martedì, settembre 30, 2025

Palermo, Alaa, un permesso dopo 10 anni. "Credo ancora nella giustizia”

Alaa Faraj ieri sul sagrato della Cattedrale di Palermo 

Faraj, ritenuto uno scafista e condannato a 30 anni per strage, ha scritto un libro sulla sua storia: "Per me è stata una terapia"

DI CLAUDIA BRUNETTO

La domanda più difficile arriva quasi subito: «Come stai?». Come deve stare Alaa Faraj che per lo Stato italiano è un trafficante condannato a 30 anni e che ieri, con il primo permesso del tribunale di sorveglianza in dieci anni di carcere già scontati, era sul palco allestito nel sagrato stracolmo della cattedrale di Palermo per parlare del suo libro Perché ero ragazzo, pubblicato da Sellerio? Una serie di lettere ad Alessandra Sciurba, docente di filosofia del diritto conosciuta in carcere, che dopo la pubblicazione del libro ha il divieto assoluto di incontrarlo ancora. Almeno tra le sbarre.

«Dopo dieci anni in prigione mi trovo qui in mezzo al vostro affetto straordinario», dice Faraj, che oggi ha trent'anni. «La considero una grande vittoria, un dono. Ma la parola giusta è miracolo. Questo libro per me è stata una terapia». 

I Consiglieri Metropolitani di Palermo del Partito democratico: “Fondi MIT (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) alla Sicilia: Una Goccia nell'Oceano per la Viabilità Provinciale”


I Consiglieri Metropolitani di Palermo per il Partito Democratico, Giovi Monteleone, Rosario Lapunzina e Liborio Maurizio Costanza, intervengono criticando in maniera netta il "Piano straordinario per le Province" annunciato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), che destina 93.658.956 euro alla Regione Sicilia per la riqualificazione delle infrastrutture stradali.

I consiglieri del Pd sottolineano come questa somma, sebbene ingente sulla carta, si riveli una vera e propria "goccia nell'oceano" se rapportata all'estensione, alla vetustà e al grave stato di degrado che affligge le strade gestite dai Liberi consorzi e dalle Città

Metropolitane siciliane.

Villa Sofia-Cervello, Epifanio Di Natale nuovo capo Dipartimento Medicina

La direzione strategica con i capi dipartimento ( il dottor Epifanio Di Natale è il secondo da sinistra) 

Con la sua nomina da parte della direzione strategica viene completato l'assetto organizzativo aziendale.

Epifanio Di Natale è il nuovo capo Dipartimento di Medicina dell’AOOR Villa Sofia Cervello.Con la nomina del dott. Di Natale, già alla guida dell’Unità operativa complessa di Nefrologia e Dialisi, da parte della direzione strategica aziendale nel corso di una riunione del Collegio di Direzione, viene completato l’assetto organizzativo aziendale, che è così articolato: Francesco Arcoleo, capo Dipartimento Servizi; Fulvio Piazza, capo Dipartimento Chirurgia; Nicola Cassata, capo Dipartimento Materno Infantile; Adolfo Rizzo, capo Dipartimento Oncoematologia; Baldassare Renda, capo dipartimento Emergenza con Trauma Center; Carlo Cicerone, capo dipartimento Cardio-Vasculo-Respiratorio; Vincenzo Nicastri, capo dipartimento Amministrativo-Tecnico-Professionale.

domenica, settembre 28, 2025

Nuova rete ospedaliera: la rivolta dei sindaci contro i tagli: intervista al sindaco di Corleone Walter Rà

Una manifestazione a difesa dell’ospedale di Corleone del 29 novembre 2010 con oltre 5.000 partecipanti

La nuova rete ospedaliera, recentemente approvata dalla Regione Siciliana, sta facendo assai discutere. Numerose voci di protesta si sono sollevate da parte delle amministrazioni comunali di tutta la Sicilia. Il taglio di 367 letto previsti, rischia di penalizzare e non poco l’efficienza della sanità pubblica, colpendo in particolare i piccoli comuni delle aree interne.

Abbiamo intervistato Walter Rà, sindaco di Corleone – comune capofila del Distretto D40 con l’ospedale “dei Bianchi” – in merito alle ricadute della nuova rete sulla sanità corleonese e non solo.

