venerdì, maggio 14, 2021

Strade più sicure: manifestazione pubblica il 18 maggio a Pizzo Pietralunga di Cgil, Flai e Fillea con i sindaci, i comitati civici, le camere del lavoro

“Subito un piano unico di ammodernamento per le strade provinciali SP2 e SP4. Ne va della sopravvivenza e del rilancio economico del territorio”. 

Palermo 14 maggio 2021 - “Strade più sicure. Per lavoratori e cittadini”. Con una manifestazione pubblica a Pizzo Pietralunga, in zona Valle dello Jato, martedì 18 maggio alle 10, la Cgil Palermo, la Fillea Cgil Palermo e la Flai Cgil Palermo, assieme a sindaci dei comuni, comitati civici, camere del lavoro zonali, chiederanno a gran voce la messa in sicurezza di due strade provinciali dissestate che collegano un territorio che si snoda tra una decina di comuni, per una totalità di 80 mila abitanti, costeggiato da decine di aziende agricole protagoniste dello sviluppo della zona. 
      Le due arterie in discussione sono la SP2, la Partinico-San Cipirello, 15 km di strada altamente dissestata e franata e in alcuni tratti impercorribile, e la SP4, la San Cipirello-Corleone, 23 km di percorso tra dossi, buche e smottamenti continui. Due strade che, insieme, costituiscono l'asse viario che collega la zona montana col mare.
   Disagi su disagi, per lavoratori e cittadini, sul piano della mobilità, dei collegamenti e del trasporto merci. Un territorio disconnesso, pericoloso, penalizzato nella sua economia, con i costi dei trasporti che incidono per i produttori di tante aziende del settore agroalimentare.  
     Cgil, Fillea e Flai hanno indetto la manifestazione per evidenziare lo stato di insicurezza delle due strade secondarie e chiedere un piano di ammodernamento infrastrutturale complessivo, che passa anche dalla mitigazione del dissesto idrogeologico. Opere che rappresentano una necessità per il rilancio economico del territorio.  
    Alla manifestazione partecipano le Camere del lavoro di Corleone, Partinico, San Giuseppe Jato e San Cipirello, saranno presenti l'Anas e il Provveditorato alle Opere Pubbliche, hanno aderito il sindaco di Ventimiglia Antonio Rimi in rappresentanza della Città Metropolitana e diversi esponenti politici. 
     “Con questa iniziativa vogliamo lanciare l'allarme sullo stato di abbandono e di degrado in cui si trova la viabilità secondaria della zona. Riteniamo sia necessario intervenire con un piano straordinario delle strade provinciale e con la messa in sicurezza del territorio – denunciano i segretari generale Cgil Palermo, Fillea Cgil Palermo e Flai Cgil Palermo Mario Ridulfo, Piero Ceraulo e Dario Fazzese - Sono strade interne lasciate in condizioni di insicurezza, dove il traffico giornaliero che vi insiste è notevole. Su queste arterie dissestate gravitano istituti scolastici frequentati da migliaia di studenti e viaggia chi, per motivi di salute, deve raggiungere i due ospedali della zona, il Civico di Partinico e l'ospedale dei Bianchi di Corleone. Sapendo che si rischia la vita. Sono vie interne percorse ogni giorno con timore da centinaia di lavoratori agricoli. Senza una viabilità che consenta alle aziende e ai piccoli produttori di raggiungere serenamente, senza rischi e infortuni, il mercato ortofrutticolo di Corleone, non sarà possibile assicurare il rilancio dell'agroalimentare e la promozione dei prodotti locali”.  
        “Partiamo da queste due opere strategiche della provincia di Palermo, ricordando che anche le strade delle Alte Madonie richiedono interventi urgenti. Nel bilancio della Provincia – aggiungono Ridulfo, Ceraulo e Fazzese - sono previsti 144 milioni di euro per la viabilità secondaria da spendere tra il 2021 e il 2023. Da vent'anni assistiamo al reperimento di risorse nei bilanci per le strade da aggiustare ma manca sempre lo step successivo: la progettazione e la messa in gara degli appalti. E' in corso la manutenzione di 5 km di strada sulla SP4, all'altezza del bivio Ponte Malbello. Ma l'intervento per un piccolo tratto tappa solo un buco, non risolve la condizione di criticità dell'intero asse stradale. Serve un piano unico, bisogna sbloccare l'avvio dei cantieri, rimettere in marcia gli uffici tecnici con nuove assunzioni e rilanciare così l'occupazione degli edili nel territorio”.

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