Dal 1° settembre 2025 a Corleone entrerà in vigore una nuova turnazione per l’erogazione dell’acqua, decisa da AMAP S.p.A. come misura emergenziale di mitigazione a causa della crisi idrica regionale.
Tuttavia, la programmazione adottata ha già suscitato malumori e proteste tra i cittadini, poiché prevede regole differenti per le varie zone della città, con conseguenti disparità di trattamento. Secondo il calendario comunicato, in alcuni distretti l’acqua sarà disponibile per oltre cinque ore al giorno, mentre in altri soltanto per due ore scarse. Il distretto San Giuliano, ad esempio, sarà servito a giorni alterni, con turni di 24 ore, mentre altri quartieri avranno accesso quotidiano, seppur con orari limitati.
Molti residenti considerano questa ripartizione ingiusta e arbitraria, soprattutto perché incide su un diritto essenziale come l’accesso all’acqua potabile, riconosciuto dalle Nazioni Unite e dalla legislazione italiana come bene pubblico fondamentale.
“Non contestiamo la crisi idrica, che è reale (anche se quest’anno ci era sembrato che fosse piovuto più dell’anno scorso) – dichiarano alcuni cittadini – ma chiediamo che i sacrifici vengano ripartiti in maniera equa tra tutti. Non è accettabile che alcuni quartieri restino penalizzati molto più di altri”.
I cittadini ricordano inoltre che il Comune e l’AMAP hanno l’obbligo di garantire un servizio essenziale senza discriminazioni, e che la distribuzione dovrebbe essere programmata secondo criteri trasparenti e proporzionali, uguali per tutte le utenze.
Per questo motivo si annuncia la presentazione di una petizione popolare e - tramite Federconsumatori - di una richiesta formale di chiarimenti agli enti competenti, con l’obiettivo di garantire una gestione dell’acqua più equa e rispettosa dei diritti di tutti.

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