domenica, novembre 30, 2025

Sfila il popolo del No-Ponte: «Questa battaglia non è finita»


Sebastiano Caspanello

Messina - «Questa battaglia non è finita, non illudiamoci. Proveranno a forzare ancora». È in queste parole, pronunciate dalla segretaria nazionale del Pd Elly Schlein dal palco di piazza Duomo, che si sintetizza il messaggio di fondo che arriva dal corteo No Ponte. Lo stop imposto dalla Corte dei Conti e, soprattutto, le durissime motivazioni della delibera, pubblicate nei giorni scorsi, non rappresentano la parola fine. 

È il filo conduttore di una manifestazione che, complice il maltempo che ha imperversato a Messina fin dal mattino, alla fine raggiunge circa cinquemila presenze, anche se gli organizzatori triplicano questo calcolo (ma per le forze dell’ordine sono 3.500). Un calcolo reso più complicato dal fatto che il corteo è uno, ma diviso in due, che in tanti partecipano solo a parte del tragitto e che in conclusione le piazze sono due, unite dal No al Ponte, ma divise dall’approccio alla mobilitazione.

Inchiesta bis sulla sanità, cinque agli arresti domiciliari

Ninni Schiacchitano

Fabio Geraci

Palermo - Cinque indagati finiscono ai domiciliari e per altri scattano le misure interdittive. È l’esito delle decisioni firmate dal giudice per le indagini preliminari Cristina Lo Bue nel secondo filone dell’inchiesta sulla sanità, che ha come figura centrale Antonino Maria Sciacchitano, commercialista palermitano ed ex componente dei collegi sindacali del Civico e dell’Asp 6.

 Il funzionario, per il quale la Procura ha chiesto il giudizio immediato, era già ai domiciliari per il primo capitolo di Sorella Sanità bis ed è stato raggiunto da una nuova richiesta prima e ieri da una ordinanza di custodia cautelare. Davanti al Gip ha negato di avere ricevuto denaro dicendo di essersi attivato per favorire l’arrivo di un macchinario per la Cardiochirurgia del Civico.

Le nuove misure arrivano dopo gli interrogatori di garanzia del 13 novembre.

Castello Utveggio, restauro e rinascita per fare cultura


SIMONETTA TROVATO

«Quando chiuse ci fu chi disse Alleluia. Oggi noi diciamo Evviva, riapre». Il riferimento, neanche tanto nascosto, del presidente Renato Schifani è ovviamente a Rosario Crocetta che nel 2016 salutò la chiusura di Castello Utveggio. «Oggi lo restituiamo alla città, dopo anni di ingiustificabile degrado - prosegue il presidente Schifani -. 

Ho fortemente voluto fin dal mio insediamento e in continuità col precedente governo, la riapertura di questo bene, inserendolo tra i siti presidenziali». I boatos raccontano di sortite e bacchettate perché i lavori sono andati avanti nei tempi: oggi il governatore promette «niente matrimoni, qui si fa cultura». 

sabato, novembre 29, 2025

Ma questa è la caricatura della pace


Giuseppe Savagnone
di Giuseppe Savagnone

Tutto è bene quel che finisce bene

È quasi scomparsa dalle prime pagine dei giornali e dai notiziari televisivi italiani la tragedia della Palestina. E anche l’opinione pubblica – che aveva espresso la sua indignazione con manifestazioni di un’imponenza mai vista da molti anni – sembra essersela ormai lasciata alle spalle. 

Effetto dell’entrata in vigore del piano di pace con cui Donald Trump ha mancato per un pelo il premio Nobel e ha comunque ricevuto un incondizionato plauso internazionale, fino ad essere paragonato a Ciro il Grande, “strumento di Dio” nella liberazione degli ebrei.

venerdì, novembre 28, 2025

SABATO A CAMPOBELLO DI LICATA SARÀ PROIETTATO UN VIDEO-DOCUMENTO DI SILVIA LOTTI

SABATO A CAMPOBELLO DI LICATA SARÀ PROIETTATO UN VIDEO-DOCUMENTO DI SILVIA LOTTI. Silvio Benedetto eseguirà in dialogo col pubblico un ritratto di grande dimensione di Luigi Pirandello.

