Il prefetto di Palermo Giuseppe Forlani
Rendere più trasparenti e accessibili i dati sui beni e le aziende confiscate per impedire ogni possibile infiltrazione mafiosa ed evitare che l'economia del territorio, particolarmente vulnerabile in questa fase drammatica, possa essere ancora più fragile nei confronti della criminalità organizzata. È il senso della lettera indirizzata al prefetto di Palermo, Giuseppe Forlani, dalle associazioni storiche antimafia e dai sindacati, in uno spirito di cooperazione tra istituzioni e società civile. Le iniziative proposte dal cartello di associazioni e sindacati riguardano:
“L'obiettivo è ostacolare quelle condizioni che possano creare un habitat ideale per le organizzazioni mafiose che alimentano la povertà, il sottosviluppo e l’esclusione sociale – ha detto Vito Lo Monaco, presidente del centro studi Pio La Torre – da qui lo sforzo comune con le altre associazioni per costruire una rete che sia in grado di collaborare con le istituzioni nelle azioni di prevenzione e contrasto alle mafie”.
Di seguito l'elenco delle associazioni e dei sindacati coinvolti nell'appello:
Acli Palermo
Addio Pizzo
Arci
Centro Impastato
Centro Studi Paolo e Rita Borsellino
Centro Studi Pio La Torre
Fondazione Chinnici
Fondazione Costa
Fondazione Falcone
Libera Palermo
Sindacati Confederali Palermo: CGIL- CISL- UIL
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