Lettera aperta al sindaco Lagalla dopo una nuova aggressione a turisti nel centro di Palermo: i cittadini chiedono l'intervento dell'Esercito e scuse pubbliche alle vittime.
CITTADINI IN MOVIMENTO
Una nuova, brutale aggressione ai danni di una giovane coppia di turisti americani ha scosso la città nella notte tra sabato e domenica. I due erano appena rientrati verso il loro hotel nel centro storico dopo una serata trascorsa tra i locali della movida, quando sono stati improvvisamente aggrediti e rapinati nei pressi di via Maqueda. Il ragazzo ha riportato gravi ferite al volto provocate da un oggetto contundente ed è stato trasportato d’urgenza all’Ospedale Civico insieme alla compagna, sotto shock.
Si tratta solo dell’ultimo episodio di una lunga serie di atti violenti che stanno compromettendo l’immagine della città.
Recentemente, due turisti irlandesi sono stati aggrediti nel quartiere della Vucciria, con una delle vittime rimasta con la mascella fratturata. Ancora più inquietante il tentativo di violenza sessuale ai danni di una giovane turista, sventato solo grazie al pronto intervento di altri passanti.La situazione ha spinto il gruppo “Cittadini in Movimento” a scrivere una lettera aperta al sindaco Roberto Lagalla, lanciando un appello urgente per l’adozione di misure straordinarie a tutela di residenti e visitatori.
Le richieste avanzate al Sindaco sono chiare e puntuali:
- Convocazione immediata del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica;
- Presidi fissi della Polizia Municipale nelle zone critiche della movida notturna;
- Impiego temporaneo divigilantes privati a supporto delle forze dell’ordine, finanziati tramite la tassa di soggiorno;
- Attivazione del Protocollo “Strade Sicure”, che prevede il coinvolgimento dell’Esercito Italiano per attività di presidio e prevenzione urbana.
Alla richiesta di misure repressive si affianca, però, una proposta simbolica ma significativa: scuse pubbliche alle vittime da parte del Sindaco e l’offerta, a nome della città, di un soggiorno gratuito a ciascuna coppia aggredita. Un gesto riparatorio, si legge nella lettera, “per dimostrare che Palermo è non solo bella, ma giusta. Non solo forte, ma solidale.”
Il gruppo promotore sottolinea che non è più tempo di tentennamenti:“Non possiamo più attendere. Palermo rischia di divenire sinonimo di paura e insicurezza, proprio nel momento in cui vive una stagione di crescita turistica senza precedenti.”
I cittadini chiedono quindi una risposta forte e visibile. La parola passa ora alle istituzioni. Ma l’interrogativo resta aperto: riuscirà Palermo a difendere la propria immagine e i suoi visitatori prima che la paura prenda il sopravvento?

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