Io sto con gli israeliani che incessantemente, senza rinnegare il loro paese, sono contro il loro governo, manifestano contro questa guerra, ogni giorno, ogni sera, non cancellano la loro umanità, pensando sia agli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas in condizioni terribili sia ai gazawi che muoiono ogni giorno a Gaza per fuoco di armi da guerra o per fame.
Qualunque sia l’esattezza delle notizie, a Gaza c’è una tragedia, qualunque sia l’origine, la responsabilità, a Gaza c’è una tragedia, qualunque sia il futuro che ci sarà da costruire, a Gaza c’è una tragedia, qualunque sia il racconto che manca della quantità di nemici che ha Israele intorno, a Gaza c’è una tragedia.
Io sono tra coloro che conoscono, certo, le gravissime responsabilità di Hamas, di Hezbollah, della Jihad, dell’Iran, ma il diritto all'autodifesa invocato dal governo Netanyahu non può trasformarsi in una punizione collettiva per tutta Gaza, privando i civili di cibo, cure, beni indispensabili alla sopravvivenza di tutti.
Io sono tra coloro che si ribella ai racconti falsati e alle mappe false sulla storia del Medio Oriente, ma niente può giustificare quello che succede a Gaza.
Basta, basta, basta. Si fermi questa guerra, se Hamas non accetta compromessi, si attuino cessate il fuoco unilaterali di 48/72/100 ore. I medici israeliani, non noi dal salotto di casa, hanno chiesto di inviare aiuti medicali a Gaza, i più alti gradi della storia militare di Israele parlano dell’inutilità di andare avanti, invece ministri di Israele usano parole disumane nei confronti dei palestinesi e del futuro di Gaza e immaginano una pulizia etnica, altri Ministri giustificano e coprono le violenze terribili in Cisgiordania.
Non parlare a nome di tutta Israele Nethaniau e non parlare certo a nome di tutti gli ebrei quando copri questi comportamenti disumani, sei solo tu che vuoi difendere il tuo futuro.
End the war. Now.
Emanuele Fiano


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