martedì, maggio 09, 2023

Corleone: il Consiglio comunale chiede l’allontanamento di “Salvuccio” Riina dalla città

Il consiglio comunale di Corleone 

Il Consiglio comunale di Corleone ha approvato questo pomeriggio un ordine del giorno, presentato dal sindaco Nicolò Nicolosi e dalla giunta, con cui si auspica l’allontanamento del figlio di Totò Riina dalla città, Giuseppe Salvatore Riina, rientrato a Corleone lo scorso 4 aprile dopo una lunga assenza, prima per detenzione e poi per altri motivi. Tra le motivazioni della richiesta, il fatto che ”Salvuccio” Riina non ha mai preso ufficialmente le distanze da Cosa nostra.

“Con l’ordine del giorno approvato oggi all’unanimità dal Consiglio comunale, vogliamo nuovamente lanciare un messaggio forte e chiaro - dice il sindaco Nicolò Nicolosi: Corleone vuole smarcarsi definitivamente da un passato di mafia e malaffare, anche allontanando concittadini sgraditi, come ‘Salvuccio’ Riina, che non ha mai preso le distanze dalle azioni spregevoli del padre Totò. Il danno d’immagine che la famiglia Riina ha provocato alla città è grave e difficile da recuperare. Per fortuna c'è tanta gente che si adopera ogni giorno per il riscatto di Corleone, con il prezioso

contributo delle forze dell'ordine, della scuola e della gran parte dei cittadini onesti. Il rispetto delle regole, le buone pratiche amministrative, gli spazi di libertà conquistati, sono ormai patrimonio della comunità corleonese, che non vogliamo possano essere compressi da presenze indesiderate. Ed è per questo che, sicuri di interpretare il desiderio di gran parte della cittadinanza, chiediamo il suo celere allontanamento da Corleone”.


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QUESTO L’ORDINE DEL GIORNO APPROVATO Città di Corleone

Città Metropolitana di Palermo 

Il Sindaco e la Giunta municipale sottopongono al voto del consiglio comunale il seguente

O.d.G.


Considerato che in data 04 aprile u.s., dopo lunga assenza per detenzione e altre motivazioni, è rientrato a Corleone Giuseppe Salvatore Riina detto Salvuccio, figlio del più noto Salvatore Riina, riconosciuto come capo della mafia siciliana e deceduto in carcere in regime di 41 bis.

Considerato che in pari data il predetto si è presentato presso gli uffici del comune per ottenere la iscrizione nel registro dei residenti, indicando la propria dimora presso l’abitazione della madre in via Cesare Terranova;

Considerato che lo stesso è risultato in possesso dei requisiti richiesti, riscontrati sia dal personale del comune che dal Corpo di Polizia Municipale, delegato a compiere gli accertamenti dovuti;

Visto che, successivamente, al medesimo richiedente è stata rinnovata la carta d’identità valida per l’espatrio in precedenza già rilasciata dal Comune di Padova;

Tenuto conto dei precedenti del predetto Riina, e che lo stesso è stato condannato per delitti vari con l’aggravante della partecipazione organica alla consorteria mafiosa, dalla quale non si è mai allontanato;

Visto che lo stesso non ha mai mostrato alcun segno di ravvedimento rispetto alla propria condotta criminale e/o a quella della sua famiglia, cosa che ne rimarca la permanente pericolosità;

Considerato che Corleone ha subito nel tempo irreparabili danni per il tragico ruolo che la mafia in generale e la famiglia Riina in particolare hanno esercitato sul territorio e sulle persone, ritardandone lo sviluppo e comprimendone le libertà con la prepotenza e la violenza delle armi;

Considerato che tutto ciò ha nuociuto al buon nome della città di Corleone e dei Corleonesi in Sicilia, in Italia e nel mondo;

Considerato che Corleone e i Corleonesi hanno con forza e quotidianamente ribadito il loro desiderio di vivere in libertà, nel pieno rispetto delle regole;

Considerato che non è lontano il ricordo dello scioglimento per infiltrazioni mafiose dell’amministrazione e del consiglio comunale della città, che ha costituito una grave lesione della dignità e dell’onore della grande maggioranza delle persone perbene di questa comunità;


Visti i tanti eventi che continuamente sottolineano il bisogno di libertà e di legalità da parte di ogni strato della pubblica opinione a partire dai giovani e dagli studenti di ogni ordine e grado;

Considerato che questa Amministrazione e il Consiglio comunale in carica sono stati espressi dal voto popolare delle ultime elezioni amministrative del 25 novembre 2018, che hanno sancito un punto di non ritorno rispetto a lassismi o atteggiamenti di indifferenza nei confronti del fenomeno mafioso, ribadendo con atti, gesti e parole che la mafia va espulsa definitivamente dal tessuto sociale della città;

Considerato il cammino di riscatto e di crescita che è in corso e che certamente sarà continuato da coloro che saranno chiamati alle responsabilità di governo della cosa pubblica allo scadere naturale della consiliatura;

Visto che il ritorno e la presenza a Corleone di Giuseppe Salvatore Riina desta forte preoccupazione per i condizionamenti che può determinare;

Considerato che le istituzioni e i cittadini appaiono ormai saldamente impegnati ad impedire ogni nostalgica ipotesi di ricaduta nei gravi errori del passato;

- Tutto ciò premesso e considerato

il Sindaco, la Giunta e il Consiglio Comunale ritengono inopportuna e non gradita la presenza a Corleone di Giuseppe Salvatore Riina detto Salvuccio, personaggio pericoloso e mai distaccatosi da “cosa nostra”, e

Auspicano

 

che le autorità che ne hanno i poteri, lo obblighino a lasciare la città e a vivere lontano da essa.

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