Ritiene che la nuova rete ospedaliera, nel complesso, colpisca in maniera diseguale i presidi sanitari sparsi per l’isola? 

E se la partecipazione rifiorisse sulle macerie di Gaza?


di Giuseppe Savagnone

Una imponente manifestazione e le sue ragioni

I più anziani assicurano che da decenni non si assisteva a una mobilitazione popolare come quella del 22 settembre, in seguito allo sciopero generale indetto dell’Unione sindacati di base (USB) per Gaza.  

I giornali governativi hanno cercato invano di minimizzare la portata della manifestazione, parlando addirittura di un flop. A smentire questi tentativi di disinformazione ci sono – alla portata di tutti, su internet – le foto e i video dei cortei che in più di 80 città italiane hanno coinvolto un numero di persone strabocchevole, mai visto ultimamente. I numeri ufficiali, come sempre in questi casi, variano molto. Ma sicuramente si è trattato di centinaia di migliaia di partecipanti.

Al di là dell’aspetto quantitativo, ha colpito gli osservatori quello qualitativo. C’erano le persone più diverse: hanno sfilato per ore l’uno accanto all’altro operai, professionisti, madri di famiglia coi bambini in passeggino, anziani e anziane, ragazzi e ragazze di tutte le età. Un popolo.

Per un’analisi del trumpismo


di Giuseppe SAVAGNONE

Il primo genocidio mercantile della storia

È ora di prendere atto che, in soli otto mesi – dal giorno del suo insediamento alla Casa Bianca – , Donald Trump ha configurato con le sue parole e le sue scelte un modello culturale e politico radicalmente diverso da quello a cui il mondo occidentale, e gli stessi Stati Uniti, erano abituati, e che potremmo, per comodità, chiamare “trumpismo”. 

Si può apprezzarlo e condividerlo, o criticarlo e perfino detestarlo, ma non negare che siamo davanti a qualcosa di nuovo.

Ne troviamo conferma, in questi giorni, da due notizie apparse sulle prime pagine dei giornali e che apparentemente non hanno nulla in comune. Una riguarda le parole del ministro israeliano ultra-ortodosso Bezalel Smotrich, secondo cui Gaza sarà «una miniera d’oro immobiliare» e sono stati «avviati negoziati con gli americani» per la spartizione della Striscia, in modo che la ricostruzione «si paghi da sola».

A proposito della manifestazione “A testa alta contro la mafia”: il Corleonese è un territorio che nonostante tutto resiste!


CATERINA POLLICHINO*

Molti hanno chiesto della mancata presenza della Camera del lavoro sul palco della manifestazione “A testa alta contro la mafia” dello scorso 23 settembre organizzata dal comune di Corleone che ha visto la partecipazione dell’on. La Vardera e di Stefania Petix. 

Ma la grande assente non è stata solamente la camera del lavoro. Su quel palco mancava tutta la società civile organizzata: le scuole, le associazioni culturali e di volontariato, i sindacati, i giornali locali. Quei soggetti che tutti i giorni di tutto l’anno, da tanti anni a questa parte, praticano nel loro piccolo l’antimafia sociale, cioè il contrasto etico, culturale, politico e psicologico alla mafia e ai mafiosi. A mancare erano proprio quei soggetti che in larga misura erano in piazza Garibaldi, ma sono rimasti oscurati.

ASP, POLICLINICO E UNIVERSITA’ INSIEME IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE DEL CUORE


LUNEDI’ 29 SETTEMBRE CONSULTI GRATUITI IN PIAZZA VERDI

PALERMO 23 SETTEMBRE 2025 - Asp e Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico insieme in occasione della Giornata Mondiale del Cuore. L’iniziativa, in programma, lunedì prossimo, 29 settembre in Piazza Verdi a Palermo, è realizzata in collaborazione con le Scuole di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva e di Medicina Interna, Dipartimento PROMISE dell’Università degli Studi di Palermo. Medici e operatori accoglieranno i cittadini dalle 9.30 alle 13.30 all’interno di 6 ambulatori mobili per una giornata all’insegna della prevenzione cardiovascolare. L’accesso è libero, gratuito e senza prenotazione. 

sabato, settembre 27, 2025

Il sen. Davide Faraone: “le donne del corleonese offese dall’assessora, con l’accusa che si sentono più chic a partorire nelle cliniche di Palermo”

Il sen. Faraone in visita all’ospedale di Corleone


Davide Faraone @davidefaraone

Ho deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Palermo per omissione di atti d’ufficio e interruzione di pubblico servizio. Si comincia dall’ospedale dei Bianchi di Corleone, che ho visitato ieri, ma non mi fermerò: lo farò per tutti gli ospedali siciliani in cui non è garantito il diritto alla salute.

