guarda oltre, non si assuefa; porta la Sicilia fuori e poi la riporta a casa; non solo i geni e gli inventori, ma anche gli artisti che in maniera burrascosa raccontano l’Isola; chi si batte per la legalità e chi cerca in tutti i modi di salvare il suo quartiere. Nato da una «corrispondenza epistolare di amorosi intenti» tra il professor Elio Cardinale e il sindaco Lagalla, messo su carta negli articoli sul Giornale di Sicilia, oggi media partner, il Premio dedicato al Genio nume laico della città, è stato consegnato ieri al Massimo, aperto e chiuso dalla giovane Cantoria del Teatro guidata da Giuseppe Ricotta.

«Premiamo le competenze e la capacità, premiamo la voglia di fare e quella di riuscire - dice il professor Cardinale che ha costruito anche questa terza edizione - ; ma riconosciamo chi è resiliente, si prende cura della bellezza della città». Gli fa eco il sindaco Lagalla, «è importante il premio alla memoria assegnato a Michele Perriera, questa è una città che ha bisogno di testimoni di buone pratiche che possano provocare emulazione positiva». Sul palco Licia Raimondi e Roberto Gueli hanno fatto da gran cerimonieri (cercando di non finire sotto le grinfie comiche di Sasà Salvaggio) introducendo i premiati, a ciascuno è stata posta una domanda da un ragazzo o una ragazza in rappresentanza delle scuole presenti. Così Maria Falcone ha ricordato il diktat del giudice, «La mafia sarebbe stata vinta quando la città sarebbe cambiata per il suo impegno per la legalità»; Pasqualino Monti ha ricucito la città al suo mare; fra’ Mauro Billetta che ha voluto con sé sul palco i bambini di Danisinni, il regista Luca Guadagnino (che ha annunciato il nuovo film Artificial dedicato all’Intelligenza artificiale) felice di essere nel teatro che da ragazzino filmava da dietro i cancelli serrati; l’archistar Mario Cucinella, la giornalista Stefania Petyx e la sua forza di dire le cose in faccia; il collettivo di Odd Agency che disegna a mano libera (e luminosa) sulla città recuperandone la storia; e il Palermo Calcio che allunga il collo verso la promozione. Giunge al volo da Parigi il premier danseur dell’Opera, Andrea Sarri che vede in platea i genitori e a gennaio tornerà al Massimo per danzare ne «Il lago dei cigni». Il premio alla memoria a Michele Perriera è stato consegnato ai figli (d’arte) Gianfranco e Giuditta.

Il Giornale di Sicilia assegna il premio Next Generation al trentenne Mattia Romeo - genio della Fisica incline alle scorribande di AI - che dedica la statuetta ai genitori e al suo gruppo di ricerca. «Abbiamo sposato un riconoscimento che premia il valore umano, e Mattia ne è un esempio» ha detto Marco Romano, direttore responsabile del gruppo editoriale del Giornale di Sicilia. Infine il Premio Liberty, introdotto da Rita Cedrini e Danilo Maniscalco, è dedicato a chi mantiene intatti i segni della Palermo Felicissima, a partire dall’estro dei Basile («ricordiamoci che questo teatro l’ha fatto un architetto» sorride Mario Cucinella): quindi lo staff di Villa Igiea capitanato dal direttore Achille de Carlo (anche lui un siciliano di ritorno); Giuseppe Jaforte che è riuscito a conservare integri gli echi neogotici srotolati sui percorsi floreali di Palazzo Jaforte; e Salvatore Gregorietti, erede del pittore e decoratore il cui tratto è ancora perfettamente visibile a Villino Gregorietti.

Simonetta Trovato

GdS, 17/12/25

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