
Goffredo Fofi
Intellettuale fuori dagli schemi, geniale critico, sempre controcorrente, schierato dalla parte dei più deboli, burbero ed empatico nello stesso tempo, Goffredo Fofi è morto a Roma, a 88 anni. Era stato ricoverato in seguito a una caduta che gli aveva provocato la rottura del femore e doveva essere trasferito in una clinica di riabilitazione.
Sempre attivo, stava lavorando a un saggio per Feltrinelli e curava per la casa editrice E/O, con cui ha avuto alternativamente un lungo rapporto, la collana Piccola Biblioteca Morale il cui ultimo titolo, uscito a settembre 2024, è Sulla democrazia di Sergio Mattarella, intervento del Presidente della Repubblica alla cerimonia di apertura della 50esima edizione della Settimana Sociale dei Cattolici in Italia.
Di origini umili, nato a Gubbio, in Umbria, il 15 aprile del 1937, a diciott’anni era partito per Palermo, per seguire le battaglie di Danilo Dolci ispirate al pacifismo gandhiano, per il riscatto dei disoccupati e delle classi meno abbienti. Nella prima metà degli anni Sessanta aveva raggiunto Parigi e lavorato alla rivista di cinema Positif.
Saggista, giornalista e critico militante cinematografico, letterario e teatrale, al ritorno in Italia a metà degli anni Sessanta ha fondato con Piergiorgio Bellocchio e Grazia Cherchi i Quaderni piacentini. Fofi ha contribuito alla nascita di riviste storiche, da Ombre rosse a Lo Straniero, dedicata all’arte, alla cultura e alla società, che è uscita fino alla fine del 2016, a Linea d’Ombra e diretto la rivista Gli Asini.
Amico di grandi scrittori, registi e intellettuali come Fabrizia Ramondino con cui ha condiviso tante lotte militanti, Laura Betti, Elsa Morante e Pier Paolo Pasolini, del quale scrisse «è con Pasolini che ho “litigato” di piu» nel libro del 2022 per La Nave di Teseo, Fofi era famoso per i suoi attacchi a volte violenti ma anche per la sua mitezza e capacità di sciogliere tutto in un abbraccio subito dopo. A Fofi si deve anche la riabilitazione della figura di Totò, sottovalutato dalla critica, a cui ha dedicato fra l’altro il saggio del 1997 Totò. L’uomo e la maschera (Fetrinelli) scritto con la compagna di vita dell’attore Franca Faldini.
Collaboratore di diversi giornali, Fofi ha abbracciato tutti i campi della cultura con uno sguardo cosmopolita.
Mauretta Capuano
GdS, 12/07/2025
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