giovedì, maggio 04, 2023

Il progetto di restauro del memoriale di Portella. La Cgil: “Esprimiamo soddisfazione. Portella è un luogo da preservare e da far vivere, per continuare a esercitare l’impegno civile e le lotte per il lavoro e i diritti”

Il memoriale di Portella della ginestra

Palermo 4 maggio 2023 – “Esprimiamo soddisfazione per la presentazione del progetto di restauro del complesso di Portella della Ginestra e per l’avvio dell’iter per il vincolo  di tutela del sito come bene culturale della Sicilia”.

A dichiararlo sono il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo e la responsabile della Camera del Lavoro di Piana degli Albanesi Maria Modica, che hanno partecipato all’iniziativa all’Ars per la presentazione del progetto di restauro del monumento scultoreo, alla presenza dell’autore del Memoriale di Portella, Ettore De Conciliis, del sindaco di Piana degli Albanesi  Rosario Petta, della presidenza dell’Ars, degli assessori ai beni Culturali e al Turismo,  e Attività produttive, dei capigruppo di tutti i partiti, dal presidente della commissione antimafia Cracolici,  della critica d’arte Silvia Mazza, dell'associazione di Portella della Ginestra e dei familiari delle vittime di Portella, tra cui l'ultimo sopravvissuto,  Serafino Petta. 


     “Portella è un luogo della memoria che vive ogni giorno per le iniziative  della Cgil, dell’Auser, delle scuole e in cui si fa memoria attiva – dichiarano Mario Ridulfo e Maria Modica - E’ un luogo che ha bisogno di una cura continua e allo stesso tempo di essere inserito all’interno di un percorso della memoria, mantenendo la sua specificità. Per il movimento sindacale, oltre all’aspetto sacrale e artistico del monumento, Portella è un luogo che va valorizzato con il suo carico di storia. Un luogo da preservare e allo stesso tempo far vivere, per continuare a esercitare l’impegno civile, le lotte per i diritti, le battaglie per il lavoro e il Primo Maggio”.

   La Cgil Palermo assieme alla associazione Portella della Ginestra nelle scorse settimane ha lanciato un appello e la richiesta, affidata in un incontro alla soprintendente Selima Giuliano, affinché il monumento venga dichiarato bene culturale della Sicilia. L’iter per il decreto, su proposta della soprintendenza,  è stato già avviato dall'assessorato ai Beni culturali.

     “Questo provvedimento rappresenta la premessa per avviare il percorso di un progetto più ambizioso, quello cioè del riconoscimento del memoriale quale patrimonio dell’Unesco – aggiungono Ridulfo e Modica – Oggi l’appello è ai governi nazionale e regionale, al parlamento siciliano,  affinché la cura e il restauro dei luoghi possa dare lunga vita a un simbolo, non solo della lotta alla mafia ma anche della lotta di liberazione dei braccianti, dei contadini, dei siciliani, dal sottosviluppo”.

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