Quando da sottosegretario alla Salute proposi la deroga per mantenere il punto nascita di Corleone, conoscevo bene il territorio: strade pessime, spostamenti difficili, rischi altissimi per mamme e bambini. Ma dopo quella scelta, il governo regionale ha scientemente lavorato per farlo morire, negando pediatri e neonatologi, figure indispensabili insieme ad anestesisti e ostetrici per un reparto che funzioni. Oggi siamo ridotti a una trentina di parti l’anno, urgenze estreme e cesarei programmati con l’unico pediatra ancora operativo.

Rete sanitaria nel mirino, la difesa di Faraoni: “Brutale ma necessaria”

Il sindaco di Bronte, Giuseppe Firrarello e l’assessora alla salute Daniela Faraoni

L’assessora all’evento di FI a Catania risponde alle critiche In prima fila il sindaco Firrarello che contesta i tagli a Bronte

di ROSA MARIA DI NATALE
La critica è sempre un fatto positivo perché ci dà la spinta per fare meglio. Ma noi non abbiamo tolto un solo posto letto realmente utilizzato. Abbiamo trasformato quelli inattivi o di fatto inutilizzati, per potenziare i reparti dove serviva davvero » . A Catania l’assessora alla Salute Daniela Faraoni ha difeso la nuova rete ospedaliera all’evento organizzato da Forza Italia. Chi si aspettava un botta e risposta, anche soft, con i “critici” interni alla stessa maggioranza è rimasto deluso.
Nella sala dell’hotel Nettuno che ieri ha ospitato l’iniziativa azzurra, “ Il piano strategico di Forza Italia per il servizio sanitario pubblico”, Faraoni ha preferito spiegare nel dettaglio come è stata costruita la nuova mappa di quella che lei stessa definisce « un’operazione

Negli uffici dell’Asp di Palermo arrivano i poliziotti: due arresti per corruzione


Finiscono in carcere l’ex direttore sanitario Francesco Cerrito e il commercialista Lupo, presidente della Samot

di FRANCESCO PATANÈ
La sanità palermitana torna nel mirino della procura di Palermo. A sei mesi dall’ultimo scandalo sugli appalti pilotati per 130 milioni di euro, ieri pomeriggio la squadra mobile di Palermo ha arrestato il ragioniere commercialista Mario Lupo, 63 anni, presidente della onlus Samot Palermo, e il dirigente dell’Asp di Palermo Francesco Cerrito, direttore del dipartimento della programmazione e organizzazione delle attività territoriali e integrazione sociosanitarie. Entrambi sono accusati di corruzione. Gli investigatoridella mobile li hanno arrestati in flagranza negli uffici dell’Asp e rinchiusi nel carcere Pagliarelli. Da quanto si apprende nessuno dei due è stato sottoposto ad interrogatorio preventivo, come previsto dalla nuova riforma per l’ipotesi di reato di corruzione.

Flotilla per Gaza, a bordo anche l’attivista palermitano Nino Rocca

Nino
La spedizione, partita due giorni fa da Otranto, punta a raggiungere la Striscia di Gaza con un convoglio umanitario

C’è anche il palermitano Nino Rocca tra gli attivisti della Freedom Flotilla diretta a Gaza. Storico militante per i diritti civili e sociali, Rocca ha inviato nelle scorse ore un video dal largo delle isole greche, confermando la sua presenza a bordo. La spedizione, partita due giorni fa da Otranto, punta a raggiungere la Striscia di Gaza con un convoglio umanitario, per rompere simbolicamente l’assedio e portare un messaggio di pace e solidarietà internazionale.

venerdì, settembre 26, 2025

LA LETTERA APERTA DI FRATEL MAURO BILLETTA, PARROCO DELLA CHIESA DI S. AGNESE NEL QUARYIERE DANISINNI (PALERMO) ALLA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, DOPO LE SUE SCONCERTANTI DICHIARAZIONI SUCCESSIVE ALL’ATTACCO DI ISRAELE ALLA FLOTILLA

