lunedì, novembre 03, 2025

Corleone ha ricordato Bernardino Verro a 110 anni dal suo assassinio per mano mafiosa

L’intervento di Dino Paternostro

Il busto di B. Verro
Corleone, la Sicilia, il Paese hanno 
ricordato oggi Bernardino Verro assassinato dalla mafia del feudo 110 anni fa, il 3 novembre 1915. Verro ha dato la consapevolezza della dignità di lavoratori ai contadini di fine ‘800, considerati schiavi e servi. (GUARDA L’ALBUM FOTOGRAFICO)

Ha fondato con gli altri dirigenti socialisti i Fasci dei lavoratori, ha elaborato i “Patti di Corleone”, primo contratto sindacale scritto dell’Italia capitalistica, approvati dal congresso dei Fasci del 30 luglio 1893 a Corleone. Costituì una cooperativa di consumo per difendere i contadini dal carovita e la cooperativa “Unione agricola” per proporre le affittanze collettive ai proprietari terrieri ed eliminare




l’intermediazione parassitaria dei gabelloti mafiosi. I contadini lo amavano e nel giugno del 1914 col loro voto diedero la vittoria ai socialisti nelle elezioni comunali. A luglio Verro venne eletto sindaco, il primo sindaco socialista di Corleone. La feroce mafia del feudo non sopportò l’affronto: il 3 novembre 1915 due killer mafiosi l’assassinarono in via Tribuna (oggi via B. Verro) con 11 colpi di rivoltella, 4 dei quali sparatigli alla testa da distanza ravvicinata: i colpi di grazia. Al processo i presunti assassini furono assolti. Ancora oggi l’assassinio di Verro è un delitto impunito. La giustizia a Verro gliela stiamo facendo noi, ricordandolo ogni anni, e proponendone lo studio nelle scuole. 

Dino Paternostro

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