mercoledì, novembre 05, 2025

Tomasino, la parabola dell’assessore provinciale

La parabola politica di Giovanni Giuseppe Tomasino (conosciuto come Gigi), classe 1971, ha radici solide nell’amministrazione locale. Esponente dell’Udc e successivamente del Pid, è stato una figura di riferimento durante la presidenza della Provincia di Palermo di Giovanni Avanti. 

Nel 2008, a soli 37 anni, entra a far parte della giunta provinciale, ricoprendo l’incarico chiave di assessore alla Viabilità e ai Trasporti. In quel ruolo, Tomasino si occupa di opere pubbliche stradali e affari istituzionali e si distingue anche a livello nazionale venendo nominato responsabile del coordinamento degli assessori alla Viabilità delle Province italiane per l’Upi (Unione province italiane). La sua attività in quegli anni è testimoniata da numerose delibere per interventi sulla rete stradale provinciale. Ha avuto deleghe agli Affari Istituzionali e ai rapporti con gli enti locali, gestendo un piano triennale da diversi milioni di euro per la rete stradale provinciale.

L’indagine della Procura di Palermo contesta a Tomasino specifici episodi di corruzione. Il capitolo dell’inchiesta riguarda la gestione del Consorzio di bonifica della Sicilia occidentale. Gli inquirenti ritengono che Tomasino fosse un ingranaggio fondamentale in questo presunto meccanismo illecito, volto a influenzare la gestione della cosa pubblica per interessi privati. Tomasino avrebbe favorito le imprese segnalate dall’associazione a delinquere capeggiata, secondo l’accusa, da Cuffaro. In particolare, le imprese «sponsorizzate» sarebbero state quelle dell’imprenditore agrigentino Alessandro Vetro. (*CAF*)

Ca. F.

GdS, 5/11/2025

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