Sarà proiettato sabato 29 novembre inizio ore 17,30 nella Saletta Minerva di Campobello di Licata AG, via Marconi 1.

Inoltre alcuni pittori dell'Isola che c'è eseguiranno bozzetti dal vivo tratti da un modello in posa. Non mancherà la letteratura con il commento di alcuni libri di Vito Giuliana  


MORTO A CATANIA PADRE SALVATORE RESCA, GRANDE PRETE SEMPRE IN PRIMA LINEA

Padre Salvatore Fresca

di Arcangelo Gabriele Signorello

E’ morto padre Salvatore Fresca, 90 anni, vice parroco della Chiesa San Pietro e Paolo di Catania, docente di Storia e Filosofia nei licei. Un grande prete. Se la Catania degli anni Ottanta e Novanta non è sprofondata nel baratro, se la Catania di Santapaola non ha preso il sopravvento, lo dobbiamo fondamentalmente a lui, a Giuseppe Fava e a Giambattista Scidà, tre uomini che dagli avamposti che hanno scelto (lui la chiesa, Fava il giornalismo e Scidà la magistratura) si sono esposti fino a pagare prezzi molto alti (Fava addirittura la vita), pur di non far prevalere le organizzazioni criminali sullo Stato. Ci piace ricordare il suo sorriso, il suo impegno a favore dei più  deboli (la parrocchia San Pietro e Paolo era un grande punto di riferimento per gli ultimi), il suo impegno per Cittainsieme (il movimento che fondò negli anni Novanta per liberare Catania dalle grinfie di Cosa nostra e dei Comitati d’affare) e una frase di Salvatore (che molti anni dopo avremmo imparato a sentire attraverso le parole di Papa Francesco): “La Chiesa deve essere povera e dei poveri”.

giovedì, novembre 27, 2025

Due incontri a Palermo su Ortensio da Spinetoli, tra i biblisti più innovatori del nostro tempo

Ortensio Da Spinetoli

Ortensio da Spinetoli, frate cappuccino nato 100 anni fa (1925) e morto dieci anni fa (2015), tra i biblisti più innovatori del nostro tempo. La sua spregiudicatezza intellettuale gli ha procurato vari provvedimenti disciplinari da parte delle autorità vaticane, ma anche ammiratori che lo hanno letto nelle varie lingue in cui è stato tradotto nel mondo.

Il “centro di ricerca esperienziale di teologia laica” e  la sezione siciliana del movimento internazionale “Noi siamo Chiesa” gli dedicano due incontri di presentazione e approfondimento:

Sabato 29 novembre alle ore 16,00

Domenica 30 novembre alle ore 11,30

Entrambi gli incontri, gratuiti, si terranno a cura di Augusto Cavadi presso la “Casa dell’equità e della bellezza”, via Nicolò Garzilli 43/a, Palermo

Per consentire l’inizio puntuale dei due incontri la Casa aprirà mezz’ora prima per l’accoglienza e la migliore sistemazione degli ospiti.

Per ulteriori informazioni: a.cavadi@libero.it

25 NOVEMBRE, L'IDENTITÀ IN DIVISA TRA MITOLOGIA VIRILE E LA REALTÀ DELLA CURA: per una Polizia che sia davvero specchio di una società giusta e inclusiva, l'impegno sindacale per la parità sostanziale è quotidiano e non negoziabile


Nella Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, l'analisi interna alla Polizia di Stato rivela un profondo divario tra l'immagine idealizzata della professione e le sfide concrete della parità di genere. 

L'esperienza quotidiana dei poliziotti e delle poliziotte è ancora fortemente influenzata da quella che il sociologo Manning definiva la "mitologia della lotta al crimine": un'idea missionaria e quasi eroica del mestiere, che eleva l'attività a un'impresa di "caccia e cattura" dei malviventi, fornendo una risoluzione identitaria alla routine burocratica e amministrativa.

