venerdì, maggio 07, 2021

Corleone. Il presidente del consiglio Siragusa, l’assessore Scalisi e il consigliere Pascucci a Roma per rivendicare le “ZONE FRANCHE MONTANE”

Il presidente del CC Pio Siragusa e l’assessore Caligero Scalisi


Sono 110 gli amministratori locali, rappresentanti dei 133 Comuni delle Terre alte di Sicilia, che hanno partecipato ieri alla grande manifestazione in piazza Montecitorio a Roma.
Per la città di Corleone erano presenti l’assessore per l’Agricoltura Calogero Scalisi, il presidente del Consiglio comunale Pio Siragusa e il consigliere Maurizio Pascucci. L’iniziativa, voluta dall’Associazione Zone Franche Montane di Sicilia, è stata organizzata per sensibilizzare i senatori e i deputati italiani a riconoscere le Zone Franche Montane. La legge obiettivo è stata già approvata dalla regione Siciliana il 17 dicembre 2019, ma da allora è ferma in Parlamento per il via libera definitivo.

Dopo gli incontri in piazza, le delegazioni degli amministratori sono state ricevute da vari gruppi politici. Una di queste ha incontrato i ministri per il Sud e la Coesione sociale, Maria Carfagna, e per gli Affari regionali e le Autonomie di governo, Maria Stella Gelmini. “Il ministro Carfagna ci ha ascoltato - commenta il coordinatore regionale delle Zone Franche Montane Sicilia, Vincenzo Lapunzina - e ha detto che nei prossimi giorni studierà il dossier per agevolare la definizione dell'iter legislativo”. Il ministro Gelmini invece ha aggiunto che darà “mandato alla Commissione paritetica della Regione Siciliana di approfondire il tema e di assumere le eventuali iniziative necessarie”.

L’istituzione delle Zone Franche Montane avrebbe molti vantaggi per le città e i comuni delle 9 province dell’Isola che si trovano al di sopra dei 500 metri sul livello del mare e hanno una popolazione inferiore ai 15.000 abitanti. “È un’occasione di sviluppo che non possiamo perdere - dice il presidente Pio Siragusa -. Per questo motivo ci siamo sempre battuti, fin dall’inizio, per l’approvazione della legge. I benefici sono enormi, in termini di fiscalità agevolata, contrasto della desertificazione e dell’abbandono delle terre. Nel mio intervento in piazza Montecitorio ho rivendicato il diritto dei nostri ragazzi di rimanere a casa loro. Adesso vogliamo fatti, non ‘passerelle’, che possano aiutarci a riscattarci definitivamente da fatti di cronaca che fanno parte di un passato che non ci appartiene più”.

“Promuovere e svolgere la propria attività nel settore sociale per la tutela dell’ambiente, della salute, dei diritti dei cittadini e quindi dello sviluppo dell’economia nei comuni montani della Sicilia, incoraggiare la cultura d’impresa - aggiunge l’assessore Scalisi - significa contribuire alla crescita dei territori più svantaggiati. In tale ottica le Terre Alte di Sicilia sono luogo d’incontro e di aggregazione di interessi socio-economici e culturali. I nostri territori sono centri dalle molteplici potenzialità di sviluppo. Sono ricchi di storia, di monumenti, ricchezza ambientale e paesaggistica che ha bisogno di essere riscoperta, adottata, valorizzata. I nostri giovani devono poter scegliere di rimanere nel territorio dove sono nati e non essere costretti ad andar via perché si ritrovano senza possibilità di realizzare se stessi e le loro aspirazioni nel territorio che ha dato loro le radici e le ali per volare”.

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