Sabato 28 giugno alle ore 18:00 verrà inaugurata, presso il complesso monumentale Sant’Agostino, la mostra Liberazione, la coscienza del possibile del pittore Paolo Russo a cura di Leoluca Cascio e Placido E. Paternostro.
I romantici credevano che l'arte, la poesia e la letteratura, avessero il potere di colmare il divario tra il mondo tangibile e l'ignoto, tra la materia e lo spirito, ne condivide l’idea l’artista partinicese Paolo Russo. Già nel 2017 Paolo Russo si distingueva per opere pittoriche di rifiuto del realismo di superficie, delle regole previste dai sistemi estetici sovrani, divenuti troppo codificati, recuperando, come da lui affermato, «la sua essenza primordiale, istintuale, senza regole né scopi prefissati».
L'arte, in questo senso, può rappresentare una sorta di "resistenza" nei confronti di uno strapotere della tecnica che rischia di alienare l'uomo dalla sua stessa essenza. In Paolo Russo convivono la spiritualità interiore, la percezione della Natura come entità ricca di corrispondenze, l'ansia utopica del divenire.La selezione delle opere della mostra in programma, si presentano cosi ricche di luci, di colori, di linee, di archi e ritmi, di vuoti e di pieni, di solido ed etereo; fantastiche analogie le quali alludono a forme ed essenze ideali e senza tempo.
Insieme alla personale di Paolo Russo esporranno le loro opere le associazioni locali Nova e Centro Sociale Giuseppe Di Matteo, due realtà corleonesi caratterizzate da un unico focus, quello della pittura, e i pittori Giuseppe Lo Grasso e Dino Paternostro.
Contemporaneamente alla mostra verrà esposto il progetto finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Corleone proverbiale, concernente la realizzazione di pannelli decorati nei quali sono stati trascritti antichi proverbi siciliani, tradotti anche in inglese, che verranno collocati per le vie della città di Corleone.
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