L'Illusione del Modello Muscolare e la Ghettizzazione del Ruolo di Cura

Filomena Iemma: Il coraggio di una madre che ha sfidato il silenzio della giustizia

Filomena Iemma, mamma di Elisa

Il programma 
LAURA LIISTRO

Siracusa, 2025 – Il nome di Filomena Iemma è oggi sinonimo di coraggio, determinazione e resilienza. La sua è una storia che ha toccato le corde più profonde dell’animo umano, una storia che inizia nel 1993, quando una madre di Siracusa, come tante altre, viveva una vita fatta di piccoli gesti quotidiani, di amore familiare e di routine. 

La sua vita, come quella di tante madri, sembrava scorrere tranquilla, fino a quel fatidico giorno di settembre che cambiò per sempre il corso della sua esistenza.

Il 12 settembre 1993, Filomena Iemma salutò sua figlia, Elisa, sedicenne, con un sorriso e il solito “a più tardi”. 

mercoledì, novembre 26, 2025

🚩🇨🇺 100 anni con Fidel


FIDEL CASTRO INAUGURA LA STATUA DI JOHN LENNON A L’AVANA 

L’8 dicembre 2000, il Comandante in Capo Fidel Castro Ruz ha inaugurato nel Parco John Lennon, nel quartiere Vedado dell'Avana, Cuba, una bellissima statua di bronzo del famoso cantante. In quell'occasione si celebrava il ventesimo anniversario del suo assassinio, avvenuto l'8 dicembre 1980 a New York per mano di Mark David Chapman, un nemico della pace inviato da qualcuno che non voleva che il “sognatore” britannico continuasse a promuovere ideali pacifisti e contrari ai disegni del governo più guerrafondaio del mondo. «Direte che sono un sognatore, ma non sono l’unico». Questa frase presa in prestito dal testo di #Imagine è incisa sul basamento della statua realizzata dallo scultore José Villa Soberon.

Ribaltata l’immagine di Corleone. Ricordando Biagio e Giuditta

di Fabio Gigante

Un momento della proiezione del docufilm "Corleone ribaltata"


Ribaltare un’immagine stereotipata come quella di Corleone. Rileggere i fatti di mafia degli anni ’90, quella stagione decisiva della storia siciliana, invita a riflettere su come quel passato continui a plasmare il presente. 

E’ stato questo il tema del docufilm “Corleone, l’immagine ribaltata”, proiettato ieri mattina nell’Aula Borsellino del Dipartimento di Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali (DEMS) di Palermo, scritto da Nuccio Vara con regia di Giuseppe Gigliorosso. Un tuffo nella Corleone degli anni 90 per porci domande nuove sull’attualità. A guidare la riflessione è stato don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, affiancato dal giornalista Roberto Puglisi, dal professor Costantino Visconti del DEMS e dagli autori Vara e Gigliorosso, alla presenza di Pippo Cipriani, il primo sindaco eletto direttamente dai cittadini nel dicembre 1993.

Corleone, verso lo sciopero generale indetto dalla Cgil. A seguire il docu-film su Fidel Castro


🟥  Sabato 29 novembre alle ore 16,00 ci riuniremo alla Camera del lavoro di Corleone per ragionare e dibattere su una finanziaria ingiusta che penalizza lavoratori e pensionati e aumenta le spese militari a discapito della spesa sociale.  Sono tante le ragioni che ci condurranno allo sciopero generale del 12 dicembre a Palermo e che necessitano di un attento confronto.


🟥  A cura del circolo Italia-Cuba, seguirà la proiezione del docufilm sulla storia di Fidel Castro, a 9 anni dalla sua scomparsa. Il tutto accompagnato da un buon aperitivo 


Presentazione del libro “Il Sipario strappato. Storia del Teatro e del Cinema a Corleone”


Sabato 29 novembre 2025, presso i locali del C.I.D.M.A. a Corleone, alle ore 15:00, sarà presentato il libro “Il Sipario strappato. Storia del Teatro e del Cinema a Corleone” di Leoluca Cascio.

Cascio nel suo libro ripercorre la storia del teatro comunale e del Teatro Alfieri, proprietà quest’ultima della Compagnia dei Bianchi, del teatro popolare dell’opera dei pupi, con il puparo Cocò Bentivegna e delle compagnie teatrali di Corleone. 

