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| L’intervento di Dino Paternostro |
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| Il busto di B. Verro |
Ha fondato con gli altri dirigenti socialisti i Fasci dei lavoratori, ha elaborato i “Patti di Corleone”, primo contratto sindacale scritto dell’Italia capitalistica, approvati dal congresso dei Fasci del 30 luglio 1893 a Corleone. Costituì una cooperativa di consumo per difendere i contadini dal carovita e la cooperativa “Unione agricola” per proporre le affittanze collettive ai proprietari terrieri ed eliminare
l’intermediazione parassitaria dei gabelloti mafiosi. I contadini lo amavano e nel giugno del 1914 col loro voto diedero la vittoria ai socialisti nelle elezioni comunali. A luglio Verro venne eletto sindaco, il primo sindaco socialista di Corleone. La feroce mafia del feudo non sopportò l’affronto: il 3 novembre 1915 due killer mafiosi l’assassinarono in via Tribuna (oggi via B. Verro) con 11 colpi di rivoltella, 4 dei quali sparatigli alla testa da distanza ravvicinata: i colpi di grazia. Al processo i presunti assassini furono assolti. Ancora oggi l’assassinio di Verro è un delitto impunito. La giustizia a Verro gliela stiamo facendo noi, ricordandolo ogni anni, e proponendone lo studio nelle scuole.
Dino Paternostro





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