Cinque anni fa era stato riconosciuto ufficialmente vittima di mafia. Ieri, nell’anniversario del suo assassinio, su iniziativa del Presidio Libera della valle Jato, in collaborazione con l’I.C. di S. Giuseppe Jato e S. Cipirello, la Cgil Palermo e il Centro Pio La Torre, la figura di Salvatore Mineo è stato ricordato, presso l'auditorium della scuola media. Pierluigi Basile di Libera ha messo in rilevo la sua azione di contrasto alla mafia all'inizio del Novecento.
Una storia legata allo scontro in atto nelle campagne tra movimento contadino, sostenuto da preti sociali, combattenti, leghe socialiste, e mafiosi, che tentarono con la violenza di frenare la pressione sulle terre da parte dei braccianti.
La cerimonia, inserita nel calendario di iniziative della "Settimana della legalità" promossa dall'istituto comprensivo di San Giuseppe Jato - San Cipirello, e patrocinata dal comune jatino, ha visto tra i relatori il pronipote della vittima, dott. Francesco Romano, il responsabile archivio e memoria storica della CGIL Palermo Dino Paternostro, l'ex presidente di Legacoop Sicilia, Elio Sanfilippo, e il presidente del Centro studi Pio La Torre, Emilio Miceli.
Un intenso pomeriggio che ha offerto ai partecipanti - tra i quali vi erano genitori e alunni delle classi seconde e terze medie - utili spunti di riflessione sul passato e sul nostro presente.
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