Cascio giunge così a raccontarci una pagina che aveva bisogno di una organica trattazione: la storia del Cine-Teatro Martorana, voluto da Andrea Martorana, di origine villabatese, che faceva da spola per diversi paesi per proiettare le preziose pellicole. Di sicuro interesse – ai fini della completezza del discorso storiografico di Cascio – la vicenda del Cinema Teatro Astoria, dei fratelli Scalisi a partire dal 1956.

lunedì, novembre 24, 2025

Corleone, presentazione del libro “UN'ARMA NEL CUORE. Nell'Italia di oggi ritratti di eroi vissuti nel silenzio” di Angelo Jannone


A Corleone, a cavallo tra gli anni ‘80 e ‘90, l’allora capitano dei CC Angelo Jannone indagò con determinazione e coraggio sui vertici della cosca mafiosa dei “corleonesi”: Totò Riina, Bernardo Provenzano, Leoluca Bagarella. Sostenuto dal giudice Giovanni Falcone, per la prima volta attivò intercettazioni ambientali nelle case delle famiglie mafiose e arrivò molto vicino ai rifugi dei boss latitanti.

Jannone racconta questo ed altri episodi della sua vita avventurosa nel libro “Un'Arma nel cuore”, che sarà presentato a Corleone venerdì 28 novembre alle ore 17,30 nel salone “C. A. Dalla Chiesa” del Cidma, vicolo Valenti n. 3. 

SVASAMENTI, PERDITE D’ACQUA E ‘VOLUMI MORTI’: LE CAUSE DELLA VULNERABILITÀ IDRICA IN SICILIA


Annalisa Ciprì

A quasi due anni dall’acutizzazione dell’emergenza siccità, la Sicilia si trova ancora a fare i conti con una crisi idrica strutturale, tra invasi mal gestiti, risorse insufficienti e contraddizioni tra dati incoraggianti e pericoli reali.

Secondo il report dell’Autorità di bacino siciliana, al primo settembre 2025 gli invasi contenevano circa 311,4 milioni di m³ d’acqua, una cifra che rappresenta un +31% rispetto allo stesso periodo del 2024.

Tuttavia, nel giro di un mese (da luglio a settembre) sono stati prelevati oltre 46 milioni di m³ di acqua. Non tutti i bacini stanno beneficiando allo stesso modo, mentre dighe strategiche come LentiniPozzillo e Don Sturzo/Ogliastro mostrano livelli relativamente solidi, altri invasi minori, come ComunelliDisueriZaffarana sono praticamente a secco.

Un paradosso raccontato da più fonti, alcuni invasi non sono collaudati per il pieno volume, e quindi l’acqua accumulata dopo le piogge viene “svasata” perché non è autorizzato l’uso totale.

domenica, novembre 23, 2025

I FILI DELLA MEMORIA. Chi era Vincenzo Triolo, “ragazzo di vent’anni quadrato, intelligente, coraggioso”, che nel 1949 guidava i giovani comunisti di Corleone nella lotta per la terra?

Vincenzo Triolo, segretario della FGCI di Corleone nel 1949


di DINO PATERNOSTRO

C’era un ragazzo a Corleone nel ‘49, si chiamava Vincenzo Triolo, era segretario della FGCI, e aveva un viso che ricordava vagamente quello di Antonio Gramsci. 

“È un ragazzo di vent’anni quadrato, intelligente, coraggioso, il suo sguardo sereno infonde fiducia”, scrisse di lui Ugo Pecchioli sulla rivista “Pattuglia” n. 35 del dicembre 1949, in un articolo dove raccontava di una giornata trascorsa a Corleone con i contadini che occupavano le terre incolte e mal coltivate. E aggiungeva: “È un giovane capo che guida gli altri ragazzi di Corleone, con intelligenza e fermezza. La sua figura non mi è parsa nuova. Ricordavo altri giovani come lui, altri ragazzi siciliani che combatterono come leoni sulle montagne del Piemonte a fianco degli operai della Fiat, o degli studenti di Torino, o dei pastori valdostani, contro le orde di Hitler e di Mussolini. 

