martedì, luglio 22, 2025

Rete ospedaliera. Il no dei sindacati


Carla Fernandez

Palermo - Il giorno del confronto tra l’assessorato alla Salute e i sindacati sulla nuova rete ospedaliera è arrivato. E se la Cgil è in disaccordo, la Cisl e la Uil puntano di più al confronto continuo. 

Intanto, le scadenze per la versione definitiva, sono serratissime. L’assessore Daniela Faraoni rassicura: «Stiamo lavorando con solerzia, domani (oggi per chi legge, ndr) incontreremo i rettori e poi formuleremo la proposta che dovrà passare l’iter procedurale. Il 31 luglio abbiamo la verifica per il piano di rientro col Mef». La bozza sarà presentata in sesta commissione all’Ars, ma il presidente Giuseppe Laccoto precisa: «Sarà una audizione in cui l’assessorato presenterà la bozza con le modifiche inserite dopo i confronti coi sindaci. Per dare il nostro parere, aspetteremo che vengano completati tutti gli incontri».

Sul piede di guerra la Cgil, che bolla il confronto come «pro forma, su un documento già confezionato», definendo la bozza piena di «errori, lacune, un’impostazione sbagliata». Il sindacato denuncia il rischio impugnativa da parte dello Stato per il mancato rispetto del Dm 77. «Il fatto che dopo una discussione di poche ore con 21 sigle il testo vada già domattina in commissione – affermano Alfio Mannino e Francesco Lucchesi – è inquietante». La Cgil chiede un passo indietro e un nuovo piano «dopo una consultazione vera con le parti sociali e i territori». 

Più orientata al dialogo la Cisl, che ribadisce l’importanza di una visione d’insieme: «Il tema della rete ospedaliera non è una semplice questione di numeri» ma «è indispensabile garantire un servizio sanitario che riguardi il territorio e le strutture ospedaliere». Leonardo La Piana, Daniele Passanisi e Massimo De Natale chiedono il potenziamento della medicina del territorio, soprattutto nelle aree interne. La Cisl propone un tavolo permanente: «Si deve partire da una visione strategica che metta al centro le persone, il diritto alla salute e l’equità nell’accesso ai servizi». La Uil, con la segretaria regionale Luisella Lionti, auspica «un confronto più concreto» e sottolinea che «la rete di medicina territoriale non può più rimanere un progetto sulla carta» e che «i territori non devono essere abbandonati, servono strutture che garantiscano l’emergenza». La Fials, con Sandro Idonea e Agata Consoli, apprezza l’intenzione di evitare la riduzione di 450 posti letto dovuta alla migrazione sanitaria verso il Nord e auspica un maggiore coinvolgimento del privato a supporto del pubblico. Il NurSind, con Salvatore Calamia, punta su un cambio di visione: «Sogniamo una vera rete della salute, non soltanto una rete ospedaliera. Serve un’integrazione reale tra ospedale e territorio».

Critico il deputato regionale del Pd, Dario Safina, sull’accordo per Trapani: «Mi dispiace dirlo con tanta chiarezza, ma questo non è un accordo. È la certificazione dell’abbandono di un intero territorio». 

GdS, 22/7/25

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