domenica, maggio 21, 2023

La sacrosanta contestazione alla ministra Roccella

Giorgia Serughetti filosofa

Secondo Giorgia Meloni, gli slogan e i cori contro Eugenia Roccella al Salone del libro di Torino sarebbero «fuori da ogni logica democratica». Per la ministra della Famiglia, della natalità e delle pari Opportunità, che a differenza della presidente del Consiglio conosce le forme della partecipazione contestataria, il «dolore» è invece causato da «donne che impediscono ad altre donne di parlare». 

Nel momento in cui è salita sul palco per presentare il suo libro, sono state soprattutto ragazze, attiviste di Non una di meno ed Extinction rebellion, a levare la voce contro di lei. L'episodio è significativo sotto tre rispetti. Innanzitutto, per ciò che rivela del rapporto tra il governo Meloni e le manifestazioni di dissenso.

Una destra dai tratti spiccatamente identitari, che avanza una visione di parte, misure orientate a dividere l'opinione pubblica, a imporre il peso della maggioranza con scarsa o nulla disponibilità al compromesso con le opposizioni, può davvero sorprendersi di incontrare pubbliche contestazioni? Il problema è che la refrattarietà del governo alle richieste della stampa e dell'opinione pubblica a dar conto del suo operato, insieme a un dibattito politico anestetizzato nelle forme dei talk show e degli scambi di tweet, hanno reso sempre più inattuale, sorprendente, e quindi incomprensibile il faccia a faccia con le proteste collettive.

Domani.it, 22/5/23

Nessun commento: