(Foto tratta da "Il Giiornale del Corleonese", giugno '76) |
DINO PATERNOSTRO
Se n’è andato qualche giorno fa, in punta di piedi, nella sua Bagheria, lasciando un vuoto incolmabile nel cuore dei suoi cari e di tutti coloro che l’hanno conosciuto e gli hanno voluto bene. Francesco Aiello (ma tutti lo chiamavano “Ciccio”) era molto noto nel mondo del calcio dilettantistico della Sicilia occidentale, in particolare di Palermo e provincia. Noi corleonesi gli siamo molto legati (e lui lo era a noi…) perché abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo ed averlo con noi per alcune stagioni (a partire dall’annata sportiva 1975/76) da calciatore e poi (nel 1987/88) da allenatore. E gli abbiamo voluto bene. Era impossibile non volergliene. Quando arrivò, da giovane centravanti di belle speranze, nel Corleone, la nostra squadra di calcio (militava in II categoria) veniva da una stagione tribolata, nella quale si era salvata dalla retrocessione nell’ultima giornata di campionato. S’impose subito per simpatia e per bravura tecnica. In quella stagione sportiva il Corleone vinse il campionato di seconda categoria con 45 punti (allora le vittorie valevano 2 punti), 71 gol fatti (30 Aiello e 20 Bassano) e solo 21 subiti. E “Ciccio” ovviamente vinse la classifica di capo cannoniere.
Poi le nostre strade si separarono, ma non
per sempre. Nella stagione sportiva 1987/88, io ero presidente della
Polisportiva Corleone e, su suggerimento dei “senatori” della squadra
(Salvatore Scianni, Leo Cuppuleri, Pippo Puccio & C.), ingaggiammo Ciccio
Aiello come allenatore. Fu un’annata straordinaria. Ci classificammo al secondo
posto insieme alla Sancis (S. Cipirello), vincemmo lo spareggio con questa
squadra, qualificandoci per la partita della vita: lo spareggio col Salemi per
accedere in prima categoria. Ancora rivedo quella partita. Una squadra la
nostra molto forte, con tre bagheresi doc: Ciccio Aiello, allenatore, Gaetano
Donnina, centravanti e Liborio Scaduto, portiere. Fino all’89° vincevamo 1-0
con gol di Donnina. All’ultimo minuto il
Salemi pareggiò. Nei tempi supplementari il risultato non cambiò più. Arrivammo
ai rigori sfiduciati e, infatti, con i tiri dagli 11 metri perdemmo lo
spareggio. Grande delusione, ma ringraziammo lo stesso i nostri ragazzi e il
nostro grande mister, che aveva saputo creare e trascinare il gruppo verso un
risultato sportivo di grande prestigio.
Abbiamo incontrato nuovamente Ciccio alcuni
anni fa a Corleone, in occasione di una partita di “vecchie glorie”. Grandi
abbracci, e tanti amarcord perché questo giovane-vecchio atleta di Bagheria ci
era rimasto nel cuore. Era serio, affettuoso, onesto, altruista. Come pochi
altri.
Ciao, Ciccio. Sarai sempre nei nostri cuori.
Dino Paternostro
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Da sx: Aiello, Spatafora, Bassano
Ciccio Aiello è l'ultimo a destra |
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