PIETRO SCAGLIONE
Erriquez, nome d'arte di Enrico Greppi (musicista toscano scomparso, nei giorni scorsi, all'età di 60 anni), era il vocalist e l'anima della Bandabardò, il celebre gruppo protagonista di 30 anni di Folk, nonchè un "guerriero generoso e un grande Poeta" secondo la definizione dei suoi compagni.
Figlio di musicisti e amico d'infanzia del cantautore Piero Pelù , Enrico Greppi, negli anni Ottanta, all'epoca del vecchio gruppo rock dei Vidia, fu notato da Gianni Maroccolo, bassista storico dei Litfiba, che divenne produttore dei Vidia. Grazie a Maroccolo, poi, Enrico Greppi conobbe Alessandro Finazzo con cui fondò la Bandabardò nel 1993.
Il disco d'esordio del gruppo folk fiorentino fu "Il circo mangione", seguito dall'album "Iniziali Bi-Bi", contenente la loro canzone più celebre: "BeppeAnna". Tormentone musicale negli Anni Novanta e seguenti, quella canzone si trasformò nel brano "Se mi rilasso collasso" con una nuova versione del 2018. Fu un omaggio per i 25 anni della carriera della Bandabardò, un progetto musicale al quale parteciparono Carmen Consoli, Stefano Bollani, Caparezza, Max Gazzè e Daniele Silvestri. Ma quella canzone fu soprannominata da molti fans come "Ritmo è vitalità", richiamando il famoso ritornello ("Attenzione, concentrazione, Ritmo è vitalità") durante il quale il pubblico si scatenava e pogava.
Ai concerti della Bandabardò molti andavano con lo spirito di una manifestazione per la pace o per il diritto al lavoro, altri con lo spirito di un concerto dove scatenarsi, altri ancora con lo spirito di una "festa di 18 anni" (perchè, secondo la rivista Rolling Stone, "nei loro brani e nei concerti c’era l’illusione di avere per sempre 18 anni").
Presenza costante nel Concerto del Primo Maggio a Roma, la Bandabardò organizzò un megaevento per i suoi 25 anni di storia, nel Palazzo Mandela Forum di Firenze. Memorabili alcuni momenti musicali, tra i quali cover di Fabrizio De Andrè e duetti con importanti artisti (come quello con Cisco Bellotti e Modena City Ramblers sulle note del brano "Cento Passi", dedicata a Peppino Impastato).
L'evento fu anche l'occasione per ripercorrere le tappe della carriera della Bandabardò, con il loro repertorio: da "Mojto" a "Fuori Orario", da "Bondo!Bondo!" ad "Allegro ma non troppo", da "Tre passi avanti" a "L'Improbabile".
Erriquez e la Bandabardò furono anche impegnati nel sociale e protagonisti di numerose iniziative di solidarietà. Ad esempio, nel 2010, parteciparono ad un progetto di scolarizzazione in Nord Etiopia, insieme all'organizzazione Save the Children US e ad artisti come il Premio Nobel per la Letteratura Dario Fo, l'attore Ascanio Celestini, gli scrittori Giobbe Covatta e Davide Enia, il giornalista Enzo Iacchetti, il cantautore e regista David Riondino.
PIETRO SCAGLIONE
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