DINO PATERNOSTRO
Sulla chiusura della galleria di Corleone per i necessari lavori di messa in sicurezza, partiamo dalla comunicazione ufficiale del sindaco Walter Rà:
“Dopo i necessari rinvii e le valutazioni condivise con le associazioni di categoria e i Sindaci dei Comuni limitrofi, comunico che la chiusura definitiva della galleria avverrà:
LUNEDÌ 8 SETTEMBRE
La decisione, come già anticipato nelle scorse settimane, nasce da un percorso di confronto e responsabilità.
Nel frattempo ci siamo mossi al fine di migliorare la percorribilità e la sicurezza nella viabilità alternativa e i percorsi alternativi del trasporto pubblico extraurbano.
Abbiamo individuato soluzioni concrete per i residenti, come la messa a disposizione di un’area parcheggio presso Via Guardia.
Attiveremo inoltre un monitoraggio per accertarci che tutto funzioni secondo le previsioni.
Questo periodo di attesa ci ha permesso di arrivare più preparati e di limitare i disagi della cittadinanza. La collaborazione fra istituzioni, associazioni e cittadini è stata fondamentale per affrontare con responsabilità questa fase delicata.
Ricordo che la durata prevista dei lavori è di 500 giorni”.
Il nostro commento parte dall’ultimo rigo scritto dal primo cittadino: “la durata prevista dei lavori è di 500 giorni”, con la riflessione ironica di un cittadino: “In 500 giorni si potrebbe realizzare il ponte sullo stretto di Messina”. In effetti, 500 giorni sono un’eternità. Ammesso che fossero tecnicamente necessari, si dovevano organizzare i lavori almeno su due turni lavorativi nelle 24 ore (si sarebbero dimezzati i tempi), o meglio ancora su tre turni (e i giorni lavorativi sarebbero diventati circa 167). Ovviamente si dovevano prevedere le necessarie dotazioni finanziarie nel progetto per pagare agli operai l’indennità notturna. Cinquecento giorni non si possono sentire…
Ma qui comincia il gioco delle responsabilità. Doveva pensarci Nicolosi! Ma poteva intervenire pure Rà che con Nicolosi ha governato circa due anni e che ormai è sindaco da più di un anno. Mettiamoci il cuore in pace: non ci ha pensato nessuno dei due e a noi cittadini (e ai cittadini della zona e a chiunque avrebbe avuto necessità di passare dalla galleria) toccherà aspettare 500 giorni, che tradotti nei tempi dell’esecuzione delle opere pubbliche in Italia (particolarmente in Sicilia) significa un tempo assolutamente imprevedibile.
Concludiamo con la viabilità alternativa. Non la di può inventare in pochi mesi. Ci si doveva pensare per tempo e creare una seria circonvallazione a valle del centro abitato. In fretta e furia si poteva fare quello che si è fatto: rattoppare alla meno peggio qualche strada per renderla percorribile. Sulla percorribilità dei mezzi pesanti nel doppio senso di circolazione tanti cittadini hanno riserve e temono incidenti. Tra l’altro, l’informazione del comune è assolutamente inadeguata. Non basta una nota su Facebook. Non tutti usano Facebook. A za Pippina e u zu Giuvanninu sicuramente no. Allora bisognava (e bisogna) integrare più strumenti di informazione. E dalla pagina ufficiale del comune bisognerebbe che qualcuno rispondesse prontamente ai tanti cittadini che pongono domande ed avanzano dubbi dubbi. Intanto, spiegando una cosa semplice che non tutti hanno chiara. I problemi della viabilità alternativa fondamentalmente sono per gli autobus e i camion, i mezzi pesanti insomma. Per le autovetture i problemi sono molto limitati.
Ma oggi è domenica, ci riposiamo, ci divertiamo, non possiamo pensare ai romp…glioni dei cittadini, che ne hanno sempre una! Risponderemo dopo…
Dino Paternostro
7 settembre 2025

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