sabato, novembre 22, 2025

Prima protesi gratuita consegnata negli ambulatori di prossimità odontoiatrici dell’Asp di Palermo


L’INIZIATIVA RIENTRA NEL PROGRAMMA NAZIONALE EQUITÀ NELLA SALUTE (PNES) 2021-2027

PALERMO 22 NOVEMBRE 2025 – Un mese dopo l’attivazione degli Ambulatori di Prossimità Odontoiatrici dell’ASP di Palermo, nell’ambito del Programma Nazionale “Equità nella Salute” (PNES) 2021-2027, è stata impiantata al PTA Albanese la prima protesi totale superiore e inferiore a una paziente di 50 anni, in condizioni di vulnerabilità socio-economica. La consegna segna un passaggio significativo: grazie alla nuova protesi, realizzata interamente a titolo gratuito, la paziente potrà recuperare la funzione masticatoria e, soprattutto, il sorriso, un elemento decisivo per la qualità della vita e la partecipazione sociale.

Il dialogo antidoto all’abuso del digitale


di Giuseppe Savagnone

Il grido d’allarme dei pediatri

Ha trovato ben poco spazio sulle prime pagine dei nostri quotidiani l’allarme lanciato dalla Società Italiana di Pediatria (SIP), che ha presentato al Senato, il 19 novembre scorso, le nuove raccomandazioni sull’uso dei dispositivi digitali in età evolutiva, in piena sintonia con quelle dell’American Academy of Pediatrics e della Canadian Society of Pediatrics. A conferma del fatto che si tratta di un problema attualissimo, che mette in questione, alla radice, l’identità antropologica degli uomini e delle donne del prossimo futuro, non solo in Italia, ma in tutto il mondo occidentale e che meriterebbe, perciò, una maggiore attenzione, a livello sia privato che pubblico, per trovare insieme soluzioni condivise.

venerdì, novembre 21, 2025

Il libro del generale CC Giuseppe Governale: “Radici di mafia. Dai bravi manzoniani ai picciotti dei Florio"

Il generale CC Giuseppe Governale

Il generale dei Carabinieri Giuseppe Governale è autore per Zolfo del recentissimo “𝑹𝒂𝒅𝒊𝒄𝒊 𝒅𝒊 𝒎𝒂𝒇𝒊𝒂. Dai bravi manzoniani ai picciotti dei Florio". Un testo documentato e originale che rilegge la genesi del fenomeno mafioso, con una angolazione originale e che smonta diversi luoghi comuni. 
Ecco la recensione scritta da Roberto Alajmo:

ROBERTO ALAJMO

Don Carlos d'Aragon, il governatore di Milano che nel 1583 diramò le prime "gride" contro i bravi, era di Castelvetrano, come Matteo Messina Denaro. Don Abbondio, il curato de I promessi sposi che si piega alla prepotenza, somiglia per ignavia a padre Pirrone, consigliere spirituale del principe di Salina ne Il Gattopardo. E ancora: Lucia Mondella, col suo matrimonio che "non s'ha da fare", è un'ideale consorella di Franca Viola, la ragazza che ad Alcamo, nel 1965, rifiutò il matrimonio "riparatore" dopo il rapimento da parte di un rampollo di famiglia mafiosa.

“PERCHE' SEI UN ESSERE SPECIALE“: il liceo di Corleone contro la violenza sulle donne!


In preparazione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, stamattina il Liceo don Colletto ha voluto offrire un “Tributo” a tutte le donne vittime di femminicidio e lanciare un messaggio d’amore alla società. 

“Un messaggio in una bottiglia”, l’ha definito la prof.ssa Elisa Inglima, preside dell’Istituto. Un messaggio che si spera venga raccolto e serva a costruire una società inclusiva. 

