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| Da sx: Renato Schifani, Andrea Messina e Nuccia Albano |
di Giacinto Pipitone
Il presidente della Regione ha tenuto gli interim sia del Lavoro che della Funzione Pubblica
Fuori sia Nuccia Albano che Andrea Messina. Renato Schifani ha appena firmato i decreti di revoca degli incarichi dei due assessori della Dc. Il partito di Cuffaro viene così espulso dalla giunta, all'indomani dell'inchiesta che rischia di portare agli arresti lo stesso ex presidente e il capogruppo all'Ars Carmelo Pace. Per il momento Schifani manterrà l'interim dei due assessorati, quello al Lavoro e quello alla Funzione Pubblica. E si dovrebbe andare avanti così almeno fino al varo della Finanziaria. La scelta di revocare gli incarichi evidenzia che non è riuscita la moral suasion di Schifani nei confronti dei due assessori per ottenere le dimissioni. Ed evidenzia anche che ha prevalso la linea dura concordata da Schifani con Fratelli d'Italia, che fin dall'inizio chiedeva di rompere con i cuffariani.
Da valutare adesso cosa faranno i 7 deputati Dc all'Ars. Tecnicamente anche senza di loro il centrodestra ha una maggioranza solida: oggi con la Dc conta su 44 deputati contro i 23 di Pd, 5 Stelle e Controcorrente. Anche senza i 7 democristiani Schifani potrebbe contare su 37 deputati ai quali si aggiungerebbero i 3 di Cateno De Luca.
«Alla luce del quadro delle indagini che sta emergendo, riguardanti l’ex presidente della Regione Salvatore Cuffaro, ritengo doveroso riaffermare la necessità che il governo regionale operi nel segno della massima trasparenza, del rigore e della correttezza istituzionale, principi che rappresentano il fondamento stesso della buona amministrazione. In questa prospettiva, e fino a quando il quadro giudiziario non sarà pienamente chiarito, ritengo non sussistano le condizioni affinché gli assessori regionali espressione della Nuova Democrazia Cristiana possano continuare a svolgere il proprio incarico all’interno della Giunta regionale». Lo afferma il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.
«La nostra - prosegue il presidente - vuole essere una decisione improntata al senso di responsabilità, alla tutela della credibilità dell’istituzione e al rispetto dei siciliani, che confidano in un’amministrazione trasparente e coerente con i valori di correttezza e rigore che devono sempre ispirare l’azione pubblica. Questi valori costituiscono il cardine etico e politico su cui si regge il fondamento della mia azione politica per rappresentare l’interesse collettivo con autorevolezza e trasparenza».
«Non si tratta - aggiunge Schifani - di una decisione di parte, né di un giudizio sulle persone, alle quali va il mio personale ringraziamento per l’impegno, la dedizione e il contributo offerto finora, ma di un atto di responsabilità politica e morale. In momenti come questo, chi ha l’onore e la responsabilità di rappresentare i cittadini deve saper anteporre il bene collettivo e la credibilità delle istituzioni a ogni altra considerazione».
«Ringrazio i parlamentari della Nuova Democrazia Cristiana per la loro consolidata lealtà politica e parlamentare - conclude - ed auspico che essi continuino a sostenere i provvedimenti dell’esecutivo regionale, nell’interesse superiore della Sicilia e dei cittadini che rappresentiamo, nella convinzione che la responsabilità e la coesione istituzionale debbano prevalere su ogni altra considerazione. Solo così sarà possibile proseguire nel lavoro di governo con la necessaria serenità, chiarezza e coerenza rispetto ai valori di legalità e buon governo che tutti siamo chiamati a difendere».
Renato Schifani ha deciso di cambiare subito anche gli staff dei due assessorati che nel pomeriggio hanno perso la guida della Dc, prima affidata a Nuccia Albano e Andrea Messina.
Il presidente ha tenuto gli interim sia del Lavoro che della Funzione Pubblica. E nel primo ha appena nominato come capo di gabinetto Patrizia Valenti, che finora è stata vice capo di gabinetto a Palazzo d'Orleans. Dunque anche Rosolino Greco ha visto la risoluzione del proprio rapporto con l'assessorato.
La Valenti è stata fino a un anno fa dirigente all'assessorato all'Ambiente. E in passato ha ricoperto anche il ruolo di assessore alla Funzione Pubblica nel governo Crocetta.
GdS, 10/11/2025

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