Fratel Mauro Billetta, parroco di S. Agnese a Palermo

C'e' il coraggio di chi crede davvero, di chi sta dalla parte degli ultimi e non si fa intimidire da nessuno

Questo il testo della lettera:

L'azione della Global Sumud Flotilla non crediamo sia un atto irresponsabile come ieri, dopo l'attacco intimidatorio subito dalla Flotilla durante la notte, affermava la Presidente del Consiglio ma un atto di disobbedienza civile dove attraverso una missione umanitaria si vuole compiere un gesto estremo in soccorso di un popolo che sta subendo un genocidio.

giovedì, settembre 25, 2025

“Troppi tagli sul territorio”: la rivolta dei sindaci contro la rete ospedaliera


Duro documento della conferenza dei primi cittadini del Palermitano. Da Gela alle Madonie scatta la mobilitazione: “Favorita la Sicilia orientale”

di GIUSI SPICA
Dalle Madonie a Gela, scatta la mobilitazione contro la rete ospedaliera proposta dal governo Schifani e approvata in commissione Sanità all’Ars. Un piano già oggetto di critiche da parte di Fratelli d’Italia, che due giorni fa ha dato il disco verde con riserva, e ora nel mirino anche dei sindaci del centrodestra, pronti a sconfessare i loro referenti politici e a chiedere l’intervento del ministro. In provincia di Palermo a guidare la rivolta è il primo cittadino di Corleone, il meloniano Walter Rà, che in qualità di presidente della conferenza permanente dei sindaci della Città metropolitana ha consegnato una nota durissima al prefetto Massimo Mariani.

mercoledì, settembre 24, 2025

“La piazza rovesciata” di Corleone…


DINO PATERNOSTRO

D’accordo, la mafia è una montagna di merda. E poi? Con l’antimafia-spettacolo, gridata da un palco, non si costruisce futuro, si fa solo un po’ di spettacolo, che lascia il tempo che… lascia. 

Certo, è bene che ci sia stata una reazione allo Sperone-Podcast e ai suoi improvvidi conduttori. È bene che si sia rintuzzata l’arroganza del giovane Riina che pensava di cambiare la storia. 

Male, invece, “la piazza rovesciata” di Corleone che abbiamo avuto modo di osservare ieri sera. Sul palco Ismaele La Vardera, Stefania Petyx, il sindaco Walter Rà, che hanno chiamato accanto a loro familiari di vittime innocenti di mafia ed altri testimoni, e tutti insieme a ri-sottolineare la “montagna di merda” che è la mafia. A dire dei due conduttori incapaci di fare domande, vere domande, a Riina. A dire che il giovane Riina è un pregiudicato che è stato in carcere per mafia, che il padre è stato peggiore, molto peggiore del figlio. E tutti a solidarizzare e ad incoraggiare Corleone e i corleonesi. Si tratta di cose note, certo, ma che ri-dette nella piazza di Corleone hanno un grande valore. 

Viabilità nel Corleonese: procedono a rilento i lavori sulla SP4 di “Pietralunga”. Consegnati i lavori della SP45 ed SP27


“Oggi una rappresentanza del Comitato “Vogliamo la strada Corleone–Partinico” - si legge in un comunicato - ha partecipato all’incontro per la consegna ufficiale dei lavori alla ditta vincitrice per il lotto SP n. 45 “Ponte Aranci” – SP n. 27 “Roccamena”, con un importo contrattuale di oltre 2,1 milioni di euro. 
Ringraziamo i tecnici della Città Metropolitana di Palermo per l’impegno e la disponibilità, e il Sindaco di Corleone, Dott. Walter Rà, per l’attenzione dimostrata verso una viabilità tanto attesa dai cittadini.

Si evidenzia inoltre l’importanza strategica della SP45 e della SP27, strade interconnesse con la SP4, che consentono di raggiungere in maniera più agevole e veloce la SS624 Palermo–Sciacca da Corleone, migliorando così i collegamenti viari con l’area metropolitana e con le principali direttrici regionali.