Protagoniste e protagonisti del tributo e del messaggio, le studentesse e gli studente, le professoresse e i professori, che si sono alternati nella lettura di testi struggenti, che hanno rievocato alcune vittime di violenza e di femminicidio. A fare da sfondo alle letture le note degli studenti del liceo musicale, che hanno accompagnato le performance, alternate ad alcune canzoni. 

giovedì, novembre 20, 2025

Cristo, comunione e pace. I fondamenti della mia fede. Esce "La forza del Vangelo", primo libro pubblicato dal Papa

Leone XIV

Il messaggio della chiesa in dieci parole. Anticipiamo la sua prefazione

di LEONE XIV

Dieci parole. Non sono tante dieci parole, ma possono iniziare un discorso sulla ricchezza della vita cristiana. Così, per cominciarlo, di queste dieci parole vorrei sceglierne tre, come avvio di un immaginario dialogo con quanti leggeranno queste pagine: Cristo, comunione, pace. A un primo sguardo, possono sembrare termini slegati, non conseguenti tra loro. Ma non è così. Essi si possono intrecciare in una relazione che vorrei con voi, cari lettori, qui approfondire, perché ne possiamo insieme cogliere la novità e la significanza. Anzitutto, la centralità di Cristo. Ogni battezzato ha ricevuto il dono dell'incontro con Lui. È stato raggiunto dalla sua luce e dalla sua grazia. 

La fede è proprio questo: non lo sforzo titanico di raggiungere un Dio soprannaturale, bensì l'accoglienza di Gesù nella nostra vita, la scoperta che il volto di Dio non è lontano dal nostro cuore. Il Signore non è né un essere magico né un mistero inconoscibile, si è fatto vicino a noi in Gesù, in quell'Uomo nato a Betlemme, morto a Gerusalemme, risorto e vivo oggi. Oggi! E il mistero del cristianesimo è che questo Dio desidera unirsi a noi, farsi prossimo a noi, diventare nostro amico.

L' ALTRA FIGURAZIONE A CAMPOBELLO DI LICATA. Dalla Nuova Figurazione alla museografía, una mostra sul tema


Martina Troncarellii (Università La Sapienza, Roma) e Martina Antonini, storiche dell'arte e curatrici museali, saranno ospiti di Silvia Lotti e Silvio Benedetto sabato 22 novembre 2025, inizio alle ore 18, nella Saletta Minerva di Campobello di Licata (AG).

Atteso e di grande interesse il loro intervento sull'arte contemporanea con proiezioni: dalla Nuova Figurazione alla museografía. Ci sarà anche una mostra sul tema.

Inoltre il maestro Silvio Benedetto esibirà e commenterà alcune opere litiche della Lunigiana e dell'Argentina, per introdurre una proiezione del video di Silvia Lotti "Vento, pietra, sale".

VENEZUELA. Pino Arlacchi, invasione-suicidio: ecco perché Trump fallirà col Venezuela


PINO ARLACCHI

Tra le false narrative dei fatti del mondo che imperversano in Occidente, quella sul Venezuela è la più oltraggiosa. Non credete a una parola di ciò che i padroni dei mezzi globali d’informazione dicono sul paese, Maduro e l’aggressione iniziata dagli Usa 27 anni fa, con l’elezione a presidente di Hugo Chávez, e tuttora in corso.

Gli eventi quotidiani smentiscono le menzogne che tentano di coprire una guerra di rapina e sopraffazione coloniale condotta da una potenza giunta all’ultima tappa del suo declino. Il Venezuela è un paese forte, stabile, e deciso a non piegarsi. Un paese che vincerà, pur pagando duramente il prezzo della sua sovranità. La sconfitta Usa sarà la 65ª dall’inizio della Guerra fredda (la 66ª è in dirittura di arrivo, in Ucraina). E ciò avverrà sulla scia di quanto accaduto a quasi tutte le loro guerre, invasioni e tentativi di cambio di regime. Controllate le cifre sfogliando lo studio appena pubblicato su Foreign Affairs, bibbia dell’establishment Usa.

