domenica, gennaio 15, 2023

I 30 anni dall’arresto di Riina. Ridulfo: “C’era speranza allora, tanta speranza. Adesso la mafia è più debole, ma la rassegnazione dei cittadini è più forte”

MARIO RIDULFO* 

Ricordo, mi trovavo in federazione, in corso Calatafimi 633, coi compagni della sinistra giovanile. Non c'erano i social e il web era per noi uno sconosciuto. La notizia arrivò dai tg in edizione straordinaria e felici mettemmo uno striscione: "Riina è stato arrestato!". L'attenzione e la curiosità dei passanti trasformò il balcone della storica sede del partito comunista in una pagina social ante-litteram. Lo striscione-post si trasformò in voce e la voce arrivò presto a piazza Turba, fin lì, dove Pio e Rosario erano una lapide muta, e poi oltre. 

Trent'anni fa a Palermo, come a Corleone, la speranza si fece forte, più forte. Trent’anni dopo la mafia non è stata definitivamente sconfitta, ma enormi passi avanti sono stati fatti. 

La speranza invece, quella, è stata tradita. La speranza che al ricatto subentrasse il riscatto e una nuova epoca di progresso e lavoro dignitoso. Così non è stato. Trent’anni sono tanti e sono passati. 

Corleone oggi (come tanta parte della Sicilia), come trent'anni fa, è un paese isolato, addirittura più isolato, ancora senza un chilometro di autostrada o di ferrovia. La situazione peggiorata è sotto gli occhi di tutti e troppo spesso l'unica disperata speranza per i giovani è andare via. 

Non è facile da scrivere e da dire, ma questa lotta alla rassegnazione, sembra addirittura più dura della lotta alla mafia.

*Mario Ridulfo è oggi segretario generale della Camera del lavoro metropolitana “Giovanni Orcel” di Palermo 

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