L’ASP DI PALERMO PORTA I FARMACI PIÙ VICINI AI CITTADINI

La sede centrale Asp Palermo

AL VIA NEL DISTRETTO 36 IL NUOVO SERVIZIO SPERIMENTALE. 
ATTIVI PUNTI DI RITIRO DEI MEDICINALI A MISILMERI, VENTIMIGLIA DI SICILIA, GODRANO, MARINEO E VILLAFRATI

PALERMO 24 SETTEMBRE 2025 – Non sarà più necessario per i cittadini che vivono nei paesi del Distretto 36 recarsi a Bagheria per ritirare i medicinali distribuiti dalle farmacie dell’Asp. Da mercoledì 1 ottobre, grazie a un progetto sperimentale, gli utenti potranno consegnare la propria richiesta direttamente nel comune di residenza – o in quello più vicino – e ricevere il farmaco la settimana successiva nella stessa sede.

martedì, settembre 23, 2025

L’INTERVISTA. Nino Rocca: “A 77 anni parto con la Flotilla”

È l’unico siciliano e il più anziano di questo blocco di barche da Otranto “È importante dare il proprio contributo”
Di battaglie nella sua vita ne ha portate avanti tantissime. Per i senzatetto, per levittime della tratta, più recentemente per decine e decine di ragazzi che non riescono a liberarsi dal cappio della droga. A guidarlo, sempre, uno spiccato senso di umanità che ha trasformato nella sua forza quotidiana. Così, a 77 anni, domani è pronto a partire dal porto di Otranto su una barca a vela della Freedom Flottilla Italia, la missione internazionale a sostegno della popolazione della Striscia di Gaza. L’unico siciliano e il più anziano di questo blocco in partenza.
Nino Rocca, qual è il suo stato d’animo?

lunedì, settembre 22, 2025

Preti contro il genocidio, da Ciotti a Zanotelli: “La preghiera non basta più, andiamo in piazza”. Monsignor Ricchiuti: “La Santa Sede prenda una posizione più netta”

Da sx: don Luigi Ciotti, padre Alex Zanotelli, mons. Giovanni Ricchiuti

di ALEX CORLAZZOLI

Oggi saranno a Roma alle 14,30 davanti all’obelisco del Quirinale e poi dalle quindici alla chiesa di Sant’Andrea da dove marceranno verso i palazzi del potere e il Vaticano

“Sull’uso del sostantivo genocidio ho letto che ufficialmente, la Santa Sede non ritiene che si possa fare alcuna dichiarazione in merito in questo momento. Se anche l’Onu ha detto che quanto sta avvenendo a Gaza è un genocidio, resto perplesso di fronte alla scelta di Papa Leone XIV. Non è più tempo di bizantinismi”. Sono parole pronunciate con parresia quelle di monsignor Giovanni Ricchiuti, presidente di “Pax Christi”. Forse mai come oggi un Vescovo (è emerito ad Altamura – Gravina ndr) è arrivato a tanto verso il pontefice 

Con lui – in modi diversi, tra chi è più prudente e chi è più determinato – ci sono oltre mille preti, tra cui dieci vescovi e un cardinale, altri nomi noti come don Luigi Ciotti e padre Alex Zanotelli che hanno firmato un appello che non lascia spazio a fraintendimenti: “Preti contro il genocidio”.

PRETI CONTRO IL GENOCIDIO


Rete di sacerdoti e vescovi

Premessa

Come sacerdoti cattolici – pastori e guide di comunità – siamo indignati e non possiamo tacere di fronte alla tragedia umanitaria della popolazione civile palestinese nella Striscia di

Gaza e negli altri Territori Palestinesi Occupati.

Questa rete non nasce per fomentare odio o divisione, ma per dare voce unitaria alle tante iniziative personali che già esprimono denuncia e richiamo alla giustizia, nella fedeltà al

Vangelo e alla Costituzione Italiana.

«Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio» (Mt 5,9).

«La guerra sempre è una sconfitta, sempre» (Papa Francesco, Angelus, 29 ottobre 2023).

Corleone, a testa alta contro la mafia e i mafiosi

 


domenica, settembre 21, 2025

Rosario Livatino: il ''giudice ragazzino'' che sfidò la mafia con la toga e la coscienza

Rosario Livatino

Gabriele Ciulla

"Quando moriremo non ci verrà chiesto se siamo stati credenti, ma se siamo stati credibili". In questa frase si riflette tutta la straordinaria personalità di Rosario Livatino, giovane magistrato siciliano che ha fatto della propria fede e integrità morale un’arma contro il potere mafioso. Il suo esempio civile e spirituale è oggi un punto fermo per chiunque combatta contro le mafie e la corruzione. 

Nato a Canicattì il 3 ottobre 1952, Livatino si laurea in Giurisprudenza a Palermo e intraprende una carriera in magistratura che lo vede impegnato, a partire dal 1979, come sostituto procuratore ad Agrigento. In un contesto sociale e istituzionale complicato, si distingue per riservatezza, rigore e una profonda sensibilità giuridica e umana. 
La figura di Livatino era particolare fin da bambino, quando lo chiamavano "101 anni" per la sua precoce saggezza. Era noto per la sua fede profonda, ma anche per una riservatezza fuori dal comune: rifuggiva le luci della ribalta, evitava interviste, viveva con semplicità. Fu lui stesso a rifiutare la scorta: una scelta che, col senno di poi, si rivelò tragica ma coerente con la sua visione del ruolo del magistrato. Come amava ripetere: 
"Il magistrato non deve solo essere indipendente, ma deve anche apparire tale". 
Nel suo lavoro, Livatino si occupò di indagini complesse contro le organizzazioni mafiose, ma anche di casi di corruzione che anticipavano la stagione di “Tangentopoli”.

Iniziativa delle lavoratrici e dei lavoratori delle Università italiane a sostegno del popolo palestinese


Gentili Rettori e Rettrici delle Università italiane, in qualità di lavoratrici e lavoratori delle Università italiane vi scriviamo questa lettera per chiederVi un posizionamento più deciso rispetto a quanto sta accadendo a Gaza e in Cisgiordania. Riteniamo che questo sia fondamentale per il nostro ruolo nelle istituzioni in cui lavoriamo o con le quali collaboriamo, i cui statuti sono ispirati ai valori costituzionali di ripudio della guerra che oggi, però, sono del tutto disattesi.

In tal senso,

PREMETTENDO CHE:

La corte Internazionale di giustizia (CIG) il 26 gennaio del 2024, in risposta alla richiesta presentata dal Sud Africa, ha emesso un’ordinanza nella quale si riconosce che vi è un rischio plausibile che Israele stia commettendo il crimine di genocidio a Gaza, e ha indicato sei misure cautelari urgenti atte a impedire che questo avvenga;

sabato, settembre 20, 2025

Nursind Palermo: “Non chiudere, ma potenziare gli ospedali delle aree interne. Corleone presidio strategico per il territorio”

L’ospedale dei Bianchi di Corleone 

Il Nursind, sindacato delle professioni infermieristiche, esprime forte preoccupazione per le notizie relative alla rimodulazione della rete ospedaliera regionale che prevedono tagli ai posti letto e la riduzione di servizi essenziali presso l’Ospedale “Dei Bianchi” di Corleone.

Come sindacato di categoria riteniamo che la chiusura o il depotenziamento di reparti fondamentali – come Pediatria, Neonatologia, Ostetricia/Ginecologia, Pronto Soccorso, Radiologia e Chirurgia – rappresenti una grave lesione del diritto alla salute dei cittadini delle aree interne, già penalizzati da collegamenti viari difficili e dalla distanza dai grandi centri urbani.

Il rischio è duplice:

- privare migliaia di cittadini di cure tempestive, costringendoli a lunghi trasferimenti verso Palermo o Agrigento;

- sovraccaricare ulteriormente gli ospedali cittadini, già oggi in forte sofferenza per mancanza di posti letto e personale.

Il vittimismo criminale di Israele


Antonio Minaldi

Per chi da anni si batte per una Palestina libera vedere Gaza totalmente distrutta, con un popolo in fuga che si lascia dietro i cadaveri dei propri bambini, è un colpo al cuore che si accompagna ad un grande senso di impotenza. Cosa sarebbe necessario fare? 

Sarebbe necessario che lo sdegno fosse universale e che tutti gli Stati rompessero qualunque tipo di rapporto politico, diplomatico e commerciale con gli assassini sionisti. Sarebbe necessario che l’ONU inviasse truppe di interposizione. Ma purtroppo gli interessi della geopolitica, a partire dalle scelte imperiali degli USA fino alla insignificanza servile dell’Europa, vanno da un’altra parte. Noi, militanti e gente comune, possiamo solo riempire le piazze e insistere nella nostra denuncia.