Tod's e tre manager indagati per caporalato da pm Milano


Diego Della Valle
E per il caso opifici cinesi. La Procura chiede il divieto di pubblicità per 6 mesi  

(ANSA) - MILANO, 20 NOV - Tre manager di Tod's spa sono indagati per caporalato e la stessa società è stata iscritta per la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti, in relazione allo stesso reato, in un'inchiesta della Procura di Milano che già nei mesi scorsi, come emerso ad ottobre, aveva portato a chiedere l'amministrazione giudiziaria per il colosso della moda per omessi controlli nella catena dei subappalti della produzione in opifici cinesi. Ora il pm di Milano Paolo Storari, come risulta da una richiesta al gip Domenico Santoro di interdittiva per Tod's dal pubblicizzare i propri prodotti per sei mesi, anticipata sulle pagine economiche del Corriere della Sera, ha individuato non più solo responsabilità omissive dei responsabili dell'azienda ma anche ipotesi dolose.

A Copenaghen ha vinto la sinistra, quella che i riformisti chiamano “radicale”, e sarà sindaco una socialista di 39 anni, Sisse Marie Welling

ENRICO ROSSI


A Copenaghen ha vinto la sinistra, quella che i riformisti chiamano “radicale”, e sarà sindaco una socialista di 39 anni, Sisse Marie Welling

Dopo un secolo i socialdemocratici perdono il municipio della capitale danese. Però non vincono i conservatori, perché gli elettori di sinistra vanno più a sinistra, premiando i Socialisti Popolari (SF) e le liste rosso-verdi. È una punizione per la scelta della premier Frederiksen socialdemocratica, di spostare il baricentro del partito verso destra, su temi come migranti, sicurezza e stato sociale.

È un risultato eliche parla anche a noi.

Quella che i riformisti accusano di essere “radicale” è , in realtà, una sinistra normale per tanti aspetti: parla di casa, salari, servizi, di lotta ai cambiamenti climatici e si propone quel lavoro sociale e redistributivo che la vecchia socialdemocrazia ha progressivamente abbandonato succube del neoliberismo, del mercato, delle “riforme che si traducono in tagli e precarietà.

Ma Copenaghen non è un caso isolato.

martedì, novembre 18, 2025

Così Cuffaro consegnò le prove del concorso: "Ecco gli argomenti"


DI SALVO PALAZZOLO

Il giorno dopo le perquisizioni, Totò Cuffaro l'ha ammesso davanti ai carabinieri del Ros: «Sul concorso per gli operatori socio sanitari di Villa Sofia ho fatto una minchiata». Le intercettazioni l'hanno incastrato. L'8 giugno dell'anno scorso, fu registrato da una microspia mentre riceveva a casa una candidata di quel concorso, accompagnata dal padre, e le passava un foglio con le domande: «Qua ci sono gli argomenti». 

L'ex governatore spiegava: «In ogni busta ci saranno tre di questi… faranno tre buste che sorteggerete. E nelle buste ci sono gli argomenti». Cuffaro rassicurava la sua candidata: «Quattro fesserie sono… però te li devi studiare tutte… per questo ti ho fatto venire». 

lunedì, novembre 17, 2025

Al via le assemblee nelle scuole in vista della 43sima “Marcia antimafia Bagheria Casteldaccia”


No mafia, no droga, no violenza” il grido che animerà la 43sima edizione della “marcia antimafia Bagheria Casteldaccia”, promossa dal Centro Studi “Pio La Torre”, che anche il prossimo 26 febbraio 2026
 vedrà studenti, docenti, preti, sindaci operatori sociali ritrovarsi a percorrere insieme la cosiddetta ”Strada del Vallone”, l’arteria del “triangolo della morte” 

che veniva utilizzata come via di fuga dei killer e dai latitanti mafiosi, oggi simbolo di numerosi percorsi della società civile e non solo. Oggi, infatti, quello che è stato ribattezzato “triangolo della vita”, si chiama “Strada della marcia antimafia”.

Saranno soprattutto i più giovani i protagonisti della manifestazione non solo perché concluderanno la giornata, ma anche perché lo faranno raccontando il percorso che nei prossimi mesi li vedrà animare iniziative di sensibilizzazione nelle scuole e nei territori. Al liceo classico Scaduto di Bagheria, per esempio, si è svolta la prima assemblea organizzativa con i dirigenti scolastici e referenti alla lega.