domenica, maggio 23, 2021

“GIOVANNI NON DOVEVI MORIRE!”, FIRMATO: I BIMBI DI CORLEONE

Un momento della manifestazione del 2 giugno 1992


DINO PATERNOSTRO

"Giovanni non dovevi morire!", dicevano. Era il 2 giugno 1992, a dieci giorni dalla strage mafiosa di Capaci in cui persero la vita Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco di Cillo e Vito Schifani, e a Corleone gli 800 alunni della scuola elementare manifestarono sfilando per le vie del paese con un grande striscione: "vogliamo vivere con fierezza nella nostra Corleone!". E poi poi tanti alunni-sandwich, con cartelloni che riportavano i nomi delle vittime della terribile strage. Allora, a pochi giorni dalla strage, con Totò Riina, Bernardo Provenzano e Leoluca Bagarella liberi e latitanti, fu un evento straordinario. Segnò l'inizio della rinascita civile di Corleone. Non a caso, La Repubblica, raccontando l'evento, titolò: "Giovanni non dovevi morire!", firmato i bambini di Corleone. E il Times di Londra: "A Corleone la rivolta parte dai bambini". Io allora ero assessore alla Pubblica Istruzione di una strana giunta DC-PSI-PSDI e un pezzo di PCI, presieduta dal sindaco Dino Crapisi. Ho partecipato alla manifestazione dei bambini, delle maestre e dei maestri, guidati con grande coraggio e determinazione dalla direttrice d.ssa Giovanna Scalisi. Con me c'era solo il sindaco Crapisi. Gli altri politici - come da tradizione - s'erano squagliati. Una giornata straordinaria di forte impegno civile. Oggi, a distanza di 29 anni da quella strage, i nostri bambini delle elementari, gli alunni della scuola media e gli studenti delle superiori a causa della pandemia non potranno essere in piazza per ricordare Falcone, Borsellino e le altre vittime della mafia. Ma le scuole corleonesi hanno continuato sempre a ricordare Falcone, Borsellino e le altre vittime innocenti di mafia. Con piacere pubblichiamo alcune foto inviateci dalla maestra Mara Misuraca e dai suoi alunni delle Quinte C-D, che testimoniano la continuità del loro impegno anche quest’anno. I loro occhi limpidi e i loro visi puliti saranno il "biglietto" della vera Corleone. E' questa la città in cui ci riconosciamo e di cui andiamo orgogliosi e fieri. (Le foto della manifestazione di 23 anni fa, insieme a quelle di adesso che pubblichiamo, sono custodite gelosamente nel nostro archivio). Dp




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