A Tagliavia (vicino Corleone) il Giubileo delle Confraternite – VIII Cammino diocesano


L’Arcidiocesi di Monreale annuncia con gioia il Giubileo delle Confraternite – VIII Cammino diocesano, che si terrà domenica 21 settembre 2025 a Tagliavia.

“Un evento di fede, comunione e testimonianza - sottolinea in un comunicato - che vedrà riunite le Confraternite della Diocesi in un momento di profonda spiritualità e partecipazione comunitaria”.

La giornata si aprirà con il raduno e la registrazione dei partecipanti alle ore 17.00 presso il bivio "Maremma o della fontana" nei pressi del Santuario. Seguirà, alle ore 17.30, il Cammino giubilare verso il Santuario di Tagliavia, cuore dell’evento. Il momento centrale sarà la Santa Messa alle ore 18.15, presieduta da S. E. Mons. Gualtiero Isacchi, Arcivescovo di Monreale, al termine della quale i fedeli potranno beneficiare del dono dell’Indulgenza plenaria.

"Mio padre non c'entra", ondata di sdegno contro le parole di Riina Jr sulla strage di Capaci


C'è chi prepara un contro-podcast e chi pensa a un esposto per non permettere al figlio del boss di tornare in Sicilia

IL SERVIZIO DI GIORGIO RUTA SU TGR SICILIA

Se voleva far parlare di sé, di sicuro c'è riuscito. In queste ore, una ondata di sdegno si sta sollevando contro le parole di Salvatore Giuseppe Riina, figlio del boss morto nel 2017. Durante una puntata del podcast “Lo Sperone” Riina junior ha affermato che il padre non avrebbe avuto nessuna responsabilità nella strage di Capaci. Non solo. Il figlio del capo dei capi di Cosa Nostra ha affermato di aver sofferto come i piccoli palestinesi di oggi in perenne emergenza, perché costretto a scappare da un rifugio all'altro con il padre. 

L’EDITORIALE. Unici al mondo, la Cgil è il primo sindacato a scioperare per Gaza


Una scelta storica che attraversa posti di lavoro e confini. Le braccia incrociate come risposta al genocidio, ai silenzi e all’ipocrisia del potere

STEFANO MILANI

direttore collettiva.it


Mentre i governi mondiali continuano a pascolare tra vertici diplomatici e dichiarazioni di cordoglio prefabbricate, ieri la Cgil ha fatto qualcosa di storico e straordinario. Qualcosa che nessuno, finora, aveva mai osato fare. Ha fermato il lavoro per fermare il genocidio. Non uno sciopero per salari o contratti, ma contro lo sterminio in corso a Gaza. Il primo sindacato al mondo a dichiarare che nessuna ora del nostro tempo sarà complice di chi massacra e deporta civili. E in questo gesto si concentra tutta la potenza di un atto che rovescia l’ordine delle priorità, ricordando che la pace non si implora, si pratica.

venerdì, settembre 19, 2025

Napoli, durante l’omelia per la festa di San Gennaro, il cardinale Battaglia ha pronunciato un discorso “con pudore e con fuoco” contro il genocidio che si sta consumando a Gaza

Il cardinale arcivescovo di Napoli Mimmo Battaglia

Oggi, dopo la messa delle 10, il cardinale don Mimmo Battaglia, arcivescovo di Napoli, ha aperto la cassaforte che custodisce le ampolle con il sangue di San Gennaro. E durante la celebrazione il sangue si è sciolto. Nella tradizione popolare napoletana il miracolo di San Gennaro viene considerato un segno di buon auspicio per la città e per i napoletani.

Nell’omelia, il cardinale Battaglia ha pronunciato un discorso “con pudore e con fuoco” contro il genocidio che si sta consumando a Gaza. Queste le sue parole:

“E oggi, con pudore e con fuoco, dico: è il sangue di ogni bambino di Gaza che metterei esposto in questa cattedrale, accanto all’ampolla del santo. Perché non esistono “altre” lacrime: tutta la terra è un unico altare.