“Anche se voi vi credete assolti / siete lo stesso coinvolti". "Canzone di maggio" (Fabrizio de Andrè)
Bisacquino invita alla mobilitazione contro il massacro sistematico di civili a Gaza con una FIACCOLATA che coinvolgerà cittadini, Istituzioni e associazioni locali e dei Comuni limitrofi. Insieme per dire NO al silenzio su Gaza e dare voce all'angoscia ed al senso di orrore che ormai da più di 20 mesi, quotidianamente, opprimono le nostre coscienze e scuotono la nostra normalità; insieme per urlare la nostra indignazione davanti alla devastazione e al massacro di un popolo che, fatalmente, appare sempre più destinato all'estinzione.
Ci sentiamo assaliti da un giusto senso di colpa, quasi un senso di vergogna per i nostri sonni tranquilli, per la nostra sazietà, per l'acqua disponibile, colpiti da un disagio sempre più insopportabile se alla nostra normalità opponiamo la normalità di guerra del popolo palestinese, come quando, mentre siamo a tavola, giungono le notizie che negli ospedali pediatrici è finito il latte in polvere.
E allora, nel silenzio della fiaccolata, si levi forte e unanime il grido
NON VOGLIAMO ESSERE COMPLICI!
siamo contro tutte le guerre, siamo contro il riarmo, siamo contro l'indifferenza...non vogliamo girarci dall'altra parte!
Risuonano così nelle nostre menti i versi disperati di Primo Levi che, oltre al bisogno di memoria, trasmettono lo stesso monito delle parole di Munther Isaac, pastore luterano di Betlemme, pronunciate durante la predica di Natale 2023.
"Noi palestinesi ci risolleveremo, l'abbiamo sempre fatto..... Non so voi però, voi che siete rimasti a guardare mentre ci sterminavano. Non so se potrete mai risollevarvi."
Al termine della fiaccolata leggeremo alcune poesie tratte dalla raccolta "Il loro grido è la mia voce" che ci giungono da Gaza o dalle tende dei campi profughi, che, molto più delle immagini ci consentono di "penetrare l'anima, la mente e persino il corpo degli esseri umani sottoposti a